The path beyond the moon

THE LINE – LA LINEA

Galleggiando sulla superficie,
sento che l’acqua assorbe il dolore.
Analizzando il sistema
e organizzando con metodo il fulcro dei miei pensieri,
apro la bocca e pronuncio parole fatte di niente,
fino a dubitare persino della semplice esistenza del loro suono.
L’infinito senza confini
è più semplice della limitazione.
Un singolo numero: il significato di tutto.
Le sfere, connesse sotto la superficie da disegni e cerchi,
vengono piegate dal tempo
e sono fonti di conoscenza contrarie alle opinioni
di migliaia di uomini ciechi che impongono la linea.
I pesanti e scuri drappeggi improvvisamente si aprono,
rivelando una luce intensa, come di una singola stella.
Si decodifica il codice della vita in un coefficiente costante
e si scopre che Dio è costituito da numeri.
L’orizzonte ora svanisce.
Non si prova più frustrazione nel comprendere i segreti dietro questo freddo muro.
Mantenendo il contatto visivo, non riesco a volgere lo sguardo altrove
e mi sento come se vedessi per la prima volta.

SKIES OF INFINITY – CIELI DELL’INFINITO

Sono stato seduto per l’eternità, incatenato al suolo.
Osservando le ombre, le illusioni hanno ingannato la mia mente.
Liberato dalle catene ho camminato da solo,
seguendo una fiamma luminosa.
Ho aperto gli occhi e ho guardato, pieno di stupore,
l’uscita della caverna.
Ho lasciato alle spalle l’agonia
per ritrovare qualche certezza.
Mosso dalla curiosità,
sono uscito dal buio.
Una luce ustionante brucia nell’eterno imbrunire
dell’esperienza sensibile e della pura ignoranza.
Dopo tutto questo tempo sono finalmente libero
e volo attraverso i cieli dell’infinito.
Una volta presa coscienza della realtà,
ho scrutato la stretta caverna.
Capiranno mai e vedranno questa terra sacra?
Saranno così coraggiosi?
Traditi dalla paura continuiamo a tenere gli occhi a terra
ed evitiamo di guardare il bagliore,
ma attraverso gli stadi della conoscenza
da solo li guiderò al di là del confine.

PRIME MOVER – MOTORE PRIMO

Non traggo più nessuna emozione da questa terra.
La ragione si illumina se guardo verso il cielo.
Immagino lassù un sistema di sfere
e mi domando: qual è l’origine di tutto?
Mi allontano in silenzio da questo mondo corrotto,
fluttuando nell’etere.
Assecondando il movimento, seguo la via
e cristalli mi circondano mentre avanzo nella solitudine.
Nove cerchi risanano le ferite della mia anima,
delineando un motore immobile che muove tutti noi.
Improvvisamente la luce si apre una via tra le ombre
e il confine si dissolve non appena trovo un’angolazione nascosta.
Il sistema era sbagliato e lo capisco soltanto ora.
Mi sembra di vivere per la prima volta.

THE BLESSING – LA BENEDIZIONE

Non capite?
Oltre confine sorgono una nuova era e un nuovo ordine.
I satelliti incarnano la nostra ferrea volontà
di abbandonare il nostro fardello.
Salpiamo verso il cielo e lo splendore della luna,
nel siderale ed eterno impero delle stelle.
Ci immergiamo nel silenzio.
La benedizione riluce e affascina la mia mente
che si spalanca su immensi, nuovi orizzonti.
Cammineremo sempre mano nella mano,
spingendoci insieme dove nessuno è mai stato.
Nati nel silenzio e cresciuti nelle tenebre,
imboccati dalle bugie di nostro padre Sole,
abbiamo scelto di lasciare la tua spaventosa gabbia di tristezza
attraverso le onde dell’etere.
La luce e il buio hanno tracciato una via
che condurrà la nostra esistenza fin nel cuore della nostra divinità.

DAMNATIO MEMORIAE* – DANNAZIONE DELLA MEMORIA

Nere nubi di fumo attraversano il cielo sopra la città in fiamme.
Lingue di fuoco si diffondono ovunque
e i palazzi crollano.
Stai osservando tutto bruciare dal tuo edificio dorato,
ma le ceneri di coloro che hai dimenticato
ti perseguiteranno per l’eternità.
La tua gente si trascina nell’oscurità.
Tuttavia il tuo dominio finirà
e le tue polveri si disperderanno nel vento dell’oblio.
Grazie al potere che deriva dagli déi
il tuo ricordo si dissolverà.
Il tuo destino è la morte ed è nelle mie mani.
Sei condannato a svanire.
Grazie al potere che deriva dagli déi
il tuo ricordo si dissolverà.
Le tue statue cadranno e il tuo nome si perderà.
Dannazione della memoria.
Hai governato il popolo con fuoco e sangue,
ma ora è il tempo della ritorsione.
Le voci che hai abbandonato nel buio
reclamano vendetta con la tua morte
e le anime che hai massacrato
suonano le campane della tua fine.
Ora guarda la torre del tuo ego frantumarsi in polvere!

Note: *(In diritto romano è la cancellazione di ogni traccia di una persona)

THIRD CHANT – IL TERZO CANTO

Giù nella terra, nel sottosuolo,
c’è un regno buio che è un luogo per tutti noi.
Migliaia di peccatori attendono il loro turno
di entrare in questa terra di afflizione.
Aspettami, Beatrice!
Per me si va ne la città dolente.
Per me si va ne l’etterno dolore.
Per me si va tra la perduta gente.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate.
I dannati sono trafitti da diavoli
e piangono nella sofferenza.
Laggiù nel fango si agitano agonizzanti.
Sepolti in grotte fiammeggianti pagano la loro eresia
e verranno divorati da Lucifero da qui all’eternità.

D.R.O.C. – D.R.O.C.

Un subitaneo lampo di conoscenza
tra i numeri e le pagine di storia antica.
Il vero cammino verso le stelle giunge nella mente
di un bambino accecato dalla ragione.
Questa confortevole luce rinnovata
è tutto ciò che probabilmente potrebbe indirizzare
il mio viaggio fino te, oh stella.
Inizierò un conflitto verso l’eterno
e mi lascerò questa oscurità alle spalle.
Accenderemo i motori e voleremo
al di là delle stelle di Dio fino al vuoto.
Un puntino lontano e pulsante penetra il tessuto dell’esistenza,
ma oltre esso esiste una sfera.
E’ il significato di ogni cosa?
E’ quella il semplice principio che i filosofi hanno cercato?

INTERSTELLAR – INTERSTELLARE

Una volta nel vuoto
mi ritrovo a vagare nel nulla.
Le sfere di cristallo di cui mi hanno narrato
erano fatte di una materia che materia non è più.
Ho nuotato silenziosamente in un mare oscuro,
domandandomi come potevo riunirmi a te.
Le luci in lontananza mi cantano una melodia
e l’intuizione si riaccende nella mia mente.
Proprio come, uscito dalla caverna, ho ritrovato ciò che era perduto,
così in questo buco nero troverò la verità.
La corruzione mi è rimasta alle spalle
e le luci sono sospese sopra di me.
In questo passaggio raggiungerò la mia meta.
Soltanto la tenebra rivela ciò che risplende.
Questo è il mio viaggio interstellare.
Prossimo alle porte della singolarità,
i canti delle stelle si fondono in un coro
e vedo pianeti in curvatura e specchi
rivelare i loro veri colori e riflettere la mia anima.

EVENT HORIZON – ORIZZONTE DEGLI EVENTI*

Nel mezzo dello spazio vuoto ho spalancato una porta
e vi ho trovato il silenzio.
Improvvisamente il tempo non esisteva più.
Le lancette giravano in senso antiorario
e là si estendeva il buio.
Non c’era luce.
Nessuna voce, a parte il suono di migliaia di stelle urlanti.
Il mio viaggio si è fermato qui sull’orizzonte degli eventi.
E’ giunto alla fine?
L’oscurità confida in coloro
la cui ombra è buia e ingloba l’anima.
Luce, torna da me!
Mentre cerco un altro mondo
il mio tempo riparte.

Note: *(Concetto legato ai buchi neri. Superficie limite oltre la quale nessun evento può influenzare l’osservatore esterno)

THE PATH TO ZENALIA – LA VIA VERSO ZENALIA

La luce di un sole bianco irradia un nuovo giorno,
mentre il pianeta che tanto bramavamo appare sulla nostra rotta.
Le sue acque cristalline non ci lasciano dubbi.
E’ questo il paradiso di cui ci hanno parlato?
Ci libriamo, abbracciando l’aria
e fissiamo la luce lunare non appena la notte raggiunge i nostri sguardi.
Immensi e chiari portoni di marmo ci svettano davanti
e creature di pura luce si rendono conto di noi.
Aspettiamo fredde ore senza tempo.
Aspettiamo che gli angeli scendano dall’empireo e aprano i portoni.
La luce ci illumina.
Intanto la nostra mente segue l’intricato dedalo delle vie per Zenalia.
La visione è reale. La città è vicina
e non ci siamo ingannati credendo che fosse vera.
Abbandonato il dubbio, lo spirito ora è libero.
Abbiamo rischiarato i nostri cuori pieni di paura
e ci rincontriamo con coloro che per primi avevamo perduto.
All’inizio del viaggio abbiamo sorriso,
ma come pionieri ci hanno indicato la strada
e con voci ricolme di pura luce annunciano il nostro arrivo.


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