Fiction

NOTHING TO NO ONE – NIENTE PER NESSUNO

Ne forzate l’impulso.
Accendete la scintilla
di un peccato infiammabile.
La dottrina verrà rifiutata
ancora ed ancora.
Custodite la morte di tutte le cose private,
espressioni di questa creazione fallimentare.
Ciò che è stato fatto è morto.
Si fa di tutto per essere appagati! E’ un abominio!
Siete soddisfatti?
Vi sentite realizzati?
La ribellione è definitiva.
Il sacrificio è senza fine.
Non siate niente per nessuno.
Cosa dovrebbe esserci in una vita vera?
O dietro le pareti in rovina
di sogni e illusioni infantili?
O di azione senza movimento
e di desiderio senza cuore?
E’ davvero finita!
La brama di oggetti inconsistenti?
Una comprensione oltre il sensibile?
La rovina delle cose personali
di cui nessuno si accorge?
Un risveglio traumatico da eventi irrisolti.
Richieste e accuse.
Parole senza freni.
Questi sono i sintomi somatizzati
di una detonazione interiore
che ci costringe all’inazione
e che ci impedisce di trovare una soluzione.
Basta con questo peso su di me!
Conducetemi alla tomba!

THE LESSER FAITH – LA FEDE PIU’ PICCOLA

Mi sono inventato una nuova parola oggi.
Nella mia ignoranza le ho dato un significato.
Ma chi sono io per conoscerlo
o per dire che è comprensibile?
Per provare che ci si può credere?
Ho sognato che il mondo sarebbe finito.
Non mi sbagliavo a dubitare e a screditare
le parole che ho ascoltato in precedenza,
da dentro il mio guscio. Parole che erano solo un pretesto.
E’ tutto! Mi avete mostrato la vostra fede
e ciò che avete sempre saputo.
Riponete la vostra fiducia nell’impensabile.
E’ il momento di giustificare questa piccola fede.
E’ tutto! La vostra fede si è manifestata
ed è quello che conoscerete per sempre.
Perché dovreste contare qualcosa? Siete insignificanti!
Come potete giustificare la vostra piccola fede?
Conoscerla è temerla.
Temerla è negare gli spinosi alti e bassi.
So che fallirò nel tentativo di sbarazzarmene e di allontanarla.
Mantenete il vostro dominio
soltanto grazie a un bastone che dovrebbe spezzarsi in due.

TERMINUS (WHERE DEATH IS MOST ALIVE) – ULTIMA FERMATA (DOVE LA MORTE E’ PIU’ VIVA)

Questa è una città fantasma,
resa viva dagli echi dei fallimenti passati.
Resa luminosa dai volti radiosi
che sfilano per le strade.
Quel poco di umiltà che c’era prima è svanita.
Si cammina su cumuli di teschi ed ossa,
dove è impossibile vivere.
Vedo più movimento nella decomposizione
che in quegli occhi vuoti.
Ma è l’unico posto che conosco.
Dove la morte è più viva.
E’ dove la verità viene stravolta in menzogna
che la morte è più viva.
Dai fuoco a chi piazza trappole
e trafiggi lo scudo decorato,
sostenuto da chi ha rivendicazioni su di te.
Porti il marchio della morte
e delle lacrime dovute alla sconfitta e all’agonia.
Un personaggio ben definito,
spogliato di tutto, tranne che della tragedia.
Ma che vita resta da trovare?
Muoviti adesso, finché non rimarrà nulla!
Muoviti adesso! Il processo di morte è iniziato.
Sono scappato da tutto ciò che ero,
per nascondermi dietro questo pallido volto funereo.
Qualunque cosa sia accaduta al desiderio,
alla volontà e al bisogno.
Qualunque cosa sia accaduta all’integrità,
l’immaginazione è una maledizione per tutto questo.
Qualunque cosa sia accaduta a coloro che sono rimasti indietro.
Questa è una città fantasma,
piena di corpi trascinati attraverso strade senza fine.
Muoviti adesso e non fare più ritorno.
Ho visto più umiliazioni pietose
di quanto tu possa mai nascondere.

BLIND AT HEART – CIECO NEL CUORE

Ti racconterò di tutti i misfatti e delle ore di dolore.
Ciò che non è accaduto, non potrà mai accadere.
Ti racconterò di tutto questo.
Ti racconterò della mente che ne è stata sommersa.
Tutte le uscite sono bloccate.
Un veleno costringe la mia parte spietata a venire fuori.
Sonde e spie s’infiltrano dentro di me.
E’ in ore come queste che dimentichiamo noi stessi,
tra le fiamme del fuoco che si consuma.
Non ho bisogno delle tue difese!
Il mio muro di rabbia reggerà.
Tieni il tuo orgoglio immutabile
per la monotonia e lo scoraggiamento.
Invasori e corruttori mi entrano dentro.
E’ una supernova di fuoco e fiamme
questo spirito spezzato e cieco nel cuore.
Affonda i denti sulla frustrazione.
E’ un assedio che non può essere arrestato.
E’ vuota questa fiamma di paura.
Ti racconterò di tutto questo.
Ti racconterò com’è stare così vicino senza connessione,
imprigionato dentro una sfera.
Mi sono addossato la colpa
e grido per quello che vedo.
Sono cieco nel cuore.

ICIPHER – ICIPHER

La lussuria non mi è ancora venuta a mancare
e non c’è potere che la possa diminuire.
I miei istinti non si sono mai cancellati.
Il crollo è sempre a portata di mano.
La cosa che mi spaventa di più
è la paura che vedo negli altri,
ma la cosa che davvero
mi terrorizza è la paura che vedo in te.
E’ come sollevare gli scudi davanti a un attacco,
anche se non ci sono nemici da respingere.
Eppure ce ne stiamo sempre barricati
ed essa si nasconde dentro tutti noi.
Per poter rompere le regole e gli schemi,
sei abbastanza spaventata?
Prima che la fine arrivi,
sarai abbastanza spaventata?
La cosa che mi spaventa di più
è la paura che vedo negli altri.
Quello sguardo che mi invia
brividi lungo la schiena
e mi perseguiterà fino alla fine
dei miei giorni e delle notti di questa vita.
Tu sei la cosa più importante per me,
ma in te sento la paura.

INTO THE PARTICLE STORM – IN UNA TEMPESTA DI PARTICELLE

In una tempesta di particelle,
dove nubi di napalm brillano
e promettono un’alba definitiva.
In un’estasi di particelle,
dove le ere collassano nel nulla
e ci sarà un ultimo bacio d’annientamento.
Un artiglio nel giardino dell’Eden
ostacola il flusso di sangue della nascita.
Apre una ferita nella fabbrica della vita.
L’orizzonte è adornato di squarci.
Dentro un’esplosione di particelle,
la stanza in disfacimento
è un proclama per la fine dei giorni.
Ce ne andremo, adesso.
Non ci sarà niente dopo. Proprio nulla.
Le fiamme devastanti dell’entropia
ci divoreranno tutti.
I polmoni saranno riempiti di gas.
I nostri bambini affogheranno come cani,
imprigionati nel peso di una materia fredda e scura.
Senza scopo. Senza significato. Senza nome.
In una tempesta di particelle
il gene velenoso dell’umanità verrà cancellato.
Questo è il momento in cui
una nave nera si mette all’ancora nel cielo.
Le pesanti mani del caos
si abbatteranno con atroce rovina.

EMPTY ME – IO VUOTO

Ciò che la notte non ha mai abbandonato,
dimora nell’oscurità vuota.
Le prove sono nelle pozze nere,
dove la luce non può penetrare.
Siete venuti per il mio perdono?
Non c’è più niente da offrire.
Nessuna reazione alla vostra contrizione.
Questo sono io svuotato!
Sono stato strappato al quotidiano
per essere corrotto nella forma.
Che le lame e le fiamme
taglino e lambiscano le mie ferite!
In un capovolgimento del pentimento,
questo bastardo figlo della menzogna
dovrà dare spiegazione di ogni cosa.
Estraete da questo corpo il mio cuore vigliacco
e la mia anima irreparabile.
Questo sono io svuotato!
Tra l’insicurezza e la ragione,
l’autodisprezzo è il movente della fine.
E’ fuori portata e mai sarà più vicina di così,
la cura per chi cerca le cause.
Le cause del caos.
Tratti dai ricordi, indugiano i frammenti
su ere di pensiero e istanti di sonno.
Che cosa sta inducendo la notte
a pugnalare il giorno e a uccidere la luce?

MISERY’S CROWN – LA CORONA DELLA DISPERAZIONE

Tutto ora è distrutto.
Nelle strade non oso camminare.
La libertà è un’illusione.
Ho eretto in alto il mio steccato
e se fuori di qui ci fosse qualcosa,
ho imparato a non avere aspettative.
C’è un migliaio di milioni di buone ragioni
per non occuparsene.
Non fate pesare
la vostra afflizione su di me.
Indossate una corona di disperazione.
Come sempre in queste occasioni,
avete infranto il patto dei patti
e sprecato ciò che vi era stato dato.
Tutto per fare festa nel disordine!
Ho perso tutto per niente.
Ho fatto del mio meglio e ho fallito.
C’è un migliaio di milioni di buone ragioni
per non continuare ancora.
Ecco come tutto è iniziato!

FOCUS SHIFT – CAMBIAMENTO DI VISUALE

Penso di aver dimenticato di raccogliere i cocci
del mio recente sfogo e tu ti sei presa la colpa.
Le spiegazioni sono poca cosa
per le orecchie che non vogliono più ascoltare.
Ovunque andassi, sarei perso.
E’ un riferimento a qualcosa che entrambi sapevamo.
Niente che favorisca il punto di vista di chi è in minoranza.
Nell’oscurità elettrica vediamo
come il silenzio abbia parlato stanotte.
Penso di aver dimenticato il mio linguaggio
e qualunque cosa abbia detto lo nego.
Penso di aver perduto la mia strada
e qualunque cosa abbia smarrito ormai è andata.
Lascerò che cambi il mio punto di vista.
Il tuo volto è una mappa
che non sono riuscito a decifrare.
Ero intontito dai suoni e perso nella sistematicità.
Lo sguardo conferma le mie parole.
La conoscenza imperturbabile,
connessa e salda.
Non c’è alcun punto morto da sbloccare.
Aggrappati alla fiamma che ci unisce nel silenzio
e che ora parla per me!
Ho lottato per trovare le parole
che negassero ciò che mi veniva attribuito,
ma non sono riuscito a capire
quale messaggio veniva dato.
Non farò uso della mano ferma
che porterebbe a respingerti,
tentata dalla fine
e senza alcun moto d’orgoglio.
Soffocherò la rabbia e ingoierò il fuoco.

THE MUNDANE AND THE MAGIC – IL QUOTIDIANO E LA MAGIA

Guarda attraverso questi occhi senza sogni.
Palazzi ciechi ed austeri che svettano verso il cielo.
Profili di pareti divisorie
a guardia di segreti eterni.
Dov’è la fiamma che ti ossessionava?
A chi dobbiamo dare le risposte?
Le mie bugie sono desideri.
Bugie che mi fanno vedere oltre il razionale.
Accetto la sorte per cui nulla è destinato
ad essere minimamente collegato
e si debba rimanere fedeli alla matrice.
Si applicano strati alla realtà
e alle cose che si possono vedere.
Si aggiunge un battito alla normalità,
per poter bussare sul cuore della follia.
Lascio che i miei sogni attraversino
giorni d’infinito grigiore.
Se solo potessi mescolare la quotidianità e la magia
avrei creato un nuovo ignoto.
Lascio che i miei sogni attraversino
il nulla e tornino indietro.
Se solo potessi mescolare la quotidianità e la magia!
Dov’è il buio che stavo cercando?
Negli ultimi giorni, quando il tempo ti troverà,
i ricordi non si lasceranno più avvicinare
e i sospiri silenziosi, in questa inutile compagnia,
desidereranno ancora l’oscurità e la morte.
In faccia all’ignoranza e alla paura
la rigetterò indietro.
Alcune cose non sarebbero dovute iniziare.
L’oggettività è una verità negata.

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