Skin and bone

A MOUNTAIN AHEAD – UNA MONTAGNA PIU’ AVANTI    
    
Venite qui, gente!    
Ascoltate un tragico racconto    
sul combattimento che affrontiamo come persone!    
Alla fine forse il risultato sarà chiaro:    
la sostanza della vita è collaterale.    
(Genitori)    
“Ti abbiamo assicurato una posizione,    
ma la vita di un certo tipo non è gratis.    
Se sognare è divertente, il lavoro è un obbligo.    
La vita è una guerra, figlio mio”.    
(Figlio)    
“Vi renderò fieri di me.     
Vincerò la guerra e sono sicuro che    
avrò la meglio sui miei nemici”.    
Non credete alle cose che dicono!    
Non si ricava nulla dai luoghi comuni.    
Il sentiero, più avanti, è stato spazzato via    
e il futuro svanisce tra le ombre dello squallore.    
Venite fin qui, gente! Il racconto continua.    
Parla delle nostre vite perdute    
e di una lotta che vi solleverà il mento e vi rafforzerà la spina dorsale.    
Andrete in pezzi, perché anche la pietra si può rompere.    
(Genitori)    
“Lustrati le scarpe! Paga i tuoi debiti!    
L’onore è la tua pelle nella buona e nella cattiva sorte.    
Sei nato nel peccato, figlio mio”.    
(Figlio)    
“Ripagherò i miei debiti    
e mi pentirò per le mie colpe.     
Prometto che lo farò”.    
Non ho letto le notizie stamattina.    
Come hanno fatto le cose a finire così?    
Speranze e sogni ce li siamo giocati    
e in questa sala giochi il divertimento è finito.    
Davanti abbiamo una montagna.    
Dietro, un piccolo cumulo di terra.    
Le vertigini mi afferrano e sono sconcertato e abbagliato,    
ma non avrò paura, perché non sono solo.    
La scalata a cui tutti siamo chiamati non può essere rimandata.    
Venite fin qui, gente!    
Vi racconterò una storia sulle promesse fatte alle persone.    
Combatteremo e prevarremo grazie ai dollari.    
Siamo anime perse negli ingranaggi del progresso.    
    
SISYPHUS WAS LATE AGAIN – SISIFO* ERA ANCORA IN RITARDO    
    
Mi sveglio e ancora indosso la mia cravatta blu.    
Qualche volta simulo un sorriso    
e il mio volto sembra più vecchio ogni giorno.    
Mento ai miei amici sul fatto che mi sento bene.    
Questa ripetitività è trita e ritrita.    
E’ come se mi inseguissi la coda.    
So che fallirò, perché l’ho già visto accadere in precedenza.    
Muoio in una cella vuota    
e sono solo una stanca e spoglia carcassa.    
Ancora una volta è tardi, ma non m’importa,    
come a Sisifo con i suoi pochi capelli.    
Penso di nuovo agli orologi che ticchettano.    
Sediamo a pranzo, ma nessuno dice una parola.    
Siamo come droni che salgono le scale nella solitudine    
e ripiombano a terra soltanto pelle e ossa.    
Sto andando in decomposizione con la mia tastiera di plastica,    
intrappolato per sempre in questo squallido cimitero.    
    
Note:    *(Personaggio della mitologia greca. Il più scaltro tra i mortali)
    
OUT OF REACH – FUORI PORTATA    
    
Quando è chiaro che ho dimenticato i miei sogni,    
mio padre osserva e giudica tutto. O così sembra.    
“Nessuna pietà per i perdenti!”    
In me riecheggia la sua voce.    
“Bisogna sempre fare sul serio”.    
Ma cosa significa avere successo in questi giorni,    
quando i debiti crescono e i sogni non sfamano i figli?    
Ho paura di invecchiare.    
Ti prego, non essere arrabbiato perché ho smarrito i tuoi doni!    
Perdonami, amato Padre,    
se sono immaturo e un po’ folle per le scelte che ho fatto!    
Mi sono comportato bene a scuola    
e ho seguito le regole, ma il mondo è crudele.    
Le staccionate bianche sono fuori portata per me?    
I mercati sono chiusi.    
L’investimento è perduto per sempre.    
Non vado nemmeno dal medico. Non posso permettermelo.    
Dov’è il nostro Robin Hood?    
Il nuovo giorno arriverà velocemente    
e il tuo verdetto è già stato deciso in base ai crimini che hai accumulato.    
Mi hai mandato a scuola    
e hai stabilito le mie regole, ma il mondo è crudele.    
    
LIFE’S PASSENGERS – PASSEGGERI DELLA VITA    
    
Mangeremo e berremo.    
Dormiremo e ci sveglieremo.    
Combattete!    
Non credete di esservi affidati troppo alle vane speranze?    
(Ai biglietti d’auguri Hallmark e agli anelli con brillante)?    
Non vi accorgete che non c’è nulla come la ricchezza    
capace di rendervi schiavi?    
(Non sono mai i burattini a tirare i fili).    
Restate svegli a letto a chiedervi    
perché i vostri incubi siano così reali.    
Hanno venduto i vostri sogni.    
Non avete più diritti e la legge ha fallito.    
Combattete!    
Non siete stanchi di quelle fredde luci fluorescenti    
e di quella paga di merda?    
(Sarete rimpiazzati se protestate).    
Non vi fa impazzire la categoria dei media imbecilli    
o l’avidità delle multinazionali?    
(La teoria economica della goccia* crea soltanto sofferenza).    
Abbiamo i pugni stretti e i muscoli tesi.    
Stanotte andremo in guerra!    
Hanno venduto le nostre vite.    
Non abbiamo più diritti e la legge ha fallito.    
Combattiamo!    
“Quanto alla libertà,    
presto smetterà di esistere in ogni forma possibile.    
Vivere dipende dall’assoluta obbedienza a una rigida serie di compromessi,    
che a breve non sarà più possibile trasgredire.    
Il passeggero di un aereo non è libero.    
In futuro i passeggeri della vita lo saranno anche meno.    
Viaggeranno, durante tutta la loro vita,    
assicurati con le cintura di sicurezza alle loro poltrone sociali”.    
(Jean Baudrillard)**.    
Spegnete i notiziari! Fate crollare le banche!    
Ricattate il vostro capo! Portate al collasso le azioni!    
    
Note:    *(I benefici economici delle classi abbienti favoriscono indirettamente anche le classi povere)
          **(Filosofo e sociologo francese)
    
476 – 476    
    
Deve essere interessante supervisionare un impero    
quando le leggi non funzionano più.    
Deve essere soddisfacente illustrare i profitti    
derivanti dalla rovina di persone comprate e vendute.    
Qualcuno si accaparra del credito     
e lo rivende a due volte il suo valore.    
Qualcun altro si sente un perdente    
e il venticinquesimo della serie è rovinato e senza casa.    
Forse potremmo andare a vederci un film,    
dove ci raccontano tante storie.    
Forse potremmo comprarci dei regalini    
o inviare i geni dell’elettronica dall’altra parte del Paese,    
a fare più soldi.    
La polizia di sicuro ci aiuterà,    
quando la smetteranno di compiere i loro crimini.    
Ogni assicurazione ha una ragione d’essere:    
quella di assicurarsi che moriamo per tempo.    
Chiudete gli occhi! Non fatevi domande!    
Documenti inesauribili a stampa fine ben compilati.    
Conti bancari scoperti.    
Pensavamo di vincere qualcosa,    
quando ci muovevano qua e là come pedine?    
L’apocalisse deve essere imminente.    
Spicchiamo il volo! Terminiamo i nostri progetti!    
Sono gli ultimi giorni del nostro grande impero.    
Meglio uscirne finché è possibile.    
La sostanza della nostra vita è collaterale    
e le nostre anime sono perdute negli ingranaggi del progresso.     
Collaterali.    
Le nostre anime saranno disintegrate dalle armi del progresso.    
    
SKIN AND BONE – PELLE E OSSA    
    
Questa macchina ha dato gli ultimi.    
E’ piena di ruggine.    
Ha le cinghie sfilacciate e i fusibili bruciati.    
Questo tunnel diventa più buio,    
(sotto cinque libbre di pressione).    
Spero che la fine sia vicina (e mi attiri verso la libertà).    
Come farà la mia testa a smettere di martellare?    
(Dovrei arrivare alla liberazione con una pistola presa a prestito?)    
Non c’è più nulla da temere.    
(Non c’è più nulla per me qui).    
Questa corda ha bisogno di un colpo secco.    
Sono appeso a un filo (e la mia pistola è carica).    
E’ la mia ultima fermata.    
Non ci saranno addii. Sono pelle e ossa.    
(E’ il settimo girone dell’inferno).    
Sto morendo da solo.    
Questa macchina è obsoleta.    
E’ il tuo destino.    
Non hai più uno scopo e l’energia comincia a mancare.    
Mi domando chi mi troverà.    
(Il colpo è in canna!)    
Non dimenticheranno la puzza (che proviene dal bidone arrugginito).    
Le mie volontà sono brevi e sintetiche:    
(sbarazzatevi di queste spoglie mortali!)    
Ci incontreremo tutti all’inferno.    
(Sento le campane che suonano).    
“Le persone qui intorno è come se neanche sapessero    
che esiste un mondo là fuori.    
Potrebbero vivere anche sulla cazzo di luna.    
E’ un unico ghetto, amici.    
Una fogna gigantesca nello spazio.    
Rifletto sul momento attuale nel mio giardino.    
Sull’idea di lasciarvi alla vostra crocifissione.    
Dico a me stesso che sarò un testimone,    
ma la vera risposta è che ovviamente è un mio programma    
e la mia costituzione non prevede il suicidio”.    
(Rustin Cohle)*    
Mi rifiuto di morire nella paura.    
Ci deve essere un modo per uscirne!    
    
Note:     *(Personaggio iconico della serie True detective)
    
REGRET – RIMPIANTO    
    
Sono un prodotto della mia insicurezza.    
Sono terrorizzato dai verdetti    
e sono sempre stato un codardo.    
Guardate cosa ho costruito!    
Guardate la pagina in bianco!    
Considerate che il rimpianto di aver fatto poco mi affligge!    
Tutta la mia vita non è stata che uno spreco di tempo.    
La via facile non c’è più. Devo arrampicarmi.    
Ho paura della lente d’ingrandimento    
e sono io il responsabile dei verdetti,    
ma sono stanco di fare la vittima.    
Faticherò sulla macina    
e potrete esprimere il vostro giudizio.    
Sto mettendo alla prova la mia codardia.    
Questi peccati potranno essere purificati    
e potrò liberarmi da questo peso e dagli anni di decadimento.    
Sono io quello che si potrebbe spezzare.    
Avevo un obiettivo, ma non me ne frega più un cazzo.    
    
WAITING IN LINE – ASPETTARE IN FILA    
    
Ci siamo consumati a scuola.    
Le lezioni erano dure e ci indottrinavano degli idioti.    
I miei pensieri erano controllati.    
Corrotta e obsoleta, quella conoscenza è stata ceduta.    
Ho fatto il mio tempo, aspettando in fila    
e mi hanno mandato al fronte nel mio momento migliore.    
Poi mi hanno detto: “Non ci sono garanzie.    
Il tempo è scaduto. Ora paga le tasse!”    
Oh, dolce liberazione!    
Che disfatta sentirsi liberi!    
Non che qualcuno ne abbia colpa.    
Tutto è soltanto un gioco di gioia e vergogna.    
Quante cose ho fatto sotto il tiro di una pistola!    
Non scapperò mai più.    
Vivrò, ma non scapperò mai più.    
Il soffitto è fatto di vetro. La classe media ha fallito.    
Sono ordinario e nulla è gratis.    
La morte ci coglie tutti. Non ne siate spaventati!    
Ignorate il declino e starete bene!    
    
ICARUS – ICARO    
    
Voglio abbandonare questo labirinto.    
Voglio che i giorni di nebbia volgano al termine.    
Spero di poter trovare un ritmo costante.    
Ho bisogno che la mia vita cambi.    
Ho bisogno di riassestarla.    
Di farla svoltare in modo che faccia ciò che voglio io.    
Alla fine di tutto le mie ali di cera si sciolgono nel sole.    
I nostri padri hanno costruito il labirinto in cui ci troviamo,    
ma non possiamo lasciare che la spunti il mostro che c’è all’interno.    
Tra incubi e sogni di bassa autostima, mi sveglio urlando.    
Tasse e sanzioni sull’altare del governo.    
Che spreco di tempo!    
Un pandemonio di menzogne e semplici verità.    
Insegnamenti in conflitto della nostra giovinezza.    
Non sapremo esprimerci, finché non saremo più grandi    
e intanto viviamo pelle e ossa.    
Alcuni di noi scappano.    
Alcuni si perdono e crollano.    
Altri abbattono gli ostacoli.    
Non vendetevi l’anima!    
Non abbiamo necessità di tristi luoghi comuni.    
Tutti i mostri sono così banali.    
I minotauri muoiono naturalmente,    
ma i labirinti durano anni e i fili di Arianna svaniscono.    
Tagliate i legami sociali!    
Ignorate chi allestisce le bugie che ascoltate!    
La via di fuga vi sarà più chiara.    
    
SECULAR HAZE – UNA NEBBIA SECOLARE    
    
Sapete che la nebbia resterà qui, onnipresente,    
quando per il male non c’è cura.    
Sapete che la nebbia resterà qui, onnipresente,    
finché gli scopi rimarranno oscuri per sempre.    
Fa crescere per noi la foschia, creatore della nebbia!    
Ci nasconderà nelle ombre.    
In un labirinto imperscrutabile senza pareti,    
avvolto in una nebbia secolare.    
Sapete che suo figlio è vicino, onnipotente,    
quando essa vi fronteggia con una lancia.    
Sapete che suo figlio è vicino, onnipotente,    
quando la gioventù e l’innocenza spariscono,    
perdute per sempre.    
E’ una divinità onnisciente    
che osserva il mondo contorcersi nel disprezzo.    
L’impeto dell’umanità inconsapevole tende alla divinità che portò la luce.    
Che la notte abbia inizio!    
Che sia la nebbia eterna!    
Che scenda la nebbia secolare!    
    

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