Drive

PISTON HEAD – LA TESTA DEL PISTONE    
    
A pieno regime! Alla massima velocità!    
Il motore ruggente è sotto sforzo.    
C’è odore di gomma bruciata. Puzza di metallo.    
Sfreccia lungo l’autostrada.    
Le fiamme si nutrono di carburante.    
Il telaio stride sotto la pressione.    
Una curva a sinistra. L’adrenalina.    
Sto correndo!    
L’olio, come sangue sotto il cofano, pompa copioso.    
Vivo sulle quattro ruote.    
La strada polverosa mi chiama e guido nella notte.    
Altre città. Altri paesaggi.    
Sempre dritto senza meta.    
La strada spalancata è la mia sposa.    
Questa è la vita sulla corsia di sorpasso!    
Lo sprizzare delle scintille, come dinamite.    
Come proiettili sulle ruote che esplodono.    
Dai gas. Pieghi a destra e vai avanti.    
Pelle nera. I pantaloni che si scaldano.    
Un sensuale paio di gambe accanto a me.    
Sono drogato di velocità. La testa del pistone (pompa).    
Sto correndo!    
    
MERCURY FALLING – MERCURIO CHE COLA    
    
Festeggiamo questa sofferenza, finché la tomba è ancora calda!    
Non abbiamo tempo da perdere!    
Incendiamo tutto, in onore delle fiamme che si consumano!    
Non abbiamo nulla da perdere!    
Dammi un bacio prima di cadere!    
I cuori battono veloci.    
Facciamo durare questo momento!    
Il domani è un destino funesto che già ci abbaglia.    
E’ finita così in fretta!    
Andiamo! Perdoniamo il passato!    
In ogni caso il mercurio della vita continuerà a colare.    
Godiamoci questa sofferenza, disillusi e liberi!    
Abbiamo ancora tempo per scegliere.    
Desideriamo ogni cosa e la parola “estinzione” non è ancora stata pronunciata.    
Possiamo abusarne!    
    
A GOOD DAY FOR THE CROWS – UN BUON GIORNO PER I CORVI    
    
Riempio il caricatore di proiettili    
e spero che questa volta non si inceppi.    
Un altro giro su questa roulette nordica    
e mi auguro di poter lasciare il mondo con un bang.    
Basta una pressione e tutto finirà.    
Un grilletto per abbattere l’ultima linea di difesa.    
Sono pronto per l’inferno!    
Sono così stanco di tutto! Della vendetta che ho odiato.    
Sento i corvi gracchiare.    
Sto aspettando che le loro ali nere di morte scendano su di me    
e mi stacchino la carne dalle ossa.    
Olio la corda per essere sicuro che il nodo scorra.    
Stringo bene l’altra estremità.    
Salgo su una sedia e chiudo gli occhi.    
So che andrà tutto bene.    
Un passo. Solo uno e sarà finita.    
Una corda per abbattere l’ultima linea di difesa.    
Sono pronto per l’inferno!    
Sento i corvi gracchiare. Volteggiano vicini. Sempre più vicini.    
Vengono a trascinarmi in basso verso l’ignoto    
e a staccarmi la carne dalle ossa.    
Non avrò bisogno di un coroner che mi attacchi un’etichetta ad dito.    
Vengono a staccarmi la carne dalle ossa.    
    
MAGGOT SONG – LA CANZONE DEL VERME    
    
Attraverso sei piedi di terra    
pretendono di riuscire ad ascoltare il suono della pioggia che batte.    
Ci sarò io là a pisciare sulle vostre tombe.    
Il puzzo di merda attirerà ancora di più le mosche nelle loro bocche    
e costoro, gente senza cervello, non sapranno nemmeno di cosa stanno parlando.    
Sono il risultato di un’endogamia* estrema.    
Fate ritorno allora! Ora e per sempre.    
Voi vermi striscerete al mio fianco e terrete viva la fiamma dell’odio,    
finché l’inferno comincerà a gelare.    
Sarò la spina ghiacciata nel vostro costato    
e vi prometto pioggia per stanotte.    
Dietro di loro, altri simili, pateticamente, cercano di puntarmi addosso una pistola.    
Nessuno per nessuno e nessuno per tutti!    
Sarà girata la voce, senza che le loro masse cerebrali riuscissero a capire.    
Senza che con quei loro occhi vuoti, a culo di porco, potessero opporsi.    
Urrà per l’estrema endogamia!    
    
Note:    *(Procreazione tra parenti)
    
FROM NOW HERE TO NOWHERE – D’ORA IN POI VERSO IL NULLA    
    
Qui è dove finisce.    
Non posso riavere i miei anni sprecati    
o rinventarmi qualcosa, se ho perduto la capacità di sentire.    
La tavola è pronta per tre: l’indifferenza, io e te.    
Sediamo lì in silenzio, senza la preoccupazione di dover parlare.    
E non sarà una cosa temporanea.    
E’ il nostro cimitero e i nostri nomi sono incisi sulle lapidi.    
D’ora in poi andremo verso il nulla!    
L’oblio si avvicina.    
Ho fatto la mia parte e non voglio niente da te.    
Né il peggio, né il meglio.    
Sei tu quella vendicativa, ma ormai abbiamo fatto il nostro tempo.    
Meglio lasciarsi andare.    
Qui è dove finisce.    
Voglio abbandonare questo inferno, senza lasciarmi nulla alle spalle.    
Non è mai stato reale.    
La buca è scavata per tre: la sofferenza, io e te.    
Ce ne stiamo in silenzio, senza alcun bisogno di parlare.    
Finisce qui. Basta con l’angoscia! Basta con la paura!    
Alla fine saremo liberi.    
Ti amo e ti odio. Canterò quando sarai morta.    
Mi fai schifo, ma ho bisogno di te.    
Urlerò e mi pentirò.    
    
SYCOPHANT – LECCACULO    
    
Pensavi di aver esibito tutto su quel luccicante piatto d’argento?    
Ora stai voltando una pagina nuova di zecca,    
ma nessuna parola svanisce senza lasciare traccia.    
Hai diffuso soltanto rabbia.    
Fai un buon riposo nella tua vita,    
perché è tutto ciò che otterrai!    
Finché non pioverà ghiaccio all’inferno,    
la merda continuerà a girare nella tua bocca.    
Basta con te! Tolleranza zero!    
Senti l’ultimo rintocco che batte per te?    
Non ci sono dubbi. Ci siamo passati, ma finisce qui!    
Il nero è bianco. Il rosso è verde.    
Sputa fuori! Che cosa intendi?    
La fiducia va guadagnata. Non si ottiene così.    
Il rapporto è andato in pezzi.    
Il passato era contaminato e si è distrutto.    
Meglio essere odiato da ciò che sei, che amato da ciò che non sei.    
    
THE DEAD END STREAM – IL FIUME A FONDO CIECO    
    
Fiori in bocciolo. E’ un giorno bellissimo,    
ma andiamo incontro a un destino funesto.    
Alla distruzione e al decadimento.    
Osservate il sole! Sentite il tepore dei raggi di luce!    
Non sappiamo dove scappare. La battaglia è già persa.    
Mano nella mano aspettiamo solo che tutto questo finisca.    
Tutto muore e appassisce.    
Non c’è nessun aldilà. Nulla per cui valga la pena restare qui.    
La speranza è una bugia.    
Inutilmente supplichiamo e preghiamo,    
ma intanto andiamo alla deriva in un fiume a fondo cieco,    
finché alla fine annegheremo.    
La vita è così dolce se si coglie l’attimo,    
ma il destino è segnato e presto ci consumeremo.    
Godetevela finché potete!    
Inspirate! Espirate!    
Provateci e capirete che l’unica soluzione è trovare una via d’uscita.    
Con una pistola in mano, aspettiamo solo che tutto questo finisca.    
Nessuno ne esce vivo. Nessuno ritorna a darne testimonianza.    
Godetevela finché potete, piccoli miei!    
Abbiamo solo questo tempo a disposizione.    
    
FUTILE MAN – UOMO INUTILE    
    
Troppo a lungo li ho rievocati.    
Ho rosicchiato queste ossa che la zappa del tempo ha sepolto sotto il terreno,    
ma per attraversare le ombre non serve cambiare aria,    
né mandar via il loro fetore di morte.    
Potrò trovare un po’ di conforto a nord del fosso?    
Scavare in profondità con una vanga usurata    
non è di certo sull’elenco di chi piange autocommiserandosi,    
ma potrebbe esserlo stare all’estremità della doppia canna (di un fucile).    
Il momento è vicino.    
Fino alla fine continuerò a negare che questa vita abbia un senso.    
Sono quello che sono, un uomo inutile    
e fino alla fine continuerò a negare che ci sia un significato nascosto.    
Ora ascoltami, figlio mio! Questo peso ti graverà sulle spalle    
e anche tu pagherai i tuoi debiti alla disperazione.    
Non sono qui per insegnarti o mostrarti la via.    
Non farebbe alcuna differenza.    
    
SCARS – FERITE    
    
Scendo ancora lungo questa strada    
e sembra di camminare sotto la polvere del tempo.    
Scendo lungo questa strada ancora una volta    
e così sarà fino alla fine dei miei giorni.    
Come vorrei che tu fossi qui ad attenuare i sospiri della disperazione!    
Come vorrei che potessi vedere, nonostante tutto, quanto significhi per me!    
Scendo ancora lungo questa strada    
e mi sembra che non porti da nessuna parte, se non lontano.    
Scendo ancora lungo questa strada, che sembra essere sempre la stessa.    
Le ferite servono a ricordare.    
Quanto sono stati lunghi questi anni,    
passati a mormorare le note della canzone di un uomo morto!    
Quanto vorrei che sparissero tutte queste ferite!    
Ma so che è troppo tardi.     
    
DRIFTWOOD – PEZZI DI LEGNO TRASPORTATI DALL’ACQUA    
    
Un guado. Il mento tenuto alto nel liquame.    
La corrente delle acque di scarico.    
Siamo fradici fino alle ossa.    
Si nuota nel tempo senza mai riposare, agognando di uscirne.    
Si affrontano battaglie senza fine,    
diretti verso l’ignoto, senza nulla da guadagnare.    
Sempre contro corrente, urtati dai detriti,    
ma finché il paesaggio cambia ci si accontenta.    
Sempre contro corrente, sostenuti dalle proprie certezze,    
ma finché il paesaggio cambia ci si accontenta.    
Navighiamo in un fiume di melma, su una zattera che imbarca acqua.    
Sospinti da un vento ammorbante, attendiamo che giunga l’alta marea.    
Finalmente potremo affondare in una tempesta di schiuma, senza nulla da guadagnare.    
    

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