Vegvisir

HEADCASE – TESTA VUOTA

(Non parlare!
Li contamineresti.
I ciechi guidano i ciechi).
Le persone vivono in schemi,
come lungo i segni delle piastrelle sul pavimento
e seguono la strada che conoscono da sempre.
Si fanno facilmente convincere dalla TV e dai cellulari
e stanno a testa alta sotto la falsità
delle cose che credono di sapere.
Tutto ciò che ha a che fare con questo fottuto sistema
mi fa sentire sporca, usata e ingannata.
Potremmo cambiare se lo volessimo.
Quante scuse ci raccontiamo!
Questa generazione difetta di tempra.
Le persone vivono in scatole,
nelle loro ordinate e piccole schiere
e affiggono i loro cartelli in modo che tutti sappiano.
Si fanno facilmente convincere dalla TV e dai cellulari
e stanno a testa alta sotto la falsità
delle cose che credono di sapere.
(A volte i ciechi guidano i ciechi.
E’ il segno dei tempi).

KRAKEN – KRAKEN*

Quanto è spessa e gonfia la tua lingua
quando ti si agita in bocca violentemente!
Eppure non sembri ancora affondare.
Mi chiedi come sto
e io cerco di risponderti,
ma tu mi zittisci.
Userò le mie parole come un’arma
e la penna come spada e scudo.
Sì, le userò.
La mia rabbia come forma d’espressione
e le mie parole come sigillo definitivo.
Scendi! Scendi dal tuo alto cavallo!
(Troppo alto).
Vedo un parassita oculare
che si contorce dietro il bianco dei tuoi occhi
e là, oltre le mie dita,
si torce e si dimena nella crepa delle tue bugie.
Devi sentirti morto dentro.
O vivo?
Sai ciò che fai.
Lo sai.
Scendi!

Note: *(Mitologico mostro marino simile a una piovra enorme)

PILEDRIVER – BATTIPALO*

L’odore di zolfo.
Il foro d’uscita nella mia testa.
Speravo di averlo sepolto,
ma è ritornato dai morti.
Mi sento così pesante
e avrei bisogno di un punto dove riposare il capo.
Qui in mezzo ai papaveri
la depressione sembra essere meno intensa,
ma abbiamo ancora i nostri demoni.
Un rosario dorato.
La sua forma mi brucia tra le mani.
Verremo ricordati come uomini vuoti tra l’erba.
Abbandonatevi tutti insieme (tra le mie braccia)!
Abbiamo ancora i nostri demoni. (Nel mio cuore)
E chi saremmo senza di essi? (Nella mia mente).
Abbiamo ancora i nostri demoni.
E’ un affare rischioso
tentare di essere sinceri con noi stessi,
quando l’oscurità gorgoglia e si gonfia
con tutto ciò che ci circonda.
Dentro siamo anestetizzati.
Chi siamo senza di essi? (Chi siamo?)
Abbiamo ancora i nostri demoni.

Note: *(Macchinario per piantare pali nella terra da cui prende il nome una mossa del wrestling)

THE SUFFERING – LA SOFFERENZA

Da qualche parte, nelle mie vuote profondità,
si scatena un urlo violento,
come per i chiodi conficcati nel palmo delle mie mani.
E’ così che hai scelto di punirmi?
Sul mio volto ancora vedi le lacrime,
eppure continui a dire che andrà tutto bene.
Ottimo, e ora?
La sofferenza aumenta nel silenzio.
Un oscuro bisbiglio.
Il seme dell’odio fiorisce nelle mie vene,
come per i chiodi conficcati nel palmo delle mie mani.
E’ così che hai scelto di punirmi?

RIVER RUNS DRY – IL FIUME SI PROSCIUGA

Chi sono io per rubarti i sogni,
mentre ti osservo rovinarti
e svanire da tutti i miei ricordi?
Non questa volta.
Le lacrime si sono asciugate
e sono sparite dai miei occhi.
Soltanto il tuo sorriso sopravvive nei miei ricordi.
Chi sono io per rubarti i sogni?
Se mi rimanesse una sola lacrima
la verserei per te,
ma non ho più paura.
Non ne ho più bisogno
e ora il fiume si prosciuga.
Anche se i miei occhi vorrebbero piangere
ho scoperto che a volte il fiume si prosciuga.
E’ difficile pensare a come saresti adesso
e, giuro, vedo il tuo fantasma ovunque io vada.
Mi ricorda tutto il tempo che abbiamo sprecato
e tutte le parole che a volte non abbiamo detto.

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