FLICKER – BALUGINIO
A volte mi sento come se questo non fosse il mio posto.
Come un’ombra riflessa da un tempo passato.
Mi sento inghiottito e disperso.
Mi sento fuori fase e invisibile
ed è disorientante. Alienante.
Piccolo straniero, benvenuto nel mondo!
Ti sei mai sentito come se questo non fosse il tuo posto?
Io ho sempre saputo che non è casa mia
e comincio a sentirmi davvero disconnesso.
Uno straniero in una bizzarra e sempre più strana terra.
In un mondo che non capisco.
Mi sento sviato.
Intrappolato in un mondo che ha sepolto Mozart in una tomba modesta.
Che ha gridato: “Dateci Barabba*!”,
ha crocifisso Cristo e gli ha voltato le spalle.
Che elegge stolti a guidarci.
Che rifiuta la verità e che ci osserva precipitare.
Arriveremo agli ultimi giorni?
Sono fuori posto e fuori tempo.
Oh, ditemi! Qual è il valore della vita in quest’epoca moderna
in cui i mostri si aggrappano alle loro malvagie abitudini?
Non riesco a sbarazzarmi della sensazione
che questo non sia il mio posto,
ma abbiamo baluginato per qualche momento prima di svanire.
Questo non è il mio posto.
Schiavi del piacere, indugiamo in ogni tipo di perversione
e se è la tecnologia il dio che alimentiamo,
il nostro sacrificio sarà una completa immersione.
Amicizie di una vita finite per colpa di stupide politiche.
Tutta la retorica e la superstizione.
La vita in uno schermo.
Un mondo simulato che ha sepolto Mozart in una tomba modesta.
Che ha gridato: “Dateci Barabba!”,
ha crocifisso Cristo e gli ha voltato le spalle.
Questo mondo mi appare così artificiale.
Siamo persi nell’apatia,
mentre tragici vampiri succhiano il sangue dei caduti.
Secoli di profonda corruzione porteranno al compromesso.
Si pratica una morale contraffatta ed è un grande inganno.
Questo non è il mio posto.
Sono soltanto un viaggiatore stanco
e questo mondo ha perduto il senso del valore della vita.
Note: *(Brigante ed esponente degli zeloti, incarcerato dai romani)
ANONYMOUS – ANONIMI
La vita.
Percorso e identificazione.
Chi siete voi e cosa sono io?
Non ho niente da dire in questa decadenza senza nome.
E’ la macchia di un virus.
Non ricordo a cosa servisse.
Non riesco più a sentirlo.
Dopo quel giorno in cui me lo hanno portato via,
Tu mi hai restituito il mio nome.
Ho strisciato nell’oscurità,
con un sudario a coprirmi gli occhi,
come un orfano che lentamente si trascina verso la luce.
Prescelti! C’è un futuro e dei nomi per tutti noi
e non saremo più anonimi.
Non importa cosa dicono.
Deve essere fatto.
Ci ha reso preti e re
e ci ha portato tra cose più elevate.
Per scacciare lontano le ombre del dubbio,
scrivete nel cielo il vostro nome!
Morte.
Conseguenze e identità.
Qualcosa mi insegue.
I peccati del passato alla fine si radunano
con il loro debito di vergogna.
Ero perduto.
Ero morto quando mi hai trovato.
Immutato e inconsapevole.
“Messo a tacere” direbbero
e lasciato a morire.
Mi hai restituito il mio nome,
sebbene essi offrissero vani inganni,
come vuote filosofie di vita.
Le fondamenta dei cuori in rovina.
Se ne guardino!
Non definiscono il nostro valore
le parole di gente che ha mutato in difetto la propria moralità.
Un sacrificio di sangue ha riguadagnato l’identità perduta
e non contano le cose che abbiamo fatto
o quelle che non abbiamo fatto.
Hai trasformato anime scolpite nella pietra in figli e figlie.
Benvenuti a casa!
Prescelti! C’è un futuro e dei nomi per tutti noi
e non saremo più anonimi.
Non importa cosa dicono.
Deve essere fatto.
Ci ha reso preti e re
e ci ha portato tra cose più elevate.
Per scacciare lontano le ombre del dubbio.
Perché potessi essere glorificato.
Il gregge senza macchia è morto
e ha scritto nel cielo il Tuo nome.
MOSAIC – MOSAICO
L’Artigiano crea da un luogo segreto.
Si muove con grazia.
Le mutevoli stagioni segnano il tempo
che viene e se ne va con il soffio del vento.
Dopotutto ciò, i pezzi cadono
e atterrano dove possono.
Non te ne sei mai andato, né hai scelto di gettarli via.
Un futuro ignoto. Un passato infranto,
come imperfette lastre di vetro.
Una finestra sull’oscurità.
Un’immagine perfetta sul muro.
Sono rimasto indietro, perso nel tempo.
La mia prospettiva sarà sempre difettosa.
Un immaginario fantasma. Sensoriale.
Dopotutto ciò, i pezzi cadono
e atterrano dove possono.
Non te ne sei mai andato, né hai scelto di gettarli via.
Un futuro ignoto. Un passato infranto,
come imperfette lastre di vetro
che si riformano in qualcosa di più.
Che meraviglia! Nati dal fuoco e mai abbandonati.
Pezzi da altri pezzi rotti prendono forma
e rivelano un grande mosaico
che compone la storia della vita.
Stanotte siamo un mosaico.
Pagine parziali. Scene sparpagliate.
Non sono niente prese singolarmente.
Il grande ignoto.
Immagini sfocate sullo schermo.
L’attenzione attira verso uno schema macroscopico.
Perché dopotutto ciò i pezzi cadono
e atterrano dove possono.
Non te ne sei mai andato, né hai scelto di gettarli via.
Un futuro ignoto. Un passato infranto,
come imperfette lastre di vetro
che rivelano un più grande disegno.
Una galleria d’arte.
Il mistero. La grande avventura.
La maestria e l’armonia.
La storia da ricordare,
come la prospettiva di un arazzo intessuto
che cambia a seconda del punto da cui lo si osserva.
SINSINDIOUS (THE DOGS OF WAR) – PECCATO INSIDIOSO (I CANI DELLA GUERRA)
I serpenti vivono
e soltanto i forti sopravvivono.
Oppure quelli che sceglie la natura?
Menzogna di una generazione.
La storia. Atrofia spirituale.
Che sia fatta la Tua volontà!
Che venga il Tuo regno!
Finché assomigliano a me.
“Tramandatelo di padre in figlio!
Attingete dal pozzo del veleno
e nutritene un’altra generazione!”
Dipingi il mondo col nostro sangue!
Spalanca le tue ali, insidioso peccato!
Avete soddisfatto la vostra sete di sangue per poter vivere per sempre?
Cani della guerra. Peccato insidioso.
Razza padrona, contorta e banale.
La insegnate fin dalla nascita.
Una maledizione infetta avvolta in una bandiera.
Scavate nel grande peccato mai pronunciato!
Odiare qualcuno per nient’altro che il colore della sua pelle.
Canteremo una canzone mentre il mondo va a fuoco
quando lasceranno che il gioco cominci?
Guardate il moderno Nerone* che suona il suo violino,
mentre affonda i denti!
Padre, possiamo difendere i nostri cuori
da ciò che è apertamente atroce e dal peccato più insidioso?
Note: *(Primo imperatore romano, accusato di aver incendiato Roma)
RETURN TO DUST – RITORNO ALLA POLVERE
Abbiamo analizzato il copione non scritto riga dopo riga.
Il mistero della vita filtrato attraverso il tempo.
Una tabula rasa illimitata per cominciare.
Per trovare un equilibrio ancora una volta con la nostra incerta fine.
E’ stabilito che l’uomo muoia dopo anni o forse stanotte
e non importa quanta rabbia riversiamo sulla luce che si spegne.
Giunge per tutti noi.
Tutti torneremo alla polvere.
L’inventario di una vita passata.
Di cose effimere e di cose che durano.
La clessidra si esaurisce, non sappiamo quando.
Incontreremo il Creatore quando il nostro tempo finirà.
Quando non saprò più chi essere,
e il mondo procederà verso la fine,
veglierai su di me?
Essi mi chiamano,
ma l’unico che vedo sei Tu
e sento soltanto la Tua voce.
Poiché tutto ciò che compiamo in questa vita senza di Te
è semplicemente vanità.
THE SIXTH GREAT EXTINCTION – LA SESTA GRANDE ESTINZIONE
(Fase 1)
Quando il mondo discenderà nelle tenebre,
i ricordi disfatti dei fedeli bruceranno in un’effige
da interpretare attraverso l’umana comprensione.
Rinunceremo a tutto ciò che è invisibile,
finché non rimarremo soltanto io e te.
Nei tempi passati le antiche storie
narravano dei grandi risvegli che scuotevano i cuori dei re.
Ora i cieli sono silenziosi
ed è un mondo in cui imponiamo la nostra volontà.
E’ giunta la sesta grande estinzione?
(Fase 2)
L’auto-convincimento, le illusioni della nostra relativa moralità e le filosofie
sono tutto ciò di cui abbiamo bisogno per perderci.
In questa immatura involuzione
l’uomo, nella sua follia, si sta allontanando in una seria apostasia.
Tutta la sapienza di questo mondo è stoltezza
e la storia delle opinioni umane cambia con la marea.
Questa forza distrugge la saggezza dei sapienti.
Nei tempi passati le antiche storie
narravano dei grandi risvegli che scuotevano i cuori dei re.
Ora abbiamo costruito un mondo in cui imporre la nostra volontà.
Siamo vivi
o è giunta la sesta grande estinzione?
DEIFIED – DIVINIZZATE
Un passo nella luce.
Respingiamo il vento che ci insegue.
Un peccato segreto scatena ricordi nascosti che si riattivano
e l’amarezza è proporzionale al tempo che hai vissuto.
Tutti sono stati qui abbastanza a lungo da deluderti.
L’uomo getta un’ombra che ti conquisterà.
Dal buio verso la luce,
abbiamo aperto gli occhi,
tentando di trarre il massimo da un’unica vita.
A chi ti rivolgerai quando tutti i tuoi eroi saranno morti?
Hai divinizzato delle ceneri.
Tutti questi anni di cieca ambizione,
con le spalle contro il muro.
E’ stata una missione di sotterfugi
che ha portato a una caduta catastrofica.
Un tradimento nell’oscurità in cui precipitare,
senza poter dire addio.
Dopotutto il cuore rivela dove si trova il proprio tesoro.
L’uomo getta un’ombra.
Oh, subdolo cuore!
Brucia gli idoli, Fuoco santo
prima che essi ci consumino!
Una triste negazione delle menzogne.
L’avversione alla verità.
Tu, io o i caduti non dovremmo mai indossare una corona.
Questi piedistalli sono forche
e siamo venuti per abbatterli.
Dal buio verso la luce,
abbiamo aperto gli occhi,
tentando di trarre il massimo da un’unica vita.
A chi ti rivolgerai quando tutti i tuoi eroi saranno morti?
O quando i tuoi déi cambieranno pur di sopravvivere?
Hai divinizzato della polvere.
THE GREATEST HOPE – LA PIU’ GRANDE SPERANZA
Il viaggio è finito.
Diciotto anni a girare intorno al sole.
Nessun rimpianto e nessuna parola non detta,
ma molto non è stato fatto.
Va bene. Ha smarrito la strada.
Non è mai riuscito a tornare indietro
dopo aver sepolto la sua migliore amica in quel giorno di pioggia.
Un’altra vita all’epilogo,
mentre le ombre conquistano la sua mente
e quella sofferenza quotidiana riapre le ferite ogni volta.
Non c’è nessuno qui.
E’ così ingiusto.
Chiama il suo nome, sempre da solo
e infine crolla di nuovo,
poiché ha dimenticato che lei non c’è più.
Siamo lasciati a chiederci il perché
e cerchiamo di proferire i nostri addii.
Dicono che chi rimane passa i momenti peggiori.
Bruciò come una stella su cui esprimere un desiderio
ed è difficile credere che un giorno ci fosse
e quello dopo non ci fosse più.
Nelle loro menti aleggia il sogno di tornare indietro nel tempo.
Tentano di sopportare il dolore
e di navigare tra i relitti di ciò che è rimasto.
Anche se non ci sei più,
proveremo ad andare avanti.
Ci rivedremo, amica mia. Lo so.
Per questo nutriamo la più grande speranza.
LIAR, FOOL OR MESSIAH – BUGIARDO, FOLLE O MESSIA
La scena del crimine in un giardino di Gerusalemme.
Arrestato dalle guardie del tempio,
subì un finto processo nel Sinedrio
con l’accusa di blasfemia.
“Sei tu il Messia?” chiese al Benedetto.
La risposta fu forte e chiara:
“Sì, lo sono. Alla destra di Dio siederà il Figlio dell’uomo”.
In tre anni di ministero quest’uomo guadagnò autorità
e il potere di rimettere ogni peccato
a quei peccatori che fossero tornati sotto la giustizia.
Quindi, acquisite le informazioni e la conoscenza,
a un certo punto tutti dobbiamo fare una scelta.
La Parola, così come è scritta,
richiede una presa di posizione,
poiché attraverso queste affermazioni e opere
la divinità si mette in gioco.
Da ciò derivano i tre possibili giudizi.
Non fatevi illusioni.
Le uniche conclusioni che ci restano da trarre
dopo aver ascoltato tutto,
nonostante argomentazioni che si aggiungono o si sfilano,
sono che fosse un bugiardo, un folle o il Messia.
Non certo soltanto il buon maestro di morale,
come qualcuno può aver affermato con compiacenza
rispetto a chi Egli sosteneva di essere.
La scelta è una di queste tre:
bugiardo, folle o il Messia.
Come può un uomo mortale essere così buono e dirsi Dio?
Potrebbe un grande maestro asserire queste cose?
O sono vere o era un bugiardo o un folle.
RED SEA – MAR ROSSO
Libertà!
E’ stato inciso sulla pietra.
Si sono messi in cammino.
Una liberazione cospirata da Dio
attraverso le notti del deserto.
Dopo essere stati scoperti,
ora seguono una colonna di fuoco.
Era scritto e così sarà.
Generazioni di schiavi che cercano il loro Dio,
il quale ha schiacciato il cuore del faraone.
Lascia andare il mio popolo!
Finalmente è stato liberato dall’Egitto.
L’Esodo.
Ha mostrato la Sua grande potenza attraverso le piaghe.
Dopo quattrocentotrent’anni in catene
è giunta la fine e sono tornati in cammino.
La conclusione del regno del faraone è stata proclamata.
Guidato dal bastone e dalla verga,
è stato scelto da Dio un discendente di Abramo
per soppiantare governi e sigillare la Santa Alleanza.
Per forgiare la speranza di Israele ed entrare nella Terra Promessa.
Un giorno il prescelto guiderà il cammino.
Il grido del cuore di pietra.
Marcia dall’Egitto verso l’ignoto.
Oh, Dio di Abramo!
Misericordia. Sacrificio. Agnello pasquale.
E’ inarrestabile l’orgoglio del faraone.
Vuole riconquistare i suoi schiavi o ucciderli tutti.
La caccia ha inizio.
Il suo cuore di pietra pentito,
frammento dopo frammento,
è tornato di nuovo a indurirsi.
Cavalli al galoppo e carri li inseguono.
Si lanciano verso il deserto.
Seicento uomini scelti dal faraone lo attraversano.
I figli di Israele li scorgono da lontano.
I cavalli e gli uomini del faraone.
Capitani e truppe che obbediscono ai suoi ordini.
La nazione dell’orgoglio e dell’inganno si avvicina,
mentre quella delle genti inermi arriva alle rive del mare.
I figli di Israele alzano lo sguardo.
L’ombra è vicina e la loro libertà è a rischio.
Caos e panico. Temono per le loro vite.
La morte li serra da entrambe le parti. Non c’è scampo.
L’angelo di Dio. La nube e il fuoco.
Si spostano dalla testa a difendere le retrovie.
Sui prescelti scende una pira vivificante.
Sui ciechi un Dio di confusione.
Fermati e osserva la salvezza!
Solleva la verga e stendi la mano!
Il mare impetuoso si separa
e si può procedere sulla terraferma.
Un vento da est divide in due il mare
e il popolo d’Israele passa tra due muraglie di grazia.
Accecati dall’orgoglio,
gli egiziani li inseguono in questa caccia fatale.
Il Mar Rosso si abbatte.
Le due muraglie d’acqua distruggono i malvagi.
Alzate gli occhi e guardate!
I malvagi annegano e giaceranno in eterno sul fondo del mare.
Canterò al Signore perché ha trionfato nella gloria.
(Alleluia!)
Cavallo e cavaliere ha gettato in mare.
(Alleluia!)
I carri del faraone e le sue schiere ha gettato in mare.
(Alleluia!)
Anche i suoi migliori capitani sono affogati nel Mar Rosso.
(Alleluia!)
La Tua mano giusta, oh Signore, si è glorificata nella sua potenza.
(Alleluia!)
La Tua mano giusta, oh Signore, ha ridotto in pezzi il nemico.
(Alleluia!)
Sebbene Tu li abbia abbattuti con la grandezza della Tua Eccellenza.
(Alleluia!)
L’abisso li ha ricoperti e sono andati a fondo come pietre.
(Alleluia!)
La bilancia mi è stata posta davanti e sono stato trovato mancante.
Il mio spirito è stato messo alla prova e sono stato trovato morto.
Il verdetto è stato pronunciato e sono stato dichiarato colpevole.
La maledizione mi ha divorato sin da quando, al principio, sono stato fuorviato.
Oh, che miserabile uomo sono!
Chi mi libererà?
Un corpo di morte è la carne corrotta che mi avvolge
e aumenta ad ogni respiro il peso che sopporto.
Sembra così semplice. Lotto per ciò che non potrò mai essere.
La colpa è il mio tempio
e non potrò mai fuggire da questa prigione.
Sono inciampato e sono caduto di nuovo.
Sollevo le mani al cielo.
Abbi pietà della mia anima e ascolta il mio grido!
Lentamente alzo lo sguardo verso l’antica croce dei morti.
Il sangue vi scorre fino al mare rosso.
Mi alzo e corro verso la riva di questo mare di giustizia.
Santificato ora e per sempre,
mi abbandono al perdono e fluttuo lontano.
Il Mar Rosso si abbatte.
Le due muraglie d’acqua distruggono i malvagi.
Ho riposato sotto le infinite onde della grazia
e ho galleggiato nel cuore della pace.
Finalmente la mia anima è stata liberata
nel mare del riposo eterno.
Sono purificato dentro e fuori.
Il Mar Rosso si abbatte.
E’ il battesimo di una prova santa.
Vengo travolto e sopraffatto.
Nuoterò in eterno.
Ne sono sconvolto e mi purifica.
Mi purificherà per sempre.
Mosaic
- Autore dell'articolo:Federico
- Articolo pubblicato:Marzo 27, 2024
- Categoria dell'articolo:Power metal / Progressive metal
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