SMOKE AND MIRRORS – FUMO NEGLI OCCHI
E’ un sogno perpetuo.
Questa vita criptica non è ciò che sembra.
Siamo morti che camminano.
Vittime della sventura e delle menzogne. Torturati.
Portatori di morte volteggiano come avvoltoi.
Mietono il raccolto che noi abbiamo seminato
e che vorremmo cogliere. Stupidi ingenui!
E’ una messinscena promettente!
I giorni si perdono in settimane. Poi diventano mesi e anni.
Noi intanto siamo sempre legati. Incatenati al muro.
Cala la notte.
Avrò visto migliaia di lune nel cielo.
La notte chiama.
Sento la mezzanotte scendere come un manto sui miei occhi,
che verranno baciati dal sorgere del sole.
Viviamo con le ombre e la paura. Col fumo negli occhi.
Cerchiamo di riportare indietro gli anni.
Viviamo col fumo negli occhi.
Sacro e serpentino,
un ipnotizzante tema perverso intreccia le nostre anime fino a farle urlare.
Come candele nel vento, riecheggiano i nostri pianti oltre il frastuono
e svaniscono in questa scultura senza volto.
Giriamo sulla ruota del cambiamento e del destino.
Osserviamo e aspettiamo.
Per noi è tutto un mistero, al limite della sanità mentale.
Oltrepassiamo i mari del destino, sempre prigionieri,
mentre voci silenziose ci chiamano.
Oh, la notte ci chiama.
CHURCH OF THE MACHINE – IL TEMPIO DELLE MACCHINE
Siamo prostrati in questo labirinto di platino,
dove cattedrali crepuscolari diffondono un sistema epidemico
e forgiano troni sacri nel vuoto invisibile.
Il giudizio è spietato nel tempio delle macchine.
Io sono il Signore che osserva verso il basso,
dalla cuspide dello spazio e del tempo.
La carne e l’acciaio sono fusi insieme.
Io sono il futuro. Arrendetevi a me!
Inchiodati alla fede, arriverete a credere.
Urlo e nessuno può sentire le mie suppliche.
Masse senza volto crollano sulle ginocchia.
Piramidi nei cieli si muovono nelle loro rotazioni cosmiche
e dominano su tutti noi.
Maledetti in eterno, vivremo nella sofferenza.
Il creatore resta sotto il suo sole oscuro.
Il mio impero sorgerà, ideato artificialmente.
Il distruttore. Le sue feroci intenzioni si espandono da una furia virtuale.
Per sempre saremo persi e schiavizzati.
In un intreccio di anime e ferro, la vita è soggiogata al mio volere.
Ibridi sono i battesimi del fuoco tra le macchine e gli uomini.
INTO THE DRAGON’S DEN – NELLA TANA DEL DRAGO
I cieli sono tersi in questo sguardo fisso e cristallino.
Siamo schiavi dei desideri, in un cerchio di fumo e fuoco.
I sotterranei chiamano. Due volti sul muro.
La candela che illumina la strada in una melodia di luce lunare.
Attraverso le notti e i giorni troveremo una via
per portare avanti ciò in cui crediamo.
Una porta spalancata. Ceneri sul pavimento.
Un’ipnotica varietà di luci.
I draghi chiamano nella notte.
Presagi in nero sono vincolati alle rovine.
La fine non è mai in vista
e si libra sopra un infinito ginepraio.
Il silenzio riempie il tempio. Ci concede un segno.
Saremo persi per sempre nella tana del drago.
Siamo nati con il dono della preveggenza,
ma nell’essenza che brucia luminosa,
saremo persi per sempre nella tana del drago.
THROUGH THE LOOKING GLASS – ATTRAVERSO LO SPECCHIO
(PARTE I)
Osserva dall’altra parte.
Raggiunge l’indefinito.
E’ curiosa verso ciò che non conosce.
Cammina attraverso l’aria vacua
e rivela ciò che prima non c’era.
Il suo mondo nello specchio è una fantasia.
E’ ciò che sembra?
O è solo un sogno dentro un sogno?
E’ come se lei fosse già stata qui,
chiusa dietro una porta e trattenuta nella stretta di mani mistiche.
Tutto è così strano.
E’ uguale, ma come riadattato per una visuale ad uccello.
E’ possibile che sia così?
Cerca la risposta definitiva insieme alle tre donne
che devono essere incoronate regine.
L’essenza stessa delle regole divide la terra.
Una forma scura, lassù nel cielo, cattura il suo occhio prismatico.
Ancora una volta cammina stupefatta e non ci sono addii dolorosi.
(PARTE II)
Alice, scappa!
E’ lì triste che cerca l’ultimo cerchio dentro il sogno.
(Un sogno dentro un sogno)
“Non ho paura!”
(PARTE III)
Lo scettro in mano.
Tutti i numeri sono così ingannevoli.
La piccola ragazzina sognante, che indossa la corona,
osserva i pezzi andare in frantumi.
Come per le pedine in un gioco, le sue prossime mosse sono incerte.
“Svegliate la Regina del Maipiù!
Si nasconde oltre i portoni regali”.
Il bianco alla sua destra. Il rosso alla sua sinistra.
Parla per enigmi che alle orecchie giungono incomprensibili.
“Basta con le bugie!”
Tutte le domande sono così confuse
e le risposte sono indovinelli che loro rifiutano.
Intanto perdono la speranza e la ragazzina piange.
Sogna!
Credi davvero che tutte le cose che vedi siano reali?
Il principio si trova dove la fine ti conduce.
Ci credi davvero quando tutto si percepisce in modo così confuso?
Cerca le risposte e presto ci crederai!
La ragazzina reale vive la furia di una rabbia disperata.
Distrugge tutto quello che c’era prima.
Bambole urlanti cadono a terra.
Ora rimuovi la maschera che oscura questa dimensione!
Le illusioni adesso mi sono chiare.
Ogni sua invenzione viene rivelata.
Scappa dal sogno come fosse in un libro non scritto.
Ai miei piedi giacciono il cavaliere, la regina e la torre.
THE RELIC – LA RELIQUIA
Croci d’argento in sale antiche,
nel profondo delle mura del castello.
Costretto a dormire, da sempre tenuto in catene,
il Male è inciso nella pietra,
in parole vetuste che nessuno può conoscere.
Un’inerte pelle di serpente è sopravvissuta.
Vieni con me e realizzerò tutti i tuoi desideri!
Solleverò da te le catene dell’oppressione!
Cancellerò i segni scavati sul tuo volto!
Porta via la reliquia da questo posto!
Procedi verso l’orizzonte,
pieno di coraggio e con il bastone in pugno!
Il viaggio proseguirà tra le ombre e i sogni
e tutto ciò che si trova oltre la fortezza del guardiano.
Prega e persevera nel tuo dolore muto!
Di chi sono le ceneri sparse tempo fa?
I desideri dell’Uomo, ora ferite mortali,
sono stati risvegliati dal buio e dal sonno eterno.
Racconti ritenuti veri e apparenti verità.
Abbi fiducia in me e spazzerò via ogni tuo incubo!
Porta via la reliquia da questo posto!
ORION, THE HUNTER – ORIONE, IL CACCIATORE
Sono figlio degli oceani e cammino sulle onde.
Faccio fremere le acque.
Placo e metto a tacere le maree con uno sguardo.
Sono stato toccato da una visione d’amore
e ne ho riconosciuto la bellezza, ma essa mi sfugge.
L’evoluzione è violenza mascherata.
In questa impresa per raggiungere la luce,
affronto i mari e inseguo la stella del mattino.
Aspettami! Sono accecato.
E’ una visione che non riesco a vedere
e non so cogliere il mio destino futuro.
Il cacciatore ti osserva con i suoi occhi assassini.
Prega per la tua vita!
La furia possente contro la quiete.
Coloro che Dio ha distrutto per prima cosa sono impazziti.
Poi hanno accolto il sole e sono caduti come granelli di sabbia.
Sono figlio del mare e dimoro nella luce delle stelle
che brillano chiare e argentate nel cielo. Eterne e luminose.
Oh, il cacciatore.
Io sono il cacciatore!
LADY OF THE SNOW – LA SIGNORA DELLA NEVE
Un giardino di ghiaccio.
Alberi d’avorio che brillando fiocamente.
Una fanciulla in bianco segue le luci delle lanterne di pietra.
E’ attirata dalla luminescenza lunare.
E’ vestita di diamanti e giada. Di un blu cinereo.
Viene dal nord. Signora adornata di bagliori argentei.
La sensazione di un suo bacio mi mozza il respiro.
Nella notte le ombre danzano attraverso porte ben visibili.
Il suo sguardo è distante e gelido.
La signora della neve mi chiama.
La sua figura mi attende nel gelo.
Radiosa signora in bianco. Fanciulla della neve.
Il suo sguardo invernale attraversa veli che paralizzano la mia vista.
Nella notte mi chiama.
Sono intrappolato in questa passione.
Ti supplico, lasciami andare!
Non si può scappare da questi sentimenti.
Non posso più oppormi.
Il mio desiderio riecheggia da una storia di antiche tradizioni
e come accadeva un tempo, il mistero trabocca dai miei occhi.
Bellezza e beatitudine. Sento le sue mani che mi trattengono.
Mi arrendo alla notte.