THE LETTER – LA LETTERA
2 Agosto 1797. Dalla nave di sua Maestà “Providence”. Boston. Cara Prudence. Le mie parole non possono descrivere quanto greve è diventato il mio fardello in questi pochi mesi. Il mare burrascoso ha ritardato il nostro viaggio di ritorno di parecchi giorni e la tempesta ancora infuria. L’equipaggio sta velocemente facendo provviste e riempiendo la stiva. Sfortunatamente tutto ciò richiede la mia presenza, ma ti farò recapitare questa lettera grazie al capitano della “Capricorn”. Le ultime volontà di mio fratello William sono state un compito doloroso, come cercare di vendere la sua tenuta e occuparmi del suo patrimonio. Le tribolazioni della sua vita hanno gravato su di me, quanto il suo ricordo mi ha ossessionato intensamente. Mi manca casa! I costumi del nuovo mondo non fanno per me e soprattutto mi manchi. Non riesco ancora a credere quanto fossi provinciale quando ti ho incontrata per la prima volta. Il mio sogno senza fine era che potessimo amarci. Vorrei solo, anche se ho poche speranze, poterti fare felice almeno la metà di quanto lo sono io. Se solo tuo padre riuscisse a capire nel suo cuore quanto è grande il nostro desiderio, indipendentemente dal fatto che non sono di nobili origini! Vorrei che questo terribile viaggio finisse. Vorrei essere con te sempre. Ma non sono a casa a trascorrere le felici serate di balli e maschere della corte. Spero che tu non abbia chiuso il tuo sorriso dietro la porta della tua camera da quando sono partito e spero di essere abbastanza importante da farti sorridere ancora quando sarò tornato. La mia fiamma brucia ancora per te. Il tuo innamorato, Antracon.
FLAME STILL BURNS – LA FIAMMA BRUCIA ANCORA
Tutti i sogni che ho vissuto non sono riusciti a raggiungere e a comprendere la tua essenza. E tutte le volte che ho temuto per te, ho chiuso la porta e ci sono passato attraverso. La fiamma brucia per te. Il mio vuoto interiore lo hai riempito tu. Tutte le speranze che avevi seminato in noi io le ho distrutte e ridotte in polvere. La mia fiamma ancora brucia, ma ti ferisce e io sto sanguinando. Ad ogni respiro. Ad ogni sguardo. Per questo sto crollando e tu mi stringi tra le tue braccia. Sotto i cieli vuoti, il tuo sorriso gentile, ma rattristato e il lento danzare del tuo seno, hanno effuso un respiro soporifero sul mio petto. Ho distrutto, devastato e ferito e ancora sei venuta da me per averne di più. Nonostante tutto il dolore che ti ho inflitto, la mia fiamma brucia ancora per te.
ANTRACON’S DREAM – IL SOGNO DI ANTRACON
Antracon: Prudence? Sangue! Oh mio Dio! Prudence!
Scoria: Bene, bene. Vedo che la tua vera natura è piuttosto carica d’odio.
Antracon: Chi sei, fantasma? Che cosa le hai fatto?
Scoria: Non ti preoccupare. Lei è assolutamente più che viva, a terra.
Antracon: Deve essere un incubo! Dio, fammi svegliare da questa menzogna!
Scoria: Che terribile senso di colpa per qualcosa che farai più che volontariamente! Sì, questo è soltanto un sogno. Un sogno di ciò che accadrà. Tutto questo diventerà reale. Questa è la strada per fuggire dal dolore e dalla debolezza.
Antracon: No, mai!
Scoria: Oh, non aver paura. Insieme potremo compiere imprese ben più significative. Potremo spazzare via tutto quello che è vecchio e ripartire da una nuova creazione. Questa sarà la tua chiamata alla grandezza. Una condizione che hai solo desiderato, mio piccolo eletto.
Antracon: Questo non potrà mai capitare. Io la amo. Nessuno mi potrà invischiare in un simile spargimento di sangue.
Scoria: Dove verrà cercato l’orgoglio perduto, là l’amore verrà immerso nel sangue.
Antracon: Prudence, no! Prudence!
Scoria: Ti terrò d’occhio, mio eletto.
Hickson: Signore, svegliatevi! Accade qualcosa sulla tolda. Abbiamo bisogno di voi.
Antracon: Prudence?
Hickson: E’ a casa, penso. Signore, muovetevi. C’è stato un furto a bordo.
LOST IS MY NAME – PERSO E’ IL MIO NOME
Sono il desiderio senza vergogna dentro di te. Sono la vanità dell’uomo. Sono la forza eterna dentro di te. Sono colui che alza la mano. Sono la lingua gelosa e il dardo avvelenato. Sono colui che è perduto e la rabbia nel tuo cuore. Sono la fame, la pestilenza e la fatica. La virtù insozzata. Sono la lacrima d’amarezza che nascondi e la superbia riguadagnata. Sono l’armatura, la fiamma e la torcia. Sono l’autocommiserazione che ti acceca. Sono la lancia, la spada e lo scudo. Sono la sete di guerra degli stolti. Sono le bugie viziose e la frode. Ho osservato ogni tua singola mossa. Perso è il mio nome, eppure è conosciuto da tutti. Mitigherò il tuo dolore. Perso è il mio nome, eppure è pronunciato da tutti. Scatenerò la tua rabbia. Tradirò e piegherò ogni regola. Tu e la tua arroganza siete miei. Sono nell’odio della disapprovazione e nella rovina dell’uomo. La rovina dell’uomo!
THE WRAITH ON THE SHORE – IL FANTASMA SULLA COSTA
Prudence: Il mio cuore è ostinato. Sono sua, ma sono anche sola. Aspetto piena di passione da quando se ne è andato.
Scoria: Udite, udite! Ma che parole bellissime! Posso assicurarti una bellezza eterna.
Prudence: Chi c’è là? Chi è?
Scoria: Vieni con me.
Prudence: Dove sei? Sei un angelo di Dio? Fatti vedere!
Scoria: Posso darti infinita saggezza e poteri che nemmeno immagini.
Prudence: Ma cosa sei? Nessuna creatura divina parlerebbe in questo modo.
Scoria: Posso realizzare ogni tuo sogno.
Prudence: I miei sogni assecondano il mio promesso sposo, Antracon.
Scoria: Antracon! Egli è debole. E’ solo un mortale e questo oceano vi divide. Io posso garantirti l’eternità.
Prudence: Una sola alba con il mio amato Antracon è più preziosa dell’infinito senza di lui. La mia anima è sua.
Scoria: Un tale spreco è più che un peccato!
Prudence: Le tue parole con me sono inutili, fantasma! Il mio cuore è colmo e convinto.
Scoria: Reclamerò la tua anima.
HEART UNYIELDING – CUORE OSTINATO
Il mio cuore è ostinato. I miei sogni sono realizzati, ma io sono ancora piena di desideri. Senza di lui tutto si è fermato. Siamo intoccabili dal male, io e il mio vero amore. La mia speranza e il mio solo volere è di vedere il suo sguardo così meraviglioso. Il mio cuore è incrollabilmente fiducioso. Nessuna tentazione o bugia. Nessuna amarezza o odio. Oltre il mormorio melodioso delle onde, lo desidero sfrontatamente, perché so che per il suo cuore nel vento la mia concupiscenza brucia e nel vento il mio cuore è in pena. Sono la tua paura della debolezza. Sono il senso di colpa e la critica. Ti assicurerò l’eternità. Ti garantirò ogni desiderio. Il mio cuore è semplicemente onesto. Nessuna colpa, nessun errore. Nessun’ombra, nessuno spettro infernale. Nessun peccato vi potrebbe essere trovato. Sono la tua paura della debolezza. Sono il senso di colpa e la critica. Ti assicurerò l’eternità. Ti garantirò ogni desiderio. Il mio cuore è ostinato. Sono sua, ma sono anche sola. Aspetto piena di passione da quando se ne è andato. Il mio amore durerà per sempre. Anelo il suo tocco. Tutti gli spettri infernali saranno sconfitti dal nostro amore.
THE CONSPIRACY – LA COSPIRAZIONE
Parte I: Al ballo in maschera
C. Tenheim: Vi piace la serata?
Scoria: Il conte Tenheim, suppongo.
C. Tenheim: Al vostro servizio, mio signore.
Scoria: Potete chiamarmi Scoria. Vi ho visto danzare con la baronessa Prudence. Che adorabile creatura!
C. Tenheim: Sì. Sfortunatamente la sua grazia appartiene a qualcuno abbastanza villano da non farsi mai vedere in sua compagnia. Persino durante un bel ballo in maschera come quello di stasera.
Scoria: Già. Semplicemente alcuni non si sentono adatti ad accompagnarsi a certi generi di divertimenti.
C. Tenheim: Sembra sia così, lord Scoria. Potrebbe trattarsi dell’abitudine spagnola di fare vela e lasciare che le bellezze appassiscano a terra.
Scoria: Guardate come tra tutta questa allegria geme e sospira. Voi non riaccendereste quegli occhi tristi e pieni di desiderio? Non vorreste averla, per poi baciare quel collo di cigno stanotte?
C. Tenheim: Scusatemi, mio signore?
Scoria: Non insultatemi con la spiccia moralità, caro conte. So con esattezza quanto disperatamente la bramate. Con quanta angoscia invidiate quel mezzosangue di Antracon che gode della sua fedeltà.
C. Tenheim: Se solo potessi farle aprire gli occhi di fronte a tale cecità.
Scoria: Io penso che ci sia una soluzione per questo.
C. Tenheim: Caro signore. State suggerendo che io metta in pratica i vostri atti meschini? Solo Dio sa quali intenzioni abbiate.
Scoria: Le mie intenzioni? Sono semplicemente quelle di liberarla dal suo anelito inappagato. Non vi sto chiedendo di fare nulla. Solo di assecondare i vostri desideri. Basteranno poche parole da parte di un vostro fedele servo.
C. Tenheim: Poche parole? Da un mio servo?
Scoria: Sarà sufficiente una parola posta nell’orecchio dell’equipaggio di Antracon. La sua nave, la Providence, resterà a Southampton ancora per qualche settimana. Ma quando arriverà potremo piazzare uno dei vostri servi sul loro libro paga. Ci servono solo poche parole, come le vostre, conte Tenheim.
Parte II: False notizie
Lawes: Ha dormito con la giovane baronessa Prudence.
Hickson: Davvero! Attento a quello che dici, vecchio mio! Non credo che sia da lei.
Lawes: E’ la maledettissima, onesta verità! Per Dio! Pensateci! E’ la fidanzata sofferente del proprietario della nave e di tutto il resto. Le voci non si fermavano e non ha potuto non alzare le proprie lenzuola a Sir Tenheim.
Hickson: Dannazione! Il giovane Sir Antracon non sarà felice nel venirlo a sapere.
Parte III: Alla taverna
Antracon: Non posso crederci!
Hickson: E’ solo quello che ho sentito. Me l’ha riferito il tizio che lavora per il conte. Meglio se torniamo a Londra, signore. Forse potremmo essere là in tempo ragionevole.
Antracon: No, Hickson. Aspettate! Voglio rimanere qui alla taverna ancora un po’. Mi fareste preparare una camera?
Hickson: Siete sicuro, signore? Ah, volete dire?! Ma certo! Non volete aver niente a che fare con questa faccenda. Meglio non immischiarsi con le donne. Come se non vi avessi detto niente.
Antracon: No, lei merita di meglio. E’ colpa mia. Sono stato lontano e sono di umili origini. E’ colpa mia!
SHAME FOREVER MINE – LA VERGOGNA MI APPARTERRA’ SEMPRE
E’ la sofferenza della solitudine, amica mia. Questo gelo mi calza perfettamente e tutto il dolore che ti ho inflitto sarà in eterno la mia vergogna. Ti sento nei miei brividi. Ti odo nei miei sogni. Il mio corpo è intorpidito ed esitante, inebetito dal buio che si rivela. Respira l’umidità dell’aria notturna. Si nasconde dietro il mio cipiglio. Mi dispiace che tu sia stata testimone di tutti i miei errori. La sofferenza, amica mia! Desidero un tocco, un abbraccio intorno ai fianchi, le labbra sulle mie labbra. Sono consumato e rifiutato. Le sue cosce sono ben aperte. Desiderarne uno è come desiderarli tutti. Pieno di lussuria, bramo la sua lingua sul collo. La gelosia è come la pazzia. Costantemente me ne vergogno. L’amore rinnova il suo furore e il suo dolore. Stare male e sanguinare. Questo mi merito! Che ogni lacrima colpisca ogni nervo. Vivo in un abisso che mi appartiene. Che io affondi nelle fiamme al di sotto! Che la mia vita, ora dopo ora, venga divorata dalla terra come una foglia caduta. Che la mia vita vuota abbia una fine vuota e senza di lei porterò il mio solenne peso. Il vuoto mi fa desiderare qualcuno. Mi nascondo in te. Desidero tutto. Le lacrime che verso. Supplico pieno di lussuria. La vergogna che nascondo. La lingua sul mio collo. Piove, amica mia. Avevi ragione, il vuoto mi calza a pennello. Tutto è distrutto. Le lacrime che lei ha pianto saranno in eterno la mia vergogna. Vergogna, amica mia! Mi nascondo in te. La solitudine rende la notte immobile. Ogni istante senza di te sarà in eterno la mia vergogna.
SCORIA ARRIVES – ARRIVA SCORIA
Scoria: Sir Antracon. Vi ha lasciato come una nave che marcisce?! L’eternità è un tempo piuttosto lungo per sopportare la colpa.
Antracon: Chi vi ha fatto entrare? Questa è la mia camera!
Scoria: Vostra? Se solo aveste difeso ciò che era vostro, lei sarebbe ancora con voi. Non odiate il modo in cui vi ha fatto sentire? Come una nullità!
Antracon: Chi siete?
Scoria: Stavamo discutendo di voi. Perché vi siete preso la colpa per il suo tradimento?
Antracon: Se qualcuno ha tradito quello sono io. Mi sono sempre sentito come se non fossi abbastanza per lei. Eppure ancora non riesco a credere che l’abbia fatto.
Scoria: Sì che potete. Potete eccome, lo sento. Lei pensa che voi siate di origini troppo umili per una famiglia tanto nobile. Ah, l’autocommiserazione! Non vi sentite soffocare a volte? Che spreco per un uomo la cui grandezza e il cui potere sono ben più elevati di tutto questo!
Antracon: Grandezza? Mio padre era un soldato e mia madre una spagnola di umili natali. Non sarei mai stato abbastanza in alto nemmeno per strofinare le scarpe della signorina Prudence. E ancor meno per chiedere la sua mano.
Scoria: Perché dubitate di voi stesso? Potreste essere sufficientemente preparato per guidare un esercito o per governare un regno. Io potrei riuscire a mostrarvi il vostro vero valore. Potrei arrivare persino a sgravarvi del vostro dolore.
Antracon: Come vorrei dimenticarmi di questi dubbi e della paura! Non vorrei mai più dover provare una tale sofferenza. Ma cosa siete voi?
Scoria: Sono il ruggito del vostro orgoglio e dell’autorispetto, lasciatevelo dire. Non è un vostro errore. Non permettete che vi dileggino. Voi! Io posso offrirvi la forza che vi consenta di andare oltre tutti i vostri dubbi, oltre l’agonia e il vittimismo. Sono la forza interiore per suggerirvi che tutte le puttane là fuori sono meglio morte, piuttosto che si facciano beffe di voi e della vostra famiglia. Che ognuna di loro sia dannata! Lasciate che liberi ciò che è nascosto dentro di voi.
DARK WHISPERS – BISBIGLI OSCURI
Sarò là quando schernirai te stesso di notte e quando danzeranno le ombre. Sarò là quando brucerai. Lei ti ha tradito. Il gelo strazierà la tua anima. Mi hai chiuso fuori nel buio. Sono stato considerato inferiore e alimenterò la tua paura. Di chi è questa voce e perché questo smarrimento? Perché questa rabbia amara che non posso tenere a freno? Lei ti frantumerà. Lei ti respingerà. Io sarò tutto l’odio che si nasconde in te e tutte le cose proibite. Ti prometto grandi vittorie. Lei tornerà da te strisciando sulle ginocchia. Posso porre fine al tuo tormento e a i tuoi gemiti di dolore. Posso infilare una lama in ogni puttana. Non abbiamo scelta. Lei dovrà affondare per tutte le ferite che ti ha inflitto. Dieci volte i tuoi colpi le saranno restituiti. Dieci volte ogni puttana dovrà bruciare. Dobbiamo unirci per atti terribili e insieme non cederemo alla lotta. Posso porti sul trono della notte e compiere la vendetta che desideri. “Digrignerò i denti! Morderò e li spingerò in profondità! Oh, che i bambini vengano a me!” Posso realizzare i tuoi desideri perché il tuo odio è nero. Che la furia si scateni! Posso mostrarti la purezza della forza di mille pària*. Che la vendetta si compia! Il mio sguardo si è indebolito? La tenebra ha prevalso? C’è qualcuno ancora qui con me? Qui dentro di me? Queste mani sono le mie? Questo è un sorriso o un ghigno? Che cos’è quest’odio dentro di me? Il mio amore? Lei dov’è finita? Troie! Troie! Sdegnose puttane! Una lama o i lombi! Loro ne vogliono sempre di più!
Note: *(Appartenenti alle classi sociali più basse in India. Gli intoccabili)
THE MURDERER – L’OMICIDA
Cinnamon: Volete divertirvi un po’, signore?
Carla: Io sono il divertimento che vi ci vuole!
Antracon: Voi!
Carla: Signore?
Antracon: Sì, voi! Entrambe. Venite qui!
Cinnamon: C’è qualcosa che possiamo fare per voi, signore?
Antracon: Certo, dolcezze. C’è qualcosa che potete fare per me.
Carla: Ottimo! Possiamo di sicuro soddisfare un gentiluomo come voi. Cosa desiderate?
Antracon: Voglio che appassite.
Antracon/Scoria: Ogni puttana deve soffrire!
WITHER IN SILENCE – SFIORIRE NEL SILENZIO
Sfiorisci nel silenzio, mio prezioso fiore. Gocciola fuori la tua essenza e io la inghiottirò. Potrò frantumarti nel mio abbraccio e farti sanguinare? Farò sibilare la mia lingua e banchetterò con il tuo orecchio. Chiedimi le parole che vorresti ascoltare. Le tue lacrime bagneranno la mia lama, ma io non proverò nulla. Stringerò le mani intorno al tuo corpo e attraverserò terre sconosciute. Ti sei spogliata per me affinché potessi suonare ogni tua corda. Sfiorisci nel silenzio, mio prezioso fiore. Sfiorisci nel silenzio, mio lussurioso fiore. Sfiorisci ed urla finché sarà finita. Potrò frantumarti nel mio abbraccio e farti sanguinare. Non hai nulla da temere. Scivolerò dentro di te. Fammi avvicinare. Ti guarderò intimamente. Il profumo femminile cresce sul tuo collo. Aumenta il puzzo di questo respiro d’amarezza. Non sono niente di ciò che hai sognato. Conoscerò e deluderò ogni tuo desiderio. Sfiorisci nel silenzio, mio prezioso fiore. Colpirò e aprirò la tua pelle. Distorcerò e assaporerò il tuo sudore. Penetrerò e mi scioglierò dentro di te. Svanirai e griderai in questo ghigno di morte. La lama entrerà, spinta a fondo e uscirà. Sfiorisci nel silenzio, mio lussurioso fiore. Sfiorisci ed urla finché sarà finita. Ti ho frantumata tra le mie braccia e sanguineremo insieme.
THE HIDEAWAY – IL NASCONDIGLIO
Hickson: Qui, signorina! E’ qui! Lo scorso lunedì non era più nella sua stanza alla taverna e così mi sono messo a cercarlo, finché l’ho trovato in questo stato pietoso. Ho pensato che fosse meglio chiamarvi, Miss Prudence.
Prudence: Mio Dio! E’ proprio lui! Antracon, amore mio!
Antracon: I loro occhi sono così vuoti. Così vuoti.
Prudence: Che cosa ti è accaduto? Perché sei ricoperto di sangue?
Antracon: Ogni puttana deve bruciare. Ogni puttana deve bruciare.
Prudence: Hickson, aiutatelo ad arrivare in strada e a salire sulla mia carrozza. Dobbiamo…
Hickson: A questo punto, signorina Prudence, dobbiamo portarlo fuori città.
Prudence: Portiamolo da mio padre.
THE FALL – LA ROVINA
Non un bacio, non un tocco, non una promessa. Non oso dirlo, ma sai bene quanto sia bella e dolce una simile, orrenda scena per me. I miei più oscuri desideri e l’odio liberato. La dissoluzione che mi ha portato fuori strada è assoluta, ma ancora dolce e non può essere descritta. Il mio cammino è chiazzato di macchie scarlatte. Le catene del fallimento che ho generato. Tutta la colpa con le sue ferite. Finalmente libero dal tormento mi sono chiuso tra queste pareti e nella vita e nella morte le mie parole rimarranno superbe. Il dolore che la tua lussuria mi ha inflitto. Ti restituirò la sofferenza. Ti taglierò la gola e ti lascerò a sanguinare e con il metallo soddisferò ogni tua voglia. Prendimi per mano. Ti offrirò tutto il dolore possibile. Ti tenterò volentieri. Sotto la lama lucente, stretta in pugno, corteggiami come una timida fanciulla. Il fascino delle puttane con questo pugnale sarà scosso e corrotto. Riprenditi dall’autocommiserazione! Riscrivi i nostri nomi nel crepuscolo rossastro. La grandezza e la forza saranno intoccabili. Nell’odio il nostro patto sarà indistruttibile. Mi sono spinto troppo in là. Ormai dimoro nelle tenebre. Posso essere salvato da me stesso? Mi sono lasciato alle spalle il punto di non ritorno? Questa è la luce o la forza che ho ottenuto? Lascia il tuo destino nelle mie mani e insieme trionferemo. Sarai innalzato sul trono di ogni terra e tutti ti acclameranno. Prendimi per mano.
AT THE CABIN – AL COTTAGE
Hickson: State bene?
Prudence: Sì, Hickson. Grazie. Ora potete lasciarci. La mia carrozza vi riaccompagnerà in città.
Hickson: Farò meglio ad andare allora. Buonanotte signore. Buonanotte signorina.
Prudence: Dimmi, ti senti meglio?
Antracon/Scoria: Siamo là dove si danza con le ombre. Siamo là dove ti prendi gioco dello specchio. Siamo là dove hai aperto le tue cosce.
Prudence: Cosa? Mio Dio! Ma cosa ti è successo?
Antracon/Scoria: Reclamerò la tua anima. Ogni puttana deve bruciare! Ogni puttana deve bruciare!
Prudence: Non ti senti meglio adesso che ti sei tolto di dosso quel ripugnante puzzo pungente? Che ti succede? Nessuno sapeva dove fossi sparito dopo che la Providence si è fermata a Southampton. Io ero terribilmente preoccupata.
Antracon: Dove sono? Prudence?
Prudence: Vieni qui e abbracciami.
Antracon: Prudence! Ho fatto un sogno terribile. Un incubo senza fine pieno di omicidi e, non ce la faccio più. Era un sogno?
Prudence: Ora che siamo insieme tutto andrà bene di nuovo. Ho sentito delle orribili voci su di te. Soprattutto dal conte Tenheim.
Antracon: Il conte Tenheim? Proprio dal nobile conte?
Prudence: Cosa c’è che non va, amore mio?
Antracon/Scoria: Ogni puttana deve bruciare!
Prudence: No, Antracon! No!
Antracon/Scoria: I loro occhi erano così vuoti. Così vuoti.
BEYOND – OLTRE
La sua innocenza giace a brandelli con la menzogna. Le dolci labbra in disfacimento saranno per sempre mie. La grandiosità dell’omicidio non porta alcuna colpa. I tuoi occhi spalancati possono ammirare la follia in me. Nelle fioche lanterne e nell’aria sulfurea, i miei sensi sono deboli e non saranno a lungo miei. Il conforto dell’ira è un abbraccio accecante. Il mio cuore tenero sanguinerà da solo. Il suo profumo è troppo doloroso e intenso. Sono troppo arrabbiato per ascoltare o piegarmi a qualsiasi legge di Dio. I loro occhi erano così vuoti. Le loro parole erano così superficiali. La loro innocenza è stata violentata. Ma chi è stato? Una maledizione così codarda, seconda a nessun’altra. Questo demone mi ha irretito con la tortura e il rancore e ora è tutto finito per volontà di Dio o di un pugnale. Sono oltre l’orizzonte, in un oceano di fiamme. Sono stordito e paralizzato e mai più sentirò quel dolore. Nessuno potrà più ferirmi ormai. Tutto è rimasto nel passato. Oltre la speranza e la paura questo vuoto è così divino.(Anticatarsi)
Antracon: Prudence? Cosa? Sangue? Oh Dio, Prudence!
Scoria: Ebbene. Vedo che la tua vera natura è alla fine venuta alla luce.
Antracon: Tu! Essere diabolico! Ci sei tu dietro tutto questo! E’ di nuovo un incubo! Sono sulla mia nave e Prudence mi sta aspettando a terra. Dio, svegliami da questa menzogna!
Scoria: Che insopportabile brusio dopo tutto quello che hai fatto di testa tua. Questa è la verità, qui e ora. La sola cosa non vera è che hai immaginato che il peggio non fosse accaduto.
Antracon: No! Prudence!
Scoria: Prendile la mano. Ora è tua. Dopotutto ti è rimasta sempre fedele.
Antracon: No! No! Tu hai fatto tutto questo! E’ tutta opera tua, demone!
Scoria: Io ti ho semplicemente aperto gli occhi. E’ tutta tua ora, proprio come quelle puttane che abbiamo ammazzato.
Antracon: La mia Prudence è morta! Tutto è perduto!
Scoria: Perduto? Suvvia Antracon. Questo è solo l’inizio. Questa è l’umanità al suo massimo livello. Dominare sulla vita e sulla morte degli altri. Non provare dolore. Nessun rimorso. Nessuna pietà o compassione. Tutte le grandi imprese degli uomini sono ispirate dalla loro bramosia. Brama di potere. Di fama e fortuna. Le sole cose che intralciano l’uomo e che lo soffocano sono il senso di colpa, la vergogna e il peccato.
Antracon: Questa è follia! Follia! Oh Dio, fa che tutto finisca adesso!
Scoria: Antracon, no! Tu sei uno stolto! Che tremendo spreco! Altra grandezza buttata via! Voi, stupidi mortali! Così breve è il vostro tempo qui. E sembrate così ansiosi di renderlo ancora più breve. Bene, mio eletto. Sogni d’oro! Vi saluto, miei piccolini! Vi reclamerò alla fine.
I loro occhi erano così vuoti…