ASHES IN THE RAIN – CENERI NELLA PIOGGIA
Non c’è nessuno qui a salvarvi e vi farò piangere.
Sono qui per spezzarvi.
Basta bugie!
La tristezza vi ha reso schiavi.
Basta crimini!
Sono qui per prendervi e morirete.
In ginocchio!
E’ il giudizio delle vostre anime.
Penzolerete dal sanguinoso braccio di una forca.
Soffiando ceneri nella pioggia punto più in alto,
perché nessuno ha il coraggio di percorrere questa via,
ma io sono fuoco.
Nessuno di voi potrà affrontarmi quando tornerò.
Meglio abbracciarmi che attaccarmi.
Nessuno è venuto a salvarmi in passato
e non mi spezzerete mai.
Io sono la morte.
AT THE BREAK OF DAWN – ALLO SPUNTARE DELL’ALBA
Sei soltanto un frammento in un mondo devastato e senza speranza,
in cui le ceneri della morte fluttuano in un vortice buio e freddo.
In questo regno di pazzia
sei convinto di indossare una corona,
ma sei soltanto un giullare
che danza in una sala vuota.
(Nel tempo ti spezzerai),
anche se ti rifiuti di inginocchiarti.
(Non ti accorgi nemmeno di essere)
tra l’incudine e il martello.
In mezzo a un cerchio di torce
sei soltanto cenere. Un tizzone.
Eppure credi ancora di essere tu la fiamma,
ma non stai bruciando nulla a parte la tua anima.
Lungo il sentiero di tenebra
non riesci a vedere lontano sulla strada,
perché ti manca un paio d’occhi per guardare anche gli altri,
ad eccezione di te stesso.
Sputa fuori le tue bugie!
(Ti spezzerai).
Ascolta le mie grida!
(Ora cadrai).
Allo spuntare dell’alba tutto ciò che eri
sarà lasciato nel passato
e possiamo soltanto sperare
che i tuoi inganni e la tua rabbia restino sepolti nella notte.
FOREST OF LIES – FORESTA DI BUGIE
Unisciti a noi, piccolo mio!
Danziamo intorno al fuoco!
Raccontaci i tuoi segreti e i tuoi più profondi e oscuri desideri!
Questo incantesimo può funzionare
soltanto coi sogni che dimorano in te
e, se vivrai attraverso di essi,
riuscirai a scappare dal tuo crudele destino.
Siamo ombre e siamo luce.
Siamo una legione e siamo potenti.
Gli spiriti si immergono nella paura nei tuoi occhi
e svelano le battaglie che hai combattuto dentro di te.
Ti aspetterà l’oscurità quando solleveranno la tua fragile maschera
e camminerai sotto la volta di una foresta di bugie.
Siediti e ascolta!
Potrebbe essere la tua ultima occasione.
Sei soltanto una pedina del desiderio, del dolore e dell’ira
e quando verremo per te
non avrai dove nasconderti.
Per questo ora avanzi nel nostro bosco per morire.
EVEN THE GODS CRY – ANCHE GLI DEI PIANGONO
Il crepuscolo sussurra accuse nella notte imminente.
(Risuonano le voci).
Il sorgere del sole annuncia l’attenuazione delle amarezze della vita.
(Le leggende si diffondono).
Sosterranno di conoscere la verità
quando non ci sarà altro da fare.
E io voglio sapere se la loro forza dipende da coloro che ascoltano,
per il bene della loro rabbia silenziosa.
Voglio vederli provare a negare.
Ancora aspettiamo il fatidico giorno
in cui la nostra saggezza oscurerà le loro bugie
e allora spezzeremo quella incessante vergogna,
quando finalmente capiranno che anche gli dèi piangono.
Quando la smetteremo con queste false accuse?
Perché nessuno ne sa il motivo.
VENGEANCE FULFILLED – VENDETTA COMPIUTA
Dalla storia di un massacro
emerse colui che attraversò l’inferno
dalle rovine della tua stessa morte,
con la vendetta e la furia negli occhi.
Sulle ali della tragedia risvegliò l’ignoto
e forgiò strade verso un fiero regno,
in cui nessuno avrebbe mai osato fargli del male.
Sorge dai resti mortali di una vita di dolore
(e la vendetta è prossima).
Attraverso le gelide notti la sua anima si accese
e il suo fuoco interiore sciolse le catene.
Perduto per sempre,
la sua determinazione rimase la stessa
per poterli abbattere uno dopo l’altro.
Sulle spalle dei demoni indossò la tenebra come un mantello
e dove nessuno si sarebbe mai avventurato
prosperò quando altri sarebbero crollati.
Sui confini della ragione,
dove le sue mura continuavano a svettare orgogliose,
rimase al sicuro nel suo castello di rabbia
e gli restava una sfida da trovare.
Lungo la strada della vendetta
ricordò ogni colpo inferto.
Le ferite che infliggeva e che tuttavia non perdevano sangue.
Abbatterli tutti uno dopo l’altro!
La sofferenza e la tortura iniettarono la pazzia nelle sue vene,
così uccise colui che era stato,
avendo soltanto se stesso da incolpare.
Abbatterli tutti uno dopo l’altro!
(Nessuno rimase in piedi.
Il tanfo di sangue, viscere e carne bruciata impestò l’aria della sera
e il tanto agognato sollievo restò inappagato.
Probabilmente il prigioniero torturato era morto in cella
e nessun omicidio o nemico avrebbero potuto riportarlo in vita).
La sua vendetta era compiuta.
I suoi nemici giacevano sottoterra
e la luce che credeva avrebbe brillato
non si vedeva da nessuna parte.
Con la morte più vicina
riflettè attentamente sul proprio passato,
ma quelli che un tempo gli stavano accanto
ormai non c’erano più.
PAGES ON FIRE – PAGINE IN FIAMME
Piange sommessamente in una stanza buia,
con i tendaggi di velata sorpresa
piegati sotto il peso dei suoi sogni,
che all’improvviso si erano trasformati in bugie.
Era impreparato alle tortuose curve della vita.
Corre in cerchio (intorno e intorno),
rimuginando sulle radicate e vecchie paure,
sgretolato dal desiderio e dall’egoismo.
Grida poesie che nessuno ascolta
e affonda nella tristezza.
(Sto affondando).
Scherza col fuoco.
(Scherzo).
Gli interrotti versi scritti di una canzone
compongono le battute di un’eredità indicibile.
Fallisce, avanzando in mondi sconosciuti.
Abbattiamo le pareti della nostra gioventù!
(Rinuncia al tuo negare!)
Guarda negli occhi della verità!
Finisci i tuoi capitoli e dai le pagine alle fiamme!
Striscia in giro scoraggiato, (intorno e intorno),
assaporando il sale del sangue e delle lacrime
e fuggendo da un passato spettrale.
Tratteggia immagini che non guarda nessuno.
Flirta con la violenza ed è innamorato della malinconia.
Abbattiamo le pareti della nostra gioventù!
(Rinuncia al tuo negare!)
Guarda negli occhi della verità!
(Togliti la maschera!)
I nostri gusci frantumati torneranno come nuovi.
(Rivela ogni bugia!)
Oppure andremo a fondo come stolti stremati,
finiremo i nostri capitoli e daremo le pagine alle fiamme.
La sua mente disturbata dipinge figure a grandi linee in bianco e nero.
E’ una spaventosa tela incorniciata,
senza gli interrotti versi scritti di una canzone
che compongono le battute di un’eredità indicibile.
IMPENDING DOOM – SVENTURA IMMINENTE
Un sogno a lungo termine
di trovare qualcuno che la pensi come noi.
Altri esseri senzienti consapevoli della loro maledizione collettiva.
Nella galassia,
ad anni luce dal nostro luogo d’origine morente,
troveremo unità
e forse gli impediremo di fare la stessa fine.
Abbiamo viaggiato per incalcolabili ere,
vagando per generazioni a bordo delle nostre navi dal pianeta Terra,
diretti verso il nulla con nient’altro che ciò che meritavamo.
Abbiamo capito troppo tardi
che la nostra unica casa non poteva essere salvata.
Ci siamo ribellati al destino
e siamo andati avanti con le nostre vite,
quando avremmo dovuto cedere alla disperazione.
Abbiamo dominato la terra e i mari senza esitazione
e abbiamo conquistato qualsiasi cosa in cui ci fosse vita.
Abbiamo distrutto e consumato,
voltando lo sguardo dalla certa sventura imminente
e siamo partiti per non fare più ritorno a casa.
FIRE AND LIGHTNING – FUOCO E FULMINI
Restano là, nel mezzo del nulla
e nessuno mostra coraggio.
Risvegliando il fuoco nel suo sguardo,
a lui non importa se le storie e le leggende sembrano inique.
Ha il solo desiderio di sentirsi vivo.
E’ destinato a salire più in alto
e ad essere per sempre l’unico
capace di invocare il vento con la propria volontà.
Cercando di ignorare le bugie,
suona una canzone differente
per lenire il dolore nel proprio cuore.
Fuoco e fulmini guidano i suoi passi.
La leggenda muore,
ma il suo passato è scritto.
Resta da solo
e vaga senza una meta o una casa.
Nessuno conosce la sofferenza che prova nell’anima.
Non lo farà mai trasparire,
ma dentro continua a frantumarsi.
THE SILENCE OF INDIFFERENCE – IL SILENZIO DELL’INDIFFERENZA
Lampi accecanti si irradiano
sulle ceneri di ciò che hai distrutto.
Urla di rabbia si levano
dal pericolo e dalla morte che hai scatenato.
Scene finali di sogni infranti
e re che non sono stati incoronati.
Spasmi di peccato e oscurità mortale di mostri innumerevoli.
Hai riempito il vuoto di un giocattolo rotto
e ti sei rifiutato di dirgli addio.
Sei soltanto un ragazzo che voleva distruggere
tutto ciò che poteva morire.
Accecato da un passato negato,
il futuro risulta invisibile.
Ti senti ancora castigato dal presente
e da ciò che avrebbe potuto essere.
Il violento silenzio dell’indifferenza
non è tagliente quanto una ferita, uno scherno o una maledizione.
E’ scritto su cicatrici decisamente troppo amare
che fanno appassire qualsiasi movimento
e fa male anche se non ne esce sangue.
Non puoi evitare di odiare ciò che amavi.
Ti aspettavi che durasse per sempre,
ma è egoistico e al limite dell’idiozia.
RISE FROM THE WATERS – RIEMERGERE DALLE ACQUE
Non ci sottometteremo mai alle vostre regole
e alle vostre basi morali.
Non potrete mai ammettere che le storie che raccontate
sono semplicemente risposte non trovate.
Continuate a cercare di adattarci alle vostre caselle e ai vostri schemi,
ma siete troppo ciechi per accorgervi
che insistete nel predicare le solite, vecchie bugie.
Volete abbattere la vergogna,
colpendoci con la vostra oscurità.
Spegnete la fiamma e ci guardate riaccenderla.
Spazzeremo via il vostro sproloquiare sull’osservanza delle norme.
Bruceremo i vostri paletti
e viveremo una vita d’energia.
Nell’abbraccio del domani ci aspetta una più decisa rivendicazione,
non appena ci saremo lasciati alle spalle
coloro che ci hanno affossato
e non avremo più paura di discendere a valle nel dolore.
Abbiamo imparato dai nostri errori
e ora riemergeremo dalle acque,
in cui un tempo siamo annegati
e dove adesso rinasciamo per rivivere.