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FOR BROKEN WORDS – PER LE PAROLE FRAMMENTATE

Nè verità, nè bugia.
Si contorce in qualcosa che non dovrebbe esistere.
Ciò che resta del vero viene messo da parte,
quando i limiti diventano inaffidabili.
Le nostre parole sono frammentate
e affidate al sacrificio.
E’ il tradimento di un codice.
Una spinta verso il nulla.
Nè verità, nè bugia.
Le nostre parole sono frammentate
Il nostro subconscio è pregiudiziale
e conferma quello che già conosciamo.
Non c’è un messaggio.
Non c’è nessun valore
e noi diamo rifugio alle nostre idee sbagliate.
Spezziamo i nostri pensieri in frammenti.
Uccidiamo la percezione che ci costringe a ricordare.
Le nostre parole si disperdono fuori scena
e anche se ci proviamo, la nostra volontà si dissolve nel nulla.
Dovremmo rompere i legami con questa faziosa prigionia
e tracciare un confine fino alla fine del percorso.
Così ci stiamo solo distruggendo.

THE SCIENCE OF NOISE – LA SCIENZA DEL RUMORE

Per connetterci e dare un senso a qualsiasi cosa,
tracciamo linee attraverso il caos che ci portiamo dentro.
Misuriamo ciò che è il tutto, purché sia reale,
su una scala deformata.
Pieghiamola alla nostra volontà!
Sogniamo per essa una forma!
Modelliamola in un’immagine!
E’ la scienza del rumore.
Riempiamo gli spazi vuoti!
Distogliamo lo sguardo!
Aggrediamo quelli
che sconfinano contro di noi!
Separati dalla confortevole sicurezza della fede,
inganniamoli come fanno loro!
Diamo un taglio netto che separi tutto!
Sfidiamo il vuoto per svelarne i segreti!
Osserveremo, finché vedremo che cosa la verità sarà diventata.

UNIFORMITY – UNIFORMITA’

Tutto viene espresso
in un desiderio che dimentichiamo di affrontare.
Moderiamo l’ambizione
o nelle nostre menti falliremo sempre.
Il ricordo senza volto,
le ore e le parole perdute
collegano le idee fallaci.
Scopriamone l’autonomia!
C’è un limite al cielo infinito.
Dobbiamo scendere a patti
e ammettere che siamo stati sconfitti.
Dobbiamo scendere a patti
con pregiudizi e inganni.
Prendere posizione e accettare di essere conteggiati
nell’uniformità.
Questo già ci pone un obiettivo molto alto,
rispetto a quanto le nostre menti possano sopportare.
C’è vita in lontananza?
Un tenue bagliore di luce
ci fa cadere fino al limite interiore
di tutto ciò che vediamo.
Una resistenza ad oltranza
prevale sulle parole perdute.
Indirizza l’agonia verso una non-risposta
e il perdono verso un miraggio idealizzato.
Ci comunica le sue decisioni e ci sfida ad osare.

THE SILENCE IN BETWEEN – IL SILENZIO IN MEZZO

Esasperi ciò che le parole non dovrebbero intendere.
Costruisci e argomenti contro te stessa.
Non prendere parte a questa silenziosa terapia.
I muri stanno crollando.
Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è un fallimento. Una rottura.
Serve qualcosa che spazzi via tutto.
E se crollassimo? Se cadessimo?
Dov’è la fiamma che dava fuoco all’anima?
La verità, quando pronunciata, si perde nel nulla.
Abbiamo sfidato luce e fuoco.
Ci siamo stabiliti nel buio
e la pressione è arrivata al punto di calare prima del tempo.
Abbiamo infuocato il mondo,
ma perso la volontà di bruciare.
Non dovevamo darci un tono, ma porci una distanza.
Il silenzio che starà in mezzo,
in ogni caso avvalorerà
la rabbia che ci teniamo dentro.
Niente mi lega al mondo
e nessuna pagina di storia
può continuare a parlare del dolore.
La terapia del silenzio ha poco effetto su di me
e crea distanza.
La grande divisione agisce
dietro questi occhi silenziosi.

APATHETIC – APATICO

Accetta la sconfitta del cuore.
E’ un nuovo inizio. Si ricomincia.
Una beatitudine apocalittica.
Sono perso tra le ore,
con spogli ed essenziali bisogni
e soccombo a questa non-realtà.
A volte sento ciò che il silenzio descrive meglio.
A volte mi sento apatico nei confronti di questa vita.
Volta le spalle al passato dei tuoi inutili fallimenti!
Sveglia!
Chiudi la mente alle parti uguali del nulla!
La realtà ora è tragica.
Il senso del niente ha fatto perdere
la volontà a coloro che non hanno una meta.
Distogli il viso dall’intensa luce del giorno!
Ricordo che c’era qualcosa in cui mi sembrava
di poter credere.
La realtà è ora.
Distogli il viso!

WHAT ONLY YOU KNOW – CIO’ CHE SOLO TU CONOSCI

Dopo tutto quello che è stato detto,
possiamo ritornare
a quei giorni che erano soltanto da vivere
e in cui nulla ci feriva?
Abbiamo sbagliato a donarci o a perdonare?
Si cerca approvazione.
Abbandoniamo la luce della speranza.
Per sempre quelli in pezzi andranno in pezzi.
Nel silenzio che solo tu conosci.
Che cosa nascondi nel vuoto che solo tu conosci?
Quando la notte è lunga e la volontà è debole,
per sempre quelli in pezzi andranno in pezzi.
E’ un dolore che non proverai mai,
trattenuta in una luce che un tempo facevi risplendere.
Ogni ora nella mia testa, la mente si distorce.
Che cosa potrebbero dire quelli che si sentono spezzati?
Eliminiamo quest’inquinamento acustico!
Defocalizziamoci da questo sogno di pazzia!
Abbandoniamo la speranza!
Nel buio che solo tu conosci.
Nel silenzio che solo tu conosci.
Che cosa nascondi nel vuoto che solo tu conosci?

ENDTIME HEARTS – CUORI ALLA FINE

Hai dato fuoco alle rovine, ma la fiamma persiste
e crea un precedente d’innocenza tradita.
Col passare degli anni la divisione si fa più chiara.
Identifica i pezzi!
Raccogli ciò che si è perduto!
Le ore sembrano così diverse,
anche se è sempre tutto uguale.
Portiamo ogni cosa alla luce e alla trasparenza.
Portiamo ogni cosa alla luce,
così da poter ricominciare da capo.
Dai un’altra pugnalata all’onestà!
Alla luce del sole!
Facciamolo, così da poter ricominciare da capo.
Ribilanciamo la simmetria
delle differenze tra i cuori!
Siamo vicini alla rottura.
Al crollo imminente.
Ci siamo opposti al desiderio di tirare avanti,
aggrappandoci alla realtà.
Sacrifichiamo l’ego!
Sacrifichiamo l’io!
Cambia la tua percezione!
Altera le tue certezze!

STATE OF TRUST – STATO DI FIDUCIA

Come una crepa sulla lavagna,
sento le emozioni prevalere sulla razionalità.
Siamo i figli prediletti della ragione
e abbiamo strumenti a nostra disposizione,
che sperperiamo giorno dopo giorno.
Semplifichiamo il pensiero!
Saniamo il sistema!
Ritorniamo all’origine!
E’ dentro di me ora.
Se questo è tutto ciò che riesco a ricordare,
posso davvero fidarmi sempre di me stesso?
Come un bagliore o uno sguardo sfuggente,
vedo del movimento nell’angolo dei miei occhi.
La mente è eccessivamente attiva nel processare e ingannare,
come ho sempre saputo.
Arrendiamoci all’esperienza
di arrestare la produzione artificiosa della mente!
E’ dentro di me ora.
Blocco tutto ciò che sarebbe doloroso
e rimetto insieme i pezzi.
Seguo il movimento,
una specie di luce dietro ai miei occhi,
atta appositamente a coincidere
con ciò di cui mi convinco ogni giorno.
La mia esperienza è ciò che faccio
e non è ciò che conosco.
E’ qualcosa di cui non posso fidarmi.
Infetta il midollo,
come un virus delle idee.
E’ dentro di me ora
e ciò che la mia mente mi comunica,
deve restare incompiuto.
Se questo è tutto ciò che riesco a ricordare,
posso davvero fidarmi sempre di me stesso?

WEIGHT OF THE END – IL PESO DELLA FINE

Sento che il silenzio scende
in queste stanze che ormai detesto.
E’ il tocco gelido di una notte infinita
che pensavo di possedere.
Una sola vita.
La paura troppo grande da gestire per chiunque.
Troppo forte da sopportare.
L’ho fatta mia e ho ritenuto assodato
ciò che sapevo.
Entro in ciò che l’oscurità respinge.
Parto alla ricerca di me stesso.
Il freddo dei pensieri.
Un tocco infinito.
L’interruttore cambia posizione.
Che cosa ci manca qui?
Che cosa ci era stato detto?
Dobbiamo essere uno scudo,
non una spada.

NONE BECOMING – DIVENTANDO NESSUNO

Questa vita è gettata in pasto
agli elementi e destinata a fallire.
Questa vita c’era già prima del tempo.
La distanza offusca i suoi limiti
e sfianca la determinazione.
Le nostre percezioni sconfitte
hanno dimenticato le vere virtù.
Abbiamo fallito nel mantenere le promesse
di non lasciarci mai andare.
Il dubbio ora è indistricabile e,
come la fede, coincide col buio.
E’ un virus ingannevole, auto-creato dall’uomo.
Dovremmo vaccinare la mente
e, dopo il cambiamento ambientale,
sottomettere il mondo alla nostra volontà.
Polvere è penetrata
tra le crepe della struttura.
E’ diventata un tutt’uno con la bellezza ridotta a macerie.
Nell’indifferenza senza tempo,
diventiamo qualcuno. Diventiamo nessuno.
Il suolo è capovolto, invertito col cielo
e noi ci prendiamo in giro con promesse di speranza.
La nostra volontà è indirizzata verso l’alto
viene filtrata attraverso gli strati della superficie.
Diventiamo qualcuno. Diventiamo nessuno.

IMMEMORIAL – REMOTO

Tra il bianco e il nero,
dove si trova il grigio,
entro i margini tra ragione e finzione,
deve essere tracciata una linea.
Abbiamo paura dei pensieri contrari.
Secoli e secoli di sfiducia.
Nutriamo la macchina da guerra
nella nostra mente
e le verità fondamentali
oggi sono messe da parte,
in un territorio remoto.
La rabbia è avvinghiata alle ossa.
Scava in profondità e riempie di veleno il cuore.
Il disprezzo per gli scritti nefasti
deve essere udito attraverso le ere.
Usiamo gli strumenti per far luce sulla ragione!
Misuriamo le similitudini!
Misuriamo ciò che è giusto!
Il veleno si diffonde
attraverso idee e parole,
senza freni e sulla difensiva.
Nel cuore c’è un territorio remoto.
Questo è il momento!
La forza di volontà è viva.
Se l’uomo ne fosse la misura,
tutto funzionerebbe.
Siamo tratti da interpretazioni dell’assurdo.
Siamo nati da antiquati ideali perduti.
Passiamo dall’essere oppressore a prigioniero ottuso.
Il nostro scopo dovrebbe essere comune,
in questo territorio remoto.

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