Rise radiant

THE TEMPEST – LA TEMPESTA

Hai le tue vie, come le ninnananne.
E’ questa la bugia in cui speravi?
Il pugno chiuso e la farfalla.
Dimmi! E’ questa la strada che vuoi?
Ti accontenteresti di un piccolo pezzetto di abbastanza?
Hai una schiena spaccata da offrire
per trasportare il tuo cuore d’oro
e consegnarci al fiume.
Non ci sono santi.
Soltanto la forza di resistere
per l’ascesa dell’uomo virtuoso.
Lascia che il tempo sia il testimone, la rivolta e la pioggia!
Non ci sono santi.
Soltanto il fulmine sotto la pelle e la fragilità.
Non ci sono santi.
Siamo la cascata nascente e l’onda che si abbatte.
Non ci sono santi a salvarmi.
Vuoi che abbia lo sguardo di una madre?
Ho portato un testimone per te.
Vedo il primo e l’ultimo per farli miei
e non mi serve altro per esaltare la mia anima.
Vedo la bellezza della beatitudine quando sanguina
e sento il tuono davanti a me.
Non era un peso ciò che mi hai dato da portare
e non mi servono santi per salvarmi.
Non ci sono santi.
Soltanto la forza di resistere
per l’ascesa dell’uomo virtuoso.
Ma noi siamo la tempesta, l’estasi e il furore.
Non ci sono santi.
Soltanto la tempesta, il peccato e la bellezza.
Non ci sono santi.
Siamo il sangue e la colpa.
La pietra e siamo uguali.
Non ci sono santi a salvarmi.
Il mare e la tempesta sei sempre stato tu.
Il richiamo della cascata.
Non vedo nessun Dio qui, a parte te.
L’acqua. La cascata.
Possiamo affogare il mondo nella verità e nell’armonia.
Devo avere il coraggio di lasciarli accendere le loro fiamme?
Non troveranno testimoni
e io non giurerò su nessun santo.

SLOW VIOLENCE – VIOLENZA CALCOLATA

Quando verrà il momento di gettare una luce sull’uomo perduto
e avrà il suo sguardo su di te,
non lasciarci un’eredità, ma soltanto avanzi!
Quando predicavi le tue promesse,
la corruzione era sempre lì
ed era come se fossimo perennemente morti.
Se soltanto potessimo camminare con leggerezza
così che l’amo nella mia gola sparisse.
Se ci frantumassimo, l’agonia cederebbe il passo.
Difendiamone solo un altro!
Il lutto avrebbe fine.
Il creatore aggiusterebbe le cose
e tu lo alimenteresti.
Con le tue parole senza significato
ti affianchi alla menzogna
e stai a guardare il salvatore che soffre.
Dice: “Figlio mio! Ti riconosceranno dal torpore delle tue ginocchia”.
Se riuscissi a percorrere il cammino,
il tuo Dio nasconderebbe la sua pistola.
Dovrebbe sapere che è tutta una questione di orgoglio.
Siamo tutti sepolti dalla stessa violenza calcolata.
Ti porterò con me.
Siamo tutti sepolti sotto un decadimento certo
e tu hai mentito.
Offrici qualcosa di più della sciagura!
Qualcosa di più della disposizione del penitente!
In questa beatitudine dilaniata
riassorbi gli effetti del giardino (dell’Eden)!
E’ tuo il bacio di Giuda.
I colpi non mancano mai il bersaglio
e tu lo sai.
E’ la richiesta di un vincolo.
E’ una lama per un ragazzo
e lo morderai finché sarà tutto finito.
Non era questo che volevi?
L’uomo. La pira. L’unico figlio.
Se riuscissi a percorrere il cammino,
il tuo Dio nasconderebbe la sua pistola.
Puoi risparmiarti le tue vuote preghiere per le orecchie sorde!
Mantieni lo sguardo avanti e ascolta!
Tutti i tuoi figli cantano a Maria.
Puoi liberarti delle tue promesse 
e dissanguare la tua alleanza.
Non li senti? Stanno già cantando a Maria.
Per il tuo orgoglio.
Per le bugie che alimentano il fuoco.
Per il tuo orgoglio.
Siamo tutti sepolti dalla stessa violenza calcolata.
Ti porterò con me.
Siamo tutti sepolti sotto un decadimento certo
e tu hai mentito.
Maria.
E’ il modo con cui il tuo Dio nasconde la sua pistola.

SALT – SALE

Lasciami avanzare sotto questo peso come fossero onde
e trovare l’incoscienza nel coraggio a cui aspiro!
Correrò nella casa mentre brucia.
Posso riuscirci entro il mattino.
Allora troverò la rivoluzione in un respiro.
La casella di partenza è sempre sembrata
come l’inizio di qualcosa di bello.
Sono già stato qui
e posso resistere nel mio corpo come se mi appartenesse.
Donami il mio domani!
Lo giuro sulla mia sofferenza
e sulle sue mani piene di speranza che mi sostengono.
Donami il mio domani!
Illumina i miei peccati con la lente dell’errore!
Lascia che i miei spigoli si smussino
quando sono come sale!
Questa testa morta simile a un vaso
è cieca davanti al sipario calato.
Lascia che le sirene cantino con impeto!
Se potessi sbarazzarmi di tutto questo,
lo farei nel tempo di un respiro.
Le mie parole sono sussurri,
ma almeno posso definirle mie.
Reciterò l’ammonimento più spesso di un mantra.
Posso riuscirci entro il mattino.
Donami il mio domani!
Lo giuro sulla mia sofferenza
e sulle sue mani piene di speranza che mi sostengono.
Donami il mio domani!
Conosco ogni parola,
l’intero oscuro discorso della redenzione,
ma la notte non può reggere la candela 
tra ombre che non posso superare.
E’ sempre stato là
e ancora cresce più intenso.
Donami la vista nel silenzio!
Dio, aiutami! Donami il sonno!
Questa è la delicatezza leggiadra che sto aspettando.
Un’ultima richiesta per queste fragili ossa alla fine.
E’ stato soave?
Perché desidero farglielo sapere,
ma il domani è incerto come una promessa.
Non posso trattenerlo da solo.
Ci incontreremo là.
Più della somma delle mie ferite.
Più della fine della corda.
Più che una chiamata alle armi.
Più del dolore.
Sei più di un danno procurato.
Più della mancanza di speranza.
Più dell’alba e più della fine.
Più di un mantra.

RESONATE – RISUONARE

Nella tranquillità ho lasciato che i confini svanissero.
Perderò l’immagine di me dentro di te?
Riuscirò a dimenticare?
Potrò imparare a perdonare?
E dalla prospettiva della montagna
mi vedrò come nuovo?
La musica si è interrotta nella calma
oppure mi ha offerto una stanza in cui risuonare?
Quando mai potrei essere odio
se riuscirò a risuonare?
Nella tranquillità c’è un momento di speranza da donare.
Un segno di vita.
Un istante di silenzio da trasmettere.
Mentre un epilogo dopo l’altro sussurra i suoi stanchi suicidi
giù lungo quella corda,
riuscirò a correggermi?

OCEANRISE – L’OCEANO SI SOLLEVA

Tessitore, aspetta!
Prega per la malattia!
Implora per la quiete dove sorge la montagna!
Corri. Corri sempre,
come se avessi bisogno di un disastro.
E’ il destino che stai inseguendo?
Corri. Corri sempre.
Scappi dal destino per trovarlo.
Corri. C’è un prezioso nulla
e qui non c’è nessun paradiso.
C’è l’oceano che si solleva.
Un’eredità di vita.
Una promessa per la fine, trionfante.
Il tuo oceano si solleva
e il sole tramonta.
Il deserto non potrà soffocare l’acqua.
Sii l’inondazione! Sii l’oceano!
Continua a tessere!
Stare fermi è per chi non ha paura
e tu hai imparato a correre via.
Per i polmoni in fiamme
la morte arriva come l’oceano.
E’ qualcosa che ha la sua istintiva devozione. 
E’ finita!
La lotta è vinta,
ma restano la schiuma e la furia nel tuo sangue.
Corri, come hai sempre corso!
Il deserto non potrà soffocare la corrente.
L’oceano si solleva.
Un’eredità di vita.
Una promessa per la fine, trionfante.
Il tuo oceano si solleva
e il sole tramonta.
Il deserto non potrà soffocare l’acqua.
Sii l’inondazione! Sii l’oceano!
Sorgeremo in questo epitaffio.
Sarà una conclusione in cui misurare l’uomo.
Sorgeremo!
Qui dove il corpo dà forma alla montagna ove ti trovi,
l’oceano si solleverà come fosse vivo.

VALKYRIE – VALCHIRIA

Aspetta!
Trattieni il respiro, ma non la posizione.
Siamo di nuovo qui, la testa piena di conflitti.
Ne hai bisogno per placare la battaglia delle tue mani.
Urli contro il muro
e un’eco sonnolenta riecheggia e dice: “Non vacillerò”.
Aspetta!
Tranquillizzati e sopravvivi!
Il tempo non ha simmetria.
Scuoti le sbarre della gabbia,
ma stare immobili non significa essere deboli
e non scapperai finché non avrai raccolto le forze
anche per i tuoi passi più incerti.
Entra in collisione! Respira con me!
La pace non è tua nemica.
Invoca la valchiria!
Non è impossibile.
E’ semplicemente il limite della tua portata.
Non sarà per sempre.
Valchiria!
La canzone è dentro di noi.
E’ così. Tu ed io.
Sanguiniamo l’impossibile.
Va bene.
Non riconosci la bellezza dell’attesa?
Non è mai troppo tardi.
Va bene così.
La gravità è aumentata,
ma non siamo più là.
Non riconosci la bellezza dell’attesa?
Va bene così.
Scegli la tua strada senza paura
e l’attesa non sarà mai cominciata!
Sceglieremo la strada insieme.
Entra in collisione! Scegli la tua strada!
Puoi lottare per la pace e per i vecchi conflitti.
Sceglieremo la strada insieme.
Entra in collisione!
Scegli la tua strada!
Chi è vivo si sforza di troncare.
Non abbiamo limiti
e ci sceglieremo la strada.
Non siamo più là.
Ci aggrapperemo al peso del mondo e all’elettricità statica,
come martiri per orgoglio.
Ma tu sei la guerra.
Il rancore e il suo autore.
Siamo nati impreparati a cadere e a capire.
La pace non è tua nemica.
Vai avanti e invoca la valchiria!

AUTUMN – AUTUNNO

Ci hai condotto nell’Autunno.
Tu, il sogno di chi nutre la speranza.
Eri qui per restare
e presto capirai che era il tuo il cuore più forte.
Dalla giovinezza alle braccia spalancate,
abbraccia il cambiamento imminente!
E’ tutto ciò che credevamo di sapere sul passato.
Eravamo soltanto bambini.
La strada davanti a noi.
E’ tutto ciò che credevamo di conoscere.
Di te ha sognato l’amore in questo mondo.
La verità.
Per l’ultima volta ho cambiato pelle
e vissuto a colori.
E’ tutto ciò che credevamo di sapere sul passato.
Eravamo soltanto umani.
La strada davanti a noi.
E’ tutto ciò che credevamo di conoscere.
Tu ci hai condotto nell’Autunno, sempre avanti
e prima che avvenisse il cambiamento.
Il cambiamento imminente,
quando tutto ciò che sono sei tu.
Il tempo trascorso con fatica sul fiume,
mentre la valle prendeva forma.
Il mito vissuto sulla terra materna.
Il fare e il disfare.
Il cambiamento è sempre stato così.
Poiché la luce viene inviata a regnare sulle rovine
e tutto finirà sempre dove domina il nulla.
Il cambiamento è sempre stato così.
Cambiamento. La madre.
Niente cade nell’immobilità.
Il tempo è movimento.
Cambiamento. La madre.
Nella somma dei nostri silenzi
il tempo non aspetta nessuno.
Chi sono io per fermare i colori che cambiano?
Per invocare il silenzio nel mio orgoglio
e portare alla quiescenza l’aurora?
Tu ci hai condotto nell’Autunno, sempre avanti
e aspetterò più in là.
Il cambiamento è imminente
per fissare e segnare la strada.

THE ASCENT – L’ASCESA

Questo è il modo in cui possiamo avere il controllo
sulla forza di gravità.
E’ il modo in cui vanno le cose.
Ma prima di ascendere 
dobbiamo volare basso.
Insanguinato, ma vivo,
lo farò in ginocchio.
Soltanto se prego non mi dimenticheranno.
Verrò gettato per terra quando entrerò in guerra.
Allora saliamo!
Alzati da quel marciume!
Mantieni lo stesso ritmo!
Il cuore è la via con cui sono state gettate le basi.
Ancora più in alto, finché non lasceremo noi stessi.
Saliamo!
La lotta e la forma.
Sempre avanti, è il mio motto.
Lo stivale che fa presa,
un passo alla volta, mano nella mano,
mentre il sentiero si snoda.
Saliamo!
Sali raggiante!
Sei tu la strada.
Sei nata per ascendere.
Sali, oh mia radiosa!
Con orgoglio porterò il tuo cuore
fino alla fine di me.
Non esiste la morte.
Sono con te, mia cara!
Se respirerò attraverso di te
la morte significherà svegliarsi
con il volto dei nostri padri là sotto
e nessuna paura nel seguire la via.
Amore!
Non c’è superbia.
Sono con te, mia cara!
Questo è il tuo momento
e alle tue mani affiderò ciò che non posso raggiungere.
Sei i mondi che entrano in collisione.
Le vele che si spiegano.
Tutti noi abbiamo creato mondi.
Avanti!
Anche la perdita può colorare le nuvole
e determinare le distanze.
Addio al sole che sorge
e al battito del cuore morente del cielo!
Come le colline si abbeverano nelle profondità,
così seguiamo le tracce dei sopravvissuti 
e la loro calligrafia sotto la luce.
Avanti!
Con tutto ciò che ho portato con me.
E’ una ripicca del mio progetto.
Una lezione troppo lunga.
E’ tutto ciò che serve per abbandonare il mio odio.
Che privilegio osservare gli ultimi colori del giorno sbiadire!
Insegnaci a salire!
Avanti ora!
Alle tue mani affiderò ciò che non posso raggiungere.
Sei i mondi che entrano in collisione.
Abbiamo creato un mondo
e le tue vele sono spiegate.
Avanti ora!
La via prosegue avanti.
La caduta prenderà la forma dell’ascesa.
Sei il sole! Brilla raggiante!
Diventa luce viva!
La lotta e la salita.
La tensione. Il giorno.
Siamo il sole
e brilleremo raggianti.
Amore mio, la via va avanti.

DON’T GIVE UP – NON ARRENDERTI

In questa nobile terra siamo cresciuti forti.
Ricercati da sempre,
ho imparato a lottare e a trionfare.
Non pensavo di poter fallire.
Non c’erano più battaglie da combattere
o così sembrava.
Sono un uomo che ha abbandonato tutti i suoi sogni.
Ho cambiato volto.
Ho cambiato nome.
Ma nessuno ti vuole se sei un perdente.
Non arrenderti, perché hai degli amici!
Non arrenderti! Non sei ancora sconfitto!
Non arrenderti! So che puoi farcela!
Sebbene avessi visto di tutto,
non pensavo di poterne essere influenzato.
Pensavo che saremmo stati gli ultimi a partire.
E’ così strano come cambiano le cose!
Guida la notte verso la mia casa!
Verso il luogo in cui sono nato,
sulle sponde del lago!
Quando è sorta l’alba ho visto la terra.
Gli alberi erano bruciati.
Non arrenderti! Hai ancora noi.
Non arrenderti! Non ci serve granché.
Non arrenderti, perché da qualche parte
c’è un luogo che ci appartiene!
Riposa il capo!
Ti preoccupi troppo.
Andrà tutto bene
e quando i tempi si faranno difficili
potrai contare su di noi.
Non arrenderti!
Per favore, non arrenderti!
Devo uscire di qui!
Non ce la faccio più.
Andrò su quel ponte e getterò lo sguardo in basso.
Qualunque cosa possa succedere,
il fiume continuerà a scorrere.
Ti sei spostato di città
e hai cercato in ogni modo di sistemarti.
Ogni lavoro aveva così tanti candidati.
Così tanti uomini di cui nessuno aveva bisogno.
Non arrenderti, perché hai degli amici!
Non arrenderti! Non sei solo.
Non arrenderti! Non hai motivo di vergognarti.
Non arrenderti! Hai ancora noi.
Non arrenderti! Siamo orgogliosi di ciò che sei.
Non arrenderti! Sai che non è mai stato facile.
Non arrenderti, perché sono convinto
che ci sia un posto che ci appartiene!

MESSAGE TO MY GIRL – MESSAGGIO ALLA MIA RAGAZZA

Non voglio dirti “Ti amo”.
Rivelerebbe troppo.
E’ di moda essere distaccati e fare i preziosi.
L’unica cosa che provi è distorta.
Non voglio dirti “Ti desidero”,
anche se ti desidero davvero tanto.
E’ racchiuso nella conversazione.
E’ sussurrato in un bisbiglio.
Nonostante sia spaventato dalle parole
credo sia il momento di farsi sentire.
Basta con l’inutile autocontrollo!
Con le immagini spazzate sotto il tappeto!
Non è un proposito per l’anno nuovo.
E’ più di questo.
Ora mi posso svegliare felice,
nel conforto di un abbraccio d’amore.
Nessuno può raggiungerci
finché siamo in questo posto.
Lo canterò al mondo.
Un semplice messaggio per la mia ragazza.
Non esiste niente di tanto reale quanto il tuo dolce tocco.
Potrei passare il resto della mia vita
sepolto sotto la sabbia.
Oh, ogni notte ti sento chiamarmi per nome
e dormirò nei miei pensieri che vagano.
Oh, ogni notte esprimerò il mio dolore,
ma non rimarrò intrappolato nella tua tomba.
No, non m’importa!
Non mi importa perché te ne sei andata.
Ogni notte canterò la stessa canzone.
Sento mormorare nel sonno.
Non voglio ammetterlo.
Non posso trascorrere il resto della mia vita
sepolto sotto la sabbia.

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