Forsaken songs

WE THE OTHERS – NOI GLI ALTRI

Qualcun altro svanirà tra le pieghe della violenza.
Antichi ricordi reclamano lacrime indesiderate
e fantasmi si nascondono qui dimenticati.
Insieme agli altri seguiamo i nostri leader,
chiedendoci perché siamo tutti in fila.
Ascoltate i fratelli!
E’ il lascito di chi ci difende.
Non ci sono più bugie da pronunciare.
Non ci sono più oboli da pagare,
né déi da pregare.
Insieme agli altri seguiamo i nostri leader,
chiedendoci perché siamo tutti in fila.
Ascoltate i fratelli!
E’ il lascito di chi ci difende.
La storia ha fallito di nuovo.
Non ci sono carte da giocare
e nessuna vita da desiderare.
Così, uno dopo l’altro, verrà il nostro turno di nasconderci.
Le ceneri copriranno sempre di più i nostri corpi
e comunque nessuno ci verrà a cercare.
Siamo gli altri.
E’ il lascito di chi ci difende.
Non c’è nient’altro da dire.
Non ci sono più déi da pregare,
né un mondo da salvare.

MEMENTO – RICORDA

La pioggia. La pioggia prima del dolore.
Mentre si riversava su questo pianeta,
i ricordi sono venuti a galla.
Il suono. La tempesta prima del suono.
Il conflitto ci circondava
e i ricordi sono tornati a casa.
Sono dipendente dal mio passato
e per questo ho chiuso la porta.
Tutto questo tempo mi sbagliavo.
Abbiamo sorriso.
Eravamo così falsi,
ma non me ne importa.
E allora? Lasciamo perdere!
Poi abbiamo sospirato nel nostro oblio.
Farò i conti con me stesso stanotte e nel tempo che manca.

THE FORSAKEN SON (TWILIGHT REVIVAL) – IL FIGLIO ABBANDONATO (RIPRESA CREPUSCOLARE)

Ci siamo persi per un po’,
ma in seguito ci siamo sentiti bene.
Siamo tornati insieme per disintegrare la notte.
Non ci battiamo per niente
e niente è rimasto in questa tomba.
Avremmo bisogno di allontanarci dal resto del mondo.
Qui non c’è un paradiso
e si prova continuamente vergogna e senso di fallimento.
In eterno anime vuote riempite di nulla,
con l’impulso positivo di volare via.
Tuo padre e tua madre punteranno il dito contro le tue scelte
e ti faranno credere di essere una vergogna per il mondo.

PARANOID BOYD – BOYD PARANOICO

Non riuscirai mai a vedere la strada.
La notte è tra le tue mani
e stai costringendo la tua innocenza a lottare.
Lascia che cali il buio
e nessuno ti troverà!
Ingoia le tue paure e le tue conoscenze!
Qui nell’oscurità nessuno ti riconoscerà
e potrai rivelare le spine della vita.
La pioggia. Il fumo. L’ago in profondità.
La mia vita è in attesa e il cielo esplode.
Riporta indietro quella scena e me ne pentirò
oppure getta la città nel caos!
Avremmo bisogno di un fuoco disperato nella notte.
Di una follia che deflagra e ulula.
Di un vortice che sappia distruggere il giorno
o che porti la mia mente alla pazzia.
Di nuovo. Di nuovo pazzo.

SUCH A SHAME – CHE VERGONA

Che vergogna credere nella fuga.
Una vita in ogni volto
e questo è un cambiamento,
finché finalmente mi rimarrà un otto in mano.
Dimmi di calmarmi!
Continuo a fissarti.
Non so davvero se dovrei cambiare.
E’ una sensazione che condividiamo.
Che vergogna.
Fammi uscire un numero con rabbia!
Che vergogna.
Fammi uscire un numero in fretta!
Che vergogna.
Questa smania di cambiare.
Che vergogna.
Il dado decide il mio destino
ed è una vergogna.
Tra le mani tremanti la fede mi invita a reagire,
ma non mi importa.
Forse è scortese cambiare.
E’ una sensazione che condividiamo.
Che vergogna.
Fammi uscire un numero con rabbia!
Fammi uscire un numero in fretta!
Scrivilo sul mio nome!
Questa smania di cambiare.
Che vergogna.

THE RAINS OF CASTAMARE (A REQUIEM FOR WOLVES)*

Chi sei tu,
chiese il prode signore,
per cui dovrei inchinarmi?
Sei solo un gatto dal pelo diverso
ed è l’unica verità che conosco.
Con il manto dorato e il manto rosso,
il leone ha ancora gli artigli
e i miei sono lunghi e affilati, mio signore.
Lunghi e affilati quanto i tuoi.
Così parlò il signore di Castamare,
ma ora le piogge piangono nelle sue sale
e non c’è più nessuno ad ascoltarle.
Sì, le piogge piangono nelle sue sale
e non c’è un’anima ad ascoltarle.

Note: *(Si riferisce all’inondazione che invase le sale della fortezza di Castamare ne “Il trono di spade”)

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