LEAVE IT BEHIND US – LASCIAMOCELO ALLE SPALLE
Parlami! Non posso indovinare le parole che non dici.
Dov’è finita la tua fiducia in me?
Non era quella che non doveva mai venire meno?
Mi farò carico delle tue preoccupazioni e delle tue angosce
e ti risolleverò, se potrò.
E’ il tuo silenzio che mi fa sentire inutile.
Dovremmo lasciarcelo alle spalle,
per evitare di sentirci così perduti e confusi.
Tutte le cose che pensavamo di conoscere stanno cambiando.
Tutto cambia.
Apriti una strada nel buio!
Fai spazio a qualcosa di nuovo!
Elimina gli scuri che ci impediscono di vedere
ciò che davvero dovremmo fare.
YOU – TU
Porto su di me i segni della vergogna.
Non provo orgoglio. La mia testa è bassa
e vorrei avere uno scopo al di là della situazione in cui mi trovo.
Vorrei andare lontano, oltre il destino a cui sono legato.
Se la debolezza è una virtù,
come un atto di forza è superbia,
allora io sono un re e l’infelicità è il mio regno.
Avevi detto che saresti rimasta qui
e hai sempre sostenuto di potermi capire.
Non l’ho mai dimenticato,
anche se cerco sempre di perdonare e di comprendere.
Persino se mi fossi sbagliato, avresti dovuto credermi.
Se i giorni fossero stati difficili, avresti dovuto alleggerirli.
Le cose non cambiano.
Noi non cambieremo mai e saremo sempre ciò che siamo, amica mia.
La vergogna e la colpa sono il mio vestito.
La disperazione è per me un mantello.
Dovrei salvare questa nave abbandonata nella nebbia,
dalla furia delle tempeste?
WRONG – SBAGLIATO
Mi sono dato da fare per prevenire la rovina
e per scongiurare tutte queste ferite.
Perché le richieste di aiuto non restassero inascoltate.
Semplicemente mettendo tutto a tacere. Sotto la sabbia.
Ho bisogno di dissipare il dubbio per tornare a credere
e per continuare a respirare normalmente,
ma qualcuno dovrebbe mostrarmi il metodo.
Ho sempre pensato che mi sarei accorto
quando le cose fossero precipitate.
Che sarebbe stato evidente.
In qualche modo pensavo di saper distinguere
la differenza tra la menzogna e la verità.
Ho sempre pensato che avrei vissuto un po’ più a lungo,
per aver la possibilità di crescere un po’ più forte,
ma forse mi sbagliavo.
Mi sono dato da fare, ma continuo a fallire.
Non sono stato capace di evitare le ferite.
Sono esausto e la mia sofferenza cresce.
Quanto desidero dormire e poter riposare!
Mi sono risparmiato l’ovvio, diventato così subdolo,
perché pensavo di essere libero.
In qualche modo pensavo che mi sarei accorto se mi avessi ferito.
Che sarebbe stato evidente.
Ora siamo separati e io sono rimasto solo.
FROZEN – CONGELATO
Ogni cosa deriva dal cambiamento.
Tutte le cose che noi rinnoviamo.
La fede è morta, perduta e abbandonata.
Le cose non dette ci congelano.
Prendiamo del tempo per riflettere,
ma intanto gli anni passano e diventa troppo tardi.
E’ troppo tardi per compensare le perdite che mi hanno reso gelido.
Mi espongo, ma la speranza di essere notato diminuisce
e lo stesso il desiderio di amare.
Siamo congelati e insensibili.
Veniamo fraintesi quando siamo feriti.
Se nuotassi nelle acque dove la luce è svanita.
Se ti svegliassi nel mio dolore,
dove il sonno di cui ho bisogno è in pezzi,
allora i tuoi occhi vedrebbero ciò che vedo io.
Allora cominceresti a sentire ciò che sento io.
Ci incontreremmo in superficie,
dove potremmo prendere una boccata di ossigeno.
Siamo stati troppo a lungo soli per accorgerci di quanto soffriamo
e sottovalutiamo il nostro dolore.
RESTORING THE LOSS – RIMEDIARE AL DANNO
Forse il dolore mi porterà più vicino.
Forse la sofferenza renderà le cose più facili.
E se l’isolamento pianterà semi che attecchiranno,
meglio ridipingere tutto di ombre grigie.
Non chiedetemi di sforzarmi di più!
Queste braccia sono già tese oltre ogni sopportazione.
Non chiedetemi di usare la forza, perché se ne è andata
e io ho raggiunto la fine, recuperando la fede perduta.
La luce della luna si sposta.
E’ inutile sparpagliare pensieri di sogni infranti.
L’assenza di sonno funge da morfina.
Ancora svegli, ci si allunga per toccare la sponda,
ma la corrente ci trascina verso il largo.
Non chiedetemi di provare ancora qualcosa!
I miei sentimenti si sono consumati da quando mi sono fatto coinvolgere.
Non chiedetemi di offrirvi il mio aiuto, perché ogni mio intervento è impossibile.
Questo cuore è stato massacrato.
TO FIT THE MOLD – DARE LA FORMA
Siamo bugiardi e avvoltoi.
Siamo stupratori dei deboli e razziatori della pace.
Siamo in costante ricerca di qualcuno
che ci guidi attraverso la tempesta.
Che ci aiuti quando siamo perduti.
Che ci faccia capire che non siamo soli.
Siamo senza difese e non sappiamo quando crolleremo.
Siamo senza parole e ammutoliti.
Cerchiamo (qualcuno) che ci guidi attraverso la tempesta,
ma siamo destinati a una rotta di collisione.
Siamo spaventati e non concluderemo niente.
Cerchiamo di cambiare per darci una forma,
ma siamo solo disgrazie destinate a capitare.
Ci teniamo nascosti dagli altri,
nel timore che possano vedere il nostro vero volto
e pianifichiamo la fuga per liberarci dal nostro destino.
Abbiamo un nucleo vuoto e ci sforziamo di ottenere il controllo.
Quanto?
Quanto lontano riusciremo a spingerci,
per raggiungere qualcosa che non sappiamo nemmeno cos’è?
L’ignoto ci fa paura.
OUT OF REACH – FUORI PORTATA
E adesso, amico mio?
Dove andrai partendo da qui?
Quando i giorni bui finiranno e le nubi se ne andranno?
E’ un addio, amico mio?
Ti ho visto cadere e non è ancora finita.
Possiamo seguitare a nascondere le lacrime
che continuano a sgorgare?
Sei crollato fuori dalla mia portata.
Non si poteva evitare.
Non era possibile capirne il motivo.
Nessuna ferita guarirà mai.
I tempi sono cambiati, amico mio.
Verso il peggio del peggio,
perché non si possono voltare le spalle al destino
e non ci si può liberare da questa maledizione.
Chiudere gli occhi non eliminerà i pensieri, né le tue paure.
Nel buio più intenso saranno aspersi
con le lacrime che continuano a fluire.
Ci si spingerà con maggior impeto sempre più in là,
finché non ci sarà più niente da conquistare.
Potrai soltanto restare a osservare e a tentare di capire.
THE PHANTOM LETTERS – LE LETTERE FANTASMA
Ti lascio accanto questo appunto,
come ho fatto tutte le notti precedenti.
Ci ho provato per anni e troverai le mie parole per capire.
Parole che ti facciano conoscere tutte le cose
che non ho mai osato mostrare o dire apertamente.
So che è tardi.
Che ormai scorrono le lacrime dell’odio
e che non è più possibile cambiare.
Voglio rivelarti le mie colpe. Te le lascio qui accanto
e vorrei poterle seppellire stanotte,
insieme a tutti i ricordi delle cose che ti ho fatto.
Tutto verrà distrutto
e il mio mondo non smetterà mai di bruciare.
Queste fiamme sono i miei errori.
Sono ceneri che cadono dal cielo, sotto forma di confessioni.
Le mie parole ti spiegheranno le ragioni.
Ti forniranno una chiave per tutte le porte che ho sbarrato
e che pensavo non sarebbero mai state aperte.
Ceneri che cadono dal cielo.
La mia vergogna è qui accanto a te
e forse svanirà con le bugie,
insieme a tutti i ricordi delle cose che ti ho fatto.
Cose per cui non si può trovare rimedio
e che non mi aiuteranno a impedirmi di rinunciare.
Questo desiderio è tutto ciò che mi rimane.
Le ceneri che cadono dal cielo sono in attesa di perdono.
THE DISEASE – LO STAR MALE
Ho spronato troppo quest’anima?
Ho sforzato troppo queste braccia?
Mi sono preso in giro da solo, quando ho creduto di essere migliore?
Io sono il peggiore!
Mi sono costretto a credere che lottavo grazie alle mie sole forze.
Ma sono solo!
Sono stato leale con chi non voleva capire.
Mi sono circondato di amici che non erano sinceri.
Non sono riuscito ad accorgermi della crepa,
prima che ne derivasse la frattura.
I semi vengono piantati quando siamo giovani.
Ci rianimano i polmoni congelati,
che respirano per espellere la malattia.
Siamo attratti dai fantasmi.
Chiudiamo gli occhi nonostante i sintomi.
Le apparizioni ci fanno sanguinare, come fossero ferite aperte
e ci rubano il sonno con semplici inganni.
Non abbiamo mai concluso nulla
e, nonostante siamo creati per essere liberi, siamo vuoti.
IT COMES FROM WITHIN – VIENE DA DENTRO
Quando i muri sono diventati così alti
e le tenebre hanno cominciato a discendere?
Quando ho perduto la percezione del controllo
e quando riuscirò a risollevarmi?
Sono qui, stanco e ferito.
E’ qualcosa che viene da dentro.
Riesce a sopraffarmi e mi rende debole.
Porta tutti i miei dubbi in superficie.
Mi lascia indifeso e senz’aria.
Sono una persona debole.
Una di quelle che gioisce quando si ritira.
Sono zoppicante ed esausto.
Chi ci sarà a sostenermi quando cadrò?
Chi ridurrà il dolore dei miei fallimenti?
Chi sarà l’abbraccio di conforto
e la parola che rende tutto più leggero?
Sono qui, stanco e ferito.
E’ una minaccia che viene da dentro.
Finché ne ho ricordo, ho combattuto questa guerra da solo.
Il sangue sulle mie mani e il peso della croce
sono i mattoni di un muro costruito sulla vendetta.
FREE – LIBERO
Ho letto le tue parole
e ho capito che non c’è più nulla da dire o da fare.
Sono scappato, terrorizzato da come mi hai descritto.
Non potrai più cambiare quelle parole.
Sono macchie indelebili, impossibili da cancellare.
Liberi sono coloro che si allontanano dai tramonti
e che sorridono, nonostante le catene che li trattengono.
Liberi sono coloro che ce la fanno, anche se è inutile,
ma continuano a correre
e che, sconfitti e abbattuti, raccolgono i cocci e ripartono di nuovo.
Libere sono le anime che camminano solitarie nell’ombra del sole.
Liberi sono coloro che sono stati abbandonati da tutti,
ma che dentro sentono ancora il calore.
Liberi sono coloro che non hanno intenzione di ripiegare
o di arrendersi di fronte all’insensibilità.
Solo per menzionarne qualcuno.
I’M DROWNING ALONE – AFFONDO DA SOLO
Per me tutto è nero e passeggio tra le ombre.
La sensazione di vuoto mi divora velocemente
e so di non avertelo mai chiesto, ma ho bisogno del tuo aiuto.
Liberami dalle tenebre!
Liberami dalle catene che mi inchiodano in questo posto!
Sto affondando nel silenzio e affondo da solo.
Odio chiederlo, ma non lo farei se non ne avessi veramente bisogno.
Non ho la forza. Sono debole. Sempre più debole.
Odio chiederlo, ma non lo farei se non ne avessi veramente bisogno.
Liberami dalle tenebre!
Liberami dalle catene che mi inchiodano in questo posto!
Le mie braccia sono esauste.
Liberami dalla fatica!
Guardami! Sono qui. Ascoltami! Sono qui.
Ricordati di me! Sono qui. Accorgiti di me! Sono qui.
AND THE DISTANCE – E LA DISTANZA
Abbiamo tentato. Abbiamo combattuto e siamo stati sconfitti.
Abbiamo pianto e abbiamo visto tutto crollare.
Abbiamo perso questo gioco, per perdonare le nostre necessità.
Abbiamo scavato le nostre ferite, finché hanno preso a sanguinare.
Stai mantenendo le distanze e mi spingi lontano.
Non mi hai mai lasciato spiegare.
Il nostro tempo finisce qui. Le circostanze cambiano.
Siamo arrivati così vicini alla vetta
e ora siamo finiti così in basso e siamo ridotti in pezzi.
Ancora tentiamo di opporci alla volontà che ci spinge
sotto la superficie dell’orgoglio e della speranza.
Tendiamo in alto, là dove è appeso il cappio!
Siamo arrivati così vicini alla vetta
e ora siamo finiti così in basso e siamo ridotti in pezzi.
Ancora tentiamo di opporci ai dubbi che ci spingono
sotto la superficie, là dove la luce ci infonde speranza
e nel buio che ci tiene prigionieri.