STORMCROW – CORVO TEMPESTA
Sorge dalle ceneri
un oscuro messaggero del dolore.
Io sono Corvo Tempesta.
Come Paradiso e inferno
intrecciati in una danza che conosci molto bene.
Il piacere e la sofferenza
sono il mio dominio.
Vivono nel mio regno.
Mi aspettavi.
Se ti ribelli, è difficile capire,
schiavo del dolore. La tua vita è una gabbia
e il tuo cuore è il palcoscenico.
Dove io suonerò la mia sinfonia così vile
e la tua vita non sarà più la stessa,
la tempesta crescerà ancora
e capirai troppo tardi che sono io colui che odi.
Sorge dalle ceneri
un oscuro messaggero del dolore.
Io sono Corvo Tempesta.
Io sono la tua pena.
Spietate ali di distruzione.
Presagio di rovina.
Sono per te Caino.
L’agonia che ti spingerà sulle ginocchia.
La bestia che hai ucciso tante volte.
Ma io sopravvivo.
Sono lo spirito del tuo orgoglio.
Il peso dei giorni passati.
Macerie della tua vita lasciate indietro.
Il tuo angelo inviato dal profondo.
Dove andrai quando tutto sarà finito
e la tua vita non sarà più la stessa?
La tempesta crescerà ancora
e capirai troppo tardi che sono io colui che odi.
Il male nell’armadio.
Il lupo alla tua porta.
Tutto ciò che hai paura di desiderare.
Io sono tutto questo.
Sono un sussurro di libertà,
come un’eco dell’Eden,
in cui si dispiega il tuo futuro.
Ti ho dato un peso da portare.
Sono il punto più basso e il punto più alto.
Abbandonati a me e insieme condivideremo
la nostra dolce morte e le lacrime nei tuoi occhi.
Storie di amore e sconfitta.
Un’anima abbandonata alla disperazione.
Il corvo, portatore di tempesta, ti chiama.
Sono il dolore e l’orrore nel tuo cuore.
L’annuncio di malattia e il guardiano dell’oscurità.
Suonerò ancora l’inquieta sinfonia
e la tua canzone riecheggerà nella notte silenziosa.
THE BEST OF TIMES – IL PERIODO PIU’ BELLO
Di solito mi sedevo fuori con lui
e ridevamo e parlavamo per ore.
Insegnava a questo piccolo ragazzo
cosa significava diventare uomo e padre.
Mi hai dato
un fardello da portare e una corona da indossare.
La sofferenza che mi ricordi cosa dovrei essere.
Una lezione da imparare. Un sogno da coltivare.
Far felice la gente e renderlo orgoglioso.
Sarò quello che posso essere. Mostrerò quanto valgo.
E’ stato sempre presente
e ha sempre provveduto.
Non mi ha mai messo paura.
Mi manca così tanto!
Non avrebbe mai giudicato.
Non provava mai rancore,
quando facevo le mie scelte.
Mi è sempre stato accanto.
E’ stato il periodo più bello,
anche se qualcuno avrebbe dovuto dirmi
in che modo la vita può tramontare
e come un re può cadere.
Ho cambiato le mie abitudini
e (considerato) tutti i giorni sprecati.
Ho trascorso (gli altri) con quelli che amo.
Le ferite possono aprirsi
e ogni cuore può essere spezzato.
Tante parole possono rimanere silenziose
e strisciare fino alle loro tombe.
Noi cresceremo
e le notti diventeranno più fredde,
ma quando il momento passa,
non tornerà mai più.
A NIGHT TO FORGET – UNA NOTTE DA DIMENTICARE
Quando le luci si spengono, eccoci pronti per un altro round.
Vieni qui, amore mio! Aiutami a trovare la mia corona.
Sono un re degli stolti e infrango le regole
di una parodia da ubriachi, di cui non vedo l’ironia.
Questa è la mia dinastia d’orgoglio e vanità.
La mia autostima distrutta non sa affrontare la realtà.
Sono sempre stato quello silenzioso,
come fossi nato incompiuto.
Me ne resterò qui nel buio
e mi lascerò tutto alle spalle.
Ogni sospiro e ogni piccola bugia.
Tutto ciò che ho sono istantanee di ricordi.
Nessuno è senza difetti, ma io sono il peggiore di tutti.
Versamene un altro!
Dimmi che incontrerò qualcuno
e metti un cucchiaio di zucchero per mandar giù il veleno.
Nutri la mia follia.
Scrivi per me una tragedia.
Creiamo un ricordo!
Una notte da dimenticare.
Continua a piovere
e io vado avanti a strisciare.
Alle 3 di notte non ricordo più nemmeno chi sono.
E’ stato un triste e catastrofico fallimento,
al livello tre della scala Glasgow*.
Ancora una volta giuro: “Questa volta farò bene”,
ma è solo un’altra bugia e dovresti piangere quando mi vedi.
Sono una tale farsa
che vive sul confine della sua capacità di sbagliare.
Lascia che sia io l’omicida e il caso.
Tarda notte. La luce dei neon.
Un migliaio di errori e cose giuste uguali a zero.
Questi sono i passi che dovrei seguire:
farmi un bicchiere di whisky e bere un po’ di vino.
Una vita in meraviglioso declino.
Cerco di scappare e di andarmi a nascondere,
tutte le volte sbronzo.
Costruisco ponti per poi vederli bruciare.
Metterò le ceneri in un’urna
e mi volterò giusto per ricominciare.
Note: *(In medicina è una scala utile a capire gli stati di reazione in stato di coma)
I WILL BUILT YOU A ROME – TI COSTRUIRO’ UNA ROMA
Una parola. Un tocco.
Non ho bisogno d’altro. Non chiedo molto.
Prendimi per mano. Ti seguirò fino a casa.
Con le mie mani ti costruirò una Roma,
dove gli altri non potranno mai più trovarci.
Non c’è bisogno di essere spaventati
e non m’interessa chi sei stata.
Tutto quello che conta è qui e adesso
e quel che sarà non c’è modo di saperlo,
ma lo affronteremo insieme.
Non avrai bisogno di chiedere di più.
Sai che potrai avere tutto.
Il mio amore, la mia anima e il mio cuore
sono tuoi se lo desideri
e potrai condividere con me la tua vita per sempre.
Non potranno distruggere la nostra Roma.
Il mio cuore sarà in eterno la tua casa,
per tutto il tempo in cui mi avrai con te.
Sin dall’inizio mi hai trasformato in un uomo.
In qualcosa che avrei sempre voluto essere.
Io ci credo e gli dèi hanno decretato
che fosse destino stare insieme.
L’unico paradiso che desidero sei tu,
sempre dolce e sempre sincera.
Sei la scintilla che illumina la mia oscurità
e sarai sempre al sicuro qui tra le mie braccia.
E non ti amo solo per quello che sei,
ma anche per ciò che hai tirato fuori da me.
Non per la tua bellezza, perfino troppo evidente,
ma perché mi hai dato un senso.
TOO TIRED TO RUN – TROPPO STANCO PER CORRERE
C’era un tempo in cui sapevo far brillare i tuoi occhi,
mentre ora i sorrisi sul tuo viso sono rari e distanziati.
Eravamo così giovani, ingenui e accecati dal nostro orgoglio
per riuscire a vedere i segni d’avvertimento e il cambio della marea.
Mi domando se sia meglio mettere da parte
ciò che avevamo e in cui speravamo.
Se sia tempo di chiudere quella porta.
Resta qui accanto a me a guardare il fiume che scorre,
attraverso campi un tempo verdi in cui cresceva il nostro giardino.
La vita passa veloce e il tempo non aspetta nessuno.
Abbiamo fissato troppo a lungo il sole.
Ora i giorni sono sempre più bui e siamo troppo stanchi per correre.
Ora che abbiamo smarrito la fiamma e la bellezza di ogni cosa,
la simmetria delle nostre anime si riduce a una metafora.
Viviamo e impariamo che certe cose sono impossibili da fare,
ma ancora ho bisogno di te più di quanto io voglia.
Avrei potuto essere peggiore, ma avrei anche potuto essere migliore.
Avrei dovuto essere lì perché avevo detto: “Per sempre!”
Ora sono qui a chiedermi che cosa
sarebbe dovuto essere. Che cosa avrebbe potuto essere.
Avrei potuto parlare di più perché le parole sono importanti.
Avrei dovuto essere più forte per evitare che tu andassi in pezzi.
Ora sono qui a chiedermi che cosa
sarebbe dovuto essere. Che cosa avrebbe potuto essere.
Spero che lui ti possa dare più di quanto ho fatto io.
Tutto ciò di cui hai bisogno e in cui speravi.
CONSTELLATION OF TEARS – COSTELLAZIONE DI LACRIME
Scriverò un racconto che sia solo mio.
Sulla pagina le parole s’intrecceranno
in un’opera di bellezza e passione.
Un cuore mortale che scrive d’amore immortale
è tutto quello di cui sogno.
Rappresenterò una dea, la mia ossessione.
Macchie sulle pagine.
Una costellazione di lacrime,
come stelle ferite.
L’oscuro progetto della mia mente inquieta.
Il declino finale di un poeta fallito.
Un prodotto immaginario della mia follia.
Versi di angoscia e di tristezza.
Selvaggia e libera, un mare in tempesta
e un giorno per me sarai la fine.
La tua sarà la stella più luminosa
nella mia costellazione di lacrime.
Stanotte splenderai intensamente.
Si rompe la mia penna.
Non posso piegarla alla mia volontà
e l’amore continua a crescere più forte,
mentre le rime tradiscono e le parole mi deludono.
Erato*, perché mi odi in questo modo?
Offrimi un cuore o lasciami andare.
Sono vecchio e stanco. Senza ispirazione.
La fiamma bruciava due volte più viva
nella metà del tempo
e nel tempo si è spenta.
La mia regina non reclamerà mai il suo trono.
Io resterò per sempre solo e il mio racconto mai raccontato.
Note: *(Musa della poesia d’amore)
ANTEMORTEM – PRIMA DELLA MORTE
C’è una certa bellezza nella sofferenza che dipinge ogni giorno
con colori indelebili, che non sbiadiscono.
Nelle ferite che non guariscono. Negli incubi troppo reali,
che ci dicono se riusciamo ancora a provare qualcosa.
Nel fuoco li forgiamo e diamo loro forma
e più duro è il martello, più è forte l’anima.
Grazie alle nostre lacrime e alle nostre ferite,
ci ricordano chi siamo.
Uno per il cuore che abbiamo abbandonato.
Uno per l’amico a cui abbiamo detto addio.
Uno per l’amore che abbiamo giurato non sarebbe mai finito.
Ma quella era un’altra vita.
Uno per i momenti che abbiamo rifiutato.
Uno per i sentimenti tenuti dentro.
Uno per i segreti che abbiamo custodito.
Ma quella era un’altra vita.
Potevamo essere re
e potevamo essere pedoni.
Potevamo essere brutti anatroccoli
e potevamo essere cigni.
Non c’è alcun Disegno!
C’è solo desiderio
e si può essere perle o porci.
Per tutti quelli che abbiamo perduto e ogni nostra lacrima.
Per le scelte che abbiamo fatto e che ci hanno portato fin qui.
Tutto quello che siamo e che possediamo,
lo abbiamo tratto da frammenti.
Ti prego, credimi!
Perché l’uomo che vedi
non è l’uomo che ero una volta.
Potremo anche essere soli e distrutti,
ma siamo sopravvissuti e siamo vivi.
MY HEART BEATS FOR NO ONE – IL MIO CUORE NON BATTE PER NESSUNA
Una volta ancora sono troppo in fondo.
Una volta ancora non prendo sonno,
sotto questi cieli scarlatti,
dove tu ed io siamo solo un sogno nato morto.
Se spunterà una meravigliosa nuova aurora
me lo dirai?
Dove sono la mia casa e il mio paradiso?
Dov’è il cuore, su cui il mio nome è stato inciso?
Sei sempre stata santa ai miei occhi,
ma Dio! Sono così stanco.
Prenderò un coltello
e reciderò l’ultimo filo di vita.
E’ finita!
Adesso uno deve camminare da solo
e l’altra restare più indietro.
Questo è ciò che siamo!
Qui è dove siamo arrivati!
Estranei nella notte,
le ferite spalancate.
Sappi che da quando non ci sei più,
il mio cuore non batte per nessun’altra.
Sono allo stremo delle forze,
senza energia e senza speranza.
Potrai avere quello che resta di me,
ma se lo prendi trattalo con cura,
perché ora la mia mente è un campo minato
e il mio cuore una casa infestata.
Il tuo era un sapore sempre più dolce.
Ogni tua parola ha contribuito a uccidere il mio sogno.
Raccoglierò i pezzi per l’ennesima volta.
Non sto bene. Non sono in armonia.
Sono morto dentro
e mi sono lasciato il paradiso negatomi, alle spalle.
E’ finita!
RISING SUN – SOLE NASCENTE
Hai sempre cercato di nascondere
tutto il dolore dentro.
Un piccolo pezzo di paradiso.
Ricordi offuscati e corrotti.
Hai sempre sorriso e vissuto il tuo ruolo.
Un’anima triste. Un cuore indurito.
E come una bambina sei inciampata nel buio.
Queste sono le mani che ti danno riparo
quando comincia a diluviare.
Questo è il cuore che ascolta
quando sei depressa e quando non ce la fai più.
Non importa cosa accadrà. Non sei sola.
Sarò sempre lì con te
e ci sarò quando i mondi entreranno in collisione.
Lascia che piova! Lascia che tuoni!
Impedirò che tu vada a fondo.
Non affogherai! Non lo permetterò!
Quando verrà l’inverno, ti darò conforto.
C’è speranza in ogni battito del cuore.
Bellezza e armonia.
Quando sarai depressa,
potrai sempre chiamarmi,
perché nessuna montagna è troppo alta
e nessun oceano è troppo vasto
per me da attraversare ed essere il tuo sole nascente.
Sono colui che illuminerà il cammino
attraverso l’oscurità dei tuoi giorni.
Un bagliore nella notte
che guidi la tua nave verso riva.
Pioggia che lavi via le macchie
di migliaia di giorni passati.
Non hai bisogno di avere paura.
Sarò sempre lì fuori dalla tua porta
con le braccia spalancate
e aspetterò che l’onda raggiunga la spiaggia,
in attesa che venga la sera.
Lascia che tutto il tuo dolore si riversi su di me.
Sarò il mare in cui affonderà.
ON THE SHORE – SULLA RIVA
So che “per sempre” è chiedere troppo,
ma se questa fosse l’unica occasione che abbiamo?
Se il mattino ci abbandonasse nella fragilità
o ci lasciasse soli ad affrontare un altro giorno?
Sto provando in ogni modo, ma non è mai abbastanza.
Cerchi di essere forte, ma le cose possono essere difficili.
Dicevamo: “Noi non saremo mai così” e ora:
“Cenere alla cenere. Polvere alla polvere”.
Tutto quello che vuoi e tutto ciò che ti serve
lo puoi trovare in me.
Ma se fossi troppo o non fossi abbastanza?
Quando alzi le vele e sei pronta a salpare,
voglio dirti di non pensare, ti prego, di aver fallito.
Se la tua nave è troppo piccola e c’è una camera solo per uno,
io resterò a riva e tu potrai partire.
Sono sulla riva con le mie emozioni,
in attesa che l’acqua si alzi e tocchi la mia anima.
Ogni notte a cui abbiamo rinunciato
volevo solo poterti stare vicino,
ma tu non mi hai ascoltato,
perché io non faccio mai parlare ad alta voce la mia mente
e non piango mai.