THE DYING TIDE (PART II) – L’ACQUA SI ESAURISCE (PARTE II)
Dove c’era acqua
ora sono apparse delle crepe.
Sull’oscura terra l’immobilità è evidente.
Ora che l’acqua si esaurisce
raggiungeremo la riva,
ma i venti del passato non ci guideranno più.
Scappiamo nell’oscurità
e inciampiamo nel buio.
Non capiamo più dove la terra e il mare si toccano.
Anche se avranno bisogno di me,
mi sto lasciando tutto alle spalle
e ho messo da parte ciò che conoscevo.
E’ l’acqua che si esaurisce.
La sete ti logora lentamente
e infiacchisce la mente.
Non ci resta niente
e non c’è luogo sicuro in cui nasconderci.
Cerchiamo un significato
dove non c’è più nulla da trovare.
Ora vedo soltanto l’acqua che si esaurisce.
THE DYING TIDE (PART III) – LA MAREA SI RITIRA (PARTE III)
Nella quiete del brumoso mattino
possiamo trovare liberamente la nostra strada.
Nel crepuscolo delle ore all’imbrunire
mi porterete via tutto?
Abbiamo cercato troppo a lungo.
Siamo affondati, continuando a muoverci.
Dalle sorgenti delle torbide acque
continueremo ad abbeverarci per estinguere la sete,
e, anche se sappiamo che il flusso verrà a mancare,
la daremo a chi non lo sa.
Ci siamo spinti troppo in là.
Siamo affondati, continuando a muoverci.
E’ l’acqua che si esaurisce.
La nostra acqua si consuma.
Restiamo in fila per lavarci le mani,
ma l’acqua si esaurisce.
Al termine delle ore all’imbrunire
ci getteremo nel vuoto
e, anche se sappiamo ciò che nasconde l’abisso,
accetteremo di esserne distrutti.
Siamo morti troppo a lungo.
Siamo affondati e siamo spariti.
Dove c’era acqua
ora sono apparse delle crepe.
Sull’oscura terra l’immobilità è evidente.
Ora che l’acqua si esaurisce
raggiungeremo la riva,
ma i venti del passato non ci guideranno più.
CALL OF THE PETRICHOR – IL RICHIAMO DEL PETRICORE*
Attirati dal profumo della pioggia,
ascoltate il richiamo nella pianura!
Quando i venti ululanti si sveglieranno
si abbatterà la piaga.
I cieli toccano terra.
Li osserviamo discendere.
Gli scritti hanno indicato la strada,
facendo smarrire tutti gli altri.
Le masse si sono radunate
e osserviamo quelli rimasti soli affogare.
Il dono concesso dall’acqua
si trova oltre la morte.
Attirati dal profumo della pioggia,
ascoltate il richiamo nella pianura!
Guidati dal petricore in un lontano ricordo di tempi che furono.
Quando i venti ululanti si sveglieranno
si abbatterà la piaga.
Facciamo il conto dei nostri errori,
condannati a dormire con un occhio aperto.
Gli scritti hanno indicato la strada
e ora ci troviamo nel buio.
I cieli sono cupi e strani
e fissiamo nel vuoto,
ancora in attesa del richiamo del petricore.
Note: *(Profumo della terra arida quando scende la pioggia)
HANDS OF TIME – LE MANI DEL TEMPO
Sotto il cielo notturno
vediamo le sue fredde mani muoversi ancora.
Nessuno di noi può negarlo.
La mezzanotte è arrivata, amico mio.
In lontananza vediamo la luce fendere il cielo.
Sono diventato noi
e ora posso vedere attraverso i vostri occhi.
Il tempo è in movimento.
Fa scendere l’imbrunire e riporta l’alba.
Svegliatemi quando i nostri mondi si allineeranno!
Il tempo si lascia tutto alle spalle.
Nel cuore della notte affido la mia vita alle mani del tempo.
Ci attraversa l’anima,
come uno spettro del passato
e osservando tutto che brucia,
presto capiremo che cosa è destinato a durare.
Lentamente la polvere si dissolve
e vediamo le sue fredde mani muoversi ancora.
I giorni mutano in anni
e non c’è niente qui per noi che possa perpetuarsi.
BURIED IN AUTUMN – SEPOLTO IN AUTUNNO
Pallidi volti nella notte
si radunano a compiangere la luce.
Tremando e senza emettere un fiato,
ti caliamo nel terreno.
E’ l’ultimo autunno.
Addio, amico mio!
La tua stagione volge al termine.
Aspetteremo l’alba,
fragili come il cielo autunnale.
Le stagioni sono dilaniate
e stordite da un fragore ovattato nel terreno.
THE SIGN – IL SEGNO
Perso senza una guida,
sono il sentiero e indico il cammino.
Accecato dal silenzio,
resto impresso nella tua mente
e sono qui per trattenermi.
Nel desiderio di una ragione,
sono il segno e tu sei mia.
Seguo il segno.
Non c’è luogo in cui nascondersi.
Sei la pace che non troverò mai.
Portami dalla tua parte!
Sono tuo e tu sei mia.
ONLY OUR SHADOWS REMAIN – SOLTANTO LE NOSTRE OMBRE RIMANGONO
Labile come una traccia sulla sabbia
scriveremo la storia dell’uomo
e lentamente, come foglie che marciscono, svaniremo.
Le fiamme guidano i perduti nella notte
e ancora soffochiamo la luce.
Sotto la cenere del nostro passato le braci languiscono.
Attraverso tutto questo
scendono ancora le ombre
e gettano la loro figura sull’uomo.
Storditi e logorati,
osserviamo ciò che vanamente costruiamo.
Soltanto le nostre ombre rimangono.
Abbiamo visto l’oscurità sorgere
e abbiamo sentito il terreno brontolare.
Abbiamo fissato i cieli
e abbiamo abbandonato la nostra terra,
mentre le montagne crollavano.
Ci hanno insegnato ad arrampicarci
sulle montagne che crescevano.
Ci hanno permesso di afferrare il tempo
per vederci desiderare una possibilità di andarcene.
Ora le ombre calano.
Ascoltate il passato lontano che chiama!
Prendiamoci cura della nostra debole anima
in ogni azione che compiamo!
Nel fiume delle lacrime
riverseremo il peso dei nostri anni,
guardando indietro verso tutto ciò che abbiamo fatto
e verso ciò che conoscevamo.
Arrivati alla fine,
tutto quello che eravamo ora lo siete voi.
Proseguiamo ancora!
Blossom & plague
- Autore dell'articolo:Federico
- Articolo pubblicato:Marzo 30, 2024
- Categoria dell'articolo:Progressive metal / Rock metal
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