Advenae

MORNINGSTAR – STELLA DEL MATTINO

Preparati a pagarne il conto!
Ti sei rifugiata nel cuore di molti
per la paura di arrenderti
a colui che detiene la chiave della tua anima.
Oltre le ombre e nel profondo dello spirito
vive il legame consunto,
grazie al quale una volta eravamo uniti.
C’è un passaggio segreto sotto l’ammasso di macerie,
compromesso dalla vendetta di una relazione recisa.
Ma posso ancora sentirti.
Mi supplicheresti mai?
Ti porterò fino alle conseguenze del tuo destino
per decretare la maledizione di un amore ancora da dichiarare.
C’è un cuore che batte in ognuno di noi
e ti ha delusa.
Quando per lei non ci sarà più nulla,
i cieli crolleranno sulla terra.
Scende un velo di freddo raggelante
a proteggere la storia raccontata,
più lontana dalla verità di qualsiasi altra bugia del passato.
Senza un cammino da trovare la sua speranza si affievolisce
e non è mai stata così vicina a nascondersi sotto un drappo.
Ma posso ancora sentirti.
Mi supplicheresti mai?
Ti porterò fino alle conseguenze del tuo destino
per decretare la maledizione di un amore ancora da dichiarare.
C’è un cuore che batte in ognuno di noi
e ti ha deluso.
Ci siamo adagiati su un regno di cristallo in rovina
per definire cosa significava abbandonare le rive
di un luogo, un tempo amato, che chiamavamo nostro.
E io ti ho delusa.

CARPE NOCTEM – COGLI LA NOTTE

La vecchia oscurità delinea contorni sui nostri profili
e la luce morente è tutto ciò che rimane di te.
Non resta altro che dolore
quando la tragedia spicca il volo.
Sosterrò la sua visione nella conquista della notte.
Stanotte, quando il crepuscolo congederà il giorno,
scoprirai di essere tutto ciò che rimane
di quello che appare come un eterno riposo.
Nel tempo ho percepito un lutto,
consolato nella sofferenza
e armonizzato dal crollo
di colui la cui visione brucia a vedersi.
Tenebra libera. Anima abbandonata.
Si precipita nel buio,
lontani dalla luce.
La tempesta infuria nel vento di una gelida notte invernale.
Il silenzio assoluto ammalia l’aurora
e nelle ore fuggevoli la luce del giorno singhiozzerà.
Le ombre commiserano coloro
che hanno perduto il sonno,
divini per diritto di precedenza
a invitare l’amore ad andarsene.
Attraverso il piano astrale
non resta nulla da ottenere.
Cogli la notte!
La tempesta infuria nel vento di una gelida notte invernale.
Il silenzio assoluto ammalia l’aurora
e ti vedo cadere.

EN RAPTURE – IN ESTASI

Un folle sussurro nel vento.
I minuti trattengono le ore.
Tre rintocchi dal campanile della chiesa.
Quando il silenzio mantiene il passo,
il giorno è vacante nel buio della notte
e la paura s’instilla in coloro
che cercano il calore della luce.
Eppure, attraverso tutto questo,
ancora ci ergiamo superbi.
Un sorriso distorto inutilmente
pone un’intuizione che potrebbe metterci alla prova.
Una fitta schiera di falsi regni
affligge e accorda la mente con l’ombra.
Il gelo invernale brucia luminoso
in un vorticoso fuoco cremisi,
ad indicare la fine
quanto più le fiamme sussultano alte.
Quando le ombre spaccano il cielo
e ciò che resta sono effimeri pianti,
la paura s’instilla in coloro
che sanno che la fine è vicina.
Accompagna tutti coloro che guidi in nome del rito!
Cogli la tua occasione e corri nella notte!
Oltre le ombre e nel profondo dello spirito.
Siamo i frammenti caduti di una stella morente
e vivremo la vita nel desiderio di un cuore pulsante.

RELINQUISHED – ABBANDONATO

Ho perduto la volontà di proseguire?
La mia voce non ha più un suono.
Per sentire il tocco dell’aldilà rispondi alla chiamata!
Io sono incatenato.
Entra al posto mio!
Libera la mente dai pensieri!
Senti il peso che si solleva
e dalle ombre mi allontanerò!
Non respirerai la vita in queste mani pesanti?
Non mi riporterai nel tuo abbraccio?
E’ da sempre che aspetto.
Così il percorso meno battuto
diventerà il cammino che dovrò seguire
per lasciarmi alle spalle coloro che amavo
e diventerà il mio sacrificio da compiere.

TO LEAD THE BLIND – GUIDARE I CIECHI

Come abbarbicate sulla sponda di un fiume
sono le lacrime sulle sue ciglia
e una canzone mai ascoltata
si aggrappa alla sua lingua,
tra il sapore di sale e di cenere.
Si allunga oltre la propria spalla,
verso fuggevoli momenti di passaggio
e, nonostante il tempo sia esitante,
questa sensazione la trattiene nella sua stretta.
Facendone pagare il prezzo alla sua ragione
porterà i ciechi a vedere.
Scavi sotto il centro di una frattura senza limiti
e preghi per le parole non dette,
mentre guadi la corrente.
Sei spensierata nella tua solitudine
e non c’è tradimento tra i tuoi dubbi.
Lontana nei tuoi ricordi
ora sei persa per sempre.
La tristezza non le è sconosciuta
e la gentilezza non è sua amica,
ma il tempo sembra conoscere
chi delle due prevarrà alla fine.
Come può esistere un simile dolore?
Se lo domanda
e se soltanto ne avesse la forza necessaria
lotterebbe e resisterebbe.
Soffoca la paura che ti tiene prigioniera
e battiti per questo!
Respira sotto le acque che ti sommergono
e vedrai la liberazione che il destino ha in serbo per te!

CELESTIA – CELESTIALE

Ti posso portare lontana da qui.
Non temere, mia cara!
Posso mostrarti la via dell’amore
e liberarti dall’odio di quelli lassù.
Ora cammina attraverso ombre grigie,
sopra questa brulla collina,
dove troverai un luogo in cui riposare in un campo eburneo!
Ma non darlo per scontato,
se è l’unico sentiero che percorri,
perché non desidererai nulla
quando sarò tutto ciò di cui hai bisogno!
Non c’è niente da curare.
Sono io la tua malattia
e scendo a cascata con la brezza autunnale.
Non temere i sussurri dell’ombra nascente!
Non sono altro che fantasmi nella pioggia dell’inverno.

SOLARIS – SOLARE

Non ho mai percepito il tempo al mio fianco,
ma soltanto un’ombra nel vento.
Sono stato sedotto dalla morte travestita da amore,
che guidava un mendicante verso il peccato.
Dove sono le luci, sante e intense?
Perché il giullare mostra le sue lacrime,
simili a brandelli stacciati che cadono dal cielo
e volteggiano in un turbine?
L’inverno è giunto e oscura il sole.
Non hai bisogno di sentirti così perduta, amore mio!
Ti mostrerò la strada attraverso la speranza e lo smarrimento.
Lascia che ti riporti al luogo che ti appartiene!
Una stella caduta per reggere una dinastia,
come una candela che viene riaccesa.
Dicono che ci sia forza in ciò che stai cercando,
ma devo ancora vederne le prove.
Dove sei stata?
E’ passato così tanto tempo.
Perché mi hai abbandonato qui?
Un’oscurità perduta non è un prezzo leggero
quando scendi a patti con la luce della paura.

STARFALL – STELLA AL TRAMONTO

Un bacio per onorare l’amore
che stanotte ci sta così a cuore.
Rotoliamo nel peccato
e bruciamo con le fiamme negli occhi.
Come una spada nella roccia
hai trasformato questo cuore in vino
e nella notte ci perderemo nella vita.
Abbandoniamoci alla notte!
Ci perderemo nel buio
e negli impetuosi venti della fantasia.
Come una risposta divina,
precipiteremo dalle stelle in un ruggito ululante.
Danzeremo dall’imbrunire all’alba
tra le ombre del palcoscenico
e una speranza senza fine si aggrapperà al tuo sorriso vellutato.
Come una spada nel vino
hai trasformato questo cuore in pietra
e quando mi sento così, ho bisogno di restare solo.
E’ un invito a separarci.
E’ la ferita in cui desideriamo un tocco d’amore,
per poter guarire con una caduta armoniosa
in cui bramiamo l’abbraccio della morte.
Fai un altro passo!
Fanne un altro!
So guardarti dentro
ed è l’unico modo per salvarmi dalla rovina.
Ho percorso le orme davanti a me
e sono crollato.
Non puoi salvarmi,
nemmeno con la luce del giorno.

VEIL OF SANCTITUDE – VELO DI SANTITA’

Ho un mondo dentro di me,
incontestato e solitario.
Si specchia sull’interiorità
e riflette tutto ciò che conosco.
Ma ci sono anche segreti su segreti
che non posso trarre da me stesso.
Adagiati su un terreno senza vita
è come parlare nella pietra.
Non sprecherò nemmeno un altro giorno
imprigionato in questa esistenza.
Lotto per sopravvivere
e non mi farò condurre fuori strada,
come quelli che scelgono di correre verso un destino migliore.
Dicono che i lettori parlino per immagini,
ma ho dipinto troppo a lungo.
Insensibile e abbandonato,
mi sono perso tra parole sconosciute.
Fatto su misura per l’ossessione,
una colpa è mia: ho esagerato con la mia assenza
quando sono stato riaccolto a casa.
Tendi una mano, dicono!
E’ per questo che sulla mia strada sono solo con me stesso.
Ho perduto il cammino
quando non vi era ragione di rimanere.
Lascerò questo luogo
e resterò su questo sentiero.
Affiderò il mio amore al silenzio,
come un bisbiglio nel vento,
libero di andarsene con la brezza.
Non ho più paura di volare verso il sole col calore sulle ali.

HALO – AUREOLA

Siamo stati concepiti da colui che esiste nell’aldilà
e speriamo nell’occasione di poter superare
il vuoto di ciò che si ottiene in vita.
Spezza il cerchio che gira intrecciato!
Separatene e torna al cerchio di luce!
Torna al cerchio di luce!
Siamo persi sulla ruota del tempo,
ma riesco a sentirti.
Se soltanto potessimo tornare indietro
riuscirei a salvarti.
Ricorda dov’eri prima di cadere!
La sconfitta non conta più
quando sei perso in mezzo alla battaglia.
Torna al cerchio di luce!

ETERNITY – ETERNITA’

Prega di respirare!
Osserva ciò che resta da vedere!
Una volta eri un titano dorato.
Ora sei perso in un sogno.
“Mi chiamano il Principe dell’estasi,
con il cuore di ghiaccio e pietra.
Se soltanto potessero immaginare
che cosa si cela dietro il mio trono!
Ho fatto prigioniere menti stupefatte
grazie alla mia lingua d’acuto ingegno,
ma ora sono così esausto,
appesantito dal dubbio e dall’inganno”.
Il tempo scivola via
quando sei schiavo della sua fascinazione.
Non ti lascia andare quando è necessario,
eppure ti distrugge quando ne ha il potere.
“Portami lontano!
Portami via da qui!
Ancora bramo l’abbraccio della morte.
Il suo conforto e la sua grazia.
Non sopporterò ancora a lungo il dolore.
Liberami dal mio regno eterno!
Riflettendo sul passato,
conto le volte che ho sbagliato
a fidarmi del luogo in cui ero
per adattarmi al posto che mi appartiene.
Troppo lontano dalla redenzione
e incatenato alla fede e al tempo,
ho perso tutto ciò che amavo.
Liberami!
Permettimi di trovare la mia strada!
Liberami dal mio regno eterno!”
“Freddo e insensibile sono stato condotto all’ira.
Maledetto ed estraniato mi sono spezzato nel silenzio.
Legato in schiavitù, tutto è stato gettato tra le fiamme.
Ancora ed ancora,
sono forzato ad obbedire e non sono adatto a nulla.
Sono costretto a rivivere la sofferenza del mio passato che infuria
e obbligato a recuperare lo schiavo di qualcun altro nella rabbia.
Per quanto ho vissuto nel dissenso
come una falena sulla fiamma?
Per quanto ho servito protestando,
come un flagello del suo nome?
Sono miserabile e incurante.
Esiliato per governare su tutto ciò che è vile.
Aspiro ad essere un titano dorato,
con la superbia del suo nome”.
“Nonostante tutte le lacrime che ho versato
il mio grido verso il paradiso è arrivato a sorde orecchie.
Mi è stata negata una seconda occasione.
Mi è stato rifiutato un ultimo sguardo
su dove fossero rimaste le mie ali.
Condannato a vivere in un tempio di pietra lavica
e destinato alla sconfitta,
sono caduto dai cieli in guerra
fin nel buio della notte.
Invisibile per sempre”.
“Sono stato gettato giù dall’alto,
spaventato e nudo
e vincolato all’eternità senza poterne vedere la fine.
Sono corrotto irrimediabilmente.
Puoi liberarmi?”

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