Colony

EMBODY THE INVISIBLE – INCARNARE L’INVISIBILE

Non chiedo nulla, ma voglio tutto.
Di quale privilegio godiamo sotto il sole
che ci dia il diritto al trono?
Le specie vanno e vengono,
ma la Terra resta sempre salda.
Tutti i fiumi si riversano nel mare,
ma il mare non è mai pieno.
Per scoprire la solitudine
e per essere orgogliosi delle nostre ferite?
Per questo vagheremo da soli negli anni?
Non ti farò avvicinare,
né supplicherò che tu capisca
la paura che alberga nella mia anima,
la mia sorgente incontaminata.
Leggi ciò che è scritto sulle labbra silenziose
e ciò che è scritto nell’anima!
Perché ciò che è scritto nel silenzio luminoso
dobbiamo saperlo leggere tutti.
Il mio corpo sarà piegato dalla fatica
quando il suolo tremante dell’energia vitale
rivelerà il suo abisso al di sotto.
Se soltanto si potesse stare due passi avanti…

ORDINARY STORY – STORIA ORDINARIA

L’egoismo prevale nelle relazioni umane.
E’ un mondo in cui l’apparenza offusca l’etica.
Qui il successo è tracciato con i colori del sangue
e concepito nella sete di potere.
Raduniamo i devoti e proponiamo un brindisi
all’epoca dell’indifferenza!
E’ assolutamente una storia ordinaria
con un retrogusto amaro.
Sono costretto a essere qualcuno che non vorrei essere.
Sto perdendo me stesso e sto affondando.
Sono prigioniero della Rete mondiale del dolore*.
E’ un tempo rappresentato dal vuoto.
Un pretesto senza appagamento.
Siamo rinchiusi nell’abisso dell’esistenza
in un appagante vuoto di pretesti.
E’ assolutamente una storia ordinaria
e questa è la mia storia
con un retrogusto amaro.
Sto affondando.
Sono detenuto in una gabbia.
Sono finito.

Note: (World Wound Web anziché World Wide Web)

SCORN – DISPREZZO

Sto morendo e nessuno si accorgerà
quando la mia bocca resterà immobile.
Il mio cuore, riempito di ghiaia, mi aspetta
e il dolore cresce ad ogni tocco.
Da quando l’ho esiliata dalla mia torre
la realtà si mostra attraverso lenti opacizzate
ed era sufficientemente preziosa
da rappresentare un castigo fin dal principio.
Eppure non ho scelta.
Gli ostacoli spaventano
e il labirinto ha termine sul confine dello spazio,
ma non lo ammetteranno mai.
E’ tagliata fuori per tutti, tranne che per uno
e io non posso che cedere, disprezzare e minacciare.

COLONY – COLONIA

Nel vostro mondo il giorno non è ostile.
Nel mio mondo sono in assenza di luce.
Come “una cellula geneticamente superiore”
controllata dall’insondabile e dall’invisibile.
Una radicale nuova forma di plastica e rabbia,
ottimizzata biologicamente,
ma con una pulsazione soffocante.
Nel vostro mondo pensate che io abbia un valore.
Nel mio mondo la vita è un attacco a un uomo con un paracadute.
Un’emporio virtuale
popolato dall’insondabile e dall’invisibile.
Macchina, carne e sangue sono legati
in un’intima relazione
e la nuova entità superiore
è molto più efficiente delle precedenti.
Quando non possiamo più piangere
e la realtà è distrutta,
allora è facile dimenticare
che la responsabilità è di ognuno di noi.
Nel vostro mondo la notte non è ostile.
Nel mio mondo l’oscurità si trasforma
in una visione dell’inferno,
popolata dall’insondabile e dall’invisibile.

ZOMBIE INC – CORPORAZIONE ZOMBI

La verità gli serve come mura
e difende la loro causa.
Sono un po’ adulazione e un po’ minaccia.
“Per quelli che si aggrappano a questo,
il dominio sarà parte della loro rovina”.
Con il silenzio egli stende il suo giudizio su gli altri.
“Con i vostri febbrili simboli di forza
porterete loro e voi stessi a credere
che egli stia ancora trattenendo il suo completo potere”.
Come base per le fondamenta divine
volete che gli altri facciano schifo.
Superficialità e bellezza sono gli unici aspetti
che riguardano il corpo,
mentre l’anima, l’ospite divino,
è relegata a stare in fondo.
Arrendetevi alla setta nata dal suo ventre!
“Per quelli che si aggrappano a questo,
il dominio sarà parte della loro rovina”.

COERCED COEXISTENCE – COESISTENZA OBBLIGATA

Ti accompagnerò in una corsa
come co-detentore del mio dolore.
I nostri ideali collidono.
E’ una coesistenza obbligata.
Oggi ho combattuto il mondo
e rimandato ancora la mia nascita.
Continuiamo a barcollare
e siamo destinati a morire da soli.
In afflizione, oggi ho venduto la mia anima.
In afflizione, ho bisogno di un po’ di compassione.
Tutto questo s’infiltra nel mio cervello.
“Nella luce del sole il sole mi appartiene”
Spietato vagabondo! Chiudi gli occhi e piega il capo!
Pensieri grotteschi messi in fila
spingono le mie ali verso il sole rovente.
Un sorriso si allarga tra vecchi alberi,
come l’eterna maschera ghignante di un giullare.
“Non facciamo male a una mosca” tutti cantano,
ma siamo come formiche in un grande gioco.
Commerciamo. Infettiamo. Distruggiamo. Progrediamo.
Immaginiamo. Inspiriamo. Fingiamo. Tradiamo.

RESIN – RESINA

Era una triste canzone, ma che portava rinnovamento.
A volte un mese sembra più breve
di una mezza serata di nostalgia.
Nascoste e solide sono le ragioni per la guerra.
La rotazione sull’asse polare s’inverte e fugge via.
Non posso far sparire questo mio sentimento,
ma la pazienza sbloccherà la porta
e le mappe della ragione verranno riscritte per me.
Quando l’attesa finisce e il castigo è dovuto
ogni giorno mi trascino nelle sale dei giganti.
Supplico la misericordia, invano.
Ogni notte è un incubo e due sono peggio.
Come potrei gestirne tre?

BEHIND SPACE (’99) – OLTRE LO SPAZIO (’99)

Chiamatemi col mio nome astrale!
La paura serpeggia nei linguaggi senza parole.
La sete del Cielo. Un dolore indescrivibile.
Svuotato da ogni energia umana
affronto l’ira senza volto.
Il silenzio mi attira da una sfera oltre lo spazio,
attraverso rovine contorte di sogni incompleti.
Scene di torri che svettano verso la luna.
Che si aggrappano al cielo
e vorrebbero trascinarlo giù.
Intensità.
Sento la lava che mi scorre nelle vene.
Le stelle si riallineano per varcare la quarta dimensione.
Oltre le galassie,
attraverso eoni di gelo senza tempo,
spinti da una fame sovrannaturale
gli angeli discendono.
Stiamo entrando in dimensioni oltre lo spazio.

INSIPID (2000) – INSIPIDO (2000)

Dovrei difenderti per ciò che sei?
Le regole sono cambiate e sono inefficaci.
In cammino verso una città deserta,
dove finestre vuote ti dicono addio,
le scuse sono inutili e la realtà si frantuma.
Io sono cambiato per un trauma
e per il peso delle botte.
Le scuse sono inutili e la realtà si frantuma.
Frammenti di un essere futile.
Rompicapo per i nobili che avanzano, ignoranti e spietati.
Il mondo intorno a me è spartano e minimalista.
Le scuse sono inutili e la realtà si frantuma.
Una volta esisteva un grande diorama in scala,
ma la vita ora vi ha prosciugato.
Le scuse sono inutili e la realtà si frantuma.
Chi conosce la giusta risposta
al perché tutto abbia un inizio e una fine?
Avanzano, ignoranti e spietati.
“Siete soltanto una forma”.
Il silenzio limpido e severo passa.
Sono visioni genuine dei nobili per i nobili.

THE NEW WORD – LA PAROLA NUOVA

Una magnifica parola di benedizione
e quel sentimento di conforto.
Una coppa dalla fonte della libertà
e una vita da cui gioiosamente ci abbeveriamo.
Dentro tutto è rinnovato,
ma fuori nulla è cambiato.
E’ una fuga.
Sull’altare a valorizzare ogni aspetto del grande mistero,
mentre tutto rimane ancorato a se stesso.
Non ci sono segni di una nuova stagione.
Tra le mani ho una nuova parola,
ma questa parola è ancora priva di un corpo.
Il fiume nascosto dell’esistenza,
che ci scorre in profondità,
presto darà alla parola un secondo volto.

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