Plague

THE LESSER OF TWO EVILS – IL MINORE DEI DUE MALI

Scende la notte e cresce l’oscurità.
I sussurri avvolgono il cielo.
Senti quella voglia.
Nell’ombra la carne sta bruciando.
Desiderio. Lo sfarzo.
La tentazione di arrendersi.
Senti quel richiamo.
Le ombre si avvicinano strisciando.
Preso in mezzo tra gli scogli e la tempesta,
si tratta di scegliere?
Lentamente affondi, ancora assetato.
Perché decidersi?
Sei costretto a scegliere
tra il minore dei due mali.
Il sangue ti lascia svuotato.
Soffochi e fatichi a deglutire.
Il terrore ti si insinua dentro
e dilagano i brontolii sui tuoi errori.
Sei sveglio, ma ancora dormi.
Come nebbia i pensieri si diffondono.
L’agitazione ti sconvolge.
Purificazione e salasso.
Le cose non saranno mai più le stesse.
Ne porti il peso e il senso di colpa.

MONSTER – MOSTRO

Passo dopo passo si avvicina.
Centimetro dopo centimetro assaggerà il tuo peccato.
Entrambi soccomberemo.
E’ qualcosa che non possiamo sconfiggere.
Parola dopo parola ti attirerà più vicino.
Bugia dopo bugia, soffiata da ali di corvo.
La maggior parte di noi cede, temo,
quando l’oscurità è sempre più prossima.
Dimmi che c’è una via per uscirne!
Per credere che esista una verità
e che possiamo rigettare le bugie!
Ma questi sono i mostri.
Gli istigatori.
Gli appiccatori di incendi.
Camminano in mezzo a noi.
Anche noi siamo mostri?
Gli esecutori.
I malvagi che camminano in mezzo a noi.
La verità è soppiantata. Ti prosciugheremo il sangue.
Hai perso la fede, sostituita dalla menzogna.
Siamo i mostri.
Siamo il cancro.
Abominio che cammina in mezzo a noi.
Goccia dopo goccia da una coppa avvelenata.
Pezzo dopo pezzo ti smembrerà.
E’ dura combattere ciò che non si vede.
Siamo stati cresciuti con la schiena spezzata e in ginocchio?
Respiro dopo respiro i chiodi ti vengono conficcati nella mente
e la vergogna e le paure vengono confinate nella nostra anima.

BEATEN – PICCHIATI

Veniamo tutti colpiti, picchiati e feriti.
La vita non è poi così difficile.
Le cose che ci impegniamo a raggiungere.
Le illusioni dei nostri bisogni.
Quando tentiamo di andarcene
è come se non fossimo mai stati lì.
Siamo invischiati nel fango e ancora affondiamo.
Stiamo annegando.
Oh, siamo sempre alla ricerca di qualcosa
che è fuori portata dalla nostra mano.
Oh, siamo sempre alla ricerca di qualcosa.
Siamo incompleti e distrutti e non soltanto in pezzi.
Siamo così stanchi di vivere.
Continuiamo a inseguire sogni irrealizzabili nella nebbia.
Il coniglio nel cilindro.
Le complicazioni dei desideri.
I nostri desideri settimanali.
E quando proviamo ad aggiustare la rotta
ormai è troppo tardi.
Siamo persi in mare senza poter tornare indietro
e ci moriamo.

DEAD REST (TEARS) – RIPOSO DEI MORTI (LACRIME)

Sì, basterebbe poco per rovesciare la situazione.
Ci vorrebbe poco,
prima che tutto crolli e si riduca in polvere.
Oh, ci vuole poco perché si apra una crepa.
Soltanto un po’ di coraggio.
Tutto ciò per cui abbiamo lavorato così duramente
non significa niente?
Altrimenti non facciamo che portarci dietro le nostre sofferenze.
E’ il momento che i ricordi siano soltanto ricordi.
Lascia che i morti riposino!
Lascia che le lacrime si asciughino!
Noi siamo i vivi.
Sì, tentiamo sempre di arraffare tutto.
Vogliamo di più
e niente sembra poter soddisfare la nostra smisurata avidità.
I confini sembrano essere stati cancellati da tempo,
insieme al loro significato.
Con un martello abbiamo spaccato il vetro
e infranto tutti i sigilli.

RAIN – PIOGGIA

Un diavolo continua a chiamarmi per nome.
Sto facendo un giro sulle montagne russe.
Chi mi dà dello spaccone non vede la propria boria
e mi fa sentire come se fosse lui lo sbruffone.
Una volta. Due volte. Non è mai abbastanza.
Continuo a rifinire per terra.
Mi colpisce come un martello.
I suoi pugni sembrano un demolitore
e vado giù ascoltandone il botto.
Non hai nessuna possibilità.
Non hai speranza.
Andrai al tappeto
e in un fiume di sangue annegherai.
Segugi infernali corrono lungo il mio cammino.
Devo affrettarmi e guadare l’acqua.
Anche se sono più forte,
assicurati che io soffra come un agnello condotto al macello!
Spezzarmi l’anima non sarà sufficiente.
Devo bruciare come una strega sul rogo.
Riduci in polvere le mie ossa!
Squarcia la mia carne a frustate!
Vado giù, sapendo che mi frantumerò.
Non ho nessuna possibilità.
Non ho speranza.
Andrò al tappeto
e in un fiume di sangue annegherò.
Mentre la pioggia acida mi si abbatte addosso,
sono in ginocchio sul bordo dell’abisso
e cado. Cado. Cado giù.
Il caos mi si abbatte addosso.
Libera i cani da guerra!
Accecato da un lampo, non avevo ancora perso uno scontro.
Conta da dieci! Sono sul pavimento.
Coprimi gli occhi e rimettimi in riga!
Fammi scavare una fossa di sei piedi nel fango!
Brucia il mio cadavere! Sto marcendo.
Non lasciare traccia! Verrò dimenticato.
Non resta niente. Nient’altro da ferire.

SECRETS – SEGRETI

Entriamo in questo mondo da soli,
gusci vuoti di carne e ossa.
L’unica cosa certa è che abbiamo paura.
Ci riempiamo i polmoni con aria ghiacciata
e osserviamo la vastità del tutto.
Non c’è niente di scritto. Niente di niente.
Una tela vuota. Barattoli di vernice.
Cerchiamo di dipingere qualcosa di originale,
riempiendo il niente con qualcosa che non c’è.
Apriamo gli occhi di fronte alla luce intensa.
Tutto è così nitido e chiaro.
Attenderemo il giudizio mentre la vita va avanti.
Ma dato che il tempo non aspetta nessuno,
è come una roulette russa con la pistola completamente carica.
La vita non aspetta nessuno
e le ore corrono con più costanza possibile.
Siamo navi in una tempesta.
Siamo greggi portati al macello.
Siamo i segreti che ci lasciamo alle spalle.
Il dipinto ora è più chiaro.
Ringraziamo l’artista! Facciamo un bell’inchino!
Tutto è derivato da un blocco di pietra.
Chiniamo il capo. E’ tempo di riposare,
con il cuore che ancora ci pulsa nel petto.
Tutto è stato scritto, ma non è stata detta una sola parola.

CRACK IN THE SKY – CREPA NEL CIELO

Uno giorno è diventata evidente
e noi siamo restati a guardare.
Nessuno ha detto una parola. Niente.
Ce ne siamo stati tranquilli a guardare.
Il silenzio c’è sempre stato,
ma lieve e non ce ne siamo curati.
Ora c’è una crepa nel cielo
e nessuno sa il perché,
ma stiamo morendo. Lentamente moriamo.
Ora c’è una crepa nel cielo
ed è come una spina in un occhio.
Stiamo morendo. Lentamente moriamo.
La frattura si allarga
e noi ci voltiamo altrove, facendo finta di niente.
Alcuni dicono che c’è sempre stata fin dall’inizio.
Che era destino.
La sensazione di dolore c’è sempre stata,
tanto che non ce ne curavamo più.

WATCH THE WORLD BURN – GUARDARE IL MONDO CHE BRUCIA

Una martellata sull’ultimo chiodo
e le porte rimangono chiuse.
Si corre per l’intero cammino,
tenendo a bada il dolore.
Chiudere i boccaporti!
Non c’è modo di esporsi.
Spostare l’orizzonte degli eventi,
miglia e miglia lontano.
Continua ad arrivare più vicino.
Getta dentro una bomba!
Guardala detonare!
Nel tuo rifugio siediti e aspetta!
Aspetta la tua rivalsa!
Aspetta il tuo turno!
Oltre le mura, guarda il mondo che brucia!
Hai colto ogni occasione e hai fatto tuo il bottino di guerra.
Non importa quant’è il costo,
finché non sei tu a pagarlo.
Incolpando tutto ciò che ti circonda,
non scendono ombre su di te.
Le bugie non contano
se le indossi come un’armatura.
I soldati continuano ad avanzare.

THE MORE THINGS CHANGE – PIU’ LE COSE CAMBIANO

Schiantati e brucia! Sbanda a ogni curva!
Lascia che il sangue scorra libero!
Strappa e lacera! Senti cosa hai dentro!
Vedi ciò che vuoi vedere!
Le cose che facciamo servono soltanto a provare qualcosa.
Vivi il dolore per rendere le cose reali!
Scorticato fino all’osso e crudo al tatto,
è difficile da sopportare. E’ tutto troppo.
Se tutto intorno a me cambia,
perché dovrei farlo anch’io?
E se tutto rimane uguale,
perché dovrei farlo anch’io?
Spacca e prendi! Prenditi ciò che vuoi!
Fame è tutto ciò che senti.
Sferza la frusta! La carne si strazia.
Ascolta ciò che vuoi ascoltare!
Siamo soltanto paura incarnata.
Un flagello vivente per tutto ciò che ci circonda.
La paranoia. I discepoli.
E’ difficile da sopportare. Spegni le luci!
Mi taglio fino al cuore per vedere se sanguino.
Una veloce lobotomia farebbe recedere i ricordi.

DRUMS OF WAR – TAMBURI DI GUERRA

Senza fermarti.
Continua a correre finché ti dirò altrimenti!
Continua a strisciare, sempre con gli occhi sul premio!
Su per la collina! Punta alla prossima uccisione!
La mia parola è la mia legge e la mia volontà.
Se li senti è meglio che corri.
Quando li senti è meglio se cominci a piangere.
Questo è il suono dei tamburi di guerra.
Del fuoco impetuoso e della morte in fiamme.
Pensi che me ne importi qualcosa,
ma se cadrai io non sarò lì.
Nell’aria i proiettili sono la tua unica preghiera.
Nutri il sistema e gli déi con il tuo sangue sacrificale!
La loro parola è la loro legge e la loro volontà.

DEADLOCK – PUNTO MORTO

Bugie.
La verità avvelenata pesa più del piombo.
Ancora oggi ne sentiamo la pressione sulle spalle spezzate.
Le scritte sono lassù sul muro
e il mondo è pieno di disprezzo.
Ci servono come armatura per la nostra paura.
Gira e rigira, la frase si perverte fino al midollo.
Lascia che le implicazioni siano la virtù e la puttana!
Siamo arrivati a uno stallo.
E’ un vicolo cieco e siamo in un punto morto.
L’intento è come acqua in uno scarico,
gettata via definitivamente,
ma il dolore ancora persiste.
Il presente non è sempre o bianco o nero
e il grigio non è ancora diventato ombra.
Ci nascondiamo dietro le trame del tempo.
Odia e brucia le tue idee!
Inchiodale su una tavola!
Distruggi ogni intenzione!
Lascia che l’aratro diventi una spada!
(Ciò che abbiamo raggiunto è il fallimento?
Certe persone proprio non ci arrivano).

BAG OF BONES – BORSA D’OSSA

Le cose che facciamo per piacere.
Perché decidiamo di denigrare noi stessi?
Non ne abbiamo mai abbastanza?
Questa è una razza in estinzione.
E’ una sfida che sicuramente vinceremo.
Quando ci arrenderemo?
Abbiamo programmato di fare cose
che non abbiamo mai capito.
Essere in competizione con tutti gli altri.
Lo faremo finché saremo tutti morti.
Persi nel tempo e nello spazio,
non siamo soltanto una borsa d’ossa?
Il conto alla rovescia va verso lo zero
dal momento in cui facciamo il nostro primo respiro.
Dovremmo azzerare il timer?
Il veleno è ancora dentro di noi.
Perché ancora crediamo che ci sia un premio in fondo?
Impareremo mai?

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