DARWINIAN BEASTS – BESTIE DARWINIANE*
Qui le bestie si sono sparpagliate.
Sono la sconfitta di Darwin*.
Si arrampicano su questa strana collina
e guardano più in basso per miglia
lo spettacolo finale.
L’ultimo barlume dell’etere.
Note: *(Darwin, padre dell’evoluzionismo)
INCENSE SWIRLS – L’INCENSO SPIRALEGGIA
Mi lascio alle spalle la mia impronta di carbonio
mentre viene sommersa tra le onde.
Le mie membra faranno da ponte sul mare
e trafiggeranno il centro della scena.
Una piccola cassa sugli scogli che rimbombano senza senso.
Un ospite così bizzarro non è il benvenuto.
L’incenso spiraleggia
e rivela la pioggia di Saturno che scende a cascata.
Le mie ossa rugginose
e il mio sangue di polvere nuotano
e s’immergono nelle sue voragini.
Le stelle cantano per me
e, costretto, indirizzo il loro frastuono in una canzone.
Una rossa. Una morta. Una blu così crudele.
Ogni sfera prende il suo posto
nella vastità della sinfonia,
creata da me e Saturno.
Non terrò al sicuro le mie sfere.
Volteggeranno in lontananza.
Nelle spire dell’incenso di Saturno mi ritirerò.
Ruoteranno secondo il proprio accordo
e nella loro luce intensissima come minuscoli puntini.
La mia comprensione non arriva fino a Saturno.
ALIEN LIP READING – LETTURA DELLE LABBRA ALIENA
Gradini s’inerpicano a spirale
intorno a vene pulsanti
e concedono al fragile corpo una visuale
che passa sopra l’orologio in dissoluzione di Dio.
Primavere eterne per il figlio dello stupore.
Leggono le labbra il nero di un cuore alieno.
Siamo frattali in difficoltà.
I figli smascherano le stelle nella loro moltitudine
e ci garantiscono gli strumenti per leggere le labbra aliene.
Cade un sasso nello stagno argenteo.
La mente s’increspa in un mondo acido,
simile a un caleidoscopio e vincolato ad un miracolo
e si esprime con lingue dal suono sconosciuto.
Leggono le labbra il buio di questa polpa cardiaca aliena.
Abbiamo costruito sui frattali
e il diavolo separerà la carne dalle masse.
Le galassie si nutriranno
mentre leggeremo le labbra aliene.
Leggono le labbra il buio di questa polpa cardiaca aliena,
dove i figli giocano
e fanno emergere déi dal sonno e diavoli in essere.
Entrambi mi consolano
mentre io, alieno, leggo le labbra.
CROSSROADS – INCROCI
Le loro vertebre di diamante ruotano
ed emettono come un ghigno quantico.
Questi mammiferi sognano?
In un flusso le sinapsi si riproducono.
Mezzi vivi e mezzi addormentati
i figli si connettono agli incroci.
Incroci di luce vibrante.
In un flusso le sinapsi si riproducono.
Multiformi, attraverso le lenti entrano nel campo visivo.
Mezzi vivi e mezzi addormentati.
Un dio vellutato abbozza un Eden alla rovescia.
Incroci di luce vibrante.
Incroci che si moltiplicano.
Uno dopo l’altro i feretri galleggiano
come atomi in mezzo agli incroci
di respiri e spine dorsali, vorticosamente.
Vorticosamente non permetteranno la crescita.
Mani impazienti sceglieranno chi risplenderà,
mentre gli altri svaniranno.
Gli incroci si moltiplicano.
THE FIRST APE ON NEW EARTH – LA PRIMA SCIMMIA SULLA NUOVA TERRA
La prima scimmia si chinerà sulle ginocchia
e impegnerà la sua volontà a sporcare.
Poi erigerà i suoi templi per opporsi alla morte
e, una volta in alto,
avrà paura dei cieli
e desidererà l’abbraccio della terra.
Tutto ha avuto inizio con fiori e foglie,
entrambi affilati e tondeggianti.
Un Mefistofele scimmiesco.
Un Prometeo ancora incatenato.
La prima scimmia sulla nuova Terra
attraverserà campi di vetro.
Alcuni rifletteranno le sue labbra.
Altri conterranno le stelle in frammenti a doppia elica.
Il primo Stato respirerà con una mimica rimata
e le spine delle rose danzeranno nel tempo.
Forgerà una catena crudele
e darà un nome ad ogni suo anello.
In seguito gli astronomi, i buchi neri e le dottrine
faranno il giro intorno alla luna e poi al sole,
ma non sarà mai lunga a sufficienza.
Fiori simili a coltelli diventeranno daghe,
con le punte ricoperte di veleno
e il nostro scimmiesco Mefistofele
ne reggerà una in ogni mano.
Terrorizzato e a mezz’aria,
le sue piume in provetta si infrangeranno
e pioveranno giù come religioni simili a catrame
e arte sulfurea.
Egli proverà a risplendere lassù,
ma non sarà mai luminoso a sufficienza.
Le punte delle daghe muteranno in grani di rosario
in un cappio celestiale.
Il nostro scimmiesco Mefistofele.
Un Prometeo ancora incatenato.
La prima scimmia sulla nuova Terra
desidererà essere l’ultima.
Avrà finalmente fatto la muta,
con le sue ali appena plasmate
che quanto prima finirà per tarpare.
L’ultima scimmia sui mari
è un dio che non conosce limiti.
L’ultima scimmia sui mari
ancora cresce debole sulle ginocchia,
mentre la sua mente scopre nuove terre.
AUTOMATA 1980 – AUTOMA 1980
Scorrendo lentamente, il fiume sanguina
ed erutta nel vuoto.
I mari famelici, sinistri ed obliqui,
condannano il loro insulso giocattolo.
La lava modella questa vivace dimora morta.
Il buio mastica.
La consapevole oscurità delinea ogni codice.
Le strutture lontane, che si profilano nel terrore,
come lame tagliano i legami.
I loro denti concavi s’infilano sotto il sentiero di mercurio
e nessuno tratteggerà questa vigorosa dimora.
E’ una tela desolata per arte spettrale, egli lo sa.
Nessuno tratteggerà questa vigorosa dimora
e il sangue incredibilmente scorrerà a lavare via i suoi resti.
Il sangue muterà in mercurio sulla sua strada
verso l’avarizia e scivolerà più in basso.
La sabbia muterà in mercurio
così il tempo potrà avvelenare ogni cosa e morire.