SERPENT – SERPENT
La morte striscia dietro ogni porta.
E’ sempre là ad aspettare il mio crollo.
Come un serpente attende in silenzio
il momento più opportuno.
Vuole la mia anima.
L’ansia mi arde dentro.
So che cosa ha in serbo.
La morte aspetta dietro ogni porta.
La morte striscia dietro ogni volto.
Indugia in ogni luogo.
La sua attesa è così astuta e vile
dietro ogni sorriso ingannatore.
Vorrei essere libero.
Desidero soltanto riposare in pace.
Se fossi stato forte non sarei mai arrivato a questo.
Sarei stato un eletto.
ONCE MY LIGHT – LA MIA LUCE DI UN TEMPO
Le sofferenze del mio cuore mi fanno stare male.
Eri la mia luce un tempo. Ora ti sei perduta
e non c’è più nessuno su cui possa contare.
Tramontiamo dietro porte sbarrate
e io sto andando in pezzi ancora una volta.
Un nuovo amore è difficile da trovare.
Una vita di gioia è difficile da ottenere.
Il dolore è ancora intenso nella mia mente.
Amavo la mia vita,
ma quei tempi sono passati.
Ora sono soltanto un prigioniero della notte.
Se riuscissi a scovare un sentiero attraverso il buio,
sarei comunque perso senza di te al mio fianco.
ELIXIR – ELISIR
Continuo a girare in tondo come la ruota del tempo.
E’ tutto inutile.
Sto perdendo la testa.
Il pensiero è rivolto verso l’ignoto.
Il divino è da tempo perduto.
Il grande mistero. L’enigma della vita.
Un elisir è quello che mi serve.
Un elisir per cui supplico e imploro.
Un elisir.
Lo voglio bere ed essere sazio di questa cura.
Sarebbe una soluzione.
Un elisir. Sono messo male.
Un elisir. Sto crollando.
Un elisir per riempirmi la bocca.
Berrò dalla vita e da una pistola carica.
Ho visto nel mio futuro.
Ci sono solo anni di declino che mi aspettano tutti in fila.
Parla con me, amore mio! Mia nemica!
Dopo tutto quello che abbiamo passato,
per te è ancora come se fossi morto.
SONS OF THE NORTH – FIGLI DEL NORD
Sono nato in una notte oscura.
Sono nato nel gelo spietato.
Sono nato in Dicembre,
durante una terribile tempesta invernale.
Sono un figlio delle terre del ghiaccio.
Sono un figlio dell’estremo nord.
Sono un figlio dell’oscurità e delle luci del nord di lassù.
Figli del nord!
Grandi re delle terre del sogno!
Fortificati dalla tenebra dell’inverno,
saremo glorificati per sempre.
Saremo animati da un fuoco eterno
e guidati da desideri oscuri.
Siamo i discendenti dei Vichinghi.
Eredi del nord!
Il tuono e il lampo sono stati entrambi caricati dal possente Thor.
Siamo figli di leggende.
Figli di miti e folklore.
(La nostra è) un’alleanza senza fine.
Osserveremo la sua luce per sempre.
Le luci del nord splendono intense.
Le notti invernali sono uno spettacolo maestoso.
EARENDEL – EARENDEL*
Conto le stelle del tetro cielo di mezzo inverno.
Le vedo luccicare, risplendere, tramontare e morire.
Ma c’è una stella che brilla più intensamente di tutte.
Una stella che indugia quando tutte le altre cadono.
Brilla per me, mia stella del mattino!
Ti amo da lontano.
Sorgi e splendi! Non smarrirti mai, mia divina!
Innalzati ovunque tu sia!
Conto le ferite nel profondo dell’anima.
Conto i cuori che hai spezzato e i sogni che hai venduto.
Ma c’è una speranza che trascende tutte le altre.
Una speranza che resiste quando tutte le altre si perdono.
Sirio, irradiaci con la tua luce!
Earendel, sei il nostro pozzo dei desideri.
Zorya, diamante radioso del cielo.
Venere, guidaci in eterno!
Note: *(In mitologia significa astro luminoso)
CONCEALED DISDAIN – DISPREZZO NASCOSTO
Non sopporto più questa vita.
Non sopporto più quello che sono diventato.
E’ un ruota di fuoco. Un’esistenza incompleta.
Da sempre mi sento talmente a pezzi,
tra segni perduti e occasioni che si fanno sempre più rade.
E’ un dolore senza nome che resta silente.
C’è qualcuno alla porta.
Sento una voce mai udita prima.
Un estraneo che mi chiama per nome.
Un disprezzo nascosto.
E’ la vita che mi porta alla pazzia.
Mi taglio le vene in profondità.
Non resisto più a questa vita di sobrietà.
Il peso del tempo mi schiaccia.
Questa esistenza mi lacera.
Questa volta almeno sarò libero.
Libero dalla sofferenza e da un passato che mi perseguita.
Lunatismo e fatica consumano il mio spirito.
La vita mi demoralizza.
Non puoi lasciarmi andare?
INSANIA – PAZZIA
Nel profondo degli antri dell’afflizione nella mia testa,
una guerra oppressiva infuria contro declino e assuefazione.
Non c’è liberazione. Nessuna speranza. Nessuna benedizione.
E’ il mio più grande nemico in questa vita?
Nel profondo delle tenebre e tra le torture del mio cuore
sarò per sempre legato ad eterne contraddizioni.
Mi indebolirò fino a una definitiva sottomissione.
Sono io il mio più grande nemico in questa vita.
La pazzia corrode la mia mente.
Qualcuno potrebbe dire che ho perso la bussola
e non pretendo di negarlo.
Un giorno forse capirete
che voi siete solo i prossimi della fila.
Cammino attraverso valli di inganni autoinflitti.
Nel profondo del buio dei riflessi della mia esistenza.
Non c’è speranza. Nessuna risurrezione.
Sono il mio più grande nemico in questa vita?
Inciampando, perduto e cieco nella follia,
sono stato percosso e ferito dalla volgarità della vita.
Vengo guidato soltanto dal mio senso di mortalità
e sono il mio peggior nemico in questa vita.
Il tempo passa e la pazzia consuma la mia mente.
Non possiamo negarlo.
Siamo semplici pedoni sulla scacchiera dell’esistenza.
Il tempo passa e stiamo svanendo in una notte infinita.
Non possiamo negarlo.
Siamo comuni mortali che aspettano di morire.
CONTEMPTUOUS QUITUS – SPREZZANTE MORTE
L’ipocrisia ti sorride, derisoria.
Sono riflessioni così controverse.
Il concepimento dell’inganno crea solchi tra le mie sensazioni.
Questo è il linguaggio dell’oscura asfissia del mio cuore.
L’anima ti viene lacerata da una sprezzante morte.
Le percezioni decadono e ti deludono.
Si trasformano nel tuo destino funesto.
L’illusione scava una tomba dentro di te,
là dove emergeranno i tuoi rimpianti.
Sei la spina nel mio cuore, capace di mandarmi in pezzi.
Sei una piaga e una maledizione.
Una sprezzante morte.
Sei il dolore della mia anima che si diffonde senza controllo.
Sei un crepuscolo infausto.
Una sprezzante morte.
THE SILVER EYE – L’OCCHIO D’ARGENTO
Viene la tempesta, furiosa e generata dall’inverno.
Viene la rovina. Il crollo di ognuno e di tutti.
Viene la notte che consuma ogni raggio di luce.
Viene la fine.
Guardate come il caos e la morte trascendono!
Ora entrate con me nella notte!
Seguitemi sotto la brillante luce lunare della vita,
l’occhio d’argento che ci guida nell’oscurità.
Viene la pioggia che raggela il mio cuore con freddo disprezzo.
Viene il dolore per devastare e reprimere.
Viene la neve per congelare il mio spirito, quando l’autunno finisce.
Viene un corvo per riposare sulla mia tomba.
L’occhio d’argento splende luminoso nella notte di mezzo inverno.
Venite con me adesso!
Guidatemi! Vi seguirò attraverso la vita.
Guidatemi oltre l’esistenza!
Vi seguirò ciecamente.
TRAGEDIENNE – ATTORE TRAGICO
Vagavo accanto al mare,
alla ricerca di un po’ di libertà.
Era un’alba rassicurante d’Aprile.
Era destino che accadesse.
Indugiavo accanto al mare
ed ero consapevole delle lontane voci dall’aldilà,
cupe e suadenti.
Enigmi del profondo.
Segreti del profondo mare blu.
Attore tragico, eternamente nel dolore.
Ipnotizzato e tremante sono finalmente arrivato a capire.
C’è qualcosa laggiù nel mare.
Un cimitero di migliaia di uomini.