TYRANNEI – TIRANNIA
E’ vero che il pedone può mangiare il re.
La libertà di parola è una miccia.
Il sigillo viene rotto.
Sì, quando non c’è più speranza.
E’ vero che la notte li tiene prigionieri
e che una scintilla da sola non la può illuminare,
ma può creare una deflagrazione
e pietra dopo pietra il muro si sgretola.
Le tirannie crolleranno
e mondi liberi sorgeranno dalle macerie
e faranno girare la ruota del destino.
E’ soltanto una questione di tempo.
I desideri cresceranno e fioriranno
e le nazioni si libereranno dal giogo della paura,
ma la pace sarà fragile,
perché l’invidia è sempre in agguato.
E’ vero che tutti voi sapete
che la verità è sorella della menzogna.
E’ vero che la guerra non conosce pietà
quando il deserto brucia.
E’ vero che la giustizia è una puttana
e che la rivoluzione divora i suoi figli.
Che pietra dopo pietra si riduce in sabbia.
ENDZEIT – GLI ULTIMI GIORNI
Il blu è stato spodestato da un nero profondo.
Gli alberi sono in lutto e piangono resina amara.
Gli uccelli tacciono. Il silenzio gli grida contro.
E’ tornato per gettare il suo incantesimo su di te.
Il suo corpo risuona, imponendo la sua melodia.
Un groviglio atonale di toni in agonia.
Appaiono creature che lo seguono nella notte.
La feccia e il branco si sveglieranno ad accoglierlo.
Semina odio nel tuo cuore.
Ti vende la bugia del potere e del dolore.
Ti mette un pugnale in mano.
Dio dà e Dio prende. Dio se ne è andato.
E’ l’ora della fine quando il sole tramonta.
La tentazione ti afferra per avere la tua anima.
E’ l’ora della fine e i demoni ti invitano a ballare.
La tua corona inaridisce fino a diventare una corona di spine.
Il potere è allettante e ha un sapore dolce.
La pietà è rinchiusa in un’oscura prigione.
La verità soffoca, piegata e modellata,
perché sei il servo che uniforma i suoi valori.
Lo segui ciecamente verso un altro tempo.
Ti immergi nel sangue e banchetti con la sofferenza.
Ti abbandoni ai piaceri, spinto dall’avidità.
L’uomo diventa un animale diabolico.
L’ultimo grido tace.
Ha svolto il suo compito
e il sipario cala sulla notte.
Ora si addormenterà.
Il mondo risorgerà, ma quando si sveglierà di nuovo
le braci sopite ricominceranno a bruciare.
Sono gli ultimi giorni e regna il gelo.
L’uomo virtuoso diventa una bestia.
E’ l’ora della fine e i demoni ti invitano a ballare.
La tua corona inaridisce fino a diventare una corona di spine.
ROTEN REGEN – PIOGGIA ROSSA
Sono un vagabondo e mi piace percorrere sentieri bui.
Cammino sempre solo nella notte, fuori dal percorso.
Mi accompagna una canzoncina che soltanto io posso sentire.
La mia guida nella notte seduce i miei sensi.
Quando si ferma significa che ho raggiunto la destinazione.
E’ come una costrizione. E’ simile a un impulso.
Questa follia mi spinge inevitabilmente al delirio
e una voce mi dice: “Accendila!”
Pioggia rossa. Le scintille sprizzano nella notte.
Pioggia rossa. Una canzone mi ha portato da te.
Mi dai sicurezza. Il calore che libera il mio cuore.
Pioggia rossa. Saremo unti per l’eternità.
Per oggi è andata bene. Le braci riscaldano la mia anima.
Mi hai sorriso e non vuoi che soffra,
perché sono un vagabondo e mi piace percorrere sentieri bui.
Ascolterò la mia canzoncina.
La melodia della pioggia rossa.
Quando cala il silenzio ho un nuovo obiettivo.
Sentire ancora la pulsione. Il desiderio. L’impulso.
Basta un po’ di paraffina. Una piccola scintilla.
Una voce mi dice: “Accendila!”
Ti senti solo. Lascia che sia io la tua salvatrice!
Accendi questa piccola casetta!
Accendila!
Pioggia rossa. Non lasciarmi mai più da solo!
Voglio stare sempre con te.
Pioggia rossa. Mi immergerò nel tuo cuore.
KINDER DES ZORNS – FIGLI DELL’IRA
Vivono nei canali di scolo come i ratti.
Ombre morte sulle facciate dei palazzi di questa città.
Nessuna speranza di vita o di un domani senza preoccupazioni.
Vengono gettati via come foglie appassite.
Sono freddi e hanno cuori di ghiaccio pieni di violenza.
Un machete come scettro nelle piccole mani.
Nati morti per morire. Una strada a senso unico verso la rovina
e la terra promessa sempre in vista.
Il loro piccolo cuore puro è diventato freddo come una pietra
e gli sguardi gelidi e vuoti si posano su di voi.
I figli dell’ira sono l’incubo del vostro mondo.
Abbandonati da Dio e pieni di rabbia prosperano.
I figli dell’ira. L’odio li mantiene in vita
e il loro seme germoglia.
Sono i figli della tempesta.
Sogni d’oro! Il dolce veleno gli rosicchia le vene.
Dà loro calore e placa l’angoscia.
Un piccolo passo di troppo per avere un momento di conforto
e percorrono il sentiero verso la morte.
Appena usciti dal grembo materno
avanzano spinti dai desideri della loro brama.
Ma la bomba ticchetta
e i dannati hanno posato lo sguardo su di voi.
Un piccolo cuore di pietra, nutrito a sofferenza e dolore.
Gli sguardi gelidi e vuoti si posano su di voi.
Sono l’incubo del vostro mondo.
Non conoscono pietà, né perdono.
Sono i figli dell’ira e la paura li tiene prigionieri.
Il destino segue il suo corso.
Sono i figli dell’ira.
KALTES HERZ – CUORE FREDDO
Corro avanti e indietro senza meta e in confusione.
Mille pensieri mi zavorrano.
I contorni svaniscono. Tutto scompare.
Immagini perdute mi fissano nel silenzio.
Il nostro cammino finisce qui.
Abbiamo perso ogni cosa
e scrivo su un pezzo di carta,
perché probabilmente non c’è futuro.
Cuore freddo e occhi spenti. Non ci sei più.
Sento il vuoto che mi si stringe addosso.
Voglio soltanto andarmene da qui.
Dove abbiamo sbagliato? Che cosa è successo?
La strada è alla fine? Non riesco a capirlo.
Mi lecco le ferite e scappo da te,
ma la tua immagine mi segue.
Il nostro tempo è finito. Un nuovo periodo comincia.
Brucio questo maledetto foglio.
Allora di sicuro ci sarà un futuro.
Scappo. Fuggo lontano dalla mia rabbia.
Brucio le nostre foto e mi scaldo accanto al fuoco.
Scappo da te. Fuggo fino ai confini della terra.
Spero che il destino mi assista.
Il nostro tempo è finito,
ma di sicuro ci sarà un futuro.
Cuore freddo e occhi spenti. Non ci sei più.
Sento il vuoto che mi si stringe addosso.
Voglio soltanto andarmene da qui.
Cuore freddo e occhi spenti. Fuggo lontano da qui,
come un ruscello che scorre nell’immensità del mare.
Voglio soltanto andarmene da qui.
VERSUCH ES DOCH – RIPROVARE
Hai tutti i giorni l’abisso davanti agli occhi senza un senso.
Hai perso la spinta e ti consumi.
Non riesci più a proseguire. Puoi soltanto tornare indietro.
Questo gioco è finito. Hai già sperimentato il brivido.
Perché non ci provi? Mi senti?
Avanti, provaci o ti distruggerà!
Brucia tutti i ponti e dimentica il tempo passato!
Spezza gli anelli della catena,
anche se il tuo cuore è straziato dal dolore!
Una palude di sensazioni ti trascina a fondo lentamente
e il mare della tentazione annega ogni tuo grido.
Ore di sollievo sono seguite da giorni di tormento.
Se è vita o morte, la scelta è tua.
Brucerai e congelerai fino a morire
e ti perderai nelle sofferenze della tua anima.
Ti sgretolerai pezzo dopo pezzo.
Andrai all’inferno e ritorno,
ma puoi risorgere, cresciuto, più forte e potrai andare lontano.
Perché non ci provi? Mi senti?
Riprovaci! Uccidi i tuoi demoni!
Brucia tutti i ponti!
Sii pronto per la prossima battaglia,
perché l’avidità torna sempre!
Sarà una battaglia che dura per sempre.
LEBEN – VITA
Senti come il suo cuore si spezza?
Senti come l’ago punge?
Senti il suo grido d’aiuto?
Distruggerlo? Ti renderà davvero libero?
La follia è al delirio
e con le ultime forze alza la voce e implora.
Voglio vivere! Vivere!
Occhio per occhio e dente per dente.
Così sarà fatto.
Oggi voglio vederti morire per le nostre sofferenze.
Senti come il suo cuore si spezza?
Senti come l’ago punge?
Senti il suo grido d’aiuto?
Volevi la pace? E’ finita!
Ogni notte lo stesso sogno.
Senti sempre la sua voce che ti implora.
Voglio vivere! Vivere! Perdono!
Occhio per occhio e dente per dente.
Ecco cosa è successo!
Oggi ti vedranno morire per le loro sofferenze.
TAUB BLIND STUMM – SORDO CIECO E MUTO
Giornata lunga e grigia. Finalmente è a casa.
La TV accesa. Buttato sul divano, gli piace stare da solo.
Sente un pianto soffocato, lieve e sottile, provenire dalla porta accanto,
ma non gli interessa immischiarsi con i vicini.
Si abbandona ai sogni.
Per una volta vuole essere un re
in un castello costruito con la sabbia.
Un colpo fa tremare il muro della stanza.
Strappato dai suoi sogni si alza in piedi.
Sente delle urla e dei colpi.
Un lamento silenzioso. Qualcosa di strano.
Non vuole sentire niente.
Non vuole vedere niente.
Non vuole dire niente.
Non osa. Non protesta.
Non vuole guai, questo è certo.
Sordo, cieco e muto. Le scimmie restano in silenzio.
Sordo, cieco e muto. Le scimmie restano sedute.
E’ un mondo meraviglioso e ideale.
Sente e vede soltanto ciò che gli piace.
E’ tutto così bello e buono.
La sua vita non dovrebbe essere diversa.
Una luce blu. Il muro freddo. I minuti passano.
Notizie dell’ultim’ora.
Un crimine. Non si capisce.
Una piccola sacca nera della polizia.
La gente è stupita, ma lui sa.
Gli fa venire il voltastomaco.
Bussano alla porta. Lui tace, come se non ci fosse.
Il suo castello si sgretola.
Chiude gli occhi e fa finta di niente.
Non ho sentito, né visto nulla.
Vorrei dire qualcosa. Mi piacerebbe,
ma perché ci devo andare di mezzo.
Non vogliamo sentire nulla.
Non vogliamo vedere nulla.
Non vogliamo dire nulla.
Non osiamo.
Non sopportiamo la verità,
ma ci lamentiamo se le cose vanno così di merda.
Quindi finirà come deve finire
e infatti è finita.
Sordi, ciechi e muti. Siete come le scimmie.
Sordi, ciechi e muti. Le scimmie se ne restano sedute.
E’ un mondo meraviglioso e ideale.
Sentite e vedete soltanto ciò che vi piace.
E’ tutto così bello e buono.
Spero di non diventare mai così.
Vaffanculo al vostro mondo perfetto!
Strozzatevi coi vostri soldi zuppi di sangue!
Il vostro mondo è finzione e apparenze.
Spero di non diventare mai così.
Sordi, ciechi e muti.
Siete come scimmie.
Sordi, ciechi e muti.
Sì, le scimmie sono stupide.
FREIHEIT – LIBERTA’
E’ il fuoco nella mia anima.
E’ la stella più luminosa del firmamento.
E’ come un grido nella tua gola.
E’ come dinamite che rompe le catene.
E’ come benzina che scorre nelle vene.
E’ come la strada verso la terra promessa.
Ti fa litigare con il destino
e spesso anche con la paura.
Non senti la sua chiamata?
E’ nata da una parola scolpita nella pietra.
Libertà!
E’ il desiderio di tutti i cuori.
Libertà!
Il suo prezzo sono la lotta e il dolore.
Libertà!
Siete pronti a morire per essa?
Libertà!
Sì, questa battaglia non finirà mai.
E’ come l’acqua nel deserto.
E’ come la luce nella più profonda oscurità.
Spinge la marea verso la costa
ed è come un uragano che unisce i nostri cuori.
E’ il cosmo delle idee
ed è fragile come un cuore di vetro.
Non conosce confini, né barriere
e io ne sento la chiamata.
E’ nata da un “Credimi! Non sei solo!”
Libertà!
Sento le urla
e dentro di me provo dolore.
Il mondo è pronto a spalancare nuovi orizzonti?
Capite questa parola?
Non accadrà mai.
Libertà!
Sento il richiamo nelle orecchie.
Libertà!
La speranza non è ancora perduta.
Libertà!
Siete pronti a morire per essa?
Libertà!
Questa battaglia non finirà mai.
Libertà!
DIE JAGD BEGINNT – LA CACCIA HA INIZIO
Fa freddo e il mio respiro si condensa.
La foresta è buia. Posso udire ogni rumore.
Non so dove sono e che cosa sta succedendo.
Sono intrappolato in un loop che gira all’infinito.
Il branco si muove e fiuta le mie tracce.
Ho comprato un biglietto per un giro dell’orrore.
Un’illusione mi attraversa il cervello,
ma il mio istinto mi dice di fuggire.
Sono prigioniero del tempo e dello spazio.
Liberatemi da questo sogno!
Inizia l’inseguimento e io scappo per salvarmi la vita.
Avverto la paura nel vento.
Cerco di urlare, ma non voglio arrendermi.
Poi il sogno ricomincia da capo.
Il momento è arrivato.
L’animale è pronto a colpire.
La bocca spalancata per un’eternità.
La paura mi paralizza.
Sono completamente bloccato.
Aspetto la fine e voglio tornare nel grembo di mia madre.
Sento i denti che affondano nel mio petto come rasoi.
Guaiscono e latrano in una sinfonia di piacere.
Resto lì, svuotato e senza fiato.
Poi tutto ricomincia da capo.
Sono prigioniero del tempo e dello spazio.
Liberatemi da questo sogno!
Inizia l’inseguimento e io scappo per salvarmi la vita.
Nel mio mondo oscuro il sogno diventa realtà.
Resto appeso senza vita a dei fili,
quando finalmente cala il sipario.
Un gioco selvaggio.
Il battito cardiaco è arrivato a mille.
Era mattina presto quando ho sentito l’odore del branco.
Puzza di desiderio di morte,
unita alla pura brama di uccidere.
Uno sbuffo squarcia il silenzio.
Aspetto il morso.
Inizia l’inseguimento e io scappo per salvarmi la vita.
Non si torna più indietro. Il gioco è finito.
Non sono più il cacciatore, ma sono la preda.
Un proiettile mi colpisce al collo.