Songs the night sings

NOT YOUR MONSTER – NON IL TUO MOSTRO    
    
Una volta eravamo quelli giovani e tristi    
e tentavamo di spargere la nostra magia    
in questo mondo di cose effimere.    
Cercavamo la dolce perfezione.    
Di trasformarla in afflizione,    
senza distinguere la realtà dalla finzione.    
Ero avventata,    
ma mai così fredda e insensibile.    
Era un gioco a te riservato,    
quando desideravi qualcosa di nuovo.    
Mai più!    
Chiamami quando sarai sobrio.    
Sei troppo ubriaco ora per ricordare.    
Ti ho scritto una canzone d’amore,    
ma ne hai tratto le parole sbagliate.    
Le promesse, i cambiamenti e la fama     
non valgono nulla    
quando dobbiamo esprimerle    
davanti a un pubblico cieco.    
Tutti noi abbiamo commesso errori,    
errori per cui abbiamo pagato    
e io sarò sempre un mostro,    
ma non più il tuo.    
Alla fine abbiamo dato vita a un sogno senza speranza.    
Avevamo tutto, tranne il prestigio    
e sono cresciuta odiando le nostre infanzie.    
L’ho capito dopo che abbiamo fatto calare il sipario    
e tu mi hai fatta sparire: io non ero il mago,    
ma soltanto l’assistente.    
Non ho più assi nella manica    
e tu non sei un incantatore.    
Avrei dovuto comportarmi da lupo,    
ma tu eri un vampiro.    
    
SONGS THE NIGHT SINGS – CANZONI CHE CANTA LA NOTTE    
    
Ogni giorno ho espresso desideri nello stupore.    
Chiudevo gli occhi e vedevo dove mi avrebbero portato.    
Mi sono persa nei miei sogni     
quando ero una ragazza e una bambina.    
Il cuore in fermento e la mente sempre aperta    
correvano incuranti sotto i tersi cieli azzurri.    
Anche allora sapevo che un giorno sarei    
scappata da coloro che mi tenevano prigioniera.    
Da ogni dolore e da ogni persona che mi avrebbe sporcato.    
Mi sono lasciata alle spalle una piccola città,    
nella quale ho giurato che non sarei mai morta.    
Vagherò in foreste verdi    
e riposerò sotto cieli stellati.    
Scalerò ogni collina e ogni montagna    
finché non le avrò viste tutte.    
Voglio vivere le storie che scrivo    
e vedere il mondo intero con i miei occhi.    
Prendere il sentiero sconosciuto    
e ascoltare le canzoni che canta la notte.    
Voglio sentire la fiamma che brucia    
e provare la sofferenza quando fa male.    
Prendere il sentiero sconosciuto    
e ascoltare le canzoni che canta la notte.    
Ora che ho visto ben poco e non di certo molto,    
so però chi sono e chi non sono    
e posso piangere per quelli che inciampano    
nella vita come se fossero perduti.    
Menti indifferenti e occhi probabilmente ciechi    
che vivono senza gioia sotto i pallidi cieli grigi.    
Vorrei soltanto far loro sapere che possono    
salire a bordo, issare le vele e sollevare l’ancora.    
E infine scegliere una rotta verso l’orizzonte.    
Potremmo navigare ogni mare e ogni oceano    
finché non li avremo visti tutti.    
    
WHEN IT ALL COMES DOWN – QUANDO TUTTO CROLLA    
    
Sembri così pallido. Sembri così fragile     
quando le ombre danzano sulla tua pelle cinerea.    
Eri così forte e così pieno di vita!    
Ora qualcosa ti sta divorando da dentro.    
Temo il peggio, ma spero per il meglio.    
Nego tutto mentre il cuore è messo alla prova.    
Un ospite indesiderato nel tuo petto ti reclamerà    
e poi sarà tempo di riposare.    
Lascia che lenisca il tuo dolore    
quando suonano le campane!    
Camminerò con te quest’ultima volta.    
Ero là quando hai indossato la tua corona    
e sono ancora qui ora che tutto sta crollando.    
Mi aggrappo forte. Prego Dio.    
Non lasciarmi, perché non è tutto perduto!    
Non so placare la tua sofferenza.    
Non posso prendere il tuo posto,    
perché il tempo è la verità    
che tutti noi affrontiamo da soli.    
    
SILENCE BETWEEN THE WORDS – IL SILENZIO TRA LE PAROLE    
    
Non c’ero quando la diga ha cominciato a infrangersi.    
Non ero là ad aiutarti a scappare    
e non c’ero quando la terra ha iniziato a tremare.    
Non ero là a tenerti al sicuro.    
Non c’ero quando ti ho detto che avevo bisogno di te    
e quando mi hai detto che tra noi era finita.    
Non c’ero quando avevi bisogno di qualcuno di nuovo    
a cui abbandonarti.    
Due cuori, ora oceani separati.    
Forse guariremo, ma ci porteremo dietro le cicatrici.    
Non sarà facile.    
Tuttavia è qualcosa che dobbiamo fare.    
Il senso si trova nel silenzio tra le parole.    
Nessun amore e nessun desiderio.    
Facciamo quel che va fatto, anche se fa male!    
Il bel viso che ho trovato in te è svanito.    
La grazia e i giorni che conoscevamo sono finiti.    
Adesso siamo qui     
e non c’è più nulla da consumare.    
Non ho più guance da porgere    
e non ho più la forza di lottare nemmeno un altro giorno.    
Non ho più niente da dire.    
Spero che troverai una ragazza     
che resterà al tuo fianco fino alla fine.    
Spero che troverai un’amica.    
Eppure non riuscirò a sottrarmi     
alla sensazione di aver fallito,    
anche se so che non potevamo essere salvati.    
Spero che lei ti dia tutto ciò di cui hai bisogno    
e se devo dire la verità,    
a volte ho sperato di poter essere io.    
Ma ora è finita.    
Non c’è nulla che possiamo fare.    
So che ci vorrà un po’ di tempo    
prima di riuscire a stare meglio    
e anche se abbiamo preso strade diverse    
e l’amore è sfiorito, ne resterà il ricordo.    
    
PILLS ON MY PILLOW – PILLOLE SUL CUSCINO    
    
Il ritmo più sostenuto del sistema impazzisce.    
Fiumi di sudore scorrono senza sosta    
mentre cerco di nascondermi.    
Pensare mi sembra simile    
a camminare sui vetri rotti    
e il dolore non passerà.    
Ci sono pillole sul mio cuscino.    
Ci sono fantasmi nella mia testa.    
Ci sono cose acquattate nell’angolo    
che sarebbe meglio lasciare morte.    
Dimmi come posso convincerti    
delle visioni che ho generato!    
Sono una Cassandra* dell’era moderna.    
Sempre ascoltata, ma mai creduta,    
nemmeno da me stessa.    
Dove sono i soccorsi?    
Non sentono le mie grida?    
Sono intrappolata in un loop senza fine    
e non ci sono spiegazioni logiche.    
Respirare mi sembra simile    
ad avere un macigno nel petto    
e non trovo riposo.    
La mia testa è un campo di battaglia    
e i buoni vi restano sconfitti.    
Il mio cuore è una tomba    
dove giaccio in preda alla follia.    
I secondi diventano ore    
e le ore diventano anni.    
Ritroverò la via di casa    
o rimarrò dentro questa spirale discendente?    
    
Note:    *(Sacerdotessa di Apollo che prevedeva sventure)
    
TO WHATEVER END – VERSO UNA FINE QUALSIASI    
    
Ho dei segreti da custodire.    
Fiamme che avrebbero bisogno di una direzione.    
E tutti questi piaceri fugaci    
sono destinati a conclusioni senza speranza.    
Non so proprio cosa potrei chiedere di meno,    
così aspetto una fine qualsiasi.    
Se non posso averti, nessun altra potrà.    
Mi vuoi quasi a sufficienza da prendermi.    
Hai dato un nome alla mia più grande sofferenza    
e ora lo rivendico qualsiasi sia la fine.    
La fine è tutto ciò che vorrei.    
Assicurami il riposo che sto cercando!    
Prendimi così come sono,    
perché non ce la faccio più!    
L’amore non morirà finché non lo ucciderò.    
Procederò verso una fine qualsiasi.    
Consumerò ogni speranza che proteggevo    
e continuerò a camminare su questa strada interminabile.    
Imparerò quanto valgo    
e scoprirò che non ero fatta per qualcuno come te.    
Avrei dovuto accorgermi che l’abito     
non sarebbe dovuto essere bianco    
e che il peso che portavi non sarebbe stato leggero.    
Per tutto quello che ho fatto non posso farci nulla.    
Non sverrai mai per una come me.    
Sei arrivato come una tempesta    
e mi hai avvolto intorno al tuo dito.    
Hai aggiunto insulti alle mie ferite    
e sei rimasto ad osservare come il dolore persisteva.    
Sei soltanto una cosa da guardare,    
ma non sono io la persona a cui appartieni.    
L’ultima volta è stata l’ultima.    
Me ne sono andata come un ladro.    
Dovevo farlo.    
L’amore non morirà finché non lo ucciderò.    
Procederò verso una fine qualsiasi.    
Non daresti ascolto al mio cuore.    
Non spalancheresti le braccia    
e io non riuscirei ad abbattere i tuoi muri.    
Non so risplendere nella tua oscurità.    
    
THE PALLBEARER WALKS ALONE – IL BECCHINO CAMMINA DA SOLO    
    
Ci sono bambini che non nasceranno mai.    
Ci sono anime che non possono essere salvate.    
Ci sono sogni che non si realizzeranno mai.    
Prega che non accada a te!    
Ci sono case che non dovrebbero essere costruite.    
Ci sono ponti che non dovrebbero essere attraversati.    
Ci sono telefonate che non dovremmo fare mai,    
ma che faremo comunque.    
Cammineremo tra i deboli    
e cammineremo da soli.    
Nel crogiolo dove vengono forgiati i cuori più duri.    
Forse potremmo continuare a tentare    
e un giorno appariremo belli    
agli occhi di qualcuno.    
Un giorno nessun bambino verrà abbandonato.    
Un giorno nessun ragazzino marcerà per la guerra.    
Un giorno nessun anziano morirà nella solitudine,    
ma quel giorno non è oggi.    
Entrate! Qui le anime diventano ciniche.    
In questa direzione c’è la fine dei nostri giorni.    
Ci hanno detto che la fine potrebbe essere bellissima,    
ma nessuno ci ha detto che il becchino cammina da solo.    
Ci sono pensieri che non dovrebbero essere pensati.    
Ci sono cose che non dovrebbero essere comprate.    
Ci sono parole che sarebbe meglio non dire    
e intanto il nostro futuro è appeso a un filo.    
Ci sono azioni che non dovrebbero essere compiute.    
Ci sono guerre che non possono essere vinte.    
Ci sono canzoni che non si dovrebbe cantare    
e credo che questa sia una di quelle.    
Cammineremo tra i deboli    
e cammineremo da soli.    
Nel crogiolo dove vengono forgiati i cuori più duri.    
Forse potremmo continuare a tentare    
e un giorno appariremo belli    
agli occhi di qualcuno.    
Un giorno non ammazzeremo i nostri fratelli.    
Un giorno non ci odieremo l’un l’altro.    
Un giorno ci aiuteremo reciprocamente,    
ma quel giorno non è oggi.    
    
GET OUT OF MY HEAD – ESCI DALLA MIA TESTA    
    
Mi infliggi dolore    
e lo pompi nelle mie vene.    
Poi sorridi e mi osservi impazzire.    
I miei atteggiamenti masochistici.    
Li conosci anche troppo bene.    
Chiamali come vuoi!    
Una rosa con un altro nome è sempre una rosa.    
Esci dalla mia testa!    
Esci dal mio letto!    
Non ti voglio.    
Preferisco stare sola.    
Esci dalla mia vita!    
Esci dalla mia mente!    
Nel tuo cuore c’è soltanto spazio per te.    
Esci dalla mia testa!    
Voglio che tu esca dal mio letto!    
Esci dalla mia testa!    
Hai fatto di me una schiava.    
Un burattino appeso ai fili.    
Vuoi un animaletto, non un rapporto.    
E’ così che ti comporti.    
Parli e io obbedisco.    
Chiamalo come vuoi!    
Una rosa con un altro nome è sempre una rosa.    
Respirare ancora.    
Provare ancora qualcosa.    
Sognare di nuovo.    
E’ tutto ciò che desidero fare.    
Libera ancora.    
In pace ancora.    
Me stessa ancora.    
E’ tutto ciò che vorrei essere.    
    
IF I HAD A HEART – SE AVESSI UN CUORE    
    
Ho tentato e ti ho deluso.    
Sono qui, ma il mio amore giace altrove    
e non posso dire di voler restare ancora.    
Chi sono io per oppormi agli dèi e ai loro disegni?    
Questa sono io,    
quindi se ne senti il bisogno, odiami.    
Se avessi un cuore di certo si spezzerebbe    
e se sentissi qualcosa proverei vergogna.    
Se avessi un cuore.    
Ho peccato tutta la vita per avere la meglio.    
Ti ferirei e ti abbandonerei ancora.    
Faccia a faccia.    
Pelle contro pelle.    
Non provo nulla.    
Non posso cambiare e non so farti capire.    
Se conoscessi le parole chiederei scusa    
e se fossi in te scapperei lontano.    
Se avessi un cuore di certo si spezzerebbe.    
    
I WILL LEARN – IMPARERO’    
    
Devi saper pagare qualsiasi prezzo    
e devi saper reggere qualunque peso.    
Ora che sei qui    
lascia che ti trasmetta una lezione di vita!    
Ogni tua notte è una lotta per sopravvivere.    
Per saper pagare qualsiasi prezzo    
e per saper reggere qualunque peso.    
Ora che sei qui    
lascia che ti trasmetta una lezione sull’amore!    
Devi gattonare prima di imparare a camminare,    
ma non potrai farlo in nessun altro modo.    
Imparerai cosa consumare e cosa desiderare.    
Chi trattenere e chi lasciare.    
Imparerai quando tornare indietro e quando scappare.    
Quando nasconderti e quando combattere.    
Imparerai cosa aggiustare e cosa rompere.    
Chi amare e chi odiare.    
Imparerai cosa sei.    
Ti farà male, ma imparerai.    
La vita non è giusta    
e non tutti i cuori si spezzano.    
Le ferite non guariscono    
e il sapore non diventa più dolce.    
Ora che sei qui    
lascia che ti trasmetta una lezione sul dolore!    
Cadrai prima di puntare in alto,    
ma non potrai farlo in nessun altro modo.    
    
I HAVE TO GO – DEVO ANDARE    
    
Torniamo indietro nel tempo,    
a quando mi stavi sdraiato accanto!    
In quella squallida stanza d’albergo    
che puzzava di fumo e di profumo da quattro soldi.    
Dove sei andato fuori a fumarti una sigaretta,    
mentre io accordavo la mia chitarra.    
Sei rientrato a vedermi suonare    
e abbiamo bevuto tutta la notte.    
Dopo tutti i luoghi in cui sono stata    
e tutte le persone che ho incontrato,    
soltanto con te mi sono sentita a casa,    
come se in realtà non fossi da sola.    
Le luci brillavano intensamente    
e il pullman era in perfetto orario.    
Dovevo andarmene.    
E’ successo tanto tempo fa.    
A volte, quando le cose rallentano,    
mi domando se mi pensi ancora.    
Se pensi a dove sono e a cosa mi è capitato.    
Se sono in Inghilterra o in Giappone.    
Se sto bene o sto male.    
Potrei essere salita sopra un aereo    
o a sprecare la mia vita.    
    

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