Underworld

NEVERMORE – MAI PIU’

Dai cieli, attraverso un mare di bugie,
verso le prigioni dei dannati,
i venti fiammeggianti bruciano
e nubi cariche di elettricità ruggiscono.
E’ qui che oppongo resistenza.
Il morso velenoso della vipera ha portato la notte.
Ha spazzato via tutto come un uccello rapace.
Ora si scatenerà il finimondo.
Dalle tenebre alla luce non c’è nulla che abbia più senso.
I miei archi risuonano vuoti.
Sanguinerò in eterno.
Mai più! Non posso lasciar perdere.
I tuoi silenzi mi comunicano tutto ciò che ho bisogno di sapere.
Mai più pizzicherò una corda (del mio strumento)!
Il muro del silenzio cadrà.
I re della morte già chiamano.
Cala un’atmosfera glaciale nella caverna nascosta.
Maledici il buio con un cuore ardente!
Canta che risorgerai!
Su ali tragiche ho spiccato il volo
e mi sono innalzato nella notte.
Occhi come pietra hanno strappato la carne dalle ossa
in queste profondità ignote.
Persi nelle ombre di ciò che poteva essere,
effimeri spiriti piangono pieni di paura.
Il vuoto angosciante mi spinge verso di loro.
“Abbandoni ogni speranza chi oltrepassa questa soglia!”

UNDERWORLD – GLI INFERI

Perfide parole sorgono dalla nebbia.
Si levano da occhi invidiosi e da labbra pallide,
gelide e velenose.
Ingordi di piacere. Affamati di dolore.
La vendetta dei Sette.
I miei dolci e maledetti figli di Caino.
Devastando e rumoreggiando con gli spettri,
si nascondono dalla luce i demoni della morte.
Perfezionisti del caos e dell’angoscia,
strappano loro l’ultimo respiro prima del decesso.
Causato dalla cupidigia e schiavo di questa passione
è il completo decadimento dell’enorme, disgustosa contraddizione.
Spiriti lussuriosi fendono l’aria.
Si contorcono col peccato della carne incisa davanti ai loro sguardi.
Discendono nell’abisso sempre più veloci.
Si nascondono dalla luce i demoni della morte.
Maledicono il signore dalle ali nere
e strappano loro l’ultimo respiro prima del decesso.
Si innalzano attraverso le fiamme.
Mi appello al tuo nome.
La rabbia e la mia forza mi permetteranno di superare la notte.
Ce la farò o tu resterai lì?
Ho finalmente capito, dopo che le risa si sono affievolite.
Non potrò rimediare alle cose che ho fatto
e, quando i cieli oscuri saranno svaniti,
desiderò rivedere il sole.
Ce la farò o tu resterai lì all’inferno?

WITHOUT YOU – SENZA DI TE

Volo nella tempesta, aggrappato ad ali spezzate.
Ogni singola vita dovrebbe essere aspersa da una lieve pioggia.
Oh, sono le parole della mia canzone
ed è una grande cosa aver amato e perduto,
piuttosto che non aver mai amato.
Ho fallito!
Qualunque stolto potrebbe capire che cosa sono diventato.
A volte mi sento come se qui non ci fosse nulla,
eccetto un sguardo vuoto.
A volte mi sento come se ogni giorno che passa
la vita scivolasse via senza di te.
Vado alla deriva sulle acque,
come una nave senza vela.
Affondo come una pietra,
a picco nella disperazione.
Lotto con i denti e le unghie,
in allerta per il canto delle sirene,
finché scenderà la notte.
Ma il momento è passato senza presagi.
Senza una preghiera.
I giorni sono trascorsi lentamente
e ora devo affrontare le mie paure.
Sarà quel che sarà. Non posso scappare.
Non posso sottrarmi al mio destino.

KISS OF FIRE – IL BACIO DI FUOCO

In questi reami di desolazione
i fantasmi si oppongo alle bestie
e, attraverso la pioggia impetuosa,
le eterne grida di dolore non si placheranno mai.
Abominio infernale.
Sconfinate catene di sofferenza.
Con passo poderoso i cavalieri cavalcano in un bagliore tetro e nero.
Nella notte, furiosa lei monta un cavallo rosso.
La luce è accecante.
Il bacio di fuoco sorge dall’abisso.
In questa desolata terra di confusione nulla è come sembra.
Al di sotto dei cieli, la luce del giorno sta morendo.
Ogni sogno è distrutto.
Il portatore della sventura, signore del grande abisso
e al suo fianco la regina della menzogna,
liberano il loro bacio rabbioso.
Mi sembra che i cieli crollino.
I miei demoni mi chiamano per nome dall’aldilà.
Sono sepolto? Mi sento come se fossi sepolto vivo.
Calo il martello con ira furente.
Sono solo contro il mondo.
Calo i miei pugni con la violenza del fuoco.

CHARON – CARONTE

Mi passerai attraverso.
Prendimi per mano!
Il traghettatore sussurra il mio nome.
La rotta è stata fissata, signore dei dannati,
verso gli argini lungo il fiume del dolore.
Sorgiamo e cadiamo con le maree,
diretti ai cancelli dove attendono le ombre.
Osservo il luccichio dell’oro nei suoi occhi.
“I ponti sono stati tagliati, in modo da non far più ritorno”.
Veleggio sui venti di Caronte.
Portami su rive lontane!
Guidami sui venti di Caronte!
Per gli déi! Non posso ignorare lo sguardo sul suo volto,
avvolto nel gelido abbraccio della morte.
Mi passerai attraverso.
Ci dirigeremo verso le pianure del pianto
e il mio passaggio avrà il suo prezzo.
Un cielo senza stelle è ciò che rimane sulle sponde di fuoco e ghiaccio.
Sorgiamo e cadiamo con le maree.
Dì solo una parola,
perché non si ritorna più alle coste dove si trova il vero potere.

HELL AND BACK – ALL’INFERNO E RITORNO

Ho condotto gli innocenti al macello.
Il ghiaccio mi scorre nelle vene.
Sono stato il mio peggior nemico
e i ricordi infernali ancora indugiano.
Ho fatto entrare il serpente nel giardino
e ho portato il marchio di Caino.
Guardate in questi occhi dove giace il male antico
e provate il mio stesso dolore!
Oh, le schiere dell’inferno si avvicinano
e la mia coscienza è macchiata.
Sono colui che pronunciò le parole di Giuda.
Sono il cappio dell’impiccato.
Nonostante abbia cercato di redimermi con un’impresa valorosa,
non è possibile per me riuscirci.
Sono il giudice, la giuria e il boia.
Oh, le cose che ho visto!
Occhio per occhio. Massacri di uomini.
La distruzione del passato. La devastazione dei sogni.
Sono stato all’inferno e ritorno.
Non posso giustificarmi per aver creduto alla bugia
e lentamente ho ceduto alla decadenza,
imparando a vivere e morire.
Ora sto imparando a volare.
Sono inondato di luce lunare. Non posso accettare di rassegnarmi.
Le parole sono state pronunciate invano.
Ora cadono come lacrime silenziose.
Le ombre danzano nella luce delle candele, nel cuore della notte
e tutte le cose che ho desiderato sono lentamente svanite.
Qui non è rimasto più nulla.
Governo la tempesta.
Punto alla rovina e vi maledico tutti.
Che siate dannati!
Nella foschia, la spada a doppio taglio ha tracciato una linea sulla sabbia.
In armi e con una volontà gelida come l’acciaio,
conquisterò tutto e vi dividerò.
Vi colpirò con il pugno di ferro
e non potrò essere respinto.
Ancora e ancora e ancora!
Nessuna tregua sarà chiesta e nessuna tregua sarà concessa.
Mai dimenticherò. Mai perdonerò.
I tuoni sorgeranno da occhi di terrore,
arsi da un cuore che affoga nell’oscurità.
Non c’è modo di tornare indietro.
Vi vedrò bruciare.

IN MY DARKEST HOUR – NELLA MIA ORA PIU’ BUIA

Sono stato tradito dall’angelo della morte
e dal serpente che troncò il suo ultimo respiro.
Ho alimentato la fiamma
e, sebbene abbia pregato per il meglio,
ho apparecchiato il peggio, come fossero uguali.
Sono stato dominatore e oppressore.
Sono rimasto intrappolato in uno sguardo apocalittico.
Sono stato dissacratore e devastatore.
Ho visto il mio mondo in fiamme.
Nella mia ora più buia, sotto il potere del Suo regno,
ascoltate la mia canzone! Udite la mia supplica!
Rimetterò i pezzi insieme. Nulla dura per sempre.
Che venga l’ora più buia! Che venga!
Soddisfa la mia richiesta, oscuro signore del dolore
e incarnazione di ogni profanazione!
Sotto sei battiti d’ali nere.
Sotto sei bocche straziate da urla di disperazione
è nato un bugiardo. Un menzognero.
Sono rimasto intrappolato in questo labirinto infernale.
Ho crocifisso e sono nato dal fuoco.
Ho visto il mio mondo in fiamme.

RUN WITH THE DEVIL – CORRERE COL DIAVOLO

Sono in cammino e non c’è via d’uscita.
Mi stanno inseguendo.
Sono perso in un labirinto. Dove posso andare?
Sono pazzo? E’ solo un gioco tra la vita e la morte?
Manterrò la direzione e la mia destinazione.
Attraverso il ponte. Sono arrivato al cancello.
Sono in debito d’ossigeno,
ma l’orologio segna che il mio tempo scarseggia.
Odo i cani. Sento i loro artigli che mi graffiano la schiena.
Non c’è via di fuga. Nessuna pace per la mente.
Oh, devo soltanto resistere!
Sono in cammino verso di te.
Corro col diavolo. Corro per salvarti la vita.
La realtà di questo momento taglia come un coltello.
Inseguire un’ombra significa inseguire un sogno.
Quando è questione di vita o di morte sai che non ci sono compromessi.
Vedo i miei nemici.
Avanzano. Sferrano i loro colpi con paura.
Li fermerò. Li trapasserò con la mia lama.
Darò tutto. Tirerò un dado e ballerò con la morte.
Sono perso nel reame della luce e dell’ombra.
Il mio cammino è vano e mi sfugge sotto i piedi.
Sento il calore. Il fuoco dell’inferno si scatena sotto di me.
Sono caduto nella trappola da cui non si scappa.
I muri mi si stringono addosso.
E’ l’ora della mia sconfitta?
Ho cercato nel profondo dell’inferno.
Ho sprecato il mio tempo e ora è il tempo a liberarsi di me.

SWANSONG – CANTO DEL CIGNO

Sono solo e il mio mondo si distrugge.
Alcune cose non sono preposte ad accadere.
Accetta il tuo destino, perché non c’è una seconda scelta!
“Non sono il cielo e le stelle a plasmare la nostra sorte”.
Avevi soltanto una prospettiva fiduciosa.
Avevi soltanto una fugace possibilità portata dal vento.
Ma sono svanite per sempre.
Ascolta la mia canzone!
Fatti forza in questa atmosfera confusa e triste!
Sto ancora cantando.
Basterà questo a garantirmi tutte le cose che desidero?
Per te non cambierei nulla.
Solo per te farei di tutto.
Ma tu non ci sei più
e il mio canto del cigno riecheggia.
Cammino da solo in questa città come uno straniero.
Sarebbe meglio fallire o non aver mai tentato?
Affronto le ombre e il sole tramonta.
“Alcuni si elevano grazie al peccato. Altri crollano a causa della virtù”.
Divinità dei giochi d’ombra,
questo potere senza limiti separa il giorno dalla notte.
Le pianure del dolore scompaiono alla vista
e resteranno per sempre avvolte nelle più oscure profondità della notte.

LEGEND – LEGGENDA

Passo furtivo attraverso le terre dei morti,
dove persino gli angeli temono di avventurarsi.
Supero montagne, cieli e mari.
Vedo la luce che gronda dalla luna nuova.
Fuggo dalle mani di un destino nefasto,
ma non ho mai pensato di poter cambiare le cose.
Romperò le catene della paura.
Non verserò un’altra lacrima.
Apoteosi e crollo.
Sebbene abbia combattuto con foga, non ci sono certezze.
I miei campi di battaglia sono devastati e non c’è un vincitore.
Scappo dal passato e dalla mia vita di bugie,
ma la leggenda non morirà mai.
Ci sono stati orrori e sofferenze.
Mi sono spinto troppo vicino al fuoco, nelle tenebre
e ora ho perso la grazia di Dio.
Sono sorto dai nove regni del dolore,
con la vendetta negli occhi.
Segni di tragedia sono marchiati sul mio volto.
Romperò le catene della paura.
Ora tutto sembra così evidente.

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