OF SINS AND SHADOWS – SUI PECCATI E LE OMBRE
L’attraversamento del vuoto.
La più grande e oscura delle illusioni.
Il caos cavalca il vento.
Distrutti dall’agonia hanno creato un folle antro
e hanno radunato tutti per ascoltare i loro pianti.
L’innocenza svanisce. Gli occhi morenti di una vittima.
Pianti disperati.
Una grandine di fuoco determina il nostro destino nella notte.
Tentati dal peccato,
le ombre cominciano a raccogliere le anime da riscuotere.
Vittime del desiderio.
Pestilenza della loro invasione.
Forme che assumono ondulazioni malvagie.
Paralizzati e perseguitati.
Scendono le ombre rapide dal cielo.
Hanno radunato tutti per ascoltare i loro pianti.
Ho tradito e lentamente scompaio.
Mi pento della mia supplica silenziosa.
Ho negato. Santificato.
Non può nascondere la sua forma questa mostruosità.
Sono immerso nella maledizione di questa cinica simbologia
e ho capito che i vostri pianti compromettono la mia eredità.
SEA OF LIES – UN MARE DI MENZOGNE
Oggi ho visto l’inespressiva maschera che indosso in questo guscio.
L’inferno vivente perdura
e sono tenuto prigioniero dalla paura.
La speranza è decaduta. Anni gettati via.
La lama del tempo scava un’altra linea intorno ai miei occhi.
Bene e male. Desiderio primordiale.
Mi trascina in un mare di menzogne.
Ho perso fiducia in me stesso.
Non cambio mai. Semplicemente riassesto la mia vita.
Precipito in un eterno abisso.
Urla silenziose attraverso pareti di carta.
Prego che un giorno il sole splenda su di me di nuovo.
Menzogne!
OUT OF THE ASHES – DALLE CENERI
Nella casa del mio signore,
oltre le catene c’è un letto di serpenti dove brulica il male.
Oh, ne sento la risata.
Ho forgiato le sbarre di metallo
che un giorno mi terranno prigioniero.
Oh madre, mi aiuterai a trovare un motivo per andare avanti?
Dalle ceneri della mia giovinezza ho tratto un uomo
e attraverso gli occhi della verità ho finalmente compreso la mia strada.
Sono stato colpito dalle sue parole
e sferzato dalle sue bugie.
Non mi spezzerà. No! Non importa quanto ci proverà.
Prego per la mia anima perduta.
La tempesta è fuori controllo e infuria dentro di me.
THE ACCOLADE – LA CONSACRAZIONE
Nel sole del mattino, lungo la strada che ha scelto,
corre per salvare il mondo.
Una croce cremisi e una veste bianca,
sarà dedito alla sua missione per il resto della vita.
Gioca con scudi e spade di legno.
Smembra draghi come un cavaliere della corte di Artù.
E’ allenato a uccidere e a cantare canzoni.
Nutre l’ingenua speranza di risanare ciò che è sbagliato.
Figlio di Antiochia,
la voce di un angelo lo chiama.
Libera la Terra Santa!
Riporta di nuovo la pace!
Attraversa i mari sulle sabbie del tempo il cavaliere templare.
Il suo destriero carica in terre inospitali.
Una leggenda eterna.
Un cuore d’oro pompa sotto la sua corazza di metallo.
Tramanda una nobile stirpe.
Sfida il fragore del sangue
e i suoi speroni d’argento sono meritati grazie alla sua forza.
Da scudiero a cavaliere,
come da principe a re.
Il calice della vita completa il cerchio.
Per vedere la luce!
Per trascorrere una vita e capire!
La spada che reggeva in pugno
cade definitivamente dalla sua mano.
PHARAOH – FARAONE
Antiche terre, perdute nel tempo.
Tempeste di sabbia. Mura di cedri.
Circondano la maschera della morte che indosso.
Risvegliato da intrusi lo sciacallo latra
e le mie divinità di pietra individuano i dissacratori di Ra.
La maledizione del faraone scenda su di voi!
Chi osa calpestare il suolo sacro?
Gli déi del Nilo sorgeranno per abbattervi.
Giorni dimenticati del mio dominio.
Città impreziosite da oro e gioielli.
I diamanti rappresentano una ricchezza senza eguali.
Ora che giaccio freddo in questa camera di pietra
gli stolti hanno dimenticato l’ira del mio trono.
Dissacratori di Ra.
Mistici déi delle stelle, vi evoco da lontano!
Sole, luna e terra, allineatevi per la mia rinascita!
Sento il sangue che mi scorre nelle vene
e l’energia di vita che splende dentro di me.
Che il rituale abbia inizio!
Pagherete per i vostri peccati!
Sono un dio! Sono il re della terra!
L’ora del giudizio è prossima.
I venti della vendetta fanno turbinare la sabbia.
Il possente faraone vive!
THE EYES OF MEDUSA – GLI OCCHI DI MEDUSA
Potete guardarmi negli occhi?
Ditemi! Riconoscete ancora il mio sguardo
attraverso le lacrime di cristallo?
La luce rifugge il mio sorriso.
Non c’è nessuna somiglianza
ed è così strano per me.
La vendetta si è risvegliata.
La maledizione dello specchio mi assilla.
Infinito terrore senza volto e senza tempo
sull’isola dalle sponde mortali.
Una cieca, inesauribile ed eterna tortura.
Sono prigioniera di un incantesimo
e le mani del tempo non tardano mai a suonare la campana.
Sono costretta ad arrampicarmi su queste pareti.
Una voce pronuncia l’ultimo addio,
senza che io debba trovare un inizio o una fine.
THE WITCHING HOUR – L’ORA DELLE STREGHE
C’erano sette partiture, più altre sedici.
Una scena terribile da vedere.
Figure di marmo, come bianche statue.
Guardavano instancabili nel tempo,
(intrappolate in un limbo tra la vita e la morte).
Le visioni danzavano nella notte.
Nella pallida luce della luna.
Nell’ora delle streghe.
Un ossessivo minuetto.
Un duo immortale.
Danzavano al valzer delle anime
e la quiete scendeva sull’antica sala.
La melodia si perdeva riecheggiando nella mezzanotte,
(intrappolata in un limbo tra la vita e la morte).
THE DIVINE WINGS OF TRAGEDY – LE DIVINE ALI DELLA TRAGEDIA
(PARTE I – AI QUATTRO ANGOLI DELLA TERRA)
Ai confini del paradiso sgorgano lacrime di dolore, gelide come ghiaccio.
Sentite come piango!
Avete rinunciato al vostro nome?
La mia sofferenza è eterna.
Eterna è la sofferenza che mi conduce fino ai troni della tentazione.
(PARTE II – NELLA SALA DEL TRONO)
(PARTE III – UN’ADUNATA DI ANGELI)
Ci fu un tempo in cui nove cori cantarono l’infinita melodia della luce.
La musica delle dimensioni.
Ci fu un luogo in cui i mortali abbracciarono il tuono e la magnificenza.
Il loro destino è nelle nostre mani.
Sento che le mie ali lentamente cedono,
per sempre perdute nel tempo e piango.
(PARTE IV – L’IRA DIVINA)
Il conflitto di fuoco che sento
mi spinge a discendere dall’altra parte
e oltre le stelle fiammeggianti
un raggio di luce proveniente dalla rossa luna vellutata mi illumina.
Tramerò, dai cieli perfetti, un giorno di oscura vendetta.
La fede e la pietà si perderanno.
Con forza indescrivibile la possente spada divide l’ordine dal caos nel regno inferiore
e dai palazzi della gloria quest’anima vuota grida un’ultima implorazione.
La fine è cominciata.
I nostri mondi si scontrano.
Ora, mascherati, assaggerete l’ira divina
e lacrime di dolore sgorgano dal cielo.
(PARTE V – IL PIANTO DEL PROFETA)
Il profeta piange.
Immensi battaglioni infuriano nel cielo
e da nord sorge il latore della guerra.
Vigilia della distruzione.
Si evocano tutti coloro che hanno potere sul fuoco
e la sventura incombe da costa a costa.
Ai confini del paradiso sacrifico la verità e la mia lealtà.
Sette peccati mortali vi consumeranno tutti
nella danza con la morte.
Assaporo la vittoria.
Sorge da nord il principe guerriero.
(Eterna è la sofferenza che mi conduce fino alla tentazione).
Giudizio senza compassione.
Occhi pieni di paura.
Come il fiume Stige sono le porte dell’inferno.
(Eterna è la sofferenza che mi conduce fino alla tentazione).
“Abbandonate ogni speranza, voi che entrate!”
Il profeta piange
quando le schiere precipitano dai confini del cielo.
Il principe della verità, latore della guerra.
Il giorno dell’ira ha bandito ogni re dalla faccia della terra.
Dominio di forza è il mio nome.
(PARTE VI – COLUI CHE SCATENA L’APOCALISSE)
(PARTE VII – PARADISO RICONQUISTATO)
Ammirando il cielo vedo un nuovo regno che sorge.
Come un prigioniero liberato
sento di nuovo il potere e la maestà.
Osservando il paradiso capisco cosa mi sono lasciato alle spalle
sotto le stelle, la luna e il calore del sole
e tutto ciò che so è che il mio paradiso è all’inizio.
CANDLELIGHT FANTASIA – FANTASIA DI CANDELE
Un’altra notte. Un altro solco.
Un’altra domanda nella mia mente.
Non ne posso più.
Assaporo le lacrime che scendono sul mio viso,
mentre nel silenzio cadono a terra
nel crepuscolo di questo momento cupo.
Lo spirito è freddo, privo d’amore
e le campane suonano tristi rintocchi.
Le fiammelle delle candele.
Questi sogni accesi non possono bruciare da soli.
I venti del cambiamento mi riportano canzoni alla mente.
Il mio cuore e la mia anima svuotati mi avvelenano.
Questa pagina oscura orchestra il mio destino immutabile
e non so che cosa mi riserverà il domani.
Dagli occhi nello specchio
sono costretto a scappare e a nascondermi.
Sento che questo sguardo mistico scompare e mi lascia cieco
nel mio passaggio attraverso il tempo.
Sono un prigioniero chiuso dietro una porta.
Le rose abbandonate appassiscono e muoiono.
Non posso fuggire da questa disperazione che mi confina.
Il cuore è freddo come pietra sotto questa supremazia.
Sono gettato nel furioso mare della tirannia.
Le orribili mura della vita mi hanno aggrovigliato in una ragnatela
e resterò per sempre invischiato nei fili del futuro.
Suono violentemente le corde della mia sinfonia.
Trascendo l’assenza di questa fantasia.
L’ennesima visione viene portata via dalla marea.
Non esiste luogo per i dimenticati
e non posso negare cosa ci sia oltre questa fantasia.