Across the dark

EQUIVALENCE – EQUIVALENZA

Mi nutro di malinconia.
Mi ubriaco di disperazione.
Mi rallegro in nome del fallimento
e trovo la libertà nella sofferenza.
Vivo, imparo e amo.
Custodisco ogni colore.
Anche nel cuore della notte
la luce del giorno domina.

DOWN WITH THE SUN – TRAMONTO COL SOLE

Oh oscurità!
Se potessi riposare tra le tue braccia per un momento
e con questi occhi mortali potessi vedere il tuo fosco sorriso!
Signora del crepuscolo. Fanciulla dell’imbrunire.
Appendi la luna alla volta del cielo!
Alleggerisci il peso di questo giorno oscuro!
“Cullati tra i rami delle betulle!
Ondeggia nel palazzo del vento!
Riposa la tua testa affaticata
e lascia che le nostalgiche stelle affievoliscano!”
Oh silenzio!
Se potessi abbandonarmi nella tua culla come un bimbo
e appassionarmi alla canzone in continuo mutamento
e ai sospiri delle ombre!
Signora del crepuscolo. Fanciulla dell’imbrunire.
Porgimi il tuo calice!
Lascia che assapori l’ultima goccia!
Il dolce oppiaceo dei sogni!
Nostro è il silenzio.
L’eco di una notte antica e senza età.
Un bagliore nel più buio dei fiumi.
Un momento fuggevole.
Perché vane sono la fatica e la preoccupazione.
Vana è l’afflizione.
Alla fine troverò il mio conforto nel ricovero della terra.
Buonanotte.

WHERE THE LAST WAVE BROKE – DOVE SI E’ SPEZZATA L’ULTIMA ONDA

Come ci si sente ad accogliere un nuovo giorno?
Non val la pena di essere salvato.
A fallire a causa dei propri atti imprudenti?
Il vento risponde sottovoce.
Spazza via il fumo nero,
troppo denso per poter vedere.
Rivela la vera natura dell’uomo.
“Questo fuoco brucia e ci consuma tutti.
Un giardino appassito è l’eredità in fiamme per i posteri”.
“Quando il genere umano si muove,
il resto degli esseri viventi trema.
Ciò che un tempo era verde diventa di pietra.
La carne muta in polvere e terriccio.
Dove l’ultima onda si è spezzata,
le coste si sono tinte di rosso
e il luogo un tempo chiamato casa
è divenuto la reggia dei morti”.
Come ci si sente a mordere la mano che ti nutre?
Ad avvelenare il pozzo da cui trai l’acqua?
Sono speranze derivate da castelli di sabbia.
L’eredità di una terra desolata.
Una razza. Egoismo e sangue.
L’eredità di una terra desolata.
L’ultima onda si è spezzata.
Sono speranze derivate da castelli di sabbia.

THE HARROWING YEARS – ANNI STRAZIANTI

Questo ho imparato: il mondo ci trascina in basso.
Anni strazianti ci piegano la schiena
e l’amore macchia i nostri cuori.
Giaccio qui come un arco spezzato.
L’animo è incupito e irrigidito dal desiderio di morire.
Sospiriamo per i giorni da tempo finiti
e malediciamo ogni passo di questo infelice sentiero.
“Inutilmente ho cercato di dimenticare.
Inutilmente ho cercato di perdonare.
Scende un uccello nero dal cielo della sera.
Un corvo appare dalle terre della notte.
Porta via le mie preoccupazioni!
Allontana la mia pena!
Privami dei miei dolori e cancella quest’agonia!
Getta tutti loro nei laghi più profondi
e nelle vastità illuminate dalle stelle!”
Questo ho imparato: persino il vino più dolce inacidisce.
Lavoriamo fino allo stremo
e tutti i nostri sforzi sono inutili.
Siamo soltanto degli ospiti tormentati su questa terra oscura.
Echi perduti che languiscono nel crepuscolo.
Non abbiamo altro che il vento a cui affidarci.
Nient’altro che la morte per confortarci alla fine.
Questo ho sentito: tutto si conclude con un sonno sereno.
Tutte le sofferenze vengono spazzate via
quando precipitiamo nella notte.
Ma io so che è una bugia.

AGAINST THE STREAM – CONTRO LA CORRENTE

E scendiamo ancora!
Nell’oceano del dolore.
Verso il mare della disperazione.
Nei profondi boschi della terra.
La linea della vita scorre in una corrente furiosa.
“Scivola come sabbia tra le mie dita.
Niente dura per sempre e mai lo farà”.
“Per imprimere eleganza ai viventi
fai esperienza della grandezza del donarsi.
La felicità si trova nella devozione.
La serenità nella semplice esistenza”.
E scendiamo ancora!
Giù con le onde, senza sosta,
nell’abbraccio dei flutti più mansueti.
Nella palude dei sogni dimenticati.
“Per imprimere eleganza ai viventi
fai esperienza della grandezza del donarsi.
Dall’esistenza verso l’oblio,
non in cerchi, ma in linea retta”.
Avanziamo verso il nulla veloci, in lotta con il tempo.
Accetta i cambiamenti!
Scendi a patti coi tuoi giorni!
E scendiamo sempre nello stesso modo!
Nell’oceano del dolore.
Verso il mare della disperazione.
Questo fiume scorre inesorabilmente
e scorre in profondità,
non in cerchi, ma in linea retta.

LAY OF THE AUTUMN – LA FOGGIA DELL’AUTUNNO

Canto con la voce spezzata.
Canto col cuore gonfio.
Laggiù, nel più profondo dei pozzi dei sogni,
riecheggia una canzone lontana.
Ho ascoltato quella voce sacra
ridestatasi da un sonno senza tempo.
Attraverso il terreno brullo sei emerso,
dolce profumo di primavera.
Sei arrivato e hai reso la terra rigogliosa.
Mi hai donato la tua luce.
Ma ora i sogni estivi si inchinano,
come il grano sotto la falce
e i ricordi di quei giorni lieti cadono come foglie.
Perché le canzoni autunnali sono intessute di tristezza,
di struggimento e rimpianto.
Vengono intonate con toni amari
e scandite col cuore pesante.
“Canto con la voce spezzata
una storia di anime in declino.
Piango per i cuori consumati
e per la primavera scomparsa per sempre”.
La luce del sole e delle stelle svanirà
e la luna si coprirà il viso.
La melodia si spegnerà e la canzone s’interromperà.
Quest’infelice cuore si spalancherà
come il ghigno sulla bocca della fornace.
Dentro non c’è altro che un covo oscuro,
pieno di corruzione e fiamme.
C’è stato un tempo quando cantavo al tuo fianco.
C’è stato un tempo quando tremavo di fronte al tuo sguardo.
Che cosa ascolterò quando non ci sarai più?
Lo straziante gemito del vento?
Che cosa ascolterò quando non ci sarai più?
I singhiozzi di un languido dolore?
Il freddo ti striscia dentro.
L’argento incorona la terra.
Ora le sere sono lunghe
e greve è il peso del cuore.
Le stelle gridano il loro vuoto nell’oscurità del cielo.
Il mondo è soltanto un tumulo ammantato di bianco.

INTO THE WOODS – NEI BOSCHI

Ora chiudi gli occhi e apri il tuo cuore stanco!
Lascia che attenui i dolori di questo mondo diabolico!
Il sole immergerà la terra nel suo caldo bagliore
e così la luna ascenderà per condurre il giorno al declino.
A sua volta la pioggia smorzerà il clamore del mondo
e il vento aumenterà fino a intonare una cantilena tra gli alberi.
“Non in questi tempi tormentati.
Non sono io quello per cui struggersi.
No! Non nelle acque più calme.
Non sono io quello che desideri”.
“Ma uno spaventapasseri, anatema per il mondo,
guarda all’interno dall’esterno.
E’ tempo di tornare indietro
e abbandonare il sentiero più battuto.
Di cercare rassicurazioni nella solitudine”.
La volta del cielo è il soffitto del luogo che chiamo casa.
La pioggerella per ora è l’unica musica
e le fronde di ginepro sono il mio letto.
Fango e muschio sono il mio cuscino.
Impronte solitarie divergono dalla linea degli alberi.
L’autunno ricopre le paludi di brina.
La superficie dell’acqua è ancora troppo fragile
per reggere una persona.

WEIGHTED DOWN WITH SORROW – APPESANTITO DAL DOLORE

“Niente può dare consolazione.
Niente può alleviare il dolore.
Niente può spogliare dalla sofferenza
che siamo nati per portarci dentro.
Mentre il vostro mondo forse vale il tentativo,
il mio è soltanto gelido.
Non c’è possibilità di disillusione.
Solo la fine della strada”.
L’uomo è appesantito dal dolore
e angosciato dalla semplice esistenza.
E’ destinato all’inquietudine,
perennemente sul sentiero più ostico.
Freddo è il mondo per gli esclusi.
Buio è il percorso in assenza di luce.
Siamo costretti ad amare e a desiderare la bellezza
e ad aggrapparci all’amore in mezzo alla sofferenza.
Non c’è possibilità di disillusione.
Non in questo mondo.
Non per l’uomo appesantito dal dolore.
C’è solo la fine della strada.

THE NEW BEGINNING – IL NUOVO INIZIO

Un’altra alba costringe le ombre a retrocedere.
Infrange la barriera delle nubi
e incendia un passaggio per la luce.
Nell’abbraccio del terreno chiaro
giace un ragazzo perduto,
lasciato solo a congelare fino alla morte
e intirizzito dal freddo.
Questo è un nuovo inizio
e comincia con un manto bianco.
E’ la redenzione della libertà.
E’ la libertà derivata dallo spargimento del sangue.
Quando un odio antico, per secoli,
avvelena le menti della gente assennata
e il sospetto uccide ogni gentilezza,
l’invidia debella gli ideali.
E’ il decesso dello spirito e della carne.
Non c’è vittoria nella morte.
Rimane soltanto la sconfitta
quando i figli strappano la vita dei padri.
Quale beneficio può derivare da tutto questo?
E’ questo il prezzo che dobbiamo pagare?
E’ la redenzione della libertà.
E’ la libertà derivata dallo spargimento del sangue.
Questo è un nuovo inizio.
La rinascita attraverso la devastazione.
Tutta la speranza della nazione è nelle mani di pochi.
E’ l’ennesimo capitolo della storia.
Non c’è nulla di nuovo sotto il sole.
Questo è il nuovo inizio.
Il finale amaro per tutti gli altri.

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