NEW MILLENNIUM – NUOVO MILLENNIO
Un’unica stella dietro di me.
Un cielo rosso fuoco davanti.
Una luce solitaria sotto di me.
Mi sveglio tra i morti.
Mi sommerge una sensazione
che mi lascia stordito e frastornato.
Ho la percezione di un nuovo inizio.
L’impressione di un vento del cambiamento.
Là fuori, con la solita sensazione d’inutilità,
la gente insensibile e cattiva
dà il benvenuto al nuovo millennio.
Quante volte potrò vivere fuori da quest’incubo?
Non posso aspettare il nuovo millennio!
Ho la sensazione che la marea stia mutando, amore mio.
E’ una sensazione divertente.
Tutto andrà per il meglio.
Vivo in un costante deja-vu.
(Tieni la testa in alto).
Abbi pazienza. Arriveremo fino a te.
Abbi un po’ di fede e capirai.
(Ma la fede non pagherà l’affitto che devo versare!)
Tutto ciò che luccicava è diventato triste.
Quello che vogliono da me non lascia indizi.
Ingoia il dolore prima che esso ingoi te
e non osare mordere la mano che ti nutre.
Come fai a tenere la testa in alto
e a non impazzire,
quando l’unica luce alla fine del tunnel
è quella di un altro treno?
Bugie alte dieci piedi hanno attutito la mia caduta.
Benvenuti tutti voi in un nuovo millennio!
Lo attendevamo da tempo,
ma io non posso restare ad aspettare di accoglierlo.
YOU NOT ME – TE NON ME
Starti intorno mi rende pazzo.
Guardarti correre mi rende pigro.
Stai cercando di ritagliarti uno spazio nella mia testa,
leggendomi righe che già conosco
o facendo il mio nome per confondermi.
Dillo ancora e comincerai a perdermi!
Va tutto bene. Mi sento bene.
Accade ogni singolo giorno, sempre la stessa cosa,
ma non sono cieco.
Riguarda te, non me.
Riguarda le cose che ti aspetti che io sia.
Non c’è molto tempo da vivere.
Riguarda le cose che ti aspetti io ti dia.
Riguarda te, non me.
Stai costruendo la mia prigione, mattone dopo mattone.
Ti prendi ciò che vuoi,
perché non c’è più nulla che meriti rispetto.
Leggi la mia mente e mi rendi vulnerabile.
Hai detto che dovrei dare prima di prendere
e uno di questi giorni finirò per crederci.
PERUVIAN SKIES – I CIELI DEL PERU’
Proprio così!
Avrei giurato che volesse uccidere quel povero ragazzo.
Aspetta! Lo sento ancora!
Non accendere le luci,
finché non sapremo come va a finire.
Sotto i cieli del Perù,
Vanessa aspettava con rimpianto.
La storia si dipanava davanti ai suoi occhi,
in cui l’isteria di mezzanotte non era più così sorprendente.
Colpita e ferita, sempre confusa,
perdeva l’amore a causa dell’odio.
Povera Vanessa!
Ehi! Spero tu sappia che mi porterò via tutto quando me ne andrò.
Vergogna! Ma la colpa non è tua!
Sono io il mostro che tu hai creato nel nome di tuo padre.
Terrore di notte. Bugie di giorno.
Raccontare i suoi segreti non li cancellerà.
HOLLOW YEARS – ANNI VUOTI
Era quel tipo di uomo di cui avrete sentito parlare.
Abbandonò la sua famiglia alla ricerca di una via più comoda.
Nessuno di loro l’aveva previsto.
Lui non aveva mai detto una parola.
Eppure non avrebbe potuto resistere un giorno di più.
Portatemi a riva!
Seppellitemi sotto la sabbia!
Fatemi attraversare le acque e forse capirete.
La pietra sotto cui una volta ti nascondevi,
ora è sollevata dalle tue spalle.
La nuvola da cui pioveva sulla tua testa
è sparita e il frastuono che sentivi si è smorzato negli anni vuoti.
Lei invece non è quel tipo di ragazza di cui avrete sentito parlare.
Non avrebbe mai voluto un altro.
Non ne avrebbe mai fatto a meno.
Ti avrebbe avvisato.
Ti avrebbe raccontato tutto e solo dopo
si sarebbe voltata e se ne sarebbe andata.
BURNING MY SOUL – BRUCIARMI L’ANIMA
Una spina nel fianco.
Una scheggia nella spalla.
Un grumo nella gola della grandezza di un sasso.
Il gelo lungo la schiena non potrebbe essere più freddo
e poi ti chiedi perché non sorrido?!
Un groppo allo stomaco.
Una scimmia sulla spalla.
Nella rabbia del momento sono uscito di strada.
Hai preso la palla al balzo
e io ho cominciato con l’indolenza.
Poi ti chiedi perché ho i capelli grigi?!
Ti agiti. Ti rigiri.
Perdi la percezione del desiderio. Vivi e impari.
La pressione continua a bruciarmi l’anima.
Dico che è verde e subito dopo tu dici che è rosso.
Tieni i tuoi pensieri e le tue idee chiuse nella tua testa!
Qui abbiamo qualcuno che vuole pensare al posto tuo
e sembra essere l’ultimo arrivato.
I pensatori responsabili gettano al vento la prudenza.
Io mi ritrovo a parlare con me stesso.
Non posso vivere la mia vita camminando sulle uova,
pur di stare dalla tua parte, perché è più giusta.
Usi le parole per controllare la mia esistenza.
Non capisci che sono le mie parole a consentire la tua vita?
Avrei urtato i tuoi sentimenti?
Ok, mi dispiace!
In realtà non me ne frega un cazzo.
La pressione continua a bruciarmi l’anima.
LINES IN THE SAND – LINEE SULLA SABBIA
Qualche volta, in un momento idilliaco
e per la passione che desideriamo,
ci perdiamo un messaggio.
Qualche volta lo spirito si sente solo,
ma dobbiamo credere in qualcosa
per capire se stiamo crescendo.
Il risultato è tragico. La calma distrutta.
Il progresso è statico. I sensi sono inutili.
La coscienza è stordita. E’ il salmo finale.
Sono spazzato via dalla corrente
attraverso i buchi nelle mie mani.
La corona di spine è al mio fianco
e disegna linee sulla sabbia.
Qualche volta, se stai perfettamente immobile,
puoi sentire il pianto vergine
per il salvatore della tua volontà.
Qualche volta i tuoi castelli in aria
e le fantasie che cerchi, sono le croci che porti.
E’ un conflitto sacro. E’ il prezzo della benedizione.
Croci piangenti. Occhi immacolati.
Una dipendenza disperata. La fede nascosta.
Ci fabbrichiamo i nostri demoni
e li invitiamo nelle nostre case.
Andiamo a cena con gli alieni
e combattiamo la guerra in solitudine.
Creiamo i nostri scheletri e ci arruoliamo nel covo dei ladri.
Siamo spaventati dai nostri sgabuzzini e ci rammendiamo le maniche.
Nel flusso della coscienza si trova un fiume di lacrime.
Vivere diventa più facile una volta che ammettiamo che stiamo morendo.
Qualche volta nel naufragio della nostra veglia diamo asilo all’amarezza
e all’odio per l’amore dell’odio stesso.
Qualche volta scaviamo una fossa prematura e crocifiggiamo i nostri istinti,
per mantenere una speranza che non potremo preservare.
Qualche volta il punto di vista di occhi senza peccato
centra la nostra prospettiva e lenisce i nostri pianti.
Qualche volta l’angoscia a cui sopravviviamo
e i misteri che alleviamo sono fabbriche per la nostra vita.
TAKE AWAY MY PAIN – TOGLIMI IL DOLORE
Sono seduto sulla sponda del letto.
Lo sguardo è posato su un titolo di giornale
che dice: “Pensiamo al povero Gene Kelly.
Credo che non canterà più sotto la pioggia”.
Tu che puoi portarmi via i miei eroi,
puoi togliermi il dolore?
Toglimi il dolore!
Lascia fuori il freddo!
Ti prego, non far piovere!
Non inciampare sul mio orgoglio!
Toglimi il dolore!
Non ho più paura.
Resta con me stanotte.
Sono stanco di questo combattimento
e presto busserò alla tua porta.
Lei è sulla sponda del letto
e guarda l’espressione del suo viso
che dice: “Cos’altro potresti fare, amore?
Credo che non tornerò più a casa”.
Hanno spazzato via tutte le mie promesse.
Riusciranno a togliermi il dolore?
E’ la scena finale. L’attore fa un inchino.
Tutti questi anni in qualche modo sono trascorsi.
Il pubblico applaude. Il sipario si chiude.
Ero sulla riva dell’acqua e osservavo il mio riflesso.
Poi ti ho visto che mi guardavi
e per un secondo ho capito che chiamavi il mio nome.
Hai portato via i miei eroi.
Mi toglierai il dolore?
Toglimi il dolore!
Lascia fuori il freddo!
E’ tempo di far piovere.
Non c’è più nulla da nascondere.
Toglimi il dolore!
Non ho più paura.
Ho imparato a sopravvivere senza di te in questa vita.
Prima o poi verrai a bussare alla mia porta.
JUST LET ME BREATHE – LASCIATEMI SOLO RESPIRARE
Aprite gli occhi e spegnete la mente!
Fate la cosa giusta, gente!
“Fate la cosa giusta, gente”
e arriverete a una tendenza al rialzo.
Una diffusione epidemica di zen
e d’iniezioni ipodermiche.
Chiudete la mente!
Potete trovare tutto ciò che vi serve con gli occhi.
Le grandi macchine si prenderanno cura di voi,
finché non vi suiciderete
e allora le vendite raggiungeranno l’apice.
Calcolate! Formulate!
Riempite la mia testa di semplici pensieri
e lasciatemi respirare, anziché istruirmi!
Tutti imbottigliati e con le cuciture strappate.
Sono annoiato.
Lasciatemi soltanto respirare!
Una dose quotidiana di MTV (TV vuota)
farà sgorgare la vostra mente giù nella fogna.
Shannon Hoon e Kurt Cobain
vi faranno diventare componenti di famiglia.
Cominciate con la vostra miglior postura carica di angoscia.
Con una rabbia precostruita.
Non dimenticate la mia eredità!
Tutti i miei eroi mi hanno deluso
e ora sono morti e sepolti.
Le grandi macchine si prenderanno cura di voi,
finché la moda passerà e gli assegni si consumeranno.
I conti bancari sono in rosso e la mia faccia è triste.
Mi volteranno le spalle alla ricerca di qualcun altro.
Riempite la mia testa di pensieri reali
e lasciatemi pensare, anziché istruirmi!
Dirò cose a cui non crederete.
State indietro! Lasciatemi soltanto respirare!
ANNA LEE – ANNA LEE
Ragazzina indifesa,
ti hanno invitata a soddisfare i loro bisogni.
Rimarrà in te il solito sorriso sfrontato?
Ti hanno rubato l’innocenza con il sangue,
ma capiranno il tuo dolore?
Proveranno a credere alle ferite invisibili
e alle lacrime purificatrici?
Non vuoi più respirare l’aria che respiri.
Non sai ancora come farai a vivere da sola la tua vita.
Lei continuerà ad appoggiarsi a voi.
Respira questa aria. Non vuole stare sola.
Qual è il tuo posto, Anna Lee?
Dietro quegli occhi c’è una scena vivida.
Un sogno nitido.
I segreti che hai cercato vengono rivelati.
Non potrai negare ogni volta,
che le linee tracciate sulla tua pelle
sono ferite mai guarite.
Ora grida un nome.
Non sa più trattenere il dolore.
Senti la pioggia che scende,
quando ti volti e rispondi al richiamo.
TRAIL OF TEARS – UNA SCIA DI LACRIME
(I. PIOVE)
Sotto il sole non c’è nulla da nascondere.
Sotto la luna uno sconosciuto aspetta all’interno.
La gente se ne va.
La musica viene spenta.
Sguazzo nell’acqua sotto la pioggia
e un giorno sognerò con loro.
Piove. Piove sulle strade di New York City.
Piove nell’alto del cieli.
Devo aver buttato via tutti questi anni,
che non valevano tutte le lacrime versate.
Devo aver passato troppo tempo nel buio
e nel conforto delle mie paure.
Dai un’occhiata a te stesso, non ad altri
e dimmi cosa vedi!
So che l’atmosfera è fredda e che le strade sono spietate,
ma oggi mi divertirò a percorrerle.
Camminerò tra i miei miti,
che sono sorti e affondati tra le onde,
circondato dai miei pensieri, lungo una scia di lacrime.
Nascosto sotto una maschera, incespicando sul mondo,
senza ispirazione, egli sale in auto.
Non si può vedere nei suoi occhi, (aprili!)
e non è molto meglio dell’uomo che odi.
(II. NELL’ALTO DEI CIELI)
(III. LE TERRE DESOLATE)
Sono ancora sveglio. Continuo a muovermi
e coltivo i miei nonsensi.
Benvenuti nelle terre desolate,
dove non troverete altro che ceneri!
Sono ancora sveglio.
Produco cambiamento. Produco movimento.
Produco vita.
Una preghiera silenziosa viene buttata al vento
e svanisce nell’aria.
Vado più alto, poi affondo. Diluvia dentro di me.
Non so dove girarmi, alla ricerca di una via verso casa.
Piove nell’alto del cieli.