AND SO OPENS THE EARTH (ASH MEMORY PART I) – E COSI’ LA TERRA SI APRE (MEMORIA DI CENERE PARTE I)
Dopo anni nascosta nel buio,
si ode un suono e l’ombra riaffiora.
E’ soltanto un sussurro. Una canzone che sfuma.
Una preda da catturare prima che la sua voce si spenga.
Ho arso questa terra
con il sangue del mio passato
e niente di ciò che ne è rimasto
ha avuto la capacità di sopravvivere.
Abbandonerò tutte le mie ricchezze
pur di cercare la candela
che illumina il gelo dell’inverno.
Sei strisciato fuori dal bosco una vita fa
e qui hai giurato di rimanere.
Il passo di montagna era segnato con le solite pietre,
ma sono cadute le foglie
e ora il sentiero ne è ricoperto.
Proseguirò comunque con la forza un tempo sottratta
a un falso ricordo. A un periodo mai stato reale.
Guarda indietro verso casa, prima di andare!
Presto ne perderai l’immagine.
Soltanto quando l’ultimo ricordo sarà svanito
crederò che la lezione che è stata imparata?
Sulla cenere disegnerò una mappa
che mi guiderà lontano
e, senza sapere che la vita ancora scorre,
la sua anima diventerà una cicatrice.
E se rimarremo, una scelta sorriderà sui nostri volti.
Così potremo partire
con la fiducia che qualcosa è cambiato.
Così l’ultima ferita guarisce.
Così la terra si apre.
HOPE AND SHADOW (ASH MEMORY PART II) – SPERANZA E OMBRA (MEMORIA DI CENERE PARTE II)
Mi avventuro fin dove il suono mi conduce
e riposo le mie ossa sul letto ghiacciato della terra.
Mi si offusca la vista,
così non dovrò sapere che non ho la forza
di sopravvivere dove andrai.
Ma un simulacro ancora fluttua nel vento
quando sospiri il mio nome.
Ti prego, guarda al di là di dove sono
quando sarai appeso più in basso!
BITE THE WOUND (ASH MEMORY PART III) – SUTURARE LA FERITA (MEMORIA DI CENERE PARTE III)
Per un momento mi sdraio sulla terra polverosa
e scopro che sono state scavate delle tombe
mentre guardavo verso il cielo,
ma le riempirò col vino con cui ho nutrito la tua anima.
Preferisco vederti morto che vederti proseguire.
Stringi le ferite per richiuderle!
Suturale e sarà sufficiente!
L’unica via che conduce fuori dal bosco
è sorvegliata da molti uccelli
e non mi permetteranno di nascondermi
dalla vergogna della verità
che l’acqua ha il sapore dell’aria viziata
e che l’erba è come un letto di chiodi.
Berrò il fango e dimenticherò
che il mio viaggio è destinato a fallire.
Da sempre è destinato a fallire.
Per sempre sarò destinato a fallire.
Stringi le ferite per richiuderle!
Suturale e sarà sufficiente!
Una bestia morente si trascina accanto ai miei passi
e supplica la fine. Il riposo definitivo.
Ma posso soltanto osservarla agonizzare.
La verità si distende sulla lama affilata della mia spada,
ma quando colpisco, l’immagine del salvatore si dissolve
e i tuoi ricordi su di me si condensano in un nome.
Accetterò il tuo dolore,
finché non potrò rivendicarlo per me stesso.
Sono troppo debole persino per succhiare
il veleno dal tuo sangue
e lascerò che si riversi nelle coppe da cui entrambi beviamo.
Seguirò la speranza e l’ombra,
fin nel cuore della foresta
e lascerò che ogni dubbio venga spazzato via dall’oscurità.
THE FAINTEST ECHO (ASH MEMORY PART IV) – L’ECO PIU’ FLEBILE
Prima di proseguire,
facciamo un bel respiro!
Il tanfo della morte è qualcosa
che dovremo sopportare.
In questo momento di disperazione
prenderemo ciò che possiamo.
L’eco più flebile.
La mano tremante di un vigliacco.
L’eco più flebile.
L’unico amico di un codardo.
Un viaggio senza speranza
condurrò fino alla fine.
THE GARDEN OF FIRE – IL GIARDINO DI FUOCO
Innumerevoli anni sono giunti e passati
e ancora scaviamo nelle profondità dell’oceano
per trovare il fuoco.
I cieli semplicemente collassano
e ancora li attraversiamo,
ammantati del nostro comune travestimento.
Vedrai ciò che vedo io
e ti servirà un’imbracatura.
Temerai ciò che temo io quando ti avvicinerai.
Le scale della fiducia discendono
decisamente a lungo verso il cuore della natura selvaggia
e verso le sue paludi.
La sopravvivenza ha preso il controllo
e noi abbiamo perso la forza di volontà.
Il desiderio si contorce nel bisogno
quando avvertiamo il brivido della morte.
Griderò il tuo nome se punterai la freccia
e se la tua ira verrà scatenata,
ma mi ritirerò se la luce dovesse mostrare la tua essenza
e se la tua collera si placasse.
Non c’è via d’uscita da questa caverna di bugiardi,
quando tutti loro banchettano coi miei occhi.
Invece di colpire il bardo da una quercia morta,
gli strapperò la carne dalle ossa.
Avrei potuto prosciugare del sangue i nostri sogni,
ma ho preso il mio.
Se dipingessi la scena di un uomo davvero perduto
in una ragnatela a spirale,
dimenticheresti che la mia mano
si è aggrappata ad un unico filo?
Se scaverai in profondità nel terreno
vi troverai la corona degli inganni perduta.
Affondando in un mare di polvere e di pensieri contorti,
impareresti finalmente che non era per te che combattevo.
Una riflessione vive nel tuo cuore mite.
Cerca il suo sguardo e osserva come se ne avessi una parte!
Abbiamo raggiunto il limitare della terra e del mare
e sento che il mondo si rovescia su di me.
Prenderò la via verso le stelle
e dimenticherò perché ho camminato così a lungo.
Negli abissi marini delle mie bizzarre rotte
vedrai finalmente le mie parole prendere fuoco.
Bruceranno ogni supplica e mi bruceranno dentro.
Potrei vivere per sempre.
Potrei sognare per sempre nel giardino di fuoco.
Sono ormai esausto,
ma potrei combattere per sempre
e oppormi a qualsiasi tempesta nel giardino di fuoco.
Per ora ci arrenderemo al sole al tramonto.
Ci sveglieremo e scopriremo
che l’intenzione e l’azione sono la stessa cosa.
Non disperare se non arriverai alla tua mente!
Per stanotte berremo insieme dal calice del tempo.
LINGER – ESITARE
Prendi il fuoco
e plasmalo nella forma di un bambino!
Lascia che canti
ciò che hai cercato di dire per un po’!
Non resta niente.
Non corpi che possano assorbire il calore della fiamma.
Non resta niente
e ogni parola pronunciata appare uguale alle altre.
Abbiamo forgiato due martelli
con cui scolpire le mura che abbiamo scelto di erigere
e io li afferrerò entrambi.
Forse tu potrai onorare il detentore della colpa.
Tuttavia la bandiera bianca opprime il ragazzo
e dà rifugio alle menzogne.
Sei stato salvato soltanto perché
non potevi essere distrutto.
Per l’ultima volta tenterò di addomesticare la bestia
senza fendere la carne,
ma nessun metodo è fin qui servito.
Se andrò avanti,
proseguirò con la presa più debole possibile,
ma né i guerrieri, né le umili parole
possono esitare in questa terra.
THE MEANS TO PRESERVE – I MEZZI PER DIFENDERSI
C’è una luce sull’orizzonte del mare
che continua ad invitarmi.
Non è difficile smarrire quel bagliore
quando si è sballottati verso l’abisso.
Aspetta nell’oscurità che un uomo ne spalanchi il cancello.
Soltanto degli occhi è la colpa
per quanto hanno letto nella fiamma di una candela.
Giuro che farò tenere il passo ai cieli grigi,
ma ti prego, tienimi lontano il buio!
Il sangue di un cuore d’ombra
non potrà mai scorrere nelle tenebre.
Chiudi gli occhi e resterai sempre qui,
senza nulla da cui nascondersi o da temere.
Portami uno scudo, non una spada!
Ma non portarmi nulla di ciò che ho adorato!
Offrimi i mezzi per difendere il corpo
e non ti chiederò più nulla!
Non aspetto il destino. E’ troppo tardi.
Portami uno scudo, non una spada!
Donami l’ultima ricompensa di un codardo!
Perché se mi garantirai la forza di affrontare questa battaglia,
non ti supplicherò più per nient’altro.
Abbiamo sfruttato l’intuizione della nostra mente
secondo cui il cielo oltre i boschi fosse divino
e ovunque viaggeremo
pianteremo le nostre radici e gli alberi cresceranno in fretta.
Stelle della notte congelata,
non guidate i miei passi!
Non rimediate alla mia tragedia!
Lasciate per una volta che metta a punto il mio sguardo
e lasciate che i giorni facciano il loro corso!
Nasconditi finché puoi! Ti vedranno.
Quelli che hanno riportato ferite sulla carne
diranno: “La speranza valeva questo disastro!”
Non emettere un suono! Ti sentiranno
e scateneranno il fuoco dall’alto.
Quella fiamma crudele che accenderanno
e che chiameranno amore.
Forse troverai la forza dopotutto.
Forse non siamo destinati alla sconfitta,
ma tutto ciò che ho sempre visto
nello specchio dei tuoi occhi
è una candela accesa per opporsi al freddo
e un bambino nato per dimenticare i vecchi tempi.
Ti giuro che mai avrei vissuto in quel modo!
Lascia che i pezzi cadano dove devono farlo!
La luce sull’orizzonte del mare
ha preso il controllo su di me.
Cerco di afferrare tutto ciò che desidero
e che galleggia sull’abisso.
Adesso so che non verrò mai privato del desiderio
finché non verrò distrutto.
Comprese la bussola e la mappa,
cosicché non ci sarà modo di tornare indietro
ai luoghi dove la libertà trionfa
e dove persino la tenebra può cedere.
Sono arrivato a capire che non volevo fare quella scelta.
Prendi tutto quello che ho!
Prenditi la mia voce!
Dormirò ai confini della Terra,
lontano dalla rinascita della vita in primavera.
Dopo tutti gli anni trascorsi qui
non sono ancora fuori pericolo.
La consapevolezza è raggiunta:
tutto ciò che conosceremo sarà la paura.