Unia

IN BLACK AND WHITE – IN BIANCO E NERO

Sono l’usciere nel braccio della morte.
Tu, nemica senza volto del cuore!
Un accento. Una goccia del sangue più scuro sulla neve.
Bianche piume avvolte nel catrame.
La riga di una lacrima sul tuo viso congelato.
Una vita in bianco e nero.
Hai macellato una volta ancora la mia anima.
Avevo fatto del mio meglio per dare un senso alle tue due realtà.
Hai spezzato una volta ancora il mio cuore,
per tirarne fuori una poesia.
Ti dico addio.
Stupidità. Ignoranza.
Lascia accesa una luce per coloro che non vedono!
Ora ti colpirò dove fa male
per riprendermi ciò che è mio di diritto.
Dammi un segno per cui valga la pena combattere per te!
Si può vincere o perdere anche da soli.
In fondo sono soltanto una pedina.
Ma sono stanco di accontentarti.
Questo vuoto è sbiadito, prigioniero in uno schema.
Ho rinunciato ai miei sogni pur di capire
chi ti rendeva cieca rispetto alle cose reali.
Fosse per me! Credo nel gusto dolce amaro.
In fontane morenti di storie mai raccontate.
Dopo una vita di sconfitte la vittoria è stata raggiunta,
là dove era possibile.
Le labbra sono così fredde.
L’ultimo banco di prova per parole bellissime.
Nuoti nel mare del peccato e ignori dove sia il fondo.
I momenti di ozio hanno generato persone oziose,
senza un senso morale, né uno spirito.
Sabotaggio o errore fatale?
La nascita di uno scandalo. Una nuova razza.
L’uso non autorizzato. E’ un furto?
Non abbiamo diritti. Solo passioni e furia.
Gente! Sapete bene, dal canto vostro,
(ed è una preoccupazione davvero toccante!),
che dovrete salire su una sedia
e gridare finché le cose cambieranno.
Fai un inchino! Prenditi le tue responsabilità!
Presto ti sveglierai, gridando il nome del tuo incubo.
Gente! Sapete bene, dal canto vostro,
(ed è una preoccupazione davvero toccante!),
che dovrete salire su una sedia
e gridare finché le cose cambieranno.
Sempre un minuto troppo tardi! Ora sentirete le fiamme.
Svegliati, amica mia! Stavi gridando il nome
dell’usciere nel braccio della morte.
Potrai seguire il tuo cammino perverso,
se vorrai conoscere la somma di tutte le mie paure in varie ombre di grigio.
Se vorrai guardare i tuoi sogni in bianco e nero.
I tuoi incubi in bianco e nero.
I dolci sogni in bianco e nero.
La tua vita in bianco e nero.

PAID IN FULL – TOTALMENTE PAGATO

Mi trovavo nel nulla,
ma me lo ero aspettato, quando tutto finì.
Speravo che avremmo avuto un nuovo inizio.
Non potevo vivere senza di te.
Mi hai dato delle occasioni di tanto in tanto, ma inutilmente.
Ora i miei sentimenti per te, ogni lacrima, ogni sorriso,
sono stati pagati totalmente.
Il legame si è spezzato e non resisterò a lungo al dolore.
E’ difficile per me stimarmi in questo momento.
Ho atteso e ho odiato.
Ho addossato a te ogni responsabilità.
Avevo bisogno di essere forte,
ma ero sempre troppo debole.
Posso solo incolpare me stesso per la situazione in cui ci troviamo.
Accetterò quello che mi offri, se non è troppo tardi.
Sei cambiata? Lo sono anch’io.
L’amore può crescere anche dalla sua ultima briciola.
Tu! Ho bisogno di te sempre meno.
Ogni giorno aumenta questo declino morale,
eppure sono andato avanti per amarti sempre più.
Ho ripiegato e ho porto l’altra guancia.
Hai mimato le parole che non eri pronta a pronunciare.
Adesso sembra che io ti spaventi.
Non ho elementi (per pensare) di essere diventato più forte di te.
Accetterò quello che mi offri, se non è troppo tardi.
Ma se vuoi, me ne andrò
e questa volta non perderò l’ultimo treno.
E’ difficile per me amare il tuo viso ora.
Ho atteso e ho odiato. Avevo bisogno di farne parte.
E’ difficile per me odiarmi in questo momento.
Alla fine mi sono capito
e un giorno potrebbero nascere un nuovo me e una nuova te,
ma prima ho bisogno di imparare ad amare me stesso.

FOR THE SAKE OF REVENGE – PER AMORE DELLA VENDETTA

Siamo rimasti bloccati qui un giorno intero
a cercare le risposte per tutta l’eternità
o qualcosa che ne ricordasse il significato.
Parla con me! Abbi fiducia in me!
Non posso dire che sto bene
e che prendo per buono tutto quello che dici.
Ho parlato con te più di quel che avrei (dovuto).
Abbi fiducia in me!
Ho parlato troppo oggi.
Tu non mi hai creduto,
così ho continuato a darti ogni tipo di spiegazione.
Attraverso il mare ho sentito che mi chiamavi
e per amore della vendetta mi davi ordini.
Non è finita. Non sarà mai finita,
finché quella grassa ragazza canterà che mi ami.
Sono stanco, anche se continuo a nuotare.
Non mi lascerai andare, ma stai affondando
e, come nulla fosse, mi trascini sotto.
Non ce la faremo mai finché ti arrendi.
Nessuno ha commesso errori, eppure la colpa è mia.
Vedo la soluzione chiarissima davanti a me.
Mi hai ridotto ad essere un’arma, a differenza tua.
Abbi fiducia in me!
Non riesco a sentire, nonostante tenda l’orecchio.
Perché dovrei continuare a tentare?
Ti ho detto tutto di me. Abbi fiducia!
Oggi mi sento debole.
Ti prego, non distruggermi!
Continuo a starti lontano.
Continuo a trascinarmi, ma è tutto inutile.
Oggi mi sento pigro. Non farmi correre!
Proseguiremo con questa serenata rotta,
in cui tu continui ininterrottamente a prendermi in giro?

IT WON’T FADE – NON SVANIRA’

Ti sei preso una pausa e hai deluso la provvidenza.
La tenebra si addensa.
Diventa sempre più difficile respirare.
L’equilibrio è perduto e qualcuno ha avuto più di quanto abbia dato.
Il tuo comportamento e la tua ignoranza hanno dimostrato di essere fatali
per quella flebile scintilla che guidava il nostro cammino.
Hai avvelenato l’aria.
Avresti dovuto stare lontano.
Vuoi essere uno di noi? Segui le nostre orme!
Usa il tempo che ti viene offerto! Non sprecarlo!
E’ una farsa, non un processo. La difesa è colpevole.
Siamo noi i giudici
e condanniamo la giuria a scontare il perdono con silenziosa soddisfazione.
Mettiti in fila, come tutti noi!
Non possiamo trasportarti più avanti oggi,
né ascoltare quello che non dici,
quindi datti da fare in qualche modo!
Hai bisogno di imparare a piangere senza l’oscurità
e ad affrontare, come gli altri, il dolore tollerabile.
Rifletti su come il mondo ti ha deluso!
In qualche modo non ce ne siamo accorti.
Era necessario sopportare il gelo dell’inverno
e aspettare che col tempo finisse.
Segreti. Silenzi. Puzza di tradimento.
Hai portato lo splendore delle tenebre nella luce del giorno.
La cura non ti ucciderà, ma non ci sarà alcuna pietà.
Le leggi della natura sono imparziali e crudeli.
Non possiamo aspettarti, prigionieri in un limbo per sempre,
ma non farci andare via! Il branco deve restare unito!
La paura sarebbe comprensibile e arriverà presto.
Le cose che fai infettano anche tutti noi.
Dov’è la tua fiducia? Dov’è il tuo cuore? Dov’è la tua anima?
Chi è tuo amico? Chi sarà con te alla fine?
Chi consideri tuo amico?
Dobbiamo cominciare a disperarci?
Tante cose stanno cambiando e si stanno risistemando.
Dovrei dire che lo avevo previsto e non ho fatto nulla?
Nei momenti più difficili Bob si è guadagnato il diritto di portare un nome.
Non tutti erano d’accordo con l’idea di darti la possibilità di ferirci.
Di mordere la mano che ti aveva nutrito.
Conta! Uno, due… vedi?
Le probabilità sfidano la gravità.
Proseguiremo come cuccioli ben pasciuti.
Tu hai troppa confidenza e troppa noncuranza per fare qualcosa.
Non servono regole.
O si cambia o correrai per sempre da solo.
Non lo farai mai, piccolo cucciolo del branco.
Hai la tua pelle. Il manto grigio che loro odiano.
Non ti puoi nascondere dietro i tuoi occhi luminosi.
Porti il marchio e quello non svanirà.

UNDER YOUR TREE – SOTTO IL TUO ALBERO

Le foglie cadono su quel giorno che rievoca il ricordo
dei tuoi occhi supplicanti e riecheggia in me silenziosamente.
Le ultime notti ti vegliavo mentre dormivi
e lo facevo senza l’angoscia della paura.
Non c’è nulla di buono in questo mattino.
Lo sapevo.
Avevo riposto in miei sentimenti in colei a cui sarei sopravvissuto.
La mia piccola, stanca amica che si spegneva così velocemente.
Non volevo assistere ai segni della sua fiamma che si indeboliva.
Avevo bisogno di più tempo.
No! Non volevo lasciarti andare.
La notte in cui capii che dovevo dirti addio, mia piccola amica,
non volevo più lasciarti andare.
Il cuore più generoso che abbia mai incontrato ho dovuto seppellirlo sotto terra.
Le mie lacrime saranno sempre con te,
mentre riposerai sotto il tuo albero.
Ti è sempre piaciuto questo posto. Ora è tutto tuo.
Ho bisogno di lasciarti andare e proseguire da solo.
Un giorno, lungo la mia corta linea della vita,
mi hai donato il tuo cuore e hai rapito il mio.
Il futuro è arrivato troppo veloce
perché mi accorgessi che lentamente mi stavi dicendo addio.
Il cuore più generoso che abbia mai incontrato ho dovuto seppellirlo sotto terra.
Il tuo sorriso mi trasmetteva la vita
e ricordo ancora quando i cieli sembravano immobili.
Ti è sempre piaciuto questo posto.
Ora riposa sotto il tuo albero,
che ho piantato il giorno della tua nascita.
Avrei dovuto essere preparato.
Rendermi conto che la fine si avvicinava, piccola amica mia.
Amore mio!
Quel giorno ti ho detto addio e ho voltato l’angolo,
ma non ti ho mai lasciata andare.

CALEB – CALEB

C’è un uomo in questo mondo che non ha mai sorriso.
Potreste conoscere la sua tragedia
e i suoi ultimi anni a memoria.
All’inizio c’erano una madre, un padre e un bambino.
Un ragazzino problematico e silenzioso,
la cui vita erano destinati a distruggere.
Per quel che ne sappiamo, da quel giorno,
il suo nome fu lo stesso di suo padre, Caleb.
Sua madre aveva l’abilità di risolvere le situazioni
grazie a piccole bugie bianche.
Lui non ne capiva il senso,
ma una volta cresciuto lo comprese a modo suo.
Suo padre gli disse: “Mi dispiace”,
una volta sola per quel che ricordo.
“Le parole non avevano lo scopo di ferirti,
ma di distruggerti, mio stupido figlio”.
Una persona a volte può fare la differenza.
(Il padre) si limitò a voltare la testa dall’altra parte,
quando suo figlio rimase inerte con il collo spezzato.
Sorrise al suo funerale. “Sono felice che tu sia morto”.
Ma tutte le sue iniziative servirono soltanto a nascondere i problemi
dipinti sul suo volto da ubriacone,
buono semplicemente a tirare avanti un altro giorno.
La madre era ancora ottimista nonostante le difficoltà,
perché, come aveva insegnato a suo figlio,
alla fine di ogni tunnel c’è sempre una piccola luce.
Non era una bugia. Era davvero la sua speranza
che tutto un giorno si sarebbe sistemato.
Una volta diceva: “Egli potrà anche realizzare i suoi sogni,
ma io sarò felice soltanto finché lui non lo sarà.
Lo odio. Ho paura di non saperlo gestire.
Il bambino ha qualcosa che non va
ed è la mia più grande vergogna”.
Lo portarono fuori, (si sentivano i tuoni),
proprio sotto quel vecchio albero di mele,
dove serpenti morti gli avrebbero permesso di nutrirsi di false speranze.
Tutte quelle “dolci” parole avrebbero potuto ferirlo ancora di più,
ma in ogni caso un’altra via per tornare a casa non c’era.
Là fuori sul lago remavano insieme verso un mostro
da cui sarebbero dovuti fuggire anni prima.
Ma il passato lo aveva reso cieco rispetto alla sua abitudine
di far passare il dolore per uno stile di vita.
Seguiva suo padre. Stava appiccicato al lui
e solo alla fine sospettò che ci fosse sotto qualcosa.
Era il ritratto, disegnato da sua madre,
di una persona che lei potesse odiare per sempre.
Lei era come un animale. Una santa letale,
deviata sotto diversi punti di vista
ed era intenzionata a continuare con la sua farsa,
finché insieme (al marito) avrebbe ballato dalla gioia.
Sulle colline, col mare al di sotto,
si opposero al volere dell’intero Universo.
Ma perché un uomo dovrebbe guidare un carro funebre?
Perché dovrebbe vivere nella paura?
Sarebbe un dono e una maledizione?
Si sarebbe dovuto portarli fuori tutti e fucilarli!
Fine della storia.
Ma niente cambia. Va tutto bene.
Eppure con certe decisioni poi si deve convivere.
I fiori secchi sono così belli.
E’ un’affermazione valida per tutte le cose, vive e morte.
Per questo sconto la mia pena nella mia stanza all’inferno.
“Suonerò le campane per annunciare al mondo
che sono pronto per quando presto li porteranno fuori
e li fucileranno contro un muro”.
Questo male necessario non ha cuore.
Egli intreccerà fiori e persone.
E’ il prezzo che si paga quando si serve un insensibile dio qualunque.

THE VICE – IL VIZIO

00.25
Vennero presi in nove da una cucciolata di undici.
Mele completamente bacate,
ognuno con un destino diverso.
Ho provato a insegnare loro almeno quel che sapevo
e il migliore, il primo dei nove della cucciolata di undici,
si sentiva forte in previsione di sottrarmi il trono.
00.53
Nella vivida luce del giorno,
il piccolo numero Nove era pronto a uccidere, proprio come me.
Diede un’occhiata al vasto mondo oltre il cancello del castello e fuggì.
01.03
Lasciai le esche pronte nella notte.
Trappole ben nascoste per la cucciolata.
Erano tutti scappati, uno dopo l’altro. Tranne uno.
01.11
Undici piccoli cuccioli da uccidere.
Solo il numero Nove non si vedeva in giro.
Si nascondeva, perché la luce della luna allontanava il giorno
e il suo tocco bruciava le sue ali come fossero fatte di carta.
01.47
Odiatemi! Odiatemi, se volete annientarmi!
L’amore è per i deboli
e solo gli inquieti alla fine trovano pace.
Un lucchetto rotto. Un sogno agitato.
01.56
Una tomba prematura. Il destino era stato scavalcato.
Le tracce vennero seguite fino a una cattedrale pagana.
02.03
Non amatemi! Non osate!
Io mento! Inganno e non mi importa!
Non continuate a raccontarmi idiozie sulla fedeltà!
La verità con me non è mai al sicuro.
02.13
Folle. Dolorante. Come infilzato su un ago.
Con un occhio (amo) e con un occhio (odio).
Non sento il bisogno di nessuno.
Luci (accese). Luci (spente).
Leggete chiaro e forte e ascoltate il leone ruggire!
Non riesco a vedere. Gli occhi mi tradiscono e i legami sono sciolti.
Avevo trasformato la mia debolezza in una fine professione.
Più ascoltavo, più capivo.
Potevo percepire la strada da scegliere
e ciò che facevo era una condizione imprescindibile.
Mi ero voltato verso la musica. Lontano dalla luce e da solo,
senza nessun particolare punto di vista.
Qualcuno aveva pensato di conoscermi bene
e di gettarmi dentro un pozzo dei desideri.
Si fanno errori, li facciamo tutti,
ma il peggiore era stato fidarmi di un estraneo.
Per ora mi sento bene.
Sono ubriaco di veleno. Colpito dal gesto.
Avete sollevato la mia più grande paura.
Quella di essere debole pur di sembrare sincero.
Sono un passo dietro di voi.
Vi volterete, ma me ne sarò già andato con ciò che mi serviva.
L’essenza di una morte improvvisa, fredda e oscura, è un amore meno sensibile.

MY DREAM’S BUT A DROP OF FUEL FOR A NIGHTMARE – IL MIO SOGNO E’ SOLO UNA GOCCIA DI BENZINA PER UN INCUBO

La mia faccia è dipinta. Sono un clown.
Sorrido mentre il mio sogno diventa un incubo.
Mi spengo.
Mi addormento, ma non troppo profondamente.
I muri della notte mi hanno riempito di paura.
E’ un vetro rotto su cui ho camminato più volte.
Una lama arrugginita dallo spirito ardente mi ha decapitato.
Non riesco a dormire. Ho paura del buio.
Se mi opporrò alla tensione riuscirò ad addormentarmi?
Sto buttando giù tutti e nove i birilli ed è un gesto non voluto.
Ora sono un bersaglio e sento il caldo e il freddo,
come fossi imprigionato in un ascensore durante una tempesta.
Come fossi travolto da acque piene di fango.
Respiro aria calda. Il vento mi trascina.
Il numero è chiaro e piango nel mio inferno personale.
Sono completamente sveglio. O sto dormendo?
Vedo un amico che assomiglia a un fantasma.
Pattino insieme a una foca.
C’è una tarantola. Una mosca. Il cerchio spezzato.
Una piccola, lurida pulce.
Un tremendo gigante e un bambino deluso.
Poi ecco un serpente arrabbiato.
Un violino spaccato e un balletto selvaggio.
Shakespeare e l’intera compagnia
che si rifiutano di uccidere il gattino che mi sta graffiando.
Cado. Cado. Cado. Continuo a cadere. Ma sono sveglio!
Sai bene, se credi nei sogni,
che le visioni notturne sono mondi che s’intrecciano
e che in seguito avrai paura persino della tua ombra.
Sarai paranoico. Come scisso in due.
Tutte le cose buone della mia vita vivono nella mia mente.
Hai preso una strada sbagliata. Me lo sento ripetere ogni giorno.
Questa sensazione è stancante.
La mia vita. Le mie speranze. I miei sogni.
Sono soltanto gocce di benzina per un incubo.
Convergono tutti nello stesso punto.
Nel mio destino. Nella mia fiamma.
E’ possibile credere nel controllo? No.
I dipinti prendono vita
e mi portano in un mondo senza nome.
Un luogo senza paragoni.
Credete nei sogni e poi andate a dormire!
Nei vetri rotti che si possono spazzare via!
Nel libro che leggete,
se vi trovate una spiegazione che vi aiuti in qualche modo!
Perché voi siete la vostra stessa prigione.
Svegliatevi oggi!
Quelli belli. Quelli brutti. I peggiori.
Tutti i sogni sono evaporati.
Ora scendete dalla giostra!

THE HARVEST – IL RACCOLTO

Il peso dei giorni grava su di me. Sono sfinito.
Il grano brucia sotto i miei piedi.
Le parole sono simili a cerchi.
Sono in attesa che qualcuno mi sostenga,
mentre cado nel profondo vuoto di ogni cosa.
Non ti vedo da settimane.
Non c’è una sola nuvola nel cielo
che possa far cadere su di me una goccia di pioggia.
Ho bisogno di un tocco d’amore
e sto ingannando il tempo qui sulle rive del lago.
Mi sono immerso lungo la scogliera innumerevoli volte
e mi sono spaventato, urtando il fondo del lago prosciugato.
Il mondo non ha più verginità
e l’anima ha perso la sua integrità.
La Parola che parla della tomba è un’antica minaccia.
L’amore è tutto ciò a cui vorrei abbandonarmi, ma sono sfinito.
Il suolo non freme più sotto i miei piedi.
Il mondo ha smesso di girare.
Il vento è un ladro più malinconico di me
e non mi vuole qui.
Vorrei piantare un fiore d’amore. Curarlo e annaffiarlo.
Vorrei distendermi all’ombra di un vino raffermo.
Vorrei dare un’occhiata al fiore fatale, ma bellissimo
e mostrare all’ape dove posarsi, per poi lasciarla morire.
Aiutami a guarire! Sto cercando un po’ di pace.
In qualche modo ho perso la linea dell’orizzonte,
prima di abbandonarmi alla morte definitiva.
Un tempo devo aver piantato viticci di plastica.
Il raccolto della vita è un vino davvero pessimo.
Il suolo non freme più sotto i miei piedi.
Il mondo ha smesso di girare
e il vento ha un compagno nella disperazione.
Eppure so che lei ama soltanto me.

TO CREATE A WARLIKE FEEL – CREARE UNO SENTIMENTO BELLICOSO

Stanotte hanno deciso di conquistare il mondo.
Hanno tessuto una bandiera e ora ne tirano il filo.
Hanno preparato un’imboscata per i miserabili.
Hanno fatto di tutto per creare un sentimento bellicoso.
(Si volta pagina).
Una visione comune. Una soluzione.
Amici e alleati vanno e vengono.
I periodi d’oro. Il nostro stile di vita che dipende dai nostri figli.
Saremo condannati se la guerra finirà e tutto sarà perduto.
Andrà tutto in fumo.
Incrociate le dita
e sperate che il mondo dimentichi o che sia disposto a perdonare!
Dobbiamo imbrigliare le loro menti ancora una volta, secondo me.
Usate il tempo sotto i riflettori dicendo “Quanto vi amiamo!”
Gente! Ora dovete capire chi vi è ostile.
Chi è vostro amico e chi è vostro nemico?
Il nemico!
“Sì! Siete utili. Maledettamente necessari.
Se vogliamo vivere in pace dobbiamo combattere.
E’ un sacrificio inevitabile”.
Verrà raccolto nuovo sangue. Le donazioni sono ben accette.
Ogni giorno un’anima si affranca dalle vostre iniziative. E’ una necessità.
E’ ora di staccare la spina ai giocattoli danneggiati
e alle anime amputate, perché per loro è finita.
Non si può contare su un uomo senza una mano.
L’educazione ha il suo prezzo ed era stato pianificato.
Non li avete sentiti dire che il suolo dove camminano
è sempre più sacro del nostro?
Oliano le ruote col fuoco.
Gli unici. I giusti. I privilegiati.
La legge e il potere supremo.
Bruciano tutto un campo per distruggere un fiore.
Ciò che era nero ora è blu.
Non c’è davvero nulla di nuovo.
Fin dall’origine dell’inferno sulla Terra
camminiamo sulla neve imbrattata di rosso.
La catena del comando non ha le palle per rimediare ai propri errori.
Si limitano a cambiare il ritmo,
ma la canzone rimane sempre la stessa.
Avete spedito i nostri bambini dove i genitori non potevano seguirli.
La canzone è sempre la stessa.
“E’ perché dobbiamo morire” affermano i nostri eredi.
E affondano nel dolore, svuotati per sempre.
I proiettili che avete utilizzato
avrebbero dovuto essere usati contro di voi dalla gente.
Tutte le cose che avete seppellito andrebbero disseppellite e rianimate.
Temete il futuro. Temete la fede.
Tutti siamo in grado di vedere cosa avete nascosto.
Stiamo tutti insieme, ma è come fossimo soli.
Siamo dietro le linee amiche, con le ossa esposte.
Uno. Due. Tre. Quattro. Per cosa diavolo combattiamo?
Cinque. Sei. Un sette fortunato.
State tracciando la nostra strada verso l’inferno.
Dovevamo capire che sarebbe finita con la nostra sconfitta?
Me lo domando.
Vi abbiamo consegnato tutti i bambini di cui avevate bisogno?
Gli avete da sempre fatto il lavaggio del cervello.
Li avete cancellati e svuotati,
come fogli di carta bianca su cui scrivere.
Gente! Come farebbe una sola mente,
avete dato da mangiare alla bestia
e generato un sentimento bellicoso.

THE WORLDS FORGOTTEN, THE WORDS FORBIDDEN – I MONDI DIMENTICATI, LE PAROLE PROIBITE

Se tu fossi mio figlio, ti porterei lontano.
Viaggerei attraverso il tempo,
fino a prima che nascesse il silenzio.
Non c’è speranza per i bambini. Questo mondo è marcio.
Che cosa succede oggi? Le macchine parlano.
Che cosa resta da fare all’uomo?
Non c’è luce. Soltanto tenebra soffocante
e un dolore profondo e intenso.
Ho perso tutto ciò che sono.
Non ricordo nulla del passato.
Ora è tutto finito e temo che il gioco sia concluso.
Salvami! Salvami e portami via!
Lontano da questo tempo. A ritroso dove c’è la mia casa.
Ma dov’è la mia casa?
La mia erba non è più verde.
Il mio cielo non è più blu.
I fiumi si sono asciugati. I fiori sono appassiti.
Questa non è la mia casa!
Seguo la luna per trovare un sentiero lontano dal sole rovente.
Seguo le stelle che bruciano sulla via di casa.
Approfitto del momento per raccontare una storia che nessuno menziona più.
Parla di mondi dimenticati e di parole proibite.

FLY WITH THE BLACK SWAN – VOLA COL CIGNO NERO

Una volta sono rimasto sepolto sotto una valanga.
Avrei dovuto essere morto,
quando un cigno nero venne a salvarmi
e mi fece un’offerta che non potevo rifiutare.
Ora lavoro per conto dell’aldilà.
Volo con gli uccelli e loro volano la notte intera.
Posso vedere la mia prigione da migliaia di piedi d’altezza.
Comprami una bottiglia e ti racconterò del cigno nero!
Devo tenere le ali scure spalancate fino al momento propizio,
quando troverò qualcuno a cui rubare l’anima per comprarmi più tempo.
Devo tenere custoditi i miei segreti,
finché ciò che è sbagliato diventerà giusto
e troverò qualcuno da ingannare per comprarmi più tempo.
Dovresti provare a volare con il cigno nero!
La data è già fissata. Tutti noi dobbiamo affrontarla.
Porta a porta, alla ricerca della salvezza.
Devo farlo perché non voglio morire.
Le mie speranze sono incerte
e intanto tu ti affidi ai risvolti positivi.
Affilata e fredda, la rabbia si trasforma in un vago sorriso.
Capisci? Sono pronto ad agire con ognuno di voi.
Per pugnalarvi alle spalle. E nessuno potrà salvarvi!
Ma non preoccuparti. E’ una cosa che ho già fatto prima.
Ti farò un male infernale e resterai stordita.
Non si scappa.
Tienti stretto il tuo biglietto d’oro e chiudi gli occhi!
Un giorno saprò se avrai venduto la tua anima
e avrai scambiato tutto quel che possiedi per oro e argento.
Ti sembrerà uno strano consiglio da uno sconosciuto,
ma te lo offro con amore.
Un tempo ero innamorato di qualcuna come te.
Mi sono impegnato a essere una cosa sola con lei,
ma sono finito lacerato dai ricordi e sepolto sotto la neve.
Devo trovare un modo per passare questo dono che un tempo ho ricevuto
e sono pronto a farlo.
Avrò la mia occasione.
O forse ritornerò nelle profondità della mia buia tomba di ghiaccio.
E se così sarà, non riposerò soltanto adesso. Riposerò per sempre.
Mi adeguerò al volere del traghettatore
e alle vuote promesse da lui fatte alla mia anima perduta.
Devo tenere queste ali nere dispiegate fino alla notte più buia.
Voglio la tua anima per comprarmi più tempo.
E’ come acqua bollente che scende sui fiori congelati dal freddo.
Come le dita dalle unghie nere del creatore.
Ti farò un inchino e ti ringrazierò per l’opportunità,
ma è stata la mia ultima corsa insieme a tutti i miei consanguinei.

GOOD ENOUGH IS GOOD ENOUGH – ABBASTANZA E’ ABBASTANZA

Non è stato difficile scegliere le parole
che avrei dovuto porre sulle tue labbra.
Era il mio stesso gioco d’ombre.
Era scritto tra le righe, parola per parola, amore mio.
Capisci chi sono?
Là fuori, dove niente viene perdonato,
una piccola, ma ancora chiassosa, parte di me ti sta urlando contro.
Abbastanza è abbastanza per me, come dovrebbe essere sempre.
Mi hai spezzato il cuore quando ero più debole
e suppongo che non fossi destinata proprio a me.
Avevo un sogno che hai infranto col tuo comportamento assurdo.
Mi stai lasciando?
Prenditi il tuo tempo, ma alla fine vattene!
Smettila di emanare la tua luce, amore mio!
La stagione è cambiata.
Ero l’estate nel tuo cuore,
ma l’inverno ti ha attirata lontana più di una volta.
Ora lo so. Sono libero.
Abbastanza è abbastanza per me, come dovrebbe essere sempre.
Mi hai spezzato il cuore e ancora ci soffro.
Come hai potuto calpestarmi?
Pensavo che avessimo deciso di trovare un modo di vivere insieme,
ma hai tenuto il meglio per la fine e ora è troppo tardi.
Ho contato le ore del giorno, che sembrava durare in eterno.
Parole attraverso una porta.
Uno sguardo taglia la finestra infranta.
Ho trovato la chiave sul pavimento
e il mio cuore improvvisamente mi è stato asportato di netto.
Abbastanza è abbastanza per me, come dovrebbe essere sempre.
Hai inventato su di me una serie di bugie
e io ci ho creduto, finché sul mio cuore è apparsa una crepa.

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