From beyond

ASTERION – ASTERIONE*

E’ la verità che non ho mai lasciato questa casa,
ma sono libero di farlo
con la luce del tramonto
e con la luce della speranza che attende.
Il tramonto è giunto
e il bimbo sta piangendo.
Sto di nuovo parlando con me stesso
quando l’imbrunire ricopre questo luogo.
Dov’è colui che salverà la mia vita?
Sarà umano o sarà simile a me?
Figlio di una regina,
sono nato e cresciuto qui.
Questa è la mia casa.
Questo è il mio mondo.
Da dove vieni?
Accompagnato da questo dolore
posso vedere nei miei sogni
che stai arrivando per me.
Dove sei adesso?
Vieni a salvare la mia vita!
Il sole è già sparito
e la notte mi è amica.
Sto di nuovo parlando con me stesso
quando l’imbrunire ricopre questo luogo.

Note: *(“La casa di Asterione” è un racconto di Borges del 1947)

THE OBSESSION OF HERBERT WEST – L’OSSESSIONE DI HERBERT WEST*

Nella notte diavoli danzano sui tetti di Arkham
e bisbigliano di sventura.
E’ vivo? E’ vivo!
Ombre oscure strisciano,
sospinte dalle grida del vento.
Si avverte un senso di perdizione.
Stanno venendo a cercarti.
Scienza malsana. Esperimenti diabolici.
Un luminare della carne avanza tra i corpi
nei reami proibiti dell’ignoto.
Da uomo a bestia. Fantasie demoniache.
Lo spirito in pietra. Impurità dell’anima.
Dalla morte alla vita. Si risveglia l’istinto omicida.
Vita o morte? E’ il momento di rianimarli.
Esperimenti sull’esistenza.
Sono come pedine in un gioco,
sacrificate per l’ossessione del dottor West.
L’artiglio di un titano senza nome
sembra raggiungermi attraverso gli anni.
Silenziosi segni di vita.
Le legioni dei morti sono state liberate.
Sconfiggerò i morti
e mi sono lasciato Dio alle spalle.
La mia mente è piena di terrore.
La mia mente è satura di morte.

Note: *(Personaggio di un racconto di H. P. Lovecraft del 1922)

THE PRESENCE – LA PRESENZA

Ti sento accanto a me,
che strisci nella mia mente e sotto la mia pelle.
Perché non riesco più a respirare
e aspetto di dormire
come un uomo che attende la propria esecuzione.
Aspetto che giunga e mi riempia di terrore
l’incubo che allunga le sue mani su di me.
Perché non riesco più a respirare
e aspetto di dormire
come un uomo che attende la propria esecuzione.
In questa disgrazia,
quando la morte sembra essere l’unica via di fuga,
morirò prima di svegliarmi
e pregherò il Signore che si prenda la mia anima.

THE HORLA – L’HORLA*

Che stia perdendo il senno?
Non capisco, ma è il solo modo di spiegare questo orrore.
Perché non riesco a dormire?
Quale misterioso influsso ha mutato la mia gioia in disgrazia?
Continuo a domandarmelo.
Chi è la cosa che mi sta seguendo?
Sto impazzendo? Chi potrebbe essere?
Chi mi salverà?
Potrò sempre sperare di fuggire da essa?
Il vento, la più grande forza in natura,
uccide e fischia. Sospira e ruggisce.
Ma si può vedere? Eppure esiste!
Sto impazzendo? Chi potrebbe essere?
Chi mi salverà?
Non ho più alcun potere sulla mia volontà.
Potrò sempre sperare di fuggire da essa?
Il vento mi dice che il suo nome è Horla.

Note: (Racconto di Guy De Maupassant del 1887)

THE DREAMS IN THE WITCH HOUSE – I SOGNI NELLA CASA STREGATA*

Questi rumori appena percettibili mi irritano la mente.
La mia vita sta di sicuro per concludersi.
A cavallo delle ali della delusione,
stanotte voleremo.
I miei più profondi pensieri mi condurranno là.
Fisso il cielo e ti percepisco nell’aria.
A cavallo delle ali della delusione,
stanotte voleremo.
Precipito nell’abisso,
entrando nella casa stregata
e gli incubi fantasiosi continueranno.
Lassù nell’attico,
entrando nella casa stregata,
la paura si esaurirà, mio caro amico.
Ira incisa sul pavimento.
Guarda! C’è sempre una fossa. Un osso.
Il puzzo va oltre la mia immaginazione.
Visioni mi avvolgono.
Non capisco.
E’ stato predetto.
E’ tutto scritto nel Necronomicon,
ma sai bene che c’è sempre un modo per fermarla.
Questa follia finirà.
Tutto ciò che devo fare è aspettare.
Se muori, come hai detto,
sarò lontano da loro e questo sarà il mio destino.

Note: *(Racconto di H. P. Lovecraft del 1933)

FROM BEYOND – DALL’IGNOTO*

“Che cosa sappiamo del mondo e del nostro universo?
I nostri sensi, nel ricevere impressioni, sono assurdamente limitati
e le nostre conoscenze degli oggetti che ci circondano infinitamente ristrette.
Vediamo le cose soltanto come siamo abituati a vederle
e non abbiamo alcuna idea della loro natura assoluta.
Con cinque fievoli sensi pretendiamo di comprendere
l’illimitata complessità del cosmo”.
Ho visto mondi che nessun altro ha mai visto.
Le lontane regioni dei Perduti.
Uno straordinario scenario mai visto prima.
Ho ascoltato la musica dei sogni.
Il caos cosmico rivelato.
Una stupefacente melodia mai sentita prima.
Infine ho trovato un modo per attraversare l’universo.
Vortici di suono e movimento
per passeggiare nell’infinito.
Un tempio si erge davanti al mio sguardo.
Déi dimenticati di tempi antichi.
Un bagliore dalle nubi mi acceca la vista.
Lo splendore di soli incandescenti.
Avete mai guardato oltre la notte?
Avete mai toccato il cielo eterno?
Non capite la verità cosmica?
Ho visto oltre il crepuscolo
e ho portato demoni dalle stelle.
Riuscite a sentire il silenzio di questi regni?
Che strano cielo notturno!
Tragedia e disperazione.
Queste cose mi danno la caccia.

Note: *(Racconto di H. P. Lovecraft del 1920)

THE PIT AND THE PENDULUM – IL POZZO E IL PENDOLO*

Sono caduto giù e mi guardo intorno.
Sono finito qui e attendo.
Sono vivo, ma è come fossi morto.
Cerco di scappare.
Cerco di pensare.
Cerco di vivere.
Cerco di forzare questi nodi che mi trattengono.
Sono rimasto solo,
ma so che vogliono osservarmi crollare.
Bramano la mia sofferenza e la mia vita.
Ma non oggi!
Cerco di scappare.
Cerco di pensare.
Cerco di vivere.
Cerco di forzare questi nodi che mi trattengono.
Resisto.
Per quanto potrò riuscirci
con la paura dell’imminente sciagura?
Resisto per poter esistere.
Credo di poter continuare a vivere.
Vivo per essere libero.
So che non è questo il mio posto,
ma la morte mi attende nell’abisso
e vuole la mia anima per soddisfare la loro crudeltà.
Non sto agendo rapidamente ora,
ma se vuoi vivere o morire devi deciderti.

Note: *(Racconto di E. A. Poe del 1842)

BEHIND THESE WALLS – DIETRO QUESTE MURA

Cammina nel giardino e raccoglie fiori sotto il sole.
Madeleine è tutta sola.
Non vede nessuna delle altre monache.
E’ come cieca o accade soltanto nella sua mente?
Che accade? Che cosa accade dietro queste mura?
Tutti gli uccellini cantano, ma Madeleine non li sente.
Ricordi di urla nella notte e lamenti s’innalzano da sotto,
dove le celle sono gelide.
Non capisce che cosa stia succedendo.
La campana suona.
Il tempo della comunione è giunto.
Padre Picard è davvero un amico?
Il sangue di Cristo ha un sapore acido.
Che accade? Che cosa accade dietro queste mura?

THE ASSIGNATION – L’APPUNTAMENTO*

Ancora la sua forma s’innalza davanti a me.
Cammino da solo e sono sofferente.
Odo nel silenzio delle parole nella mia testa.
Parole disperate. “Basta! Basta!”
Cammino attraverso il mio oscuro destino
e finalmente mi sento libero.
Piangerà il salice piangente?
Fiorirà quel vecchio albero morto?
Ah, sono sogni troppo vividi per durare!
Non smarrirò mai la via.
Ah, sono sogni troppo vividi per durare!
Aspettami e non ti deluderò!
Ancora la sua forma s’innalza davanti a me.
La luce della vita si è estinta nel dolore.

Note: *(Racconto di E. A. Poe del 1834)

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