Soyuz

SOYUZ ONE – SOYUZ UNO*    
    
Soyuz Uno, affrettati a tornare a casa!    
Prima o poi ti saresti spenta.    
Figlia senza stelle,     
ora rivivi momenti mai vissuti.    
Le labbra congelate si sono socchiuse,    
perfette per il silenzio.    
Fuga o fallimento?    
Un filo di luce attraversa la notte gelida,    
ma non potete vedermi.    
Felice nella mia Gerusalemme,    
mi congedo per sempre dai posteri.    
Sangue e potenza sono due mondi che collassano.    
Lavatevi le mani da entrambi.    
La vernice si è scrostata.    
La preghiera è una soltanto.    
Nelle città silenziose ne sopravvive il monumento.    
    
Note:    *(Navicella spaziale sovietica)
    
HYPOMANIA – IPOMANIA*    
    
Ho scoperto troppo tardi di averti inventato    
e ho smarrito il tessuto con cui pensavo fossi fatto.    
I pensieri che ti tenevano in vita sono volati via    
e ora sono svaniti.    
Ti vedo cambiare e sparire. Disintegrarti e ricrearti.    
Un uomo migliore di me ha tirato il dado.    
Ci vorrebbe un bastone per separare le acque    
e un luogo ideale in questa vita.    
Tornerò a casa un po’ più tardi.    
Dio è un croupier.    
Farò un brindisi per il liberatore    
e mi fermerò proprio quando avrò trovato il ritmo.    
Ho sentito le ombre parlare dalla caverna di Platone.    
In quel momento sapevo chi ero.    
Ti vedo cambiare e sparire. Disintegrarti.    
Fare di me un uomo migliore.    
Una vita migliore, non una fantasia.    
Ho tirato il dado.    
    
Note:    *(Mania lieve. Disturbo dell’umore)
    
EXIT SUITE – SUITE FINALE    
    
L’ora più breve. La suite finale.    
Siamo terrorizzati dal domani quando la vita cambia.    
Quando la notte si affretta, abbiamo paura dell’alba.    
E’ un collegamento che all’approssimarsi del momento    
si interrompe.    
Ci nascondiamo per alimentare il calore degli altri.    
E’ come un arto fantasma.    
Questi anni mi stanno affliggendo.    
    
EMPEROR BESPOKE – I VESTITI NUOVI DELL’IMPERATORE    
    
Ora rilassati, caro!    
Sono un vecchio uomo fragile.    
Morirai di piacere.     
Farai tutto ciò che è in tuo potere    
per la gloria del trono.    
Bevi questo veleno!    
Sono un vecchio uomo insignificante.    
E’ finita tempo fa, caro.    
Li hai visti sorgere e ridursi in rovina    
e il mercurio parla.    
Vai avanti a guardare il disastro!    
Vai avanti a guardare lo spettacolo!    
Ora potrai contare le sue costole,    
perché Miss Hemlock è pallida come neve.    
Si getteranno dalla finestra e sfonderanno il pavimento.    
Non andartene in giro Domenica prossima!    
Lei non ti sceglierà, ma ti userà    
e gli imbroglioni verranno catturati.    
Tracanna quel veleno!    
Ascolta il ticchettio!    
Stai rallentando, caro!    
Pensavi che saresti riuscito a battere tutti loro,    
ma non sei mai tornato a casa.    
Hai vissuto una guerra senza avversari,    
finché lei non è uscita da quella porta senza un segno.    
Finché non ho capito che eri cambiato dopo tutti i tuoi tentativi.    
Tanto di cappello, finché non ti verrà staccata la testa e morirai.    
Ti sceglierò, finché ti perderò, ma nessuno si farà male.    
Ti sceglierò. Voglio sceglierti!     
Sono i vestiti nuovi dell’imperatore.    
Ti ho visto affondare nelle ombre    
e morire di fame con frullati calorici.    
Affamato di un nulla supremo.    
Perso nella traduzione,    
mentre scorrevi con lo sguardo una montagna di parole.    
L’adolescenza si è estinta,    
quando tutti hanno deciso di vergognarsi.    
Hai servito fino ad oggi.    
Hai superato il limite e hai favorito altre bugie.    
Una montagna di parole.    
Rendi apatica la tua mente con i loro infiniti mondi!    
Incontra l’imperatore!    
Considera quello che hai imparato!    
Voglio che tu sia libero.    
Veleggia sui mari!    
Nubi prodigiose alimentano il tuo disagio.    
L’amore è imperioso, ma ti lascerà in pace.    
E’ l’emporio dei vestiti nuovi dell’imperatore.    
Bevi questo veleno!    
    
SKY BURIAL – SEPOLTURA CELESTE    
    
Abbiamo aspettato giorno e notte.    
Siamo rimasti a casa.    
Il telefono era silenzioso.    
La vita era silenziosa.    
Queste montagne ti fanno sentire piccolo.    
I nostri sentieri segreti sono stati perduti troppo presto.    
La vita è andata sprecata.    
Il genio della lampada si è svegliato il mattino    
e presto loro se ne andranno.    
Salva una vita nell’incontaminato cielo dipinto di bianco!    
C’è una voce nel vento.    
Abbiamo visto il suo volto e lo stiamo cercando.    
Non arrendetevi finché non l’avremo trovato!    
Nel fragoroso fuoco che arde lentamente    
il mattino rossastro spunta in sette secondi mortali,    
ma io ho freddo.    
Gli dèi della montagna si prenderanno cura dei defunti.    
Queste montagne ti fanno sentire piccolo.    
Abbiamo aspettato giorno e notte.    
    
FLEETING THINGS – COSE PASSEGGERE    
    
Un rosario.    
Il fuoco dentro di me si spegnerà.    
Punto a imprigionare ciò che vive soltanto in libertà,    
ma il tempo è sempre fuggevole,    
come una linea illusoria.    
Vado in pezzi mentre gli imperi crollano.    
Non riesco a trattenere l’essenza di nulla.    
Sono stato prepotente e mi sono spezzato.    
Ho fatto uscire il sangue e mi sono ferito.    
Ho nascosto nel segreto storie antiche.    
Dove sei stato?    
A quali spettacoli hai assistito?    
Io li custodirò vicini a me.    
Resta per farli diventare ancora più preziosi!    
Rendi i colori ancora più nitidi!    
Il credente sfortunato rimarrà qui silenzioso.    
Raccolgo i pezzi mentre gli imperi crollano.    
Punto a trattenere l’essenza di tutto.    
Sono stato prepotente e mi sono spezzato.    
Ho fatto uscire il sangue e mi sono ferito,    
ma ho vissuto i miei momenti. Istanti rubati.    
La sabbia diventerà oro nella meraviglia della notte.    
Il ponte è stato smantellato e la pila di assi è diventata troppo alta.    
Ubriaco dei momenti, di ogni singolo momento,    
ho deciso di restituirli tutti.    
Non potrai mai possedere ciò che ti è soltanto stato prestato.    
    
SOYUZ OUT – SOYUZ SPENTA    
    
La quercia è stata piantata nel terreno con la chioma verso il basso.    
Le radici si allungano nel cielo rosso scuro.    
L’antica corona viene estratta dal fango    
per semplificare il viaggio e impedire alla ruota di girare.    
Sono la pioggia sul tuo passaggio.    
Sono la mano che chiude la porta.    
I lupi del momento ululano là fuori    
e ti arrenderai ad ogni tuo desiderio.    
L’ultimo decide.    
E’ la parola del più saggio.     
L’arte non è che una menzogna,    
senza una valigia da controllare.    
E’ un volo cinico, ma ancora lo facciamo.    
L’inverno ha preso, ma non prenderà me.    
Lo steccato è alto. Lo sono anche gli alberi.    
Saluti volti di sconosciuti, ma non li puoi aiutare.    
E’ un’idea crudele.    
La Soyuz vola in alto, messaggero della Guerra Fredda.    
Siamo qui finalmente e la spiaggia è riempita di stelle.    
Ogni uomo se ne sente ossessionato.    
Un vuoto senza tempo. Un terreno arido.    
Abbiamo tratto una spada da un serpente.    
All’interno della cornice metallica delle finestre,    
il pallone dorato s’innalzerà ancora,    
racchiudendo la sua luce balzante.    
Una sortita cosmonautica, mille miglia distante dalla terra promessa.    
Un piccolo uomo sfiduciato che non sarebbe più tornato a casa.    
Ha condotto la sua navicella nelle distese stellate,    
come un diamante danzante    
ed essa lo ha avvicinato ai suoi sogni nello spazio.    
Ma il tempo ha i suoi sistemi per fartela pagare.    
La fase di atterraggio. Gli scudi che bruciavano.    
Non ho potuto mantenere la rotta.    
Questa nave diabolica, simile a una macchina del futuro,    
aveva un’ala frantumata.    
Era fuori controllo!    
Sapevo che era destinata a questo    
e che non ci sarebbe stata una prossima volta.    
Questa casa temporanea andava in pezzi.    
Si distruggeva ogni ora di più,    
dopo tutti questi anni sprecati.    
Soyuz Uno, torna a casa!    
Il tuo volo è sembrato infinito.    
    
RAPPACCINI – RAPPACCINI*    
    
Antica signora, portami nell’abisso,    
dove finiscono tutti i nostri averi!    
Dove tutti i vivi affondano.    
Un grammofono degli Anni ’30.    
Le piante di Rappaccini.    
Un epitaffio consumato.    
I venti autunnali cantano del sonno.    
I luoghi in cui siamo stati sono già scomparsi.    
Abbatti ogni albero!    
Quando verrà il tempo, ascolta la voce che viene dal basso!    
Il respiro del presente, del passato e del futuro.    
Berrò il liquido limpido ed è qui, dov’è casa mia,    
che mi delizierò e poi me ne andrò.    
Mi difenderò dalla neve.    
Mi difenderò dalla grandine.    
Leggerò tra i sanpietrini e racconterò ogni loro storia.    
Voglio andarmene, ma starò qui per l’eternità.    
Oh, dai un ultimo sguardo!    
    
Note:    *(Personaggio di Hawthorne del racconto “La figlia di Rappaccini)

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