NOMENKLATURA – NOMENCLATURA
E’ tutto intorno. Un muro di bugie,
concepito su scala imponente.
E ancora noi sottostiamo e tolleriamo,
perché sappiamo che non possiamo
interrompere la caduta.
Perché sappiamo che peggiorerà
giorno dopo giorno.
Guardate il mondo!
Non c’è proprio nulla da preservare
in questa vita vuota.
Siamo rotti nell’animo.
Siamo destinati a essere prodotti sacrificabili
e per emulare una felicità da quattro soldi,
come zeloti, imitiamo.
Facciamo la nostra parte,
nascosti in inutili illusioni,
ma la gloria svanirà
e non resterà altro che la sofferenza.
Il nostro Dio è morto
da quando ci hanno proclamati divini.
Siamo diventati come gusci vuoti
e nessuna fede può nutrirci o sostenerci.
Vaghiamo da luogo a luogo,
sommersi da sogni miserabili.
Non proviamo amore. Non proviamo odio
e affronteremo il cuore della distruzione.
A.E.O.N. – EONE
Sono il volto vuoto che governa
attraverso la delusione
e piega le anime degli uomini.
Un tipo di voce delicata
che adesca la Grande Feccia.
Tutti acclamano l’epoca del peccato,
come fanno i traditori e i pedoni accondiscendenti.
Credo alle mie stesse bugie.
Alle mie esortazioni.
Alle parole che predico
e che non sono altro se non derive sistematiche.
Sono finzione,
ma nelle vostre teste esisto solo per intrattenervi
ed evitare che le masse si sveglino.
Prevarrà l’ignoranza
per guidare la plebe e appagarne i desideri.
Per corrompere e sovvertire.
Sento soltanto il bisogno di detestare
la profonda sostanza della verità
e ridefinire cosa è giusto.
Vi muoverete a ogni mio comando.
La vostra volontà in pezzi è un tale piacere per me.
DOOMSDAY PARTY – LA FESTA DEL GIORNO DEL GIUDIZIO
(La festa del Giorno del Giudizio sta iniziando).
Sagome fremono nelle luci morenti.
Diecimila gradi Fahrenheit.
Bruciamo tra costanti gradi centigradi.
Il trasferimento di calore viene amplificato.
Figure cinetiche girano tutt’intorno.
Ragazze pericolose in overdrive.
La pressione del sangue ci spalanca gli occhi.
Estatici. Polarizzati.
Ora guardate! Il sole si spegne
e ancora il cielo riluce di un bianco luminoso.
Affondiamo nella folla!
Gridiamo finché tutto non diventerà nero!
(La festa del Giorno del Giudizio sta iniziando).
Prove di resistenza per opporsi alle basse prestazioni.
Neghiamo l’inadeguatezza del corpo
e puntiamo in alto.
Il nostro respiro accelera
ed è così che capiamo il tragico prezzo
dei nostri sprechi di tempo.
Non ha senso se dobbiamo morire
e non sapremo mai se in definitiva
abbiamo vissuto.
Smettiamo di muoverci per un istante
e sanguiniamo soltanto per sentirci vivi.
Come se un’onda ci sommergesse,
crolliamo e rabbrividiamo.
Il firmamento comincia a prendere fuoco
e già sappiamo che non durerà per sempre.
Non è altro che una menzogna.
Un fragile surrogato di gioia.
Eppure ancora vogliamo definire la linea
dove la vita e la morte si toccano.
Dove la notte e il giorno s’intrecciano
amiamo e odiamo in avanzamento veloce.
L’impulso è sbagliato.
L’adrenalina è gasolio.
Il sapore di polvere si fa più acre.
HUMAN BLACK BOX – SCATOLA NERA UMANA
Lottavo per cambiare ogni cosa
e sbarazzarmi della disperazione.
Credevo che fosse più semplice
dare fine alla sofferenza,
ma tutto resta com’è.
Un posto orrendo per maiali
e depravazione mondana.
Supportiamo la blasfemia
e benediciamo l’ipocrisia
e alla fine votiamo per la distruzione.
Gli imperi continuano a crollare
e comunque nessuno può impedire alla terra
di seguitare a girare.
Non serve provare a combattere.
Aspettate e vedrete!
I virtuosi bugiardi non trionferanno per sempre.
Ho fatto un giro completo e poi ho capito:
meglio mettersi a sedere
e guardarsi la macabra tragedia
insieme a questi mostri tormentati.
Non hanno importanza la nostra forza di volontà
o il nostro potere.
Non abbiamo modo di definire il corso del destino.
Non c’è altro che delusione
e nessuno può cambiare ciò che ha dentro.
Nessuno può purificare il lato oscuro dell’umanità.
Non serve provare a combattere.
Aspettate e vedrete!
I virtuosi bugiardi sono destinati a morire
e in questo sta l’equità della vita.
KILL JOY – GUASTAFESTE
Tutto ciò per cui lotti,
questa sicura fortezza di devote convinzioni,
m’ispira ancora scetticismo.
Pieno di te, mi guardi e dici:
“Ehi tu, guastafeste! Vattene!
Risparmiami le tue obiezioni!
Non fare l’avvocato del diavolo!
Ti prego! Adesso lasciami in pace,
per l’amor di Dio!”
Sai cos’è giusto e sbagliato.
Salti alle conclusioni,
plausibilmente da condannare
e prendi una singola parola saggia
come verità eterna.
E’ per questo che dici sempre:
“Ehi tu, guastafeste! Vattene!”
Io aspiro a qualcosa che non coglierai mai.
Un mondo che non è né bianco, né nero.
Una visione più ampia.
Poiché nulla è totalmente puro o completamente oscuro,
come le migliaia di variazioni in ogni ombra di grigio.
Una volta ti ho interrogato sul tuo dualismo
e hai potuto soltanto farfugliare:
“Non mi mettere alla prova,
perché sono io nel giusto!”
Cerchi di occultare la tua confusione
e vorresti che scappassi,
cosicché quel tuo mondo manicheo*
rimarrebbe sempre lo stesso.
La tua mediocre fede è così sconfortante!
Note: *(Religione dei primi secoli dopo Cristo
che divide nettamente la natura di tutto tra Bene e Male).
I AM ULTRAVIOLENCE – SONO L’ULTRAVIOLENZA
Vorrei schiantare questo mondo.
Ricoperto di sangue mi rallegrerei
e sono incline a distruggere tutto ciò
che mi attraversa il cammino.
Potrei confrontarmi col Creatore in persona.
Non sono qui per sottostare alla carità
quando l’odio è una tale prelibatezza.
Non riesco a non pensare con il sorriso
alle vostre spine dorsali frantumate sotto il mio piede.
Perché su questa terra dovrei trattenere
la mia istintiva violenza,
quando vedo gli altri cercare scuse assurde
per i loro omicidi e le loro stragi
e desiderare insensati massacri?
Io non cercherei di nascondere
una così evidente stupidità.
Perché dovrei farmi coinvolgere in una simile mascherata?
Non voglio prendere per il culo nessuno
e accetterò di affrontare i miei lati peggiori.
Sì, sono l’ultraviolenza!
ELECTRONEGATIVE – ELETTRONEGATIVO
Fin dall’inizio ho capito di non poter vivere così.
Svilire me stesso in nome della vostra società?
Ne critico la falsità e ne vedo la totale ipocrisia.
Dovrei plasmare i miei pensieri per guadagnarne sicurezza?
Non sono nato in questo mondo per sostenere
i vostri fallimenti e i vostri errori.
La vita è un dono che vale una volta sola.
Preferisco starmene in disparte
e non vendermi l’anima.
Detesto questa deficitaria civilizzazione
dove i santi sono semplici peccatori morti, riveduti e corretti.
Non mi chiedo come mai l’avidità e l’umiliazione
siano diventate la norma
con cui vincolare e regolare il genere umano.
Abbiamo accolto il regno della costernazione.
Ehi, guardatevi!
Vi rotolate nella corruzione e tra spudorate bugie.
Ancora prendete in giro voi stessi
e scapperete fino alla vostra morte.
Rimango basito e senza parole
di fronte a tanta pochezza.
E’ semplicemente utopistico pensare di chiedere
un po’ di razionalità?
Essere degni di un giudizio approssimativo?
Non dubitare mai dell’autorità?
Non sembra essere una libera volontà,
ma piuttosto una schiavitù calcolata.
Come il diamante e il carbone
sono costituiti di materia simile,
è così facile confondere un porco in abiti da ufficio con un uomo.
Mi sembra di essere l’unico sopravvissuto
di una nazione in estinzione.
Chi conosceva la verità giace in questo luogo
che nessuno ha il coraggio di esplorare.
IN THE COLD LIGHT – NELLA FREDDA LUCE
Chiudo gli occhi e attendo fino all’ultimo,
prima di affrontare questo giorno spaventoso.
Mi nascondo in questa stanza,
immerso nel bagliore dell’alba
e non provo altro che rimorso.
Vorrei cambiare ogni cosa,
tutti gli errori che ho commesso,
ma non posso dimenticare l’amaro sapore della vergogna.
Avrei voluto essere forte abbastanza
da smorzare questo dolore,
anziché continuare a discendere
e a consumarmi nella disperazione,
nella fredda luce del giorno.
Ogni gioia muta in delusione.
LUCIFER EFFECT – EFFETTO LUCIFERO
Disilluso, ma ancora attratto,
con brutale crudeltà neghi la santità della carne
e mi induci a distruggerla.
Dici che non è una questione di fiducia.
I più forti non mentono.
Non importa se devo far sanguinare i miei simili.
Va bene così,
come se Lucifero sorgesse dalle ceneri della grazia.
E’ il declino del sole.
Il mio cuore è congelato,
come se Lucifero sorgesse dalle ceneri della grazia.
E’ il declino del sole
e le mie ali sono in fiamme.
Oh, mio alter ego!
Ti sento sussurrare nella mia testa.
“Che ironia! Quelle che chiamano fede e devozione
non sono altro che immondizia!”
Basta con la tolleranza!
Si oppongono alla lussuria e alla depravazione
e poi ignorano i loro stessi peccati.
Quando lo Spirito dei Tempi inneggerà al crudo pandemonio
li getterà tutti all’inferno.
“Preparatevi ad essere ingannati
da coloro a cui avete affidato i vostri intimi sogni
e le vostre peggiori paure!
Ad esserne raggirati!”
Non c’è posto per la speranza nel vostro mondo.
Vi piace deridere il mio costante sforzo
di trovare un modo per restare passivo.
LOVE LIKE BLOOD – L’AMORE COME IL SANGUE
Dobbiamo vivere le nostre vite come soldati al fronte,
ma la vita è breve
e devo continuare a correre tutto il tempo.
La forza e la bellezza sono destinate al decadimento.
Taglia la rosa appena sbocciata!
Finché non arriverà un impavido
e questo gesto verrà compiuto,
l’amore sarà come il sangue.
Ogni giorno trascorre tra la frustrazione e lo sconforto.
L’amore e l’odio combatteranno col cuore in fiamme,
finché le leggende vivranno e l’uomo sarà di nuovo dio
e l’autoconservazione non dominerà più il mondo.
Dobbiamo sognare terre promesse
e campi che non si dissolvono mai con le stagioni.
Intanto che camminiamo verso l’infinito
impareremo a morire
e lacrime rosse verranno versate nel grigiore.
MERIDIAN AD – MERIDIANO AD
Crediamo di essere eterni
finché non ci avviciniamo al punto di non ritorno.
Qualsiasi stato di grazia è transitorio.
Tutti moriremo e diventeremo cenere e polvere.
Desacralizzati. Desensibilizzati.
Inseguiamo la luce
col desiderio di vivere ancora un po’.
E’ come un buco nel nostro petto.
Una ferita evidente che sanguina, sempre aperta.
Raggiungere l’apice della vita
significa camminare in una valle di lacrime?
I cieli rimangono sempre troppo lontani,
da qualsiasi luogo li osserviamo.
Raggiungere l’apice della vita
significa camminare in una valle di lacrime?
Risplendiamo per poi dissolverci nell’oblio
ed essere assolti nella morte.
Abbiamo cercato forza nella felicità,
ma la deprivazione è tutto ciò che abbiamo ottenuto.
Continuiamo a tentare di arrivare alle stelle
e di negare la mortalità,
ma ci eleviamo solo per una caduta più profonda,
condannati ad arrugginire e a sgretolarci per secoli.
Ad assistere ai resti dei nostri sogni
che si trasformano in rovine fumanti.
Cavalchiamo il turbine del destino.
Una gigantesca tempesta di cataclismiche
e catastrofiche proporzioni.
E’ come un buco nel nostro petto.
Una ferita evidente che sanguina, sempre aperta.
FROM ZERO TO NOTHING – DA ZERO A NIENTE
Giorno dopo giorno replichiamo gesti automatici.
Non posso non accorgermi di questa ripetitività
e non restarne anestetizzato.
Non posso fuggire.
La mia vita è in dissoluzione.
Come potrei spezzare questo costante cerchio
e poi elevarmi e ritornare nella luce?
Ho aspettato a lungo il giorno in cui
avrei potuto risolvere la questione,
ma non cambia mai nulla.
Ho gettato via la mia vita.
Sono passato dallo zero al niente,
diventando ciò che avevo giurato
non sarei mai diventato.
Quando non c’è via d’uscita
tutto diviene insignificante.
Non riesco a respirare.
Non riesco a dormire.
Sono morto?
Non ho più fede. Non ho più speranza.
Non ho più sogni.