The wheel

BEING BORN (IS GOING BLIND) – NASCERE (EQUIVALE A DIVENTARE CIECHI)

Non ho mai chiesto
di essere scaraventato in questo strano buco
e di essere separato dal vuoto.
La notte è scesa non appena sono arrivato.
La serenità è scomparsa
e le catene sono state distribuite.
Ero al meglio di me al tempo in cui
nessuno mi sorvegliava
e potevo guardare nell’eternità.
Ora però sono intrappolato in questo labirinto.
Devo trovare un modo
per trasformare la notte in giorno.
Mollando la presa da questa corda mortale,
la conoscenza dovrebbe tornare da me.
Bisogna abbattere il sofisma secondo cui
tutto ciò che ti serve è la speranza.
Ero al meglio di me al tempo in cui
nessuno mi sorvegliava
e potevo guardare nell’eternità.
Ero benedetto senza questo involucro
che lentamente marcisce,
ma la cecità mi ha avvolto.
Uno sforzo estremo potrebbe riportarmi a casa.
Ho sempre saputo che questo luogo non mi appartiene.
Le prove si sono rese evidenti.
Devo dimorare lontano da qui nella notte viva.
Nel momento prima di respirare
non mi sono accorto che stavo partendo,
ma ora devo tornare indietro.
Devo abbattere il labirinto
con una certa autorevolezza,
così da poter avventurarmi a ritroso
e riprendere il mio posto là sotto.

MASICIAN – MASICIAN

Sfrecciano nelle ombre queste perle venute dall’oltre
e, invitanti come capestri, si riproducono nell’oscurità.
Il mio bastone di puro fuoco non è vincolato a nulla
e, come la pira della sacra morte, brilla nel buio.
Nuovi disegni di sangue antico ribollono nell’etere
e le lanterne sorgono dal fango.
Danzate non appena si estinguono!
Decorazioni infernali, appese con grande cura,
vibrano come redivive e alterano la scena.
Le mie vesti di potenti lacrime sono create dal prodigio
e il mio fine sarà limpido come una fiamma.
Nuovi disegni di sangue antico ribollono nell’etere
e le lanterne sorgono dal fango.
Danzate non appena si estinguono!
Annotazioni simili a incantesimi
vengono tratte da un pozzo
e mi attraversano le carni.
Morte alla vita.
Sei e poi cinque.
Con bagliori che mutano foggia,
nella tempesta che mi abbraccia,
le onde che sto attraendo attendono nella grazia.
Da undici giù fino a cinque.
La morte è nata
e la nascita perirà.
Non ci sarà nessun riposo a opera compiuta.
L’essenza viene rilasciata
quando i fili vengono intessuti dalla gnosi.
Si fondono l’amore e l’odio.
Il tempo poi farà il resto.
Lavorando per questa causa,
la mia volontà si manifesterà
e trarrà il suo raccolto dalla sorgente.

PERFUME AND STEEL – PROFUMO E ACCIAIO

Ascoltate!
Qualcosa vi sta venendo incontro.
Esploratori di ogni sezione buia della mappa.
Bifolchi!
Ora saprete perché avete strisciato nella luce
e avete tremato mentre vi stringevate così forte.
Non ci saranno più giorni
quando sbucheranno dalla notte.
Dispensatori di follia.
Di profumo e acciaio.
Fate attenzione!
Verranno per le vostre gole.
Quattro principi,
nominati da un patto stretto undici volte.
La seduzione sarà ottenuta attraverso la distruzione.
La loro tempesta è una carezza.
Il loro fuoco lascia senza respiro.
La battaglia è la loro dea dell’amore.
Non ci saranno più giorni
quando voleranno nel cielo.
Dispensatori di follia.
Emanatori di profumo e acciaio.
Cicatrici dorate ricoprono la loro pelle,
riempiendo di orgoglio i loro cuori.
Irrompono dall’interno,
eternamente irrequieti e per sempre selvaggi.
Zotici popolani!
Il vostro sonno sarà interrotto
quando sfonderanno le vostre porte.
Nomadi dalla volontà di ferro.
Questi amanti ricoperti di bava.
Le emissioni notturne gettano benzina sulle loro fiamme
e visioni inquisitorie vi faranno esclamare davanti
ai partoriti dalle tenebre in riti immortali.
Nelle notti senza luna,
con sguardi folli e fiammeggianti,
come colombe di guerra,
taglieranno e incideranno.
Notti eterne in cui vi strazieranno.
Dispensatori di follia.
Emanatori di profumo e acciaio.

CITRINITAS – CITRINITAS*

Ho visto due cavalli
che la notte scorsa si mangiavano a vicenda.
I loro occhi narravano di battaglie
e dell’amore per il reciproco disprezzo.
Una brutale principessa vestita di giallo
apparve in lontananza
e più si avvicinava, più fomentava il loro perpetuo conflitto.
Fece un cenno al primo
e il secondo di dissolse in un sospiro.
Come le lacrime di Sofia**,
le sue speranze restarono incatenate ai cieli.
Centoundici fiori, come enigmi dorati,
venivano posti sui miei occhi
e si sarebbero lentamente trasformati in polvere.
Mostrami come uccidere le mie divinità!
Un verme concepito dalle fiamme
produceva onde che si susseguivano attraverso la terra
e il dragone restava addormentato
in attesa di un motivo per rinascere.
Il silenzio fu infranto.
Un tuono esplose nel cuori.
Sei livelli di passione si scatenarono nel subbuglio del fuoco
e distrussero tutto per rendere l’arte duratura.
Centoundici fiori, come enigmi dorati,
venivano posti sui miei occhi
e si sarebbero sicuramente trasformati in polvere.
Lasciami giacere su foglie in decomposizione!
Poni la corona nell’antro dei ladri,
prima che il giorno sorga!

Note: *(Fase del processo alchemico)
**(Elemento dell’alchimia)

V. W. A. – VISIONE VOLONTA’ AZIONE

Dal nulla sbucano le chiavi per la casa dei misteri.
Dal silenzio si levano le grida che pongono fine alle bugie.
La trasformazione è il fine per mutare ogni diamante in carbone.
Infinite ore trascorse in solitudine
hanno distillato la mia verità assoluta dall’ignoto.
Nelle visioni è nata la volontà
e nell’azione nuove forme hanno preso vita.
Per attraversare prodigi.
Per spezzare la notte in due.
Nell’azione i sogni devono progredire,
mentre tutti gli amici sono diventati nemici.
Nel vero equilibrio dimora il caos
e nella consapevolezza che il paradiso è l’inferno.
La dedizione e niente altro deve essere
il fondamento di ogni cellula.
Poteri oscuri possono essere tuoi
una volta che la genesi dei tre occhi sarà stata superata.
Nelle visioni è nata la volontà
e nell’azione nuove forme hanno preso vita.
Per sanguinare nel silenzio.
Per imparare ad amare attraverso l’odio.
Per vedere nell’oscurità.
Per uccidere per vivere.
Per modellare e costruire il tuo destino.
Visioni. Volontà. Azione.
Possono aprire tutte le porte.

GAUNTLET OF LOVERS – SFIDA DI INNAMORATI

In questo passaggio prosegue il sentiero,
di fiore in fiore, decapitati con rabbia.
Le tue preghiere vengono estirpate
da un terreno dissodato di notte
e la mia volontà ha corrotto questi esseri di luce.
Privo di qualsiasi cosa di sacro l’appagamento è prossimo.
Le foglie nude sono macchiate dal mio morso.
Una sfida d’innamorati ha preso forma
a seguito delle mie opere,
definita dai miei ricordi
e abusata dalle mie necessità.
Uno dopo l’altro hanno abboccato alla mia esca,
ma sono io quello castigato,
perché questo è il mio destino.
Ad ogni rametto potato farò un altro taglio
e quando tutta la foresta brucerà
le porte verranno sigillate.
Ciò che appariva come un palazzo
è una semplice prigione
e con atti che sembreranno spietati
porrò fine a questo tradimento.
Dovrò passare in mezzo alle spine e alle spire.
La sfida degli innamorati appare senza fine,
ma dovrò resistere
e non è un lamento.

THE WHEEL – LA RUOTA

Sabbia indolente lentamente cade dall’alto.
Mani rosse strette da manette.
L’essenza è vincolata alla falsità.
Incoronati.
Folli ovaie.
Re potenziali sono qui tenuti prigionieri.
Uno slancio in avanti.
Violenza ciclica.
E’ la lussuria del demiurgo.
Un drappo ossessionante.
Triste esistenza parallela
ad ogni rintocco di demoniache campane.
Un allucinante abbraccio per frantumare lo spazio morto.
“Ascoltatemi ora!
So che il tempo non è una prigione.
Ho giurato di dimostrare che l’orologio non ha un suo scandire.
Nella mia culla, prima del caos,
ho visto oltre esso
e ho imparato a esprimere i meccanismi interiori
di ogni cosa all’interno di questa stanza”.
La ruota non ha limiti.
La ruota non ha una fine.
Siamo tutti intrappolati lì dentro
e dobbiamo trascendere.
La schiavitù forzata di anime nate nel fuoco esiste
prima che le nostre fiamme vengano inghiottite interamente.
E’ una nebbia antica.
Un’oscurità accecante.
Un pugno di ferro spinto a forza nell’utero.
I convenevoli sono soltanto un mito.
Una volta che siete saliti su questa nave
o obbedite o cadrete tra queste pareti.
“Ascoltatemi ora!
Sapete che la vita non è una prigione.
Giurate e imparate che la morte non è scissa!
Nella vostre culla, prima di questo sforzo,
conoscevate il modo di esprimere
il mondo interiore della sacra tomba dell’esistenza”.
La ruota non ha limiti.
La ruota non ha una fine.
Sono intrappolato lì dentro
e devo trascendere.
E’ la schiavitù forzata di tutto ciò che ho di più caro
e frantuma i suoi ingranaggi stridenti.
“Sapreste cosa fare?
Sapreste dire che cosa vi serve?
Avete imparato a proseguire
e a scappare dalle vostre tombe?”
Disprezzo tutto ciò che siete.
Le vostre bugie e le stelle.
Così questa storia ricomincia.

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