WANDERER IN THE OUTER DARKNESS – PELLEGRINO NELLA REMOTA OSCURITA’
Vago in discesa nel labirinto della morte,
verso i reietti della creazione e la dimora degli spiriti turpi.
Volto le spalle alla sorgente della luce e al divino
per rivolgermi alla notte
e m’immergo nel lato oscuro del suo grembo.
Viaggerò verso la faccia buia della luna
e, chiusi gli occhi bagnati di lacrime,
mi avventurerò nell’ignoto.
Un salto nella fede in un mare perennemente in tempesta.
Tiamat* si agita senza fine nel nero abisso.
Conducimi nelle gallerie dove si annidano gli spettri!
Dove si riproducono le ombre pianterò il mio seme.
Mi unirò all’orgia di crudi e dolci orrori
e ci incontreremo nei miei sogni più lugubri.
Formule.
Spalanca l’immensità della tenebra!
Apri la mia mente alle formule!
Spalanca l’immensità della tenebra!
Aprimi gli occhi!
Divorameli con la tua grazia esiziale!
Ingoia la mia anima!
Note: *(Nella mitologia babilonese è madre del cosmo e incarnazione del caos primordiale)
SPECTRES – SPETTRI
Nell’oscurità. Nel sublime.
Nelle crepe dove risuonano le campane della morte.
Nelle fessure dove vortica la tenebra.
Il crepuscolo è la fenditura tra i mondi.
Notte ammaliante e suadente.
Miriade di spettacoli spaventosi.
All’alba, una danza di morte.
Un vento malato soffia dalla foschia lontana.
Attenzione al respiro dei danzatori!
Attenzione al bacio delle streghe!
Al suono dei tredici rintocchi,
quando i piedi ti riporteranno indietro
e l’aria si farà di ghiaccio,
gli spettri appariranno.
Dal freddo e dalla luna.
Dal suono della melodia del diavolo.
Dal sangue condannato dai devoti.
Nella tomba ci trasformeremo.
Fuori dall’utero e fuori dall’inferno.
Fuori dai mondi di gusci distorti.
Fuori dal fumo dell’occhio del serpente.
Covata demoniaca.
Sul sentiero verso nord,
attraverso il pianto della Signora Volpe.
SUSPIRIA DE PROFUNDIS – SOSPIRI DAL PROFONDO
Verrete a farmi visita nei sogni,
al confine su cui riluce l’oscurità?
In stato di beatitudine, lontani dal piano terreno,
mi apparirete di fronte.
Lontani, dove danzano gli scheletri.
Dove la luna è rossa e dove la magia si esalta.
Dove uccelli neri piovono dal cielo
e dove andrò a morire.
Le mie visioni sono ricoperte di mosche e intrise di tenebra.
Grondate olio in fiamme,
gli arti contorti, bruciati e putrescenti.
Soli in una terra desolata.
Le radici si spingono più in basso
e attraverso di esse scorre un’antica progressione.
Custodiscono i segreti del divenire
e le porte sull’immortalità.
Il divenire dei demoni.
Il divenire di spettri che infestano il nulla.
Li sento riecheggiare nelle valli del sonno.
Il divenire di fantasmi sempre più vicini,
i cui sospiri provengono dall’abisso.
THROUGHT THE VELVET BLACK – ATTRAVERSO IL NERO DI VELLUTO
Questa è la seconda piuma
di un uccello nero come la pece.
Un corvo di morte.
Un’altra di quelle interiora rimosse.
Le ombre si intensificano.
Senti il richiamo della strega?
I mari cominciano a spumeggiare
e la terra inizia a tremare.
Volto la torcia della vita verso il terreno scuro.
Assaggio il vino della morte
e il mio sangue prende a ribollire.
Spengo la fiamma e il cielo è invaso dalla notte.
Fluttuo in assenza di luce.
La dolcezza della morte.
Nessuna tristezza e nessun cordoglio.
Apparteniamo alla morte e verso la morte dobbiamo andare.
Una terra maledetta e il trono del padre dei lupi,
dove il diavolo e i suoi figli camminano con piedi mortali.
Questo nero di velluto.
Scorre del veleno nel mio sangue e nella mia anima.
Questo nero di velluto.
Scorre del veleno nel mio cuore e nella mia anima.
Osservo il pendolo che comincia a oscillare.
Si materializza il fetore della morte
e la tenebra vi si agita.
Vedo la notte arrivare, sospinta dal vento.
Davanti a me si distende un cielo scuro,
mio monumento al peccato.
Questo nero di velluto.
Scorre del veleno nel mio sangue e nella mia anima.
Avanti! Iniettami il tuo dolce morbo!
Ora brucia dentro di me!
Flagella la mia interiorità!
Ribolle sangue nero.
Si dissolve il sangue nero.
Ribolle sangue nero.
Si coagula il sangue nero.
RÅNDA – RÅNDA*
Su terre aride, riarse e assetate.
Nei boschi di notte e lungo i fiumi di giorno.
La sua voce d’ombra canta nella nebbia
per attirarti in mezzo alla natura.
Creatura bellissima che nasconde la tenebra,
per adescarti dove il diavolo cammina.
“Fate attenzione ai suoi capelli lucenti
e alla sua strana veste che luccica!
Molti giovani ha sedotto,
sorridendo vittoriosa sui loro volti acerbi,
ma la sventura è calata su chi l’ha abbracciata”**.
(Johan Wolfgang von Goethe)
Sporcherà la tua anima peccato dopo peccato
e la marchierà sotto la pelle.
Il terrore ti crescerà dentro.
Un urlo muto nei suoi occhi splenderà
in un sogno lontano.
Maledizione per i pochi che ne invocheranno il nome.
Maledizione per te che l’hai cercata.
Ricorda questa storia e non dimenticarne il nome
o le porte della morte si apriranno per te!
Note: *(Spirito femminile della foresta nella mitologia nordica)
**(Tratta dal “Faust” di Goethe)
WHEN THE SKY IS BLACK WITH DEVILS – QUANDO IL CIELO E’ OSCURATO DAI DIAVOLI
Il cielo è stato oscurato
da demoni con le loro lanterne in mano.
Questo è l’asse su cui devo salire, sopportando la luce.
Le nuvole si spalancano non appena le vie della notte si espandono
e ho del vino da bere, nettare dell’eternità.
Le vostre strade sono in pezzi,
ma le mie sono rinate.
L’energia è qui, sepolta nel terreno.
Il mondo sembra svanire quando il serpente si srotola.
Il soprannaturale.
La morte della vita e la nascita di un ‘anima.
Ho del vino da bere, elisir dell’immortalità.
Le vostre strade sono in pezzi,
ma le mie sono rinate.
La mia volontà sospinge l’ascensione del serpente assonnato.
Ne sento l’energia.
Il richiamo della luna cremisi.
Bevo con Rudra*. Bevo dalla coppa.
Questa bevanda è veleno per i profani
e, quando apre passaggi sull’aldilà,
pone le basi per la rovina del vostro mondo.
Bevo con Rudra. Bevo dalla coppa.
Discendo negli inferi.
Sempre più giù.
Mutilazione e morte.
Metamorfosi divina.
Trasmigrazione in estasi.
Resurrezione dalla malvagità della morte.
Le mie strade sono in pezzi.
Sono rinato!
Note: *(Nella religione induista è una divinità feroce e distruttiva).
SPELL – INCANTESIMO
Vedi i morti?
Ombre spettrali tremolano nell’aria.
Li vedi? Senti i loro pianti?
Luttuosi singhiozzi.
Lamenti di disperazione.
Percepisci il diavolo?
Sotto un cielo senza luna i gufi gridano
e il seme viene gettato su un terreno fertile.
Ora, banditi dalla luce, i connubi si formano
attraverso la proibita alchimia della notte.
Siamo stati allontanati
e ricadiamo all’indietro nella nebbia.
Siamo stati completamente alienati.
Siamo caduti in una spirale e siamo tornati indietro,
aprendoci la strada in questo labirinto.
Quando la fiamma dei tripodi si spegnerà,
l’anima farà il suo ingresso.
Diabolico lamento carpatico!
Fumi velenosi.
Sono i vapori dei filtri.
Letale belladonna e mandragola.
Varca il buio e abbandonati al sogno!
Compi un ultimo passo nella nebbia!
APPARITIONS – APPARIZIONI
Sento la parte destra del mio volto intorpidirsi
e un brivido di piacere mi corre lungo la schiena.
Avverto il freddo respiro di qualcosa di estraneo.
Sento l’odore e il sapore del sangue.
Non sono più solo.
Una coppia di figure informi oscilla avanti e indietro.
Emanano fumo, come un volo di larve, nel vento.
Il subconscio mi avvisa.
I morti danzeranno
se canterai la loro canzone in stato di trance.
Se li chiami, essi arrivano
e ricordi ossessivi faranno sudare queste stanze.
Ombre contorte danzano. Sinistri profili.
Un portale, come una bocca spalancata su ignote entità.
La bellezza della notte catalizza questo flusso di energia.
I morti danzano mentre li guido.
I morti danzano se canti la loro canzone.
Nella morte il mio sentiero è segnato.
Canterò per la morte quando la mia anima verrà rilasciata.
Spiriti dall’aldilà.
Ombre nella corrente del tempo.