Ambition’s price

DOORWAY TO HEAVEN – PORTA SUL PARADISO

Giù dal cielo, nel cuore della notte,
si riversano un fragoroso boato e una luce accecante.
Lentamente egli si avvicina
e non sente paura nel cuore,
invitando il viaggiatore che viene dalle stelle.
Per coloro che vorrebbero sfidare il suo potere.
Anime che volontariamente gli cederebbero la vita.
Nato da una promessa di morte,
un nuovo dio ascende.
Amun Ra, che sempre sorveglia.
Amun Ra, il sole nel cielo.
Amun Ra, custode delle sofferenze
e guardiano della luce immortale.
Giunge un nuovo ordine e una vita di tormento.
Gli déi pretendono la vostra servitù.
Non conosceremo mai altra potenza,
perché ci può essere soltanto un Ra.
E’ ammaliante, sebbene ancora spaventoso,
questo portale infuso di luce.
E’ accecante e il nostro purgatorio ci aspetta al di là.
Fluttuiamo attraverso il fiume dello spazio.
Nelle sue acque vediamo lungo il passaggio del tempo.
Le stelle si allineano
e guidano la nostra razza fino alle sabbie dell’eternità.
Seppelliscono le nostre menti nella tenebra.
Camminate altre la porta!
Sfidate l’ignoto! Dovete affrontarlo.
Non chiudete gli occhi!
Il destino vi chiama per nome.
A lungo abbiamo atteso invano la liberazione
e, molto diverso dall’origine che gli avevamo attribuito,
il nostro salvatore è giunto.
Attento Horus**, falso dio del dolore!
Giunge Anubi***, sciacallo della disperazione!
Guardiani dell’empio latore di oscurità e desolazione.
Arrenditi ora! I tuoi tentativi sono futili.
Arrenditi ora! Il tuo popolo cadrà.
Arrenditi ora e abbandona ogni speranza,
mentre il sole precipita dal cielo!
E’ ammaliante, sebbene ancora spaventoso,
questo mondo di demoni.
E’ accecante. Non è questa la porta sul paradiso.
Si apre la porta.
Attraversate la porta sull’inferno!

Note: *(Re di tutti gli déi egizi)
**(Dio falco, figlio di Iside e Osiride)
***(Dio sciacallo, custode del regno dei morti)

WIDOW AND THE RAVEN – LA VEDOVA E IL CORVO

La vedova nera sulla finestra tesse fili dei ricordi
e riporta indietro le lancette del tempo.
Esita, nonostante la tempesta si sia placata e tu ora sia libero.
Ti sei preso il tuo tempo per meravigliarti?
Vivere nella luce spazza sempre via l’oscurità?
Hai imparato a richiamare il sole nella tua vita?
Anche se hai bisogno di un inizio positivo,
il cielo e la luna continuano a invocare il tuo nome.
E’ tempo di lasciarsi la notte alle spalle.
Sei così infreddolito e non devi stare solo.
Il fuoco si è spento, ma non devi farti tormentare.
E’ sempre lì che incombe.
Non lasciare che il demone penetri di nuovo nella tua anima!
E’ soltanto un corvo alla ricerca di storie morte da tempo.
Trattieni i ricordi, ma abbandona questo supplizio!
“Bevi il vino!” disse.
“Soffri e sii mio!” disse.
Il diavolo di cui pensavi di esserti sbarazzato
sghignazza nella tua testa.
Non sei a pezzi, ma soltanto indeciso.
Rimpiangi la tempesta,
sebbene avessi giurato di scacciarla
e la tua mente disgraziata stia urlando menzogne.
Anche se il corvo piange
ricorda perché lo avevi lasciato a morire!
E’ il momento di permettere al dolore di andarsene.
Piuttosto resterò al freddo.
Piuttosto resterò solo.
Il fuoco tornerà.
E’ tempo di dominare la notte.

AMBITION’S PRICE – IL PREZZO DELL’AMBIZIONE

Mi sento diviso, a pezzi e ferito.
Aspetto il giudizio,
poiché la mia dimora risiede all’inferno.
Il sonno non mi dà nessun sollievo
e sono tenuto sveglio dal tuo dannato pianto.
Il tuo volto mi perseguita sempre.
Continuerò a camminare da solo col mio dolore
e resterò qui in eterno.
Sono legato a una coscienza che lentamente mi strazia.
Gli spiriti mi tormentano
da quando ho raccolto ciò che avevo seminato.
La mia anima quel giorno è morta.
Mio fratello assassinato sul trono.
Lo rivedo nella mente
e i suoi occhi bucano l’oscurità.
Interrogano la mia decisione
e penetrano nel mio cuore ancora pulsante.
Affondo. Calo a picco nel mare del mio tradimento.
Soccombo alla vergogna
e nel profondo l’onore è perduto.
I ricordi mi opprimono
e provo la sofferenza del prezzo dell’ambizione.
Caduto in ginocchio, mi sento male
e cammino attraverso la valle delle ombre.
Diavoli mi rimproverano
e spingono il mio odio a volgersi verso l’assassino che ho dentro.
E’ tutto qui? No!
Alla fine cederò
e accoglierò l’abbraccio gelido che la morte può concedere.

HERO OF TIME – EROE DEL TEMPO

Tre anime controllano la sua gloria.
Tutto è legato al destino.
Queste tre forze hanno forgiato la storia
di un eroe nato per brandire la spada.
Il caos ha regnato nel nulla.
Nel suo spazio nero.
In un mondo di tenebra eterna.
Attraverso il vuoto, tre dee dorate,
nelle altezze hanno governato secondo il loro disegno.
Svanite dopo il compito svolto,
le sacre entità si sono ritirate
e hanno lasciato dietro di sé una forza divina
che brillava di santa luce.
Tre anime controllano la sua gloria.
Tutto è legato al destino.
Vieni a giocare! Vieni via!
Senti la melodia che ti chiama per nome?
Avanti! Avanza!
Percepisci il coraggio che sai albergare nel tuo cuore
e sii l’eroe che devi essere!
A quello con l’oscuro cuore di ghiaccio
andrà il frammento del potere perfetto.
A quello nato nel privilegio
andrà la saggezza ispiratrice.
Al ragazzo di nessuna importanza
andrà il coraggio di unirli.
Spirito reincarnato e signore della spada.
Eppure sarà difficile procedere da soli.
Sapienti, cantate la vostra canzone
e pregate che spunti l’alba,
anche se il male dovesse arrivare!
Un salvatore è pronto a combattere.
E’ l’eroe del tempo.

THE GATES – I PORTONI

Occhi dorati brillano nel sole al tramonto.
I fratelli giacciono, portando il loro tributo a Caronte.
Per un viso, un bel viso,
le imperiture torri di Troia sono bruciate
e in migliaia i condannati sono salpati.
Ma quest’oggi un eroe è nato tra noi
e il nostro coraggio viaggerà attraverso la storia.
Tutto il mondo saprà del sangue versato sulla sabbia
e le canzoni delle nostre gesta verranno cantate per sempre.
Abbattete i portoni! Sollevatevi!
Combattiamo per l’onore.
La gloria aspetta oltre le mura
e gli déi hanno acceso la fiamma della guerra.
Moriremo immortali e ci spediranno nell’altro mondo
o insisteremo finché non cadremo.
Bugie insanguinate.
Un giovane morto sulla sabbia.
Ascoltate il grido dei Mirmidoni* che giurano vendetta!
Porteranno le loro truppe nelle strade della città.
Non c’è tempo per la paura.
Indossate ora le vostre armature!
Stiamo per andare in battaglia.
Viaggeremo verso l’Ade
e le leggende pronunceranno i nostri nomi.
Scende l’oscurità, ma siamo ancora in piedi
e anche se cadremo, ci rialzeremo.

Note: *(Popolo da cui discendeva Achille)

THE UNSPOKEN – PAROLE INESPRESSE

Riecheggianti grida di menzogne distorte,
spezzate da menti ambiziose.
Siamo ombre estranee e pallide.
La brama è durata troppo a lungo.
Nati dall’odio e poi esiliati,
con lo scopo di condurre al nostro decadimento,
siamo portatori di morte e ci diffondiamo come un virus.
Guardate il vostro impero crollare!
La dolce melodia delle urla nella notte
e di storie non più menzionate,
mentre il sole nel cielo emana la sua luce,
lasciandovi senza posti in cui nascondervi.
Avanti, creatore!
Abbraccia il tuo esperimento fallito!
Scappate! Vi ho trovato
e ora ne subirete le conseguenze.
E’ venuto il tempo di spazzare via le bugie che ci hanno distrutto.
La verità verrà a galla
e la notte ci renderà liberi.
Ci batteremo per testimoniare la fine del nostro flagello
e la morte della falsità.
I vostri figli attendono il giorno della vendetta
e attraverso l’ira dei mietitori voi pagherete.
La vostra esistenza è finita
e, anche se colui che attraversa il giorno è giunto,
la nostra sacrosanta giustizia sarà conquistata.

RETURN TO ME – TORNARE DA ME

Una voce fredda e morta sale dall’interno.
La speranza che attende con pianti silenziosi.
Le onde mi sovrastano
e l’oceano m’invita a uscire dal mio letto.
La vita mi è stata sottratta e fatta a pezzi.
Il cuore è spaccato per l’assenza di un corteggiatore.
Non riesco a tenere questa maschera.
Sto diventando pazza e mi ripiego su me stessa.
Questo dolore non avrà mai fine.
Hai deciso tu quando mettere alla prova la mia anima.
Vedo un fantasma.
Ti prego, fa’ qualcosa per me!
Melodie laconiche e dolci canzoni
mi ricordano la speranza perduta per mare.
Ora guardo con occhi aperti la verità in ciò che vedo.
Mi stai riempiendo di bugie.
Il volto dietro cui ti nascondi vive soltanto nella memoria
e non ritornerà più da me.
Parlami della canzone che suonavi
e che mi ha riportato a casa verso giorni più semplici!
Che alleviava le sofferenze interiori
e l’angoscia di una madre per il suo bambino portato via.
Che cosa è accaduto al mio amore?
Dove sono tutti i miei frammenti perduti?
So che lo sai.
Ora non risparmiare la mia sensibilità!
Dimmi come quest’incubo può concludersi!
Chiamami a rimanere in questa nuova disperazione!
Non ascolteranno mai la mia voce
e io mai li sentirò vicini.
Ad ogni alta marea la sorte sgradevole si diverte.
Ammutolita e intirizzita aspetto.
C’è disillusione nel mio sguardo.
Con un’ultima canzone canterò del tuo destino.
Il traghettatore aspetta
e, mentre la tua anima si dissolve,
di me non resta che un guscio vuoto.

CALL OF THE FROSTWOLVES (I. SLAVE) – IL RICHIAMO DEI LUPI BIANCHI (I. SCHIAVO)

Sempre combattere.
Sempre sopravvivere.
Senza mai conoscere la libertà.
Nato da un popolo abbattuto, ferito e sottomesso.
Tua madre e tuo padre che abbeverano il terreno col loro sangue.
Sono stato catturato e cresciuto
in questo mondo che mi odia.
Torturato e usato per l’onore di qualcun altro.
Un gladiatore orchesco e selvaggio, ma astuto.
Gigantesco e letale.
Vivo in schiavitù, ma al di là dei massacri
la mia anima grida maledicendo il suo nome.
Mi hanno incatenato e umiliato.
Mi hanno controllato e maltrattato.
Mi hanno vincolato al nome che mi hanno dato.
Mi chiamano schiavo.
Marchiato a vita.
Tutti i giorni in una gabbia sono stato allevato.
Schiavo per sempre.
Prigioniero di un gioco che mi costringono a fare.
Resterò una loro pedina.
Sono stanco di svegliarmi ogni mattino
e subire i colpi di questo tiranno.
Amici miei e sorelle mie, vi supplico di liberarmi
dall’inferno che vivo giorno dopo giorno.
La gentilezza che mi avete mostrato
resterà sempre con me,
ma non posso continuare a vivere questa vita.
Aspetto il momento.
La fine di questo tormento.
E’ tempo! Sii rapido!
Non fare rumore! I piedi ben piantati a terra.
Scappa attraverso le fiamme!
Vai! Nessuno ti noterà.
Scappa verso gli alberi!
Verso la libertà!
Non sarò più schiavo.
Nessuno mi marchierà più.
Sono finiti i giorni in questa gabbia.
Non sarò più schiavo,
ma un giorno tornerò
e cadranno in ginocchio quando sentiranno pronunciare il mio nome.
Basta essere incatenato!
Basta essere ingabbiato!
Basta essere umiliato!
Basta essere addomesticato!
Non sarò più schiavo.

CALL OF THE FROSTWOLVES (II. LIBERATOR) – IL RICHIAMO DEI LUPI BIANCHI (II. LIBERATORE)

Lok’tar ogar!
Per anni mi hanno schiavizzato
a causa di peccati che non erano miei.
Il mio popolo è perso ed esiliato
e farò espiazione per il loro diritto di nascita.
Forze incontrollate si scatenano
e mi benedicono con la loro grazia,
assolvendo tutti gli errori che ci hanno arrecato vergogna.
Con gli elementi ora al mio fianco
la ribellione può cominciare
e Martelfato domina la battaglia,
essendo intriso di distruzione.
Il momento è giunto, fratelli miei,
per fare ammenda degli sbagli del passato.
L’oppressione che abbiamo subito è ingiusta da qualsiasi prospettiva.
Abbracciate la scelta che vi si pone!
Non dobbiamo più rimandare.
Reclamate il vostro nobile e legittimo ruolo di guardiani della Terra!
Con l’oscurità della notte
penetrerò in questi insediamenti di paura e dolore
e con una dimostrazione di forza
mostrerò loro come alimentare le fiamme.
Prendete le armi!
Ricordate che siete giustificati!
Sollevatevi e perdonate gli errori dei vostri antenati!
Il momento è giunto, fratelli miei,
perché questo giorno vi salviate.
Non crogiolatevi più nella disperazione e nello sconforto!
Siamo i Lupi bianchi!
Lok’tar ogar!
Con un’orda di orchi al mio seguito
scatenerò su di loro la guerra.
Tremeranno al nostro grido di battaglia
e non gli concederemo nessuna pietà.

CALL OF THE FROSTWOLVES (III. WARCHIEF) – IL RICHIAMO DEI LUPI BIANCHI (III. CAPOGUERRA)

Fratelli! Sorelle! Orchi di ogni clan!
Risuonano i tamburi della guerra.
Li sentite battere nella vostra anima
e il cuore pulsa al loro ritmo spaventoso.
Mentre ci avviciniamo ai portoni del forte,
ricordate che siete qui per reclamare
una vita di libertà e la vostra dignità!
Stanotte le mura della vergogna crolleranno.
Sta là ritto sulla sua torre il despota del nostro popolo,
ma non mi farò spezzare dal suo odio,
né ci faremo sviare dai suoi trucchi malvagi.
“E’ la vostra opportunità di tornare in riga!
Inchinatevi e deponete le armi a terra!
Penso che conosciate il mio nome.
Sono tornato per decretare il vostro destino”.
Terremo alta la testa.
L’onore è rinato
e nel ricordo dei compagni caduti ci vendicheremo.
Cavalcheremo verso la vittoria con tutte le nostre forze
e insisteremo fino al giorno del trionfo.
E’ tempo di morire!
Nascosto nella sua torre malridotta
ha commesso il suo ultimo errore.
La mia eterna sofferenza è la sua soddisfazione.
Ha ucciso mia sorella!
La ragione non è più in me.
Il sangue mi ribolle.
Non aspetterò più.
Un tempo schiavo, ora è libero.
Il capoguerra avrà la sua testa.
Adesso cadrà.
Morirà per mano mia sotto i colpi della spada.
Non mi fermerò più
e non mi sottoporrò più al suo dominio.
Affrontami e combatti!
Il tuo momento è giunto.
Cerchi di scappare e di nasconderti?
Raccogli la spada e battiti!
In piedi! Ti vedrò crollare.
Il tuo ultimo respiro sarà il mio urlo di libertà.
Non sono più schiavo.
Sono il liberatore della mia gente.
Mi sono ripreso la mia vita.
Il capoguerra sta ritto pieno di fierezza.
Cavalchiamo per l’orda!

EDEN ABLAZE – PARADISO IN FIAMME

Cos’è questa sensazione che diventa sempre più chiara
per chi mi sta davanti?
Mi sta avvelenando la mente.
Un fuoco più intenso,
come fosse un insolito ammonimento,
mi sta trascinando dentro.
Stiamo vivendo una bugia.
Per una notte resterò con voi.
Bruciano impetuose le fiamme che abbiamo appiccato
e le menzogne che ci tenevano lontani dalla fredda e cruda verità.
Sarete per sempre soli.
In questo giardino ricordi sopiti tornano in vita.
Ho giurato di non farci caso.
Che cosa vi aspettate da me?
Mi sono innamorato,
infrangendo qualsiasi regola che mi ero imposto
per creare questo auto-confinante purgatorio,
ma i sogni sono soltanto sogni.
Resta poco da dire,
sebbene per la prima volta nella mia vita
sia riuscito a sentire il confortevole abbraccio della gioia.
Non me ne andrò. No!
Non mi sotterrerò per sentirmi vivo.
Ingannate solo voi stessi credendo in una cinica bugia.
Non siamo mai stati destinati al paradiso.
Venite giù strisciando!
Lasciate che la musica abbandoni le vostre menti!
Aggrappatevi al volto della libertà e procedete!
Permettimi di abbracciarti un’ultima volta!
Viviamo una bugia su questo lato del paradiso.
I sogni sono soltanto sogni.
Lasciatevi il paradiso alle spalle!

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