THE PRICE – IL PREZZO
Gli buca gli occhi,
ma sono ferite che non riesci a vedere.
Sono tagli profondi.
Posti in cui non vorresti essere.
Scalare una montagna.
Attraversare il mare.
Alle tue spalle la lotta è finita.
La mente è danneggiata. E’ già calata a picco.
Recito, ma battermi mi fa sentire al sicuro.
Un canale di scolo ci separa dalla pioggia.
Sulla collina, tenace e solitario,
prende posto perfettamente il suo trono desolato.
Recito, ma battermi mi fa sentire al sicuro.
E’ un tradimento amichevole. Un piacere oscuro.
Il suo tumore viene trattato senza combattere.
THIRD LAW – LA TERZA LEGGE
E’ una scalata per essere il primo ad arrivare sulla vetta.
Non c’è delusione nella tua mente.
La visione periferica è accantonata.
Da qualche parte qualcuno dovrà cedere.
La disperazione in qualche modo viene tenuta nascosta.
E’ un impegno tenace, ma sotterraneo. Sottovalutato. Tutto da scoprire.
Ho sentito dentro qualcosa di vivo.
Un istinto deviato alla sopravvivenza.
E’ davvero difficile capire
ed è ancora più facile arroccarsi.
La vera compassione è obsoleta. Mimetizzata. Indiscreta.
REWIND – RIAVVOLGI
Costruisci! Distruggi! Libera! Riavvolgi!
Il cerchio sta per chiudersi.
Sono finito e fingo di restare indietro.
Resisto per guadagnarmi un po’ di stima.
Difendo l’ovvio e osservo i tuoi difetti con ansia.
Assisto alla tua demolizione.
Ritengo che non ci sia ambizione.
Nessuno è più adatto di me.
Sono vuoto e non ho una guida.
La stessa nozione logica nasconde una segreta emozione.
Dietro una devozione assopita, nuoto costantemente nel tuo oceano.
Speranzosa e non distillata, l’intenzione resta inappagata.
La distruzione è una giustificazione per svegliarsi e poi morire.
E’ la mia rovina silenziosa.
Sono in pezzi.
Sono crollato e non ho più nulla da trovare.
Ancora segretamente mi viene detto di riavvolgere.
Ancora ed ancora ed ancora.
E’ questo il motivo per cui anche le rovine decadono.
THE FLOOD – L’INONDAZIONE
Legami, se raggiungessi il tramonto!
Risollevami, quando dovessi grattare il terreno!
Taglia la corda, se vedi che mi arrampico!
Lasciami cadere dove non verrò mai più ritrovato!
Resta con me ora che sto crollando!
Annegami dove cerco aria!
Fammi a pezzi quando il mio spirito si frantuma!
Slegami quando affondo nella vergogna!
Bendami quando vorrei una risposta!
Aiutami a capire se sono stato al tuo gioco!
TRIUMPHANT – TRIONFANTE
Le pareti mi tengono prigioniero.
I sensi mi spengono.
Vorrei provare un’emozione e sfondare le mura della mia città.
E’ allettante persino una normalissima depressione.
E’ il tentativo di salvaguardare le mie certezze.
E’ un’efficace e improvvisa ribellione.
E’ un’angoscia subliminale piena di rimorso.
Resta! Combatti! Trionfa ancora!
Il tradimento di stanotte è la fine di questa guerra.
Sono un reietto e sono costretto alla resa.
Sopravvive chi prevale.
Ho la sensazione che niente sia finito.
Rivelerò la mia storia segreta.
WITHIN MY FENCE – ALL’INTERNO DEL MIO RECINTO
La mia mente è aggressiva.
Sono seduto da solo
e mento a me stesso per non trovare nessuno a casa.
Il profeta grida forte il mio nome.
Dice che mi sono arenato,
ma dentro le mie barricate la vita si espande.
Le storie pericolose non hanno senso.
Mi faccio del male all’interno del mio recinto.
RED – ROSSO
La coscienza è consapevole.
La linea di fondo è ben delineata.
Prende le sue decisioni quando sono nei paraggi.
E’ una fiera e protetta forma di se stessa,
facilmente alterabile quando vengono mostrati i segni rossi.
Mi ribello all’inevitabile rosso.
Mi sento confinato per ciò che è stato detto.
Non voglio dormire nel tuo letto, nè seguire il tuo filo.
Sono saturato tenacemente, come un gommone elastico.
Sono costantemente in equilibrio, come una fragile nave.
I pensieri viscidi rappresentano una speranza.
E’ una tragedia parallela, come fosse una corda tirata.
La guida è manuale, voluta e naturale
e manipola le menti stabili.
SLAVE – SCHIAVO
Nella mia stanza, dove me ne sto sdraiato,
i demoni sono propensi a manifestarsi.
Fate la vostra mossa! Fatela finita!
In una nube di polvere, intrappolato nella tempesta,
te ne stai lì in silenzio.
Ti giustifichi nel buio, ma i tuoi occhi sono indegni.
Fai luce sulla tua schiavitù
ed essi vengono rivelati a tutti noi.
L’odore della paura arriva da lontano.
E’ una provocazione a sangue freddo.
Le ombre mi sopravanzano e vorrebbero essere libere.
Lasciateci capire dove si nascondono i demoni!
MOON – LUNA
Un trono vacante.
Il ronzio radioattivo è sparito.
Sono freddo e solo.
Una tempo senza vita.
Un misfatto eterno.
Sono testimone del silenzio.
La luna non ha alcuna luce propria.
Sono solo e le ombre sono svanite.
Una pallida carezza.
Una dolce tensione.
Il diavolo sullo sfondo.
E’ una puntura dolorosa e pulsante, che ignora l’odio.
DOWN – GIU’
Resistenza crescente.
Ferite spalancate.
Un gregge paralizzato che costantemente affonda.
Il pendio si fa più scosceso.
Le gambe sono intorpidite.
La superficie freme.
La discesa è inevitabile.
Dalla cima sono stato gettato giù.
E’ svanito tutto ciò che conoscevo.
Giù!
Mi spingo verso l’ignoto.
La rivelazione deve essere ancora mostrata
e l’io cresce più forte.
Il crepuscolo si tratterrà a lungo.
Ci divorano come parassiti e violano la creazione.
Assenza di coscienza.
La congregazione superficiale.
LOWER – PIU’ IN BASSO
Più in basso. Più in là.
Ancora credo nell’alba,
eppure continuo a camminare attraverso una nebbia senza fine.
Si va avanti a inciampare.
Si gira sempre in tondo
e sotto la pelle non c’è alcun desiderio.
La luna e il sole dovrebbero sorgere dietro questa cortina di fumo.
Abbandona il passato e il senso di colpa!
La speranza ti rallenterà.
Dimentica le lacrime di gioia!
Cammina verso l’oblio!
Ascolta il suono dei miei passi sulla cenere!
Più in basso!
Ancora dovrei spingermi più in basso.
Ciò che conoscevo è collassato e svanito.
E’ irreversibilmente consumato tra le fiamme dell’avidità e del disprezzo.
Quando non riusciamo più a godere della bellezza intorno a noi,
cadiamo al suolo, ci nascondiamo e strisciamo.
PIXEL – PIXEL
Nel nero infido un pixel logoro
racconta una storia che ancora deve nascere.
Fidarsi di ciò che è attraente ha un prezzo.
Ugualmente rimanere in silenzio o perdersi.
Ora cerca di capire perché dopotutto non hai voluto!
La confidenza può essere un terribile inganno.
Non resta nulla da applaudire.
Un’emozione delicata sostiene la tua corona.
Il dissenso cognitivo ti distrugge.