GOD FORGIVE MY HAUNTED MIND – DIO, PERDONA LA MIA MENTE TORMENTATA
Ti prego, conforta la mia anima
e guardami nel cuore!
Ho assistito alla fine di tutto
e le profonde urla d’odio della guerra nella mia mente
m’indirizzano verso la chiamata del tiranno.
Audace ingannatore.
Artefice d’odio.
La gloria è il ricordo di un tempo
per coloro che hanno combattuto.
Dio, perdona la mia mente tormentata!
Liberami dal livore!
Il tocco della realtà potrebbe far svanire questa grande illusione.
Prego per tutte loro stanotte.
Le anime morenti sulla strada verso il paradiso.
E’ il prezzo di ogni miglio e di ogni soldato
nella morsa della tempesta.
Il cuore oscuro va in pezzi e si sgretola.
Il pedone è ingannato da uno stato di beatitudine.
Sono giunto alla fine
e ora il sipario si chiude.
Tradito e solo, le illusioni si sono dissipate.
L’esercito claudicante.
I fedeli.
I coraggiosi che un tempo erano consumati dalla devozione.
I loro pietosi sorrisi sulle carcasse vuote
che giacciono nella neve.
E’ finita.
E quando la notte sfumerà,
che cosa rimarrà di tutto questo?
Sui sentieri delle anime condannate
indugia una risacca di morte.
Mi parlerai?
Stai ascoltando le mie preghiere?
Si avvicina la mia ultima invocazione.
PRIDE OF THE NORTH – ORGOGLIO DEL NORD
Un’eco nella notte.
Scruto nella nebbia davanti a me
e cerco di farmi un’idea di ciò che avvolge.
Attraverso la bruma del mattino
vedo file di giovani uomini pietrificati,
ma manterrò la mia posizione fino alla fine.
Fisso in basso il diavolo in maschera
che vi ha fatto impallidire e vi ha paralizzato.
Avanti! Serrate i ranghi
e celebrate i Leoni del nord!
I tamburi rullano più in là,
verso le distese dei feriti e dei morti.
Schegge esplodono deframmentandosi sulle truppe.
Restate coraggiosi fino alla fine!
Stanotte si scatenerà una tempesta.
Quando le grida di guerra riempiranno la notte
i pedoni marceranno.
Saremo per sempre l’orgoglio del nord.
Una tremenda disperazione.
I fucili fanno fuoco e il terrore impregna l’aria.
Mantenete la fede!
Sputate sul volto della paura!
Fissateli negli occhi e rispondete al fuoco!
Fate saettare l’acciaio senza paura
e gettatevi nella battaglia!
In mezzo a tutto questo odio il panico cresce,
circondati dalla morte e dalla confusione.
Siate coraggiosi e combattete fino alla fine!
In nome della nostra causa trionferete.
Un avvoltoio discende.
Il mietitore reclama i feriti
e tra il fumo dei fucili un’ombra serpeggia fin nell’anima.
Le fila cominciano a sfaldarsi,
quando il panico colpisce anche i più temerari
mentre fissano il volto della morte.
FROM THE CRADLE TO THE GRAVE – DALLA CULLA ALLA TOMBA
Giù lungo il fiume impetuoso
verso la luce delle stelle di un sogno,
su un vasto oceano vado alla deriva fino a un orizzonte di ricordi.
Storie da raccontare intorno ai falò la notte.
Oh, come vorrei essere là alla presenza dei miei compatrioti!
Instancabilmente il pedone ferito si trascina verso casa,
mentre i venti spietati discendono su di lui.
Abbracciate un’ultima volta il mio ricordo!
Portate la vostra croce con l’aiuto che non vi mancherà mai!
Fuori di senno, come se il cielo crollasse.
Feriti e ingannati, i caduti giurano che non combatteranno mai più.
Angoscia e paura.
Un esercito allo sbando che attende disperatamente l’assoluzione.
Lasciate che muoia sulle rovine di un vecchio stato di grazia,
mentre il regno viene abbattuto!
L’orgoglio dei Leoni ora è soltanto un ricordo sbiadito.
Restano le carcasse congelate
che giacciono sul loro cammino di sventura.
Quando eravamo giovani e ingenui
siamo stati ingannati così facilmente dai fabbricanti di vedove
e ora il becchino si aggira in mezzo al gregge.
Dalla culla alla tomba.
E’ la florida macchina della guerra.
Le mani sono legate mentre mi scivolano davanti agli occhi
e soffocano tra le bugie.
Uno dopo l’altro cadono morti.
E’ finita.
Sono come agnelli portati al macello.
Permettetemi di abbracciare un’ultima volta il vostro ricordo!
CARRY ME – SOSTENETEMI
Ora è il momento. L’occasione di tornare indietro.
Tutti i vostri giorni.
Siamo testimoni della fine di un’era.
Vi chiamo nella notte,
prigioniero di una visione spaventosa.
Sono così solo!
Continuate a trascinarvi verso una conclusione,
vagando attraverso il tempo
e sogni lontani infestano la vostra mente.
Quando avete provato a spazzare via l’ombra
una storia è stata raccontata
e ancora attecchisce.
Ora non ci siete più
e vi sto chiamando.
Non abbandonatemi senza un segno!
Parlate sottovoce alla mia mente inquieta!
Stanotte sostenetemi su questo mare
per evitare che scompaia!
Senza sosta e con pazienza
ho tentato di tirare avanti all’infinito.
In lontananza il pedone è smarrito
in questo bianco inferno che lo sta facendo a brandelli.
Gli occhi sono esausti nella tormenta di lacrime,
ma ancora non si ferma, circondato dal biancore.
C’è un confine nel flusso alla fine del sogno perché resista.
Per guidarlo e aiutarlo ad andarsene.
Il mio unico desiderio è che troviate la pace.
Che possiate riposare
e adagiarvi nel silenzio tra coloro che amate!
Proteggetemi da ciò che accadrà!
Prego per voi con tutto ciò che ho
e lo farò per sempre.
Pregate per la pace!
E’ l’opportunità di abbracciare un’ultima carezza di vita
e poi svanire.
Adesso state guardando in volto
le paure che vi scorrono nella mente.
Provate a lasciarvi andare!
BENEATH THE NORTHERN SKIES – SOTTO I CIELI DEL NORD
Scambiereste un peccatore con un santo?
Avete ucciso uomini
e avete resistito insieme fino alla fine.
Un lampo di luce.
Il sole è a picco sulla battaglia.
Si vede soltanto un riflesso rosso sulle lame.
Madre cara, come posso spiegarti il motivo?
Ho trovato una ragione per andare avanti,
anche se il vuoto mi sembra così profondo.
Alcune notti piango
e non posso fidare sul coraggio della mia giovinezza.
Sono qui per eseguire la mia condanna
e questa è l’unica verità.
Non puoi vedermi,
ma sono nei tuoi pensieri
e finché ci sarò starò bene.
Sotto i cieli del nord affronto la neve e il ghiaccio
e dico: “Viviamo un altro giorno!”
Mi sembra di mentirmi.
Ogni volta che mi alzo
cerco di sollevare le mie difese.
Prego per una seconda occasione
e poi prego per te.
Mio padre è morto.
Potrà suo figlio vivere una lunga vita?
Sono qui per eseguire la mia condanna
e questa è l’unica verità.
Non puoi vedermi,
ma sono nei tuoi pensieri
e finché ci sarò starò bene.
Sotto i cieli del nord affronto la neve e il ghiaccio
(e dico): “Viviamo per combattere ancora!”
Se soltanto potessi liberare la mia mente da ciò che ho fatto!
Il danno è compiuto.
Quello che sono diventato
sono sicuro di non poterlo cancellare.
Prego e rileggo queste frasi
per tornare ad essere ciò che ero un tempo.
Prima di tutto questo.
Ma sulla neve ho perduto la mia innocenza.
WHERE NO ONE WOULD SHED A TEAR – DOVE NESSUNO VERSA UNA LACRIMA
Silenzio, ragazzi!
Dobbiamo essere rapidi.
Questa è la direzione del vento in quota.
Apritevi un varco e accendete le torce!
Tenetele strette al metallo!
Si librano nell’atmosfera le palle di cannone esplose.
La carne si scontra con l’acciaio
e i sensi vacillano, sopraffatti dal dolore.
Il silenzio.
La violenza.
Chi chiamerete?
E’ la morte di tutto.
Non importa più dove vi trovate.
Dammi un segno di cosa serve
per poter credere nella tua luce!
Siamo immersi nella paura,
dove nessuno più versa una lacrima.
Il fuoco si dirada sul campo di battaglia.
Contate i morti e i feriti!
Riempitevi la pancia e bevete a sazietà!
Un sogno sul domani?
Disperazione.
Inadeguatezza.
Per prendere decisioni si lancia un dado.
Invocate Dio!
Le nostre città bruciano.
Chiedete loro se sono uomini o topi!
Il mio coraggio è il vino che sorseggio.
La fede in Dio o un portafortuna?
Ogni uomo sul campo sta pensando
che sarà il giorno della sua morte.
Reggimenti operativi.
Le bandiere tenute in alto
e i tamburi che rullano.
La testa ritta in un proclama.
Le casacche giallo-blu verranno sconfitte.
Le tormente sono sempre più fredde giorno dopo giorno.
(Reggimenti operativi).
(Le bandiere tenute in alto).
Quanto a lungo dovremo rimanere qui?
(La testa ritta in un proclama).
(Le casacche giallo-blu verranno sconfitte).
DOWNFALL – DISFATTA
Un futuro che nessuno poteva prevedere.
Mi sono trasformato in ciò che disprezzavo.
Quest’anima sfinita mi ha portato fino a un camposanto desolato.
E’ stato fatto tutto il possibile per niente?
Sono così vicino a casa,
eppure ancora lontano da voi.
Dal mio faro e dalla mia stella guida.
Trincerato in una guerra totale con la mia coscienza.
E’ la fine della strada.
La calma nella tempesta circonda il vostro cuore.
Riposate stanotte e abbracciate il silenzio!
Tenete duro quando striscerete attraverso le fasi del sogno!
Ci sarò io a crocifiggere quegli sciacalli!
Angeli dalle ali spezzate
e schiavi sulle ginocchia.
Presto penzoleranno dalla forca del serpente,
avendoli egli ingannati tutti.
Stanno svanendo dalla mia mente i ricordi
dei sentieri che mi sono lasciato alle spalle.
La cieca devozione mi ha condotto in un inferno sulla Terra
per il re e per il mio paese.
Un soldato ha una fortuna da custodire.
Quanto vorrei poter tornare indietro nella mia vita!
Tutti questi anni nella foschia in compagnia di un illusionista bugiardo.
E’ la fine della strada.
La calma nella tempesta circonda il vostro cuore.
Riposate stanotte e abbracciate il silenzio!
Tutto ciò che so
è di aver scelto una strada partendo da un punto di vista
che ha finito per sacrificare il mondo della mia innocenza.
NOW BARELY THREE – ORA (SONO RIMASTI) APPENA IN TRE
Soldati malmessi da case diroccate.
Il ciclo si ripete
e vengono lasciati a morire da soli.
Sono io la causa di questa tragedia.
A causa mia seimila soldati sono rimasti appena in tre.
Hanno consumato i fucili, senza nulla da mangiare.
Poi è arrivata la tempesta
e abbiamo abbandonato quelli che ne sono stati avvolti.
Riposate eternamente nel sole!
Gli stivali pesanti non possono scappare
dalla mia vergogna e dal mio cuore.
Dal dolore che non posso fermare.
I re si preparano nella loro vanità,
mentre i ragazzi muoiono nella follia.
Per ventiquattro anni ho reso la guerra la mia fortuna
e ancora desidero continuare.
Una maschera spietata.
In mezzo alla tempesta soffrirete per questa menzogna.
Gelidi sguardi persecutori e cieli oscuri.
Affronterete la sconfitta
e nulla placherà le grida.
Hanno ucciso il re
e giurano di radere al suolo le rovine del nostro eterno regno in declino.
Morite, soldati! Morite!
Conquistatevi il paradiso!
Una triste tomba vi aspetta ai piedi della montagna.
Non avete notato?
Tutti i fuochi sono stati accesi
e la morte verrà per ognuno.
E’ una nazione che scivola sotto le onde di sogni infranti.
Lacerata sulle giunture.
Vivrete per sempre nei racconti dei morti.
ETERNAL WHITE – BIANCO ETERNO
Un altro passo.
Attraverserò un enorme spartiacque per trovare un’altra strada
e arrivare vivo nel dolce abbraccio di casa mia.
Tutti quegli uomini.
Il mio regno è andato in rovina
per la promessa di quelle terre.
Oh, quanti uomini!
La neve tinta di rosso.
E quante madri non rivedranno più i loro figli tornare a casa!
Il mio esercito ha marciato fino alla fine.
So che è arrivato il momento.
Bianco eterno.
A voi affido il mio destino.
Non provo odio.
Su questo campo di battaglia mi sono arreso l’ultimo giorno.
Era l’ultimo giorno.
E’ questo che ci siamo rifiutati di credere
e ancora ce la fa pagare.
Un intervento infangherebbe l’abbraccio della patria.
Un’ultima notte per sopravvivere all’impossibile
e salvare gli uomini.
Nei loro occhi vedo la consapevolezza
della mancanza di speranza che affrontiamo.
Questo esercito ha marciato fino alla fine.
Oh, silenziosa solitudine!
Dove posso trovare conforto?
In certi momenti provo un dolore che nessuno conosce.
Passeranno i miei giorni?
ERASING THE MEMORIES – CANCELLARE I RICORDI
Calmati, piccolino!
Asciugati le lacrime!
I tuoi sogni leniranno ogni cosa.
E’ la paura che ti circonda e che hai dentro,
ma d’ora in poi andrai alla deriva in un luogo sicuro.
Ti riporterò a casa attraverso la neve accecante.
Ti riporterò indietro
e ti lascerai tutto il terrore alle spalle.
Affronta la tempesta
e sorridimi una volta ancora!
Il silenzio è assoluto.
Il sereno abbraccio della luce.
Un tocco distensivo.
I ricordi che affiorano di nuovo.
D’ora in poi andrai alla deriva.
Perché stanotte stai per giungere a casa.
Cancellare i ricordi cancellerà tutto.
Sei vicino alla riva
e un sogno eterno si dischiude
nel fulcro di una luce abbagliante,
che irradia i suoi raggi nella notte.
E’ un luogo in cui riposare in pace
e terminare la lunga battaglia.
Ancora ti accorgerai che si scorge la tua casa.
Nella tempesta,
attraverso le onde dei venti di un bianco infinito,
una voce ti sussurrerà nel buio.
Calmati, piccolino!
Non aver paura!
E’ giunto il tuo momento,
ma non è la fine.
Lungo questa strada solitaria
c’è un viaggiatore che è stato rimandato a casa.
Alleggerisci il tuo cuore!
Discende lentamente su un campo nel suo sforzo finale.
Calmati, piccolino!
Chiudi gli occhi!
Stanotte guarirò le tue ferite.
Curerò le tue lesioni
e fermerò il tuo dolore.
Cammina tra coloro che sono stati abbandonati!
Placherò le loro menti
immergendoli in ammalianti visioni.
(Nel 1718 l’esercito svedese, impegnato nella Grande Guerra del Nord,
persi in suoi territori in Russia, è costretto alla ritirata.
Il re di Svezia Carlo XII ordina di attaccare la Norvegia
per ottenere condizioni più favorevoli nelle trattative di pace,
ma l’incursione fallisce e l’esercito del generale Armfeldt,
da 10.000 uomini si trova decimato a 6.000 unità.
I soldati svedesi, esausti e senza rifornimenti a causa del rigido inverno,
sono costretti a vessare per giorni la popolazione norvegese.
A Dicembre arriva la notizia della morte del re Carlo
e a ciò che rimane dell’esercito viene ordinato di tornare in Svezia.
Il generale decide di prendere la via più breve verso la patria:
attraverso le montagne fino a Tydal, sul confine tra Norvegia e Svezia.
L’inverno è stato poco nevoso e non ci dovrebbero essere problemi,
anche se i chilometri di marcia sono circa trenta.
Per il freddo intanto sono morti altri 200 uomini.
E’ metà Gennaio del 1719 e in poco più di due giorni l’esercito dovrebbe arrivare alla meta,
ma lungo la salita si scatena una bufera
e le truppe sono costrette ad accamparsi sul fianco della montagna.
Bruciare i pochi sterpi e tutto il legno disponibile non basta a riscaldare i soldati
e altri 200 uomini perdono la vita nel gelo della tormenta solo la prima notte.
La tempesta prosegue anche il giorno seguente
e l’esercito, preso dal panico, si disperde.
3.000 soldati allo sbando muoiono congelati in quota.
I sopravvissuti giungono sull’altro versante,
ma prima di arrivare alle caserme altri 700 si arrendono al maltempo.
Soltanto 2.100 soldati, dei 6.000 partiti, arrivano a destinazione
e di questi almeno un terzo rimangono infermi a vita.
Delle vittime totali della fallimentare campagna
ben più della metà erano soldati finlandesi, aggregati all’esercito svedese.
N.d.T. )