The Promethean legacy

DECLINE – DECLINO

Ho visto venti mutare in bufere.
La bellezza intrecciata alla tempesta.
Sulle mie mani raccolgo sabbia e polvere
che silenziosamente testimoniano la caduta degli imperi.
Ditemi! Perché aspiriamo alle stelle?
Ditemi! Ogni sogno dell’uomo è destinato alla fine?
Perché aspiriamo alle stelle?
Ditemi! E’ perché esse ci guidano nella notte?
Ho attraversato terre dove dimorava lo splendore,
per scoprire che il declino mi aveva preceduto.
Ho visto rovine anziché mura marmoree e troni dorati.
Eredità di giorni remoti forgiata con sogni che non esistono più.

THE WRECK OF HOPE – IL NAUFRAGIO DELLA SPERANZA

Perso su questa nave solitaria
ho ascoltato il richiamo del mare.
Non era altro che la volontà di vedere
l’attraente rotta verso l’invisibile.
Mi sono perduto alla deriva,
triste pastore di sogni
e anelavo alla poesia di luoghi
dove il tempo stesso si è fermato.
Il naufragio della speranza.
Ho attraversato gli oceani del tempo e dello spazio.
Sono giunto oltre le terre dell’uomo.
Paesaggi dipinti da mani superiori
mi hanno gettato nella beatitudine.
Tutto per “Dove finisce la pura grazia
inizia la meraviglia del sublime”.
Mentre galleggiavo lontano ho pensato:
“Almeno sono diventato re,
con un manipolo di stelle sopra il mio capo
e un’infinita selva sotto di me”.

FORSAKEN DREAMS – SOGNI DIMENTICATI

Non posso nascondere la mia sete crescente per le future fantasie.
Come pioggia che non riesce a cadere,
sono intrappolato in quei cieli lontani.
Riuscirò mai a raggiungere la sorgente
di quei miti che ispirano meraviglia?
Quando la pioggia scende torrenziale,
ormai i ricordi sono morti e sepolti.
Seguimi, come io ho seguito te,
sul sentiero che termina dove i sogni giacciono dimenticati!
Non posso mettere a tacere gli echi di stupore
che riverberano in profondità.
Se recupererò i frammenti dei sogni,
potrò lasciarmi il grigiore alle spalle.
Abbandonerò mai questa terra di promesse mancate?
Mi dirigo lungo strade scolpite dai millenni.

LOVE AMONG THE RUINS – AMORE TRA LE ROVINE

Racconti del passato pieni di ammirazione
ci conducono all’amore tra le rovine,
con la volta celeste come unica testimone.
Ricerca l’armonia!
Aggrappati alle stelle di lassù!
Ricerca l’armonia!
Potremmo percepire gli elementi
che ancora cospirano con le vestigia
di un passato destinato a rivivere nei nostri sogni inquieti.
In giardini dove gli alti pilastri della gloria un tempo svettavano,
ci siamo persi in modo da sentire che abbiamo dimorato tra le mura degli eoni.

ICONS IN A WASTELAND – ICONE IN UN DESERTO

I templi cadranno,
unica eredità di epoche in arrivo con ogni tipo di dono.
Ci saremo ancora a testimoniare gli emblemi
di un secolo di decadenza,
icone in un deserto?
Lo scenario di una terra divina crescerà
in aride distese desertiche
attraverso il conflitto delle ere.
Oltre le porte del declino,
che cosa rimarrà di una così mirabile età di illimitata bellezza?

ELEGY OF THE RESTLESS – ELEGIA AI TORMENTATI

Per ogni lacrima che cade
un’elegia ai tormentati.
Ciò che era non c’è più.
Un’elegia ai tormentati.
Per ogni sogno inconfessato.
Un’elegia ai tormentati.
Ciò che ero un tempo non sono più.
Un’elegia ai tormentati.
Per ogni sentiero che termina
c’è un momento in cui sceglierne un altro.
Le rime che ho scritto un tempo su queste malinconiche sabbie
ora riecheggiano tra le stelle.
Sentite la melodia che proviene dalle rive dell’oblio?
E’ la stessa che giunge dal cuore,
intrecciata ai miei versi.

DOWNFALL OF THE ANCIENT – IL CROLLO DEGLI ANTICHI

Da voci senza tempo emerge di nuovo la seduzione
di un mondo che affonda
e quanta abbondanza c’è da cantare.
Un instancabile coro allestito per ripercorrere il dolore.
Nei ricordi vedremo il vecchio sole tramontare.
Gli antichi ti hanno mai parlato?
Lascia che la loro vetusta voce comunichi con te un’altra volta!
Il crollo degli antichi non può zittire
quei sogni disperati di una bellezza sconfinata.
Li abbiamo desiderati e così ancora sarà.
Tra le rovine, la decadenza ha indotto la mia lira
a generare inni con cui venerare la sua dimora.

OF BEAUTY AND TEMPEST – SULLA BELLEZZA E LA TEMPESTA

Tra questi venti desolanti
non riesco ad afferrare i ricordi
che trattengono visioni di splendore e decadenza.
Li considero i messaggeri del dolore sorto dalle beatitudini,
poiché queste bellissime terre
sono state investite da una tempesta.
I sogni sono fatti d’argilla
e con essi ho lastricato la mia strada,
come rovine di un mondo che è stato spazzato via.
Nella solitudine si consumeranno
e degenereranno in polvere,
poiché il vento dominerà incontrastato
finché non sorgerà una nuova alba.

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