The grand voyage

PALE FLAMES ON THE HORIZON – PALLIDE FIAMME ALL’ORIZZONTE

Fissi nelle tenebre da questa dimora d’ombra
e vedi un fiamma lontana nel vuoto.
Un assaggio dell’oltre,
come fosse un’antica coscienza risvegliata.
Alcuni frammenti dell’eternità
alterano le prospettive del mondo che conosciamo.
Hanno un significato sfuggente,
più profonde di tutto ciò in cui hai creduto.
Da uno stanco sonno qualcosa dentro si è svegliato.
Pallide fiamme danzano alte
e ti guidano più avanti
alla ricerca delle origini nascoste delle falde del cielo.
Ridestato dal tuono,
lascia che il lampo ti conduca fino alla vetta più alta
e fino alle più abissali forre!
Io sono la marea crescente e la tempesta in arrivo.
Sono la valanga e il grande viaggio.

HINTERLANDS – ENTROTERRA

Attraverso il tortuoso labirinto dei vuoti sussurratori
il mio cammino è stretto, ma risplende per me nitido.
E’ stata una cruda esistenza di prigionia per infinite ere,
eppure attraverso le mie visioni ho viaggiato ovunque.
Vieni a sfidare la notte, mia stirpe!
Disperdiamo queste antiche paure!
Tutte le anime inquiete che hanno sognato di vagare libere
e di esplorare gli oceani sotto le stelle allineate,
dove déi da tempo perduti ci parlano per mezzo dei venti furiosi.
Sulle rive della corrente incessante
mi abbevero a quest’acqua terrena,
custodendo i segreti degli uomini ciechi
che mai hanno osato abbandonarsi a questo sogno.
Siamo sorti durante la morte dell’estate,
nel cuore dell’inverno nell’entroterra.
Discendiamo dalle ombre in cui vengono cantati luttuosi inni
e dalle terre desolate dove il giorno e la notte sono fratelli e intrecciati.
Oltre il punto in cui le strade si interrompono
e i più gelidi fiumi sgorgano dalle loro sorgenti,
là sto avvolto dalle fiamme nelle tenebre
e mi dirigo verso l’assoluta oscurità.
Vengo da dove le notti durano più a lungo
e dove il congelamento è un battito del cuore distante.
Dove la gloria dell’estate è fugace
e dove il fuoco interiore è ciò che ti salva dal decadimento.
Pregate che il gelo del mio diritto di nascita non vi trovi!
Resterò vigile e fedele al mio percorso.
Soltanto la Natura mi è superiore
e il sangue è nutrimento per tutto ciò che deve crescere.

WINDWARDS – CONTROVENTO

Il fuoco sembrava dimenticato tra le braci che ancora covavano
e quando il vento mi ha chiamato per nome
ho sempre percepito di dover partire.
Dove gli antenati hanno camminato prima di me
e oltre i regni della neve,
verso un luogo che il mio cuore bramava.
Sono nato con un’anima che va controvento.
Oltre le terre delle ombre,
fin dove i fiumi incontrano il mare in tempesta.
Oltre le foreste e i campi,
dove l’immensità mi ha convocato.
Uno spirito che va controcorrente.
Uno stato mentale imperiale.
Il viaggiatore ribelle abbandona la stretta del tempo.
Uno spirito che va controcorrente.
Sopra i mari e i prati.
Viaggiatori ribelli, noi partiamo orgogliosi.
Spirito vagabondo.
Ribelle. Controvento.
Per sempre avanti.
Per lasciare ciò che è familiare,
dove la polvere si è depositata sulla pigra pietra.
Vai e trova il tuo oceano nel buio ignoto!
Prova ciò che gli altri non possono provare
e vedi ciò che non possono vedere!
Le vecchie verità sono soltanto credenze.
Diventa ciò che non potranno mai diventare!
Sorgi da ogni autunno!
Affronta il vento, mio ostinato spirito!
Sii sincero, trepidante e forte!
So che il tuo viaggio è appena cominciato.

PILLARS OF THE SKY – I PILASTRI DEL CIELO

Quando attraversi l’infinito
in cerca di vette nascoste e gloriose
e il significato resta occulto,
il passaggio inizia senza luce.
La ricerca ti darà un senso di estraneità
e vorrai imparare ciò che il folklore custodisce.
Quanto questo viaggio ti cambierà!
Un primo passo che sarà seguito da un’infinità d’altri.
Saremo disorientati, ma lucidi
e vedremo ciò che soltanto perdendosi si può vedere.
Quando li scorgerete saranno svettanti.
Enormi e lontani giganti. L’antico credo.
La ricerca ti darà un senso di estraneità
e vorrai imparare la sapienza di un tempo.
Quanto questo viaggio ti cambierà!
Su ogni montagna e lungo ogni riva.
Un giorno troverai i pilastri del cielo.
Quelli che si sono avventurati nella notte,
quanto sono avvampati grazie alla fermezza e alla determinazione!
La più oscura delle oscurità.
La più radiosa delle luci.
Hanno viaggiato con le fiamme della gloria.
In un mondo perduto nei tradimenti
si staglia il profilo del più grande.
Di colui che ha mostrato coraggio ed è morto.
Immensi giganti dominano l’incommensurabile infinito
e i pilastri del cielo.
Ai loro piedi brulicano le masse
di quelli come noi che aspiravano a elevarsi
e che sono caduti di fronte ai loro sguardi.
Trionfo o morte per giungere ai pilastri del cielo!
Oltre il limitare della foresta e i campi smeraldini,
dove le tempeste si scatenano indisturbate e libere.
Resisteranno in eterno i pilastri del cielo.

THE SILVAN SHRINE – IL TEMPIO SILVANO

Lontane apparizioni.
Panacea divina.
Pericoli e sofferenze.
Darei tutto per uno sguardo.
Alla ricerca della luce o di vani fantasmi,
il mio cammino è discontinuo,
ma certo è il dolore.
Tutte queste notti e giorni
il dubbio è il mio unico compagno.
Il viaggio è infinitamente lungo
e si cammina da soli.
Estati e inverni trascorrono nella neve e attraverso il mare.
Senza fine è il sentiero che percorro verso il tempio silvano.
Ho rinunciato alla mia rabbia.
Ho rinunciato all’afflizione e al desiderio
tra i boschi e la polvere.
Ridiscende la quiete e il silenzio parla di nuovo.
Si odono gli echi della verità da eoni distanti.
Nell’abbraccio silvano rifiorisco
con la terra come mio scranno.
Oltre le spire della vegetazione verso il cielo.
Attraversando l’infinito mi riscopro rinnovato
e nelle antiche acque scure il mio riflesso è così autentico.
La più ampia prospettiva.
Una cattedrale di foglie.
Un più profondo senso di risolutezza
e la volontà di offrire i miei sogni.
Tutte queste notti e giorni
ho anelato il mio lungo viaggio.
Un viaggio infinitamente lungo
in cui cammino da solo.
Vado avanti.

EMERALD CROSSROADS – CROCEVIA DI SMERALDO

I profondi respiri dell’eternità.
Il dolce profumo della maturazione smeraldina.
Sussurri. Isole nel silenzio.
Nell’abbraccio silvano torniamo alla vita.
Desideravamo quest’oscurità.
Desideravamo che la notte durasse (per sempre).
Per nascondere tutte le cicatrici
le ombre hanno risanato le ferite.
So che troverò un modo
e so che troverò la strada (verso casa).
I forti e gelidi venti piangono
sulle rovine delle vittorie passate.
Il fiume della vita è così lento
e dei trionfi il ricordo è così vago.
Desidero la sapienza.
Desidero di poter infine vedere lontano,
oltre ogni orizzonte,
tutto ciò che mi è stato finora nascosto.
Con ardore e convinzione
ci immergiamo nell’ignoto sconfinato
e nella notte continueremo a tenere alta la fiamma.
I pochi che coraggiosamente sono partiti.
Viaggiatori di regni inesplorati.
Nella notte, tenaci, siamo risorti dal tempio silvano.

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