Mayhem in blue

I MEAN YOU HARM – VOGLIO FARTI DEL MALE

“Profonde sono le radici del male.
Profonde fin dove nemmeno la mano di Dio può arrivare”.
Là! Il tuo sangue gocciola dalla mia mano che trasforma.
Guarda la nostra unione che collassa!
Voglio farti del male.
E’ tristemente vero che l’amore è uguale al dolore,
ma non è così tragico.
Glorioso sia il bisogno di ferire!
Che brilli luminoso con la nostra magia!
Il più profondo tipo di magia.
Versiamo come sangue le nostre oscenità nella nostra progenie
e la confiniamo dentro il nostro sogno malato.
A causa delle nostre dolci maledizioni l’ambizione diminuisce.
E’ una serenata alla voglia di fare del male.
Dalla vecchia madre al piagnucoloso figlio
voglio farti del male.
Dalla filosofia all’inganno della religione
voglio farti del male.
Dall’arroganza dell’esistenza
all’egoista sole del vuoto
voglio farti del male.

MAYHEM IN BLUE – CAOS IN BLU

Vedo acque azzurre tendersi verso il cielo.
Vedo cascate zampillare da distese di lava.
Ho ucciso un tordo
e posso ricordarne le grida.
L’indovina un tempo ha avuto ragione:
la vita conquisterà ogni cosa.
Questo è il caos! Il mio caos!
Vedo balene che uccidono uomini per il grasso.
Vedo onde gigantesche innalzarsi verso il cielo.
Questo è il caos! Il mio caos!
Vedo acque azzurre tingersi di rosso.
Vedo onde gigantesche innalzarsi verso il cielo.
Ho ucciso un tordo
e posso ricordarne le grida.
Il diavolo nasconde il mondo
in un minuscolo granello di sabbia.

RIDERS TO UTOPIA – CAVALIERI PER L’UTOPIA

Tutte le parabole in questo universo di difetti
rivelano la verità con piccolissime gocce.
Lungo il tortuoso passaggio verso la chiarezza
i cavalieri si riuniscono per discutere del loro inganno.
Sono i cavalieri per l’utopia.
Tutte le linee del loro viaggio si contorcono
e mai convergono a formare un intero.
Serpenti in paradiso,
i cavalieri cercano l’albero
e attraverso dolore e sofferenza
la mente umana è libera.
Sono i cavalieri per l’utopia.
Corteggiavano la follia,
cavalcando verso l’utopia,
come fantasmi di passaggio
con il diavolo in euforia.

LOST IN THE SATAN’S CHARMS – PERSI NELLE FASCINAZIONI DI SATANA

Più veloce questa pietra gira su se stessa,
più lentamente impariamo.
Più si cerca una futile beatitudine
e meno si bramano i demoni.
Ci nascondiamo al sicuro dentro un nido perfetto
e disprezziamo ogni sfida dei giorni a venire.
Siamo perduti.
Siamo perduti in una notte senza fine.
Perduti nelle fascinazioni di Satana.
E’ sempre stato il nostro modo di vivere:
un leader e un gregge.
Siamo devastati da tutto ciò che minaccia la nostra preziosa serenità.
Occhi affamati fissano i demoni nel cielo,
e, nonostante tutti i loro difetti,
si gettano nel vuoto.
Siamo perduti.
Il sentiero della disparità è costellato dei frutti più amari
e gli eretici restano saldi sul loro cammino,
impuri, sforzandosi di essere qualcosa di più che creta
tra le mani degli zeloti della fede.
Osservate! Il loro regno di paglia!
Sdraiato su un’immensa distesa
vedi dei puntini nel cielo.
Io ci vedo le stelle che si spengono
e le sento singhiozzare.
Nati da menti mediocri,
ma nient’altro che scimmie restie ad allinearsi,
col nostro ego serpentino,
spiritualmente potremmo aggrapparci a un decreto morale.
Gli istinti sono svaniti.
Ci sono morti dentro.
Negate le verità insita?
I pensatori soffrono per la gloria di ogni cosa
nel vuoto delle differenze
e rinunciano al controllo nell’oscurità che inseguono.
Non seguono tracce.
Introducono la luce di un’alba neonata.
Abbeveratevi ai loro nomi!
Non aspireranno mai alla fama,
poiché la loro mente è una forza.
Eresia significa luce.
I limiti della follia non riconoscono il rimorso.
Nel buio io sono Dio.
Non riconoscono il rimorso.
Eresia significa luce.

THE CANNIBAL TRIBE CAME FROM THE SEA – LA TRIBU’ CANNIBALE E’ GIUNTA DAL MARE

Fratelli, concedetemi di prendervi un pezzo di carne!
Vi lascerò prendere la mia.
Che gioia rimpinzarsi coi vostri cuori!
La nostra perversione è unica nel suo genere.
Sorelle, spalancate il vostro ventre!
Estraete la vita da quella tomba!
Spingete le unghie nei nostri crani!
Passatevi le dita e danzate!
I mostri prolificano nella depravazione.
La tribù cannibale è giunta dal mare.
Ci strappiamo gli occhi,
così da poter sentire la speranza palpitante
che viene strangolata a comando.
Alleviamo i giovani per nutrire i vecchi.
La vita è un cadavere
e non importa quanto sia fredda.
Meglio ancora è sentirli boccheggiare.
Triturate coi denti!
Lasciate che il sapore duri!
I rituali sono offerti in tuo nome,
ombra dei Cieli,
di mestiere Satana.
Cannibali!
Umani animali!
Ci sono tribù che emergono dalle stelle
e ci sarà spargimento di sangue nelle terre inesplorate.
Questa tribù cannibale che viene dal mare
uccide sotto molti nomi,
di cui il più noto è Umanità.
E mentre uscivano dal mare
i cannibali hanno cominciato a distruggere tutto al loro passaggio.

HOW TO FLY IN BLACKNESS – COME VOLARE NEL BUIO

C’è mai l’alba quassù?
E’ come la mia mente.
Non è mai limpida.
Dove termina la coscienza
e comincia la sedizione,
su terre aliene vago da solo.
A queste altitudini mi sento sereno
e la mia volontà è incontaminata in estasi.
Nella spessa nebbia che si addensa
risplendo e mi sento mancare.
Sulla fune tesa su cui cammino
risplendo e mi sento mancare.
Questo inferno personale.
Questa preziosa possessione.
Adatto il mio senso di colpa alla mia mostruosa collezione.
L’arco della mia illusione si è frantumato così presto?
Il nostro brillante potenziale prende polvere nei libri
e piuttosto ora volerei nel buio
che supplicare per una maledetta corona.
Come il sorriso di un padre
il diavolo si veste di bianco raggiante.
Nella spessa nebbia che si addensa
risplendo e mi sento mancare.
Sulla fune tesa su cui cammino
risplendo e mi sento mancare.

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