TRUST – FIDUCIA
Ho guardato oltre i campi,
tra i ricordi che mi sono lasciato alle spalle.
Lo sguardo pieno di promesse.
La fede tra le righe.
I sentieri si intrecciano nella neve
e le tue orme sono dietro le mie.
Si prepara un’avventura.
Assegneremo compiti e ruoli.
Fai attenzione!
Non cadere nel loro giochetto!
E’ già stabilito e perderai,
ma veglierò su di te.
Non dire mai che non abbiamo fiducia in noi due!
Siamo legati dal sangue.
Puoi chiamarmi quando il mondo ti crolla intorno
e nel momento del bisogno sarai lì per me.
Ogni volta che mi servirà la tua solidarietà.
Se la strada dovesse condurmi in un’oscurità nera come la pece
tu mi troveresti.
Il tempo passa e i nomi restano incisi sull’albero in cortile.
Il nostro tipo di patto è basato sulla fiducia e sulla lealtà.
Un taglio di coltello per far scorrere il sangue.
Una stretta di mano per sancirlo.
Il legame è indistruttibile
e ora siamo pronti a proseguire.
Fai attenzione!
Non prenderti la colpa!
E’ questo che cercano di fare.
Veglierò su di te.
SUNSHINE PATH – IL SENTIERO DEL SOLE
Siamo caduti sotto un incantesimo di frenesia e inutili necessità.
Abbiamo smarrito la strada?
Questa dove ci condurrà?
E’ il motivo per cui siamo giunti fino a qui.
La ragione per cui abbiamo preso tempo.
Che cosa abbiamo richiesto e cosa ci aspettavamo dalla notte?
Assaporate il vento e l’aria che respirate!
Ora svegliatevi!
Ascoltate gli uccelli che cantano la vostra canzone!
Scendete lungo il sentiero!
E’ ciò che avete atteso così a lungo.
Quando ce ne stiamo seduti a sognare gioia e risate,
siamo davvero nel luogo che cerchiamo?
Abbiamo visto immagini di letizia
e crediamo che sia giusto così.
Ci hanno rapito il pensiero
e la risposta è davanti a noi.
Assaporate il sole e la luce negli occhi!
Ora svegliatevi!
Ascoltate gli uccelli che cantano la vostra canzone!
Scendete lungo il sentiero!
E’ ciò che avete atteso così a lungo.
Dove il sole incontra il vostro sguardo
la mente si rasserena.
Non è un addio.
Soltanto una tiepida brezza estiva.
LOST CONTROL – PERSO IL CONTROLLO
Giorno dopo giorno.
E’ sempre lo stesso cerchio.
Presto tutto scatterà
e nessuno potrà più spegnere il mio interruttore.
Bing! Bang! Boom!
Il latore della sventura.
Proprio come il tamburo del popolo
le sirene ululano in lontananza.
Non mi prenderanno prima che sia tutto finito.
Ho perso il controllo.
Vengo abbattuto.
Le cose andranno in pezzi
e ora comincerò.
Non sono stato io, ma il peso ricade su di me
e non capiranno.
Che desolazione!
Li farò urlare.
Abominio.
Sembra tutto un sogno.
Bing! Bang! Boom!
Il latore della sventura.
Proprio come il tamburo del popolo
le sirene ululano in lontananza.
Ora pagherò per le cose che ho fatto.
SOLITUDE – SOLITUDINE
Passo dopo passo mi seguono.
Non uno sguardo o un sorriso.
Guardano ovunque tranne che nella mia direzione.
Nell’agonia il cuore può diventare sublime,
ma lentamente muta in pietra sulla ruota del tempo.
Mi ritroverò nei miei pensieri e nei miei sogni.
C’è pace e un luogo in cui stare,
ma cerco di convincermene.
Raccolgo i pezzi dal terreno che congela
e tento di ricomporli.
Vedo una luce nei miei occhi
e grido verso il cielo.
Non è mai stata la fine.
Quando il giorno ha lasciato spazio alla notte
ho ricominciato a combattere
e ho trovato il mio posto nella solitudine.
Ormai spunta un nuovo giorno
e non sono più ferito.
Mi porterà qualcosa di nuovo.
Sento i fantasmi bussare alla mia porta.
Mi invitano a tornare dove avevo giurato di non guardare più.
Il mondo continua a girare dietro di me
e tutto sembra essere fuori fuoco.
Davanti a me tutti i colori sono confusi.
Ho sempre immaginato i cieli di un azzurro brillante,
ma oggi sembrano neri e cupi.
NIGHTMARINER – NAVIGATORE DELLA NOTTE
In Irlanda ha piovuto sangue per diciassette giorni di fila.
Un uomo nel Wisconsin rurale
si è ritrovato con l’ennesimo volto malvagio.
Un padre ha visto attraverso la finestra
una fila di uomini silenziosi.
Alcuni bambini si sono svegliati all’alba
e non hanno mai più parlato.
Mi chiedo dove sia finita la mia anima.
Il tramonto ha colto la mia mente impreparata.
Con migliaia di zampette correvano strisciando
e un’orda di ratti mordeva dalle pareti.
Non svegliarti!
C’è uno squarcio sulla porta
e il soffitto sta sanguinando.
Non svegliarti!
C’è del sangue per terra
e il tappeto sta gridando.
Dall’Hollow Lake una nave di morti approda a riva
e i nativi hanno avvistato una cima lontana che prima non c’era.
A mezzanotte qualcosa di sinistro
è passato a bussare a tutte le porte
e i bambini cattivi sono finiti all’inferno
attraverso crepe nel pavimento.
Mi chiedo dove sia finita la mia anima.
Il tramonto ha colto la mia mente impreparata.
L’oscurità mi pesa sul petto,
dove madre ragno tesse la sua tela.
THE GOLDEN HORDE – L’ORDA DORATA
Ho di nuovo sognato di essere qualcun altro.
Mi sono addormentato al rintocco delle campane di mezzanotte.
Ho percorso i secoli ancora una volta e ho camminato lontano,
fino a un mondo dove seguivo un percorso.
Sul mio arco e sulle mie frecce
ho giurato in nome di Khan.
Un tuono fragoroso è scoppiato in cielo.
L’orda dorata avanzava.
Gli uccelli della stessa razza cacciano insieme e in modo simile.
Era un popolo di pelli e cuoio.
E’ successo quasi ogni notte.
Nei sogni viaggiavo attraverso il tempo e lo spazio fino a questo luogo.
Mi chiedo perché il sogno sia sempre uguale.
Un fiero cavaliere. Un guerriero nomade.
Sugli zoccoli e sui loro ferri
ho giurato in nome di Khan.
Un tuono fragoroso è scoppiato in cielo.
L’orda dorata avanzava.
Gli uccelli della stessa razza cacciano insieme e in modo simile.
Era un popolo di pelli e cuoio.
Pianure sconfinate come il mare
e in lontananza una stella che faceva da guida.
Pellame resistente ci proteggeva
e cavalcavamo nelle nostre terre in lungo e in largo.
Da qualche parte, oltre l’immenso velo del tempo,
un cavaliere stanco si riposa presso un ruscello.
Accanto al fuoco dorme sotto una pelle
e sogna di essere me.
I LEFT MY HEART AT HOME – HO LASCIATO IL CUORE A CASA
Quando è scesa la neve
è di nuovo giunto il momento di chiudere le porte
e di viaggiare lontano.
Ormai un mese è trascorso
e ho trovato infine qualche parola.
La tua lettera mi guiderà come la più lucente delle stelle.
Nel vento del mondo ho perso la direzione.
Ho preso la svolta sbagliata
oppure sono andato avanti alla deriva,
tuttavia troverò la strada del ritorno.
Oh, ho lasciato il cuore a casa.
Il cammino mi ha condotto lontano troppo a lungo
e tutti i prodigi a cui ho assistito
non possono essere paragonati a ciò che mi aspetta a casa.
Passeranno le stagioni.
Questo è ciò che ho sognato.
Sto tornando da te.
Mi apparirà tutto com’era?
Non ho ricevuto notizie da te.
Ero troppo distante.
Le ore si sono avvicendate lentamente,
ma il tempo perduto verrà reclamato.
Nella luce della prima aurora finalmente mi appaiono
l’albero delle nostre vite e le radici della nostra gioventù.
Sono infine tornato.
Ancora una volta verrà il tempo degli addii,
finché ci rincontreremo.
Nel frattempo riuniamoci sotto la stella del nord!
Qualche volta il tempo dell’attesa
può diventare una cosa positiva,
poiché ci ha resi ciò che siamo e ciò che possiamo essere.
THE MERCY RACERS – I CONCORRENTI DELLA MISERICORDIA
Quando l’inverno ghiacciò l’oceano sullo Stretto di Bering nel Venticinque,
una malattia colpì le coste dell’Alaska
e la città di Nome lottò per la propria vita.
A causa dei venti del nord
gli aerei non potevano volare
e così uomini coraggiosi con i loro cani si fecero avanti.
Dipende da noi! Proviamoci!
Siamo l’ultima speranza
e attraverseremo ghiaccio e tormente.
Siamo l’ultima speranza di battere in velocità il Wendigo*.
Proseguiremo e non ci volteremo indietro.
Siamo la più antica unione, uomo e animale
e ci spingeremo fino al Norton Sound**.
Quando il vento non mostra loro pietà
gli uomini del nord sono ancora più fieri.
Da Fairbanks*** fino all’estremità occidentale
ci sono seicento miglia da percorrere.
Attraverseremo il territorio dello Yukon per portare loro soccorso.
Questa staffetta non può fallire.
In cinque giorni e mezzo,
con le fiale di penicillina caricate sulle slitte,
attraverso le notti più scure,
i cani corsero sul più spietato dei percorsi.
Vivranno nei nostri ricordi.
Note: *(Creatura demoniaca leggendaria del Nord America)
**(Baia lungo la costa del Mare di Bering)
***(Attualmente è seconda città per grandezza in Alaska)
CALLSIGNS – SOPRANNOMI
Nel silenzio dell’autostrada procedo.
La strada scende nel buio per far visita alla memoria.
Vent’anni sono passati oggi,
ma tu non li hai vissuti e io sì.
Sulla strada 39 inutilmente ho invocato un tuo segno.
La mia giovinezza è terminata quel giorno.
Tu eri Maverick e io Jester
e avevamo con noi vagonate di libertà
e una strada ampia e lunga che ci aspettava.
Avevamo quei soprannomi da che eravamo ragazzini.
Tu ed io, migliori amici.
Ovunque andassi, io ti seguivo.
Chiamo Maverick! Ci sei?
Non ti vedo da nessuna parte.
E’ proprio la peggiore delle situazioni che temevo.
Fatti avanti se mi senti!
Ho visto i tuoi fanalini sparire.
Ti dissi: tu con la tua auto e io con la mia.
Facciamoci una corsa notturna!
Imbocchiamo quella strada!
Attiviamo i postbruciatori* e facciamo un barrel roll*!
La serata è così bella!
Ti sfiderò lungo la 39.
Proprio qui possiamo ritrovarci ancora una volta.
Il burrone subito prima della sponda del lago
e il tuo soprannome gridato per l’ultima volta.
Maverick! Ci sei?
Ti vedo dove osano le aquile.
Note: *(Impianto dei motori a reazione e manovra acrobatica di volo)
Emotions
- Autore dell'articolo:Federico
- Articolo pubblicato:Luglio 22, 2023
- Categoria dell'articolo:Power metal
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