THE GLASS PRISON – LA PRIGIONE DI VETRO
(I. RIFLESSIONE)
Subdolo. Sconcertante. Potente.
Picchiato di santa ragione.
Vigoroso. Irresistibile.
Stufo, stanco e calmo.
Imperante e invisibile.
Oscurato. Senza controllo.
Oppressivo. Insaziabile.
Sono senza energie. Devo andare!
Non posso scappare.
Sono debole e stremato.
Non potrò sopportare a lungo.
I sensi sono logorati e feriti.
E’ una resa senza speranza.
L’ossessione mi ha reso vulnerabile.
Perdo la volontà di vivere e ammetto la totale sconfitta.
E’ una discesa mortale. E’ un avvitamento verso il basso.
Sono andato troppo oltre per poter tornare indietro.
E’ un tentativo disperato per fermare l’avanzata.
Farei qualsiasi cosa per allentare l’ossessione.
Striscio nella mia prigione di vetro, un luogo che nessuno conosce.
Un mondo segreto e desolato che prende vita.
Sono così al sicuro qui!
E’ un posto dove posso rifugiarmi
per dimenticare i miei peccati quotidiani.
Vivo nella mia prigione di vetro.
Un posto che un tempo chiamavo casa.
Sono caduto in una beatitudine notturna,
alla ricerca di un amico da tempo perduto.
Non avrò il controllo a lungo.
Sto solo aspettando che la speranza si esaurisca.
(II. RESTAURAZIONE)
Mi allontano veloce dal naufragio del passato.
I muri frantumati della prigione di vetro sono alle mie spalle.
Combatterò! Andrò avanti attraverso le ceneri.
Davanti a me scorgo un’oasi distante.
Piango disperato. Striscio sulle ginocchia
e supplico Dio di porre fine a questa follia.
Aiutami! Sto cercando di credere in te!
Smettila di sguazzare nella mia autocommiserazione.
“Ti stavamo aspettando, amico mio. I segni erano evidenti.
Basta solo un po’ di fede! Sai di essere uguale a tutti noi”.
Aiutami! Non posso scappare da questa prigione da solo.
Salvami! Sto affondando! Sono sperduto e senza speranza.
Guariscimi! Non posso recuperare da solo la mia sanità mentale.
Entro nella porta, disperato, senza più combattere.
Aiutami a ripristinare la mia sanità mentale in questo tempio di speranza.
Ho bisogno di imparare.
Insegnami come distruggere il dolore!
Aiutami a ritrovare la mia umanità!
Non avrò paura e mi abbandonerò completamente
a questo tempio di speranza.
Credi! Trascendi la sofferenza! Vivi la tua vita!
L’umiltà fa aprire gli occhi.
In questa nuova odissea di severa onestà
e nella serenità che non ho mai conosciuto,
la capacità della mente mi aiuterà a trovare
il coraggio di cambiare tutto ciò che posso.
“Ti aiuteremo a realizzare questo miracolo, ma tu devi liberarti dal tuo passato.
Le hai scavato la fossa, ma non sai seppellire la tua anima.
Apri la mente e capirai!”
(III. RIVELAZIONE)
In lontananza vedo una porta che cerco di aprire.
Provo con tutte le mie forze, ma non vuole cedere.
Incapace di confidare nella mia fede, torno indietro e me ne vado.
Mi guardo intorno. Sento freddo nell’aria.
Raccolgo la volontà e tento di rianimarla.
La prigione di vetro in cui ero rinchiuso non c’è più.
Una fortezza perduta da tempo, armata solo di libertà
e di buone intenzioni.
Cado in ginocchio e prego.
“Che sia fatta la tua volontà!”
Mi volto e vedo una luce splendente. La porta è spalancata.
BLIND FAITH – FEDE CIECA
Ascoltami! Ti sto parlando. Chiediti perché sono preoccupato.
Dimmi come fai a vivere giorno dopo giorno.
Prenditi un attimo e guardati intorno!
Trovi che sia un’utopia?
Siamo stanchi di tutto questo e della sofferenza,
eppure andiamo avanti.
Non è il momento di occuparcene e di disperdere l’odio?
Abbiamo capito le nostre paure, ma facciamo quello che ci è possibile
per giustificare i mezzi.
Mi dispiace. Devi scusarmi.
Ho dipinto la mia Mona Lisa e l’ho appesa dappertutto.
Ora sono corrotto oltre i miei sogni più sfrenati.
Abbiamo fede cieca in te! (Invisibile).
Che direzione prenderemo? (E’ prevedibile).
Abbiamo iniziato un percorso e seguito la strada maestra.
“Ma il nostro sistema funziona per chi?” mi chiedo.
Ho tutto quel che mi serve. Una casa grande
e una recinzione in ferro per tenerli fuori.
Quando ti abbiamo deluso?
Messia, mostraci come! Come?
Lo spirito umano sta affondando e non penso che tu mi stia ascoltando.
Non ci sono segni di te qui intorno.
Cosa speri di vedere?
Dacci qualcosa che possiamo usare. (E’ desiderabile).
In fondo hai fatto tutto quello che potevi. (E’ spiacevole).
La vita va avanti, con o senza di te.
Dobbiamo proseguire e la determinazione ci farà da guida
verso il luogo che ci appartiene.
Sappiamo che là c’è la verità.
Io sono un credente che affida a te le sue intenzioni.
Non penso che ti abbiamo deluso.
Messia, mostraci come! Come?
Concedici una vita pura!
Spero che tu mi stia ascoltando.
C’è di più per noi di quello che vediamo adesso.
Abbiamo fede cieca in te! (Invisibile).
Che direzione prenderemo? (E’ prevedibile).
Ignoranza. Abuso. (E’ desiderabile).
In fondo hai fatto tutto quello che potevi. (E’ incredibile).
MISUNDERSTOOD – EQUIVOCATO
Aspetto nella quiete della desolazione
e vorrei uscire da questo cerchio di confusione.
Dormo nelle profondità dell’isolamento
e cerco di svegliarmi da questo illusorio sogno ad occhi aperti.
Come posso sentirmi abbandonato,
anche quando sono circondato dal mondo?
Come posso mordere la mano che nutre gli sconosciuti intorno a me?
Come posso conoscere così tante persone,
senza conoscerne davvero nessuna?
Se vi sembro un superuomo, avete equivocato.
Viene sfidata l’essenza della mia anima
e sono abbandonato in uno stato disconnesso.
Navigo nel labirinto dell’autocontrollo,
come un leone condotto in una gabbia.
Da ladro divento mendicante e passo da un dio all’altro per essere salvato.
Avete equivocato.
Come un leone in una gabbia, passo dal surreale alla solitudine.
Dall’amore al disprezzo e dalla fede alla delusione.
Da ladro a mendicante. Da un dio all’altro per essere salvato.
THE GREAT DEBATE – LA GRANDE DISCUSSIONE
(Anche conosciuta come “Conflitto a Ground Zero”).
“Un’istantanea dell’opinione pubblica, presa immediatamente
dopo il discorso del Presidente Bush sui finanziamenti
per la ricerca sulle cellule staminali, dai servizi di ieri sera.
La metà degli americani approvano la sua decisione.
Il 25% sono contrari e il restante 25% per ora sono indecisi”.
“Molta gente non sa nemmeno cosa sono le cellule staminali”.
“Vediamo chi urla di più?
Gli esponenti dei diritti alla vita? Gli scienziati?
Ora quello che accadrà
è che ci saranno una serie infinita di pressioni politiche a Washington.
Scienziati, presentatori, persone che vogliono vedere la ricerca che va avanti”.
“Sono preoccupato. Christopher Reeve è preoccupato.
Tutti sono preoccupati, ma la grande domanda è:
il fine giustifica i mezzi? Quando parliamo di ricerca,
è vero, possiamo curare un sacco di cose speculativamente,
ma quali sono le prove?”
“Questo sviluppo dell’essere umano di cui parlano, questi embrioni,
vengono prodotti in ambienti scientifici artificiali.
Ma la fecondazione in vitro non è volontà di Dio”.
“Non potrebbe essere meno umano di così. Tuttavia, sia quel che sia”.
“Siamo su una strada in cui non sappiamo dove andiamo, né cosa accadrà.
Parliamo di raccolta di embrioni.
Parliamo di questo, parliamo di quello, ma qual è il prezzo?”
“Come si può abbandonare la ricerca?”
“Proprio così! E’ la solita vecchia domanda. Voglio dire, se pensate che
la ricerca sia positiva non ci sono problemi. Ma se solo credete
che la ricerca possa diventare qualcosa di negativo,
allora vi si porrà la domanda – Va bene così? – e la verità che conta
è che abbiamo a che fare in continuazione con trapianti d’organi
di persone morte o uccise o persone vittime d’incidenti d’auto,
comunque senza speranza. Prendiamo i loro organi e cerchiamo di salvare
delle vite. Perché continuiamo a farlo?”
“In questo paese ci sono stati scandali delle chiese conservatrici.
L’uomo non può andare avanti con lo sviluppo. A quel punto,
col tempo, diventeranno più umani?”
“Vorrei ricordare che non abbiamo ancora una risposta.
Dovremmo investire il denaro su qualcosa che speriamo ci dia una risposta in futuro?
Ascoltate! Non c’è più tempo!”
Cosa accade quando qualcuno fa delle promesse
che forse si realizzeranno più avanti?
Le speranze sono notevoli in certi ambienti scientifici.
La vita non avrebbe una fine. Potremmo ricominciare da capo.
Ma se qualcun altro dice che incontreremo solo problemi in futuro?
E’ emerso qualcosa di estremamente controverso.
Il diritto alla vita è forte. C’è qualcosa di sbagliato?
Il genere umano ha raggiunto un punto di svolta.
E’ equilibrato sul conflitto a Ground Zero? E’ pronto a combattere?
Dovremmo ascoltare la nostra guida sovrannaturale
o gli eroi in camice bianco che cercano una cura?
Voltatevi verso la luce e non abbiate paura delle ombre che crea!
Voltatevi verso la luce!
Girarsi dall’altra parte sarebbe un terribile errore.
Una visione anarchica della morale. Industrie di morte.
Opposizioni violente e il respiro che resta inalterato.
Varietà di inquisizioni etiche. Punti di vista antagonistici.
La destra diffonde video premonitori in un labirinto di leggi.
Siete giustificati?
Siete giustificati a strappare vite per salvare vite?
Questa sostanza embrionale è avvolta da feroci discussioni.
Ce ne libereremo? La elimineremo?
Alcuni di noi credono di possedere la chiave
per il trattamento delle malattie e di segreti profondamente nascosti.
Siete giustificati?
Siete giustificati a strappare vite per salvare vite?
E’ il raccolto dell’esistenza solo per poi distruggerla.
Incoscientemente stiamo crollando tutti insieme.
Possiamo tenere congelato il futuro di qualcun altro per quattro giorni?
Possiamo decidere il destino di altri?
Miracolo potenziale! Santificazione della vita!
Ci azzuffiamo tra di noi. Siamo divisi.
Dovremmo spingere sui limiti o condannarli?
Le colpe morali e la scienza sono entrate in collisione.
Voltatevi verso la luce!
Oggi stiamo sconfiggendo la nostra mortalità.
Voltatevi verso la luce!
Fate attenzione alle domande che sono state poste.
“Ricerca e progresso scientifico.
So che stiamo percorrendo una strada di cui non sappiamo
se arriveremo alla fine, ma questo siamo e la scienza tratta proprio di questo.
Mi dispiace, ma io… sapete bene che sono sensibile
verso quelle persone che hanno gravi problemi alla spina dorsale.
C’è una possibilità. Potremmo arrivare a curarle.
Mi interesso ad una cura per il diabete giovanile.
E se lo sviluppo scientifico può curare questo tipo di malattie,
credo onestamente che dovremmo almeno soppesare
quanto detto dal Presidente Bush. Almeno per quanto riguarda
la ricerca limitata”.
“Una delle… una delle grandi domande è ancora in sospeso:
ovvero se questi embrioni andrebbero usati o scartati.
Non sarebbe peggio che semplicemente gettarli via?
Ne deriverebbe immediatamente che avremmo persone sollecitate
a donare parti della loro… anatomia. Una raccolta di pezzi…
il cuore o altre parti. Questo sarebbe un inizio”.
“La gente non è sollecitata. Ci sono cliniche di fertilità che hanno embrioni extra”.
“Le cellule staminali deriverebbero dallo sviluppo dell’essere umano
e tutto ciò non dovrebbe essere sperimentato con sistemi senza senso o antietici,
ma allo stesso tempo ci sono grandi prospettive”.
“Ho una figlia di 28 anni. Sua nipote è paraplegica.
Se ci fosse qualche… anche una piccola possibilità
di farle provare qualcosa, di vederla camminare, io sarei favorevole”.
“Il corpo umano si è evoluto per decine di migliaia di anni
e siamo arrivati a iniettare cellule dagli embrioni
nel cervello delle persone. Ma come siamo arrivati
a fare tutto questo?”
DISAPPEAR – SVANIRE
Perché? Dimmi il motivo.
Ci provo, ma non riesco a capire.
Dovrò sentirmi ancora così?
Cielo blu, ti incontrerò alla fine.
Liberali! Libera il tuo ricordo!
Liberami! Riposa, finché sarò con te!
In un giorno come oggi tutto il mio mondo è cambiato.
Niente di quello che si può dire potrebbe lenire il mio dolore.
Ci girerò intorno lentamente.
Brucerò per sentirmi ancora vivo.
Lei vorrebbe che andassi avanti
in questo luogo a cui ancora appartengo.
Che provassi ad ottenere più di quello che ho ottenuto
e che affrontassi questo momento con le mie forze.
I giorni svaniscono e il mio mondo continua a cambiare.
Sento che sei ancora qui e questo preserva la mia sanità mentale.
Allora andrò avanti!
Ma non dimenticherò mai il modo in cui mi guardavi,
mentre accoglievi la fine. So che eri spaventata, ma così forte.
Ci ho provato!
Ti ho dato la mano. Ti ho detto che tutto andava bene
e che era tempo di andare.
Sono sopravvissuto nel miglior modo che ho potuto,
senza di te al mio fianco.
Lascia che Lui ti riporti a casa.
SIX DEGREES OF INNER TURBOLENCE – SEI GRADI DI TURBOLENZA INTERIORE
(I. OVERTURE)
(II. ABOUT TO CRASH – SUL PUNTO DI SCHIANTARSI)
Non riesce a stare ferma.
Non si è mai sentita così viva.
I suoi pensieri corrono alla velocità massima.
Si vede un paese. Lei sa che è tutto vero.
La stanno aspettando e ha del lavoro da svolgere.
Egli l’attende impotente.
Qualsiasi tentativo sarebbe inutile.
Mentre si strofina gli occhi rossi,
dice che non l’ha mai vista in una situazione peggiore.
Anche se si trova così in alto,
lui sa bene che non sa volare
e mentre lei precipita dal cielo,
lui non può che aspettare.
E’ cresciuta in una cittadina del Midwest,
con il suo affascinante, eccentrico e adorabile padre.
Ha avuto la fortuna di essere la perfetta adolescente
e tutti ne avevano un’alta considerazione.
Aveva cercato ogni giorno, con instancabile forza,
di raggiungere i propri obiettivi,
solo per scoprire prima o poi, al risveglio,
che la ragazza perfetta aveva perso la testa.
Provò a malapena a prendersi una pausa.
Dormiva prevalentemente durante il giorno
e aspettava impotente.
Qualsiasi tentativo sarebbe stato inutile.
Voleva soltanto piangere
e nessuno sapeva perché fosse così triste.
Perché anche se si trovava così in alto
e credeva di poter volare,
precipitò dal cielo.
Ma nel cuore della disperazione trovò la speranza
e si sentì meglio. Aveva sconfitto la depressione.
Per il suo stesso bene, recuperò la sua pace trascinante.
Con una forza sconfinata, allo scoccare della mezzanotte,
finalmente si godette la sua corsa.
(III. WAR INSIDE MY HEAD – LA GUERRA NELLA MIA TESTA)
Docce di Napalm inondavano i codardi,
ma non eravamo là a perdere tempo.
Consumati dal calore e con la mente distorta,
la nostra vittoria militare trovò esaltazione sulle terre degli innocenti.
Sento voci da miglia lontano.
Dico cose che non ho mai detto e vedo ombre nella luce del giorno.
La guerra nella mia testa è cominciata.
Anni e anni di spargimenti di sangue e combattimenti.
La nostra missione era quella di arrivare e uccidere.
Una vacanza gratuita tra alberi di palma e granate,
dove potemmo scambiare l’innocenza
con un inferno psicotico permanente.
Sento gli estranei che osservano i miei passi.
Leggo menti che non ho mai letto e avverto il pericolo in ogni parola che dico.
La guerra nella mia testa è cominciata.
(IV. THE TEST THAT STUMPED THEM ALL – IL TEST CHE MISE TUTTI IN IMBARAZZO)
Stando nel buio ad aspettare la luce,
l’odore dell’adrenalina pura brucia nella notte.
Lampi accecanti e casuali sono puntati sulla scena.
L’introduzione su nastro parte e dà vita al caos sonoro.
Ancora mi trattengono tra queste pareti vuote
e sperano di trovare in me la risposta sul test che mise tutti in imbarazzo.
“Il ragazzo è semplicemente pazzo e soffre di manie.
Francamente pensiamo che forse abbia bisogno di stare in un istituto.
Vive in un mondo di fantasia e avrebbe bisogno d’aiuto.
Abbiamo il posto adatto dove rinchiuderlo per salvarlo da se stesso”.
Raggomitolato nel buio alla ricerca della luce,
il puzzo di sudore stagnante e di merda aleggiava nella notte.
Tra episodici test delle urine e pillole rosse, rosa e blu,
i consulti e le terapie non portarono a nessun risultato.
Ancora mi trattengono tra queste pareti vuote
e sperano di trovare in me la risposta sul test che mise tutti in imbarazzo.
“Pare che non riusciamo a trovare le risposte.
Sembrava un caso chiarissimo.
Non possiamo più tenerlo qui e sprecare il nostro lavoro.
Perché non provare l’elettroshock? Potrebbe avere dei benefici.
Abbiamo gli strumenti adatti a lui, per salvarlo da se stesso”.
(V. GOODNIGHT KISS – IL BACIO DELLA BUONANOTTE)
(Versi di neonato)
Il bacio della buonanotte col pigiama.
C’è della lavanda nel tuo letto.
E’ così innocente stare sdraiato coi sogni che ti scorrono nella testa.
Ti senti solo senza l’amore della mamma?
Voglio che tu sappia che morirei pur di vivere questo momento.
Sei solo una povera ragazza spaventata da questo mondo,
strappata via da tutto.
Sono passati 5 anni da quel giorno e il mio sangue infettato è sempre lo stesso.
Non posso fornire aiuto in questo modo
e questi bastardi di medici la devono pagare.
Sono così triste senza l’amore di mio figlio.
Voglio che sappiate che morirei per un momento di più.
Sono solo una povera ragazza spaventata da questo mondo,
strappata via da tutto.
(Rumori d’ambiente ospedaliero)
(I medici che ridono)
(VI. SOLITARY SHELL – GUSCIO SOLITARIO)
Non sembrava diverso da tutti gli altri.
Era un ragazzo normale in buona salute.
Sua mamma aveva sempre fatto del suo meglio
ed era l’orgoglio e la gioia di suo papà.
Imparò a camminare e a parlare per tempo
e non gli importava molto di essere tenuto in braccio.
Preferì fermamente regredire nel suo guscio solitario.
Come ragazzo venne considerato piuttosto strambo
e passava con se stesso la maggior parte del tempo.
Entrava e usciva dai suoi sogni ad occhi aperti e dal suo mondo personale.
Era carino sotto tutti gli altri aspetti.
Un lunatico del lunedì mattina, disturbato di tanto in tanto,
che si perse con se stesso nel suo guscio solitario.
Temporaneamente catatonico. Folle in certe occasioni.
Quando verrà fuori dal suo guscio solitario?
Lottò per superare i giorni e rimase irrimediabilmente indietro.
Riversava se stesso sulle pagine, scrivendo per ore,
come un uomo che fosse in pericolo di vita.
Pieno di paure e triste la maggior parte del tempo,
entrava e usciva dalla sanità mentale.
Era carino sotto tutti gli altri aspetti.
Un lunatico del lunedì mattina, disturbato di tanto in tanto,
che si perse con se stesso nel suo guscio solitario.
Transitoriamente maniacale. Con idee fisse occasionali.
Quando verrà fuori dal suo guscio solitario?
(VII. ABOUT TO CRASH (REPRISE) – SUL PUNTO DI SCHIANTARSI (CONTINUA))
Mi sento ancora viva.
L’oscurità è alle spalle. Sono invincibile.
La disperazione non mi troverà più. Mi sento forte.
Provo un nuovo senso di entusiasmo. Un’energia sconfinata.
Un consolidamento dell’euforia.
Ancora è difficile andare avanti. Sembrerebbe inutile tentare,
quando ancora tutto ciò che voglio fare è piangere.
Chi mai saprà quanto mi sono sentita triste?
Anche se sono andata così in alto, sapevo che non avrei mai potuto volare
e quando sono precipitata dal cielo, chi c’era laggiù ad aspettarmi?
Tu mi avresti aiutata?
LOSING TIME/GRAND FINALE – PERDENDO TEMPO/GRAN FINALE
Lei vestiva di nero ogni giorno
e portava i capelli semplici e lisci.
Non si truccava mai,
ma a nessuno sarebbe importato se l’avesse fatto.
Non ricordava mai il passato.
I volti le sembravano confusi e singolari.
Sempre si svegliava per scoprire che era miglia più lontana.
In assenza di preoccupazioni, perdeva tempo.
In mancanza di percezioni, perdeva tempo.
In attesa di poter scappare, aveva ideato un modo per sopravvivere.
Aveva imparato a distaccarsi da se stessa.
Era un espediente che la manteneva in vita.
La speranza sul viso della nostra umana afflizione
ci aiuta a capire che la turbolenza che abbiamo dentro
tiene la presa stretta sulla nostra vita.
La vergogna e l’umiliazione hanno la meglio
sull’inquietudine della nostra mente.
Ci impediscono di salvare quelli che amiamo.
La grazia nel nostro cuore e il dolore nella nostra anima.
L’inganno del successo e la vendetta della guerra.
Vite distrutte. La perdita di noi stessi.
Precipitare. Sentire che i muri ci si chiudono addosso.
Tutto questo è un viaggio per scoprire le risposte
all’interno della nostra mente illusoria.