In the halls of awating

THE ILL STARRED SON – IL FIGLIO SCIAGURATO    

Il suo canto funebre ancora riecheggia in questi boschi.    
Il suo pianto indugia tra le valli.    
Quando il vento ulula sulle coste,    
si riescono ad udire i suoi singhiozzi.    
Triste è il suo vagare attraverso i giorni vuoti.    
Come un pallido fantasma mi consumo    
in questo mondo ripugnante.    
Per quale peccato farò ammenda    
su questa strada spaventosa?    
Perché gli dèi mi sogghignano,    
mentre mi contorco nel dolore?    
Dove sono finiti tutti i miei cari?    
Dove giace il nostro povero figlio appena nato?    
Sotto un tumulo silenzioso,    
nell’abbraccio della terra consacrata?    
Lei si è stancata di questo mondo.    
E’ stufa di questa vita in rovina.    
Si è caricata di un peso troppo grande    
e la sofferenza è diventata impossibile da sopportare.    
Non c’è luce alla fine di questo sentiero oscuro.    
Davanti al mio sguardo le acque cupe    
sono nuovamente calme.    
Se gli dèi mi ascolteranno,    
il destino mi sarà favorevole.    
Mi lascerò queste disgrazie alle spalle    
e mi separerò da queste angosce.    
Ci riuniremo nell’aldilà.    
Scenderò verso il mio amore     
e la carezzerò per sempre.    

SONG OF THE STORM – LA CANZONE DELLA TEMPESTA    

Il vento raduna le nubi nel cielo.    
L’empireo si spacca e ruggisce.    
La calma prima della tempesta    
ora cresce nella canzone del tuono.    
Il cinguettare degli uccelli è ammutolito.    
Soltanto gli alberi sospirano silenziosamente.    
Ascolta il momento in cui il figlio del tuono parla!    
Il fragore è in crescendo     
e riempie d’odio l’atmosfera oscura.    
Una volta ancora il signore del caos solleva il vento.    
Guardalo turbinare, mentre danza al passo del tempo!    
Nel bagliore dei lampi si rivela la maestosità del cielo.    
Intanto che la tempesta getta il mondo in ginocchio,    
saldo resta un uomo coraggioso.    
Sfida da solo la natura    
e grida con fierezza più della tormenta.    
Piene di rabbia sono anche le parole della tempesta    
e con facilità l’uomo viene sollevato dal suolo.    
Freddo è il loro abbraccio.    
Di ferro la loro stretta di mano.    
Il mortale fronteggia l’immortale    
e la belligeranza del loro potere.    
Per migliaia di anni si è consumato il loro conflitto,    
una lacrima versata per ogni anno trascorso,    
ma ce n’è ancora a sufficienza per creare migliaia di laghi.    
A sufficienza per dar forma a migliaia di fiumi.    
E mentre il vento del nord aumenta d’intensità    
e i cieli si spaccano e ruggiscono,    
due figure caparbie cercheranno di sconfiggersi l’un l’altra.    

MEDEIA – MEDEA*    

Dove un tempo c’era amore, ora soltanto odio risiede.    
Dove un tempo avevo un cuore,    
ora soltanto il nulla dimora.    
I tuoi giorni saranno pieni di sensi di colpa.    
Di un cuore lacerato le tue notti.    
Sotto la luce delle stelle faccio addormentare i miei cari.    
Sotto il cielo gelido cullo fino al sonno i miei amati.    
E’ bello distendersi su un letto di fiori di camemoro**.    
E’ dolce sognare su un cuscino intessuto di muschio.    
Ma sono stato tradito da coloro che amavo.    
Sono stato ingannato da coloro di cui mi prendevo cura.    
Sono stato gettato nelle tenebre    
e spinto in una notte eterna.    
Il tuo destino è ancora più amaro.    
Il tuo sentiero è ancora più buio.    
Inutilmente sono rimasto al vostro fianco.    
Vanamente ho gettato via questa vita.    
Tutto ciò che era bello ora è andato in rovina.    
Tutto l’amore che vi ho donato ha svuotato il mio cuore.    
Presto non proverò più dolore     
e mi abbandonerò all’ombra silenziosa.    
Quelli che ami di più li porterò con me nei miei sogni.    
Perseguitato dalle loro gesta    
e ammantato di afflizione,    
sarai vincolato a questa sofferenza fino alla fine dei tempi.    

Note:    *(Maga sposa di Giasone e nota per la sua perfidia)
           **(Lampone artico)

DYING CHANT – CANTO FUNEBRE    

Mentre mi avvicino alla morte, al tramonto dei miei giorni,    
si estende un vuoto dentro di me, scavato dagli anni trascorsi.    
Il tempo ha inciso queste ferite    
e le ha impresse nella mia anima.    
Ha modellato la mia orrenda figura con l’angoscia e il dolore.    
C’è soltanto la morte al mio fianco,    
che attende nell’oscurità    
e io singhiozzo per ciò che ho fatto    
e piango per ciò che non ho fatto.    
Imploro una salvezza che non potrà mai essere trovata in questa vita,    
tanto meno con questi ricordi.    
Non ho mai mostrato rimorso o supplicato il perdono.    
Non ho mai ceduto, no! Né mi sono mai arreso alle preghiere.    
Ho un’unica immagine nella mente    
quando dono la mia vita: lei che nasconde il suo volto    
e si gira dall’altra parte.    

THE ELDER – L’ANZIANO    

Nell’abbraccio del terreno ricoperto di brina    
giace l’ultima foglia appassita dell’Autunno.    
La terra è ora brulla e spoglia    
e attende che cali il manto della neve.    
Mentre la luce ancora indugia,    
dipingendo di rosso questa scena desolata,    
un vecchio uomo canta la sua canzone di malinconia e rinuncia.    
Sono un vortice nelle profondità delle acque buie.    
Uno sguardo nelle ombre di un abete.    
Cavalco in alto, sospinto dal vento del nord    
e raduno le nubi gonfie di pioggia.    
Mio è il regno, lontano dalla luna e prossimo al sole.    
Io sono l’anziano, che resterà per sempre solo.    
In quel momento improvviso,    
quando tutto cede all’immobilità,    
egli bruscamente rompe il silenzio,    
diventando una cosa sola con il desiderio.    
Canta a voce ancora più alta    
e la natura si fonde a lui.    
Ha il fuoco negli occhi    
e l’universo sta sotto il suo ghigno storto.    

BLACK WATERS – ACQUE NERE    

La mia mente è cupa,    
ora che la disgrazia ha incontrato la mia natura.    
Lo sguardo è esausto, sotto i capelli neri come pece.    
Le mie guance, un tempo floride,    
sono segnate da un flusso di lacrime,    
causate dalla tensione    
e mentre piango sotto questi cieli,    
persino il corvo mi nasconde il suo disprezzo.    
La mia mano calda poggia sul tuo palmo gelido.    
Le parole riecheggiano nell’aria,    
anche se non ci sei più.    
La mia mente è cupa    
e il colore che percepisco è nero.    
Le emozioni sono totalmente morte    
e hanno prosciugato l’ultimo pezzettino di me.    
Non importa quante lacrime abbia versato.    
Non importa quanto possa sentirmi pentito.    
Certe cose non possono essere disfatte    
e alcuni di noi non possono essere perdonati.    
Ho raggiunto il punto di non ritorno.    
Queste sono azioni da cui non posso scappare.    
Nel riflesso vedo un uomo stanco,    
bisognoso di sollievo.    
Le acque nere ai miei piedi ondeggeranno    
finché non mi addormenterò.    
Portami alle rive di Manala,    
dove sarò libero dai miei peccati!    
Le acque nere ai miei piedi ondeggeranno    
finché non mi addormenterò.    
Questa corrente tumultuosa mi purificherà    
e sarò di nuovo puro e pulito.    

SHADES OF DEEP GREEN – OMBRE DI VERDE SCURO    

Questo sentiero conduce al buio.    
Sotto il velo avvolgente di un pesante crepuscolo    
e nell’abbraccio dei boschi all’imbrunire,    
là si snoda il mio sentiero, stretto ed evanescente.    
Lascia che la sera si distenda su di me!    
La luna e le stelle spuntano non appena il sole se ne va    
e diffondono il suo profumo intorno a me.    
Possa il soffio del vento placarsi!    
Che gli uccelli smettano di cantare!    
Possano le acque spaventose calmarsi    
e le mani del tempo fermare la loro opera!    
Sotto forma di bruma serale    
percepisco la sua esile grazia.    
In ombre di verde scuro    
affondo nei suoi dolci occhi.    
Ora che la sua luce è svanita,    
la mia ricerca perde la direzione.    
Le anse del sentiero sono piene d’afflizione    
e questi momenti sono riempiti di smarrimento.    
Che mondo crudele mi resta da esplorare in solitudine!    
Che destino sprezzante mi ha strappato la luce!    
Né la luccicante rugiada che ricopre la brughiera,    
né il vento che bisbiglia tra le valli    
mi ricordano lei quanto queste ombre di verde.    

BITTER END – TRISTE FINE    

Il momento silenzioso proprio prima del crepuscolo svanisce.    
Riapro gli occhi, ma l’oscurità è sempre lì.    
Il gelo notturno si posa sui fragili fiori intorno a te    
e io capisco che ciò che sognavo era vero.    
Bellezza oltre le parole! Amore mio!    
La sua luce mi acceca. Lei è tutta mia.    
Accanto alle acque ghiacciate     
riposo al suo fianco.    
Ti stringo tra le mie braccia un’ultima volta.    
Se soltanto potessi dirti quanto ho bisogno del tuo amore!    
Se soltanto potessi vedere cosa c’è nel mio cuore!    
Ora è il momento della sofferenza.    
Il regno del dolore sorge nel mio cuore.    
Tutto ciò che ho sempre voluto, oggi scompare.    
Infelice è il silenzio notturno.    
Triste fino alla fine dei tempi.    
Il cielo è via via più oscuro    
e adesso lei sarà mia in eterno.    
Ti stringo tra le mie braccia così forte    
e ti bacio sulle labbra congelate per l’ultima volta.    
Per la prima volta.    

JOURNEY UNKNOWN – VIAGGIO SCONOSCIUTO    

Sto viaggiando oltre il cosmo    
per raggiungere la luce al di là del sole.    
Mi guardo dissolvermi,    
mentre l’universo m’imprigiona tra le sue braccia.    
Quando sognerai un mare di stelle    
e nel cielo le luci del nord brilleranno,    
qualche volta riuscirai a ricordare    
e ad ascoltare il silenzio sospeso tra i mondi.    
Picchi spiraleggianti di plasma mi permeano    
mentre continuo a cadere.    
Dimensioni distorte sciamano intorno a me.    
Luccicano un istante e poi si perdono alla vista.    
Tutte queste forme che osservo    
scorrevano attraverso una nebbia fitta e oscura,    
ma ora sono diventate più limpide.    
Visioni di costernazione e meraviglia.    
Scendo in un silenzio confortante.    
Sotto il tuo sguardo attento mi riposo.    
Ai cancelli del tuo regno m’inchino    
e faccio il mio ingresso.    
Colonnati sormontati da volte stellate    
delineano l’arco del cielo.    
Una scena da qui all’eternità    
comprendente tutto ciò che vi sta in mezzo.    
La grandiosità dell’esistenza    
mi si rivela nei miei occhi chiusi    
e mano mano che il mio sonno si fa più profondo,    
sono davvero sveglio per la prima volta.    

IN THE HALLS OF AWAITING – NELLE SALE DELL’ATTESA    

La sera è ricolma di magnificenza.    
I cieli sono tinti di rosso    
e le montagne coronate di sfumature cremisi.    
Le cime degli alberi sembrano immerse in fiamme scarlatte.    
Cala il crepuscolo e la notte prende piede.    
Le stelle spuntano lentamente    
e la luna riluce nel cielo.    
Ancora la depressione si annida nella mia anima    
e il mio cuore è riempito di preoccupazioni.    
Ho bisogno delle rive nebbiose.    
Delle misere spiagge battute dalle intemperie,    
dove il cielo piangente s’inarca sulle acque calme.    
Ho nostalgia delle foreste primordiali.    
Della volta di foglie intessuta di torbide ombre,    
dove gli alberi silenziosi si arcuano sul nostro sentiero.    
Cammini nel tuo lutto? Ancora indossi la maschera dell’afflizione?    
Le vesti del dolore? Il ricordo di me?    
In questi anni di desolazione    
e attraverso gli inverni di freddo pungente,    
non mi dimenticherai? Non abbandonerai la mia anima?    
La mia canzone è disperata. La mia melodia triste.    
Oltre il mare incantato il mio sonno è malinconico.    
L’oscurità è al mio fianco nella notte spaventosa.    
Mi seguirai nell’eternità?    
In un altro mondo, dove i luoghi sono quieti?    
Ho perso la mia strada nel buio    
e sono stato allontanato dal mio amore.    
Ho affrontato i demoni della forza    
e sono deceduto tra le ombre.    
Lunghi sono gli anni della solitudine.    
Lentamente sono trascorsi questi giorni    
in una terra immortale e sotto una luce divina.    
Qui dove attendo nelle tenebre.    
Il nero della notte muta nella penombra dell’alba    
e nella nebbia ora riluce il più intenso dei bagliori.    
La carezza che ho aspettato per un’eternità.    
Tra le ombre stiamo svanendo insieme.  

 

Testi richiesti da L. M.  

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