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THE ANNUAL LOSS – LA REGRESSIONE ANNUA    
    
E’ vuota e senza fine.    
Un’interruzione nella mente.    
Un tempo non ero a mio agio,    
ma ora l’abisso mi sembra più familiare che mai.    
Sto scendendo verso un nuovo livello    
e questa adesso è la mia casa.    
Come una fiamma annidata tra le mie braccia,    
contengo un calore rovente.    
Perché sei rimasto?    
Sei sfasato dalla vastità del mondo    
o sei semplicemente cieco?    
La meraviglia è svanita.    
La curiosità si è smorzata.    
Si reprimono le immagini    
e si scende a compromessi con tutto.    
Ancora una volta il linguaggio silenzioso    
diventa fluido nella privazione.    
E’ una regressione annua    
e le riflessioni sono fuorvianti.    
Cerchi innumerevoli.    
Una volo senza riposo con queste mie ali improvvisate.    
Sempre nella parte dello stupido,    
che non ho mai negato,    
mi metto in ascolto di bugie distorte.    
Ascolto i miei sussurri, insaziabile.    
Il desiderio di parole è senza fine.    
L’assenza di significato è evidente.    
Se non ora, allora quando?    
    
ONEIROS – ONEIROS*    
    
La luce rifugge il terreno che freme    
e il cielo ora sembra più vicino.    
Bianco e accecante nello sguardo,    
un segno sta immobile tra le nubi.    
Le visioni sono ancora vivide    
e vengono elaborati pensieri sfuggenti.    
Sento la presenza della morte nel vento che soffia.    
Un’occhiata alle spalle.    
Ondate di gelo spiraleggianti mi circondano nel silenzio    
e il sonno è evasivo.    
Il mio mondo è dipinto di malinconia.    
Gli occhi sono spalancati    
e la mente è spezzata in due.    
Cerco di non guardare mai indietro    
attraverso le lame del passato.    
La paura dei sogni è riesumata,    
ma il sonno mi evita.    
Ingoio fumo.    
Benvenuto mattino!    
    
Note:    *(Personificazione della divinità del sonno)
    
CAUSTIC REFLECTION – RIFLESSIONE CAUSTICA    
    
E’ tempo di tornare indietro.    
Non c’è nulla più avanti.    
Afferro i ricordi come fossero l’ultimo respiro    
e il calore si è esaurito in una stanza di luci morenti.    
Sono solo a dipingere le strade di ombre    
e i sogni di una notte infinita.    
Il passato è violento.    
Ricordo il sapore della sua fragile intensità,    
mentre l’affezione appassiva.    
Dove si dovrebbe trovare la forza di volontà?    
Torna sui tuoi passi!    
Guada il fiume di parole    
e recita le frasi mai dette!    
La reminiscenza delle visioni.    
La paura di dormire.    
I miei sentimenti indugiano da qualche parte là sotto.    
    
DISSOLVE – DISSOLVERSI    
    
Finalmente qui!    
Sono arrivati per cancellarci.    
Niente può passare inosservato     
sotto le loro centinaia di occhi giudici.     
Tieni vivi i tuoi ultimi pensieri!    
I nostri corpi si dissolveranno insieme.    
Resta concentrato e trasparente!    
Il silenzio ci preserverà.    
Polvere argentata sbuffa fuori dai gusci vuoti.    
Le pareti a specchio si frantumano     
e verremo mostrati al mondo.    
Apro gli occhi ancora per far avvizzire la mia interiorità    
come fosse un pallido fiore sciupato.    
Torno verso la mia coscienza    
sotto una pioggia di vetri infranti.    
I mattini palpitanti e le notti insonni sono così scialbi.    
    
AMONG REPTILES – IN MEZZO AI RETTILI    
    
Sento l’agonia che mi sta consumando.    
Vedo l’infamia.     
Imparo, ma sto per cedere.    
Nella ricerca di tutto ciò di cui ho bisogno    
danzo in mezzo ai rettili.    
Questo mondo se ne accorgerà.    
Soffri con me!    
Non puoi rimpiazzarmi. Sono tutto ciò che c’è.    
Inspira! E’ me che stai respirando.    
Percepiscimi!    
Scorrimi nel profondo, oltre l’agonia!    
Sono colui a cui non puoi resistere.    
Percepiscimi!    
In eterno.    
    
EMPTY SIGNS – SEGNI INSIGNIFICANTI    
    
Strade oscure mi passano accanto.    
Paesaggi sonori vacui mi scorrono ai lati.    
Sbarro lo sguardo verso l’esterno    
per alimentare il mio occhio interiore.    
Vedi la pioggia battente e il silenzio?    
Mi preserverai dal sognare per sempre?    
Torno ai ricordi e a un sogno di tempi più semplici.    
Segni insignificanti mi passano accanto.    
Pensieri negativi mi scorrono ai lati.    
La mente è spenta.    
Un sogno lontano s’infrange.    
La danza è silenziosa    
e i fiori appassiscono.    
    
AMENDS – SCUSE    
    
Come ci si sente a sapere    
che quella forza non è la tua?    
Dentro te stesso avevi trovato tutto    
ed è tutto ciò che ti rimane.    
Un suono assordante.    
Ridefinisci le falsità che provi!    
E’ l’unica cosa reale di ciò che pensi.    
Non posso dirti la verità.    
Non è nulla che tu non abbia già ascoltato.    
Per così tanto tempo hai continuato a correre    
ed è sempre la stessa vecchia canzone.    
Un disco rotto.    
Situazioni forzate.    
Ti svegli accanto a quel volto poco familiare.    
Lo sconforto è mascherato dai raggi del sole al mattino.    
Dalla nostra condivisione del gruppo negli anni,    
in un abbraccio inconsistente.    
Abbiamo resistito alla tempesta    
grazie a quei momenti di sole.    
Sono frustrato    
e in quel giorno d’eclissi porgerò le mie scuse.    
    
DESERT PRAYERS – PREGHIERE NEL DESERTO    
    
Se ti avessi detto che eri libera,    
un po’ alla volta mi avresti creduto?    
Se ti avessi mostrato la vastità del mare,    
in direzione di quel buio infinito,    
mi avresti visto?    
Il deserto invoca la pioggia?    
Sono qui per perdermi ancora una volta.    
Non trovo il miraggio da nessuna parte.    
Un volto.    
Un cerchio di avvoltoi che girano.    
La mia corona di promesse sta decadendo.    
Mi reincarno.    
Troviamo Dio tra le dune roventi    
e convertiamoci al disordine!    
Tu ed io, con questo avanti e indietro,    
ci riadatteremo.    

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