6:00 – 6.00
“6.00 del mattino di Natale”.
“E per cosa?”
“Non è in onore di Dio, zia Kate?”
“So tutto sull’onore di Dio, Mary Jane”.
6.00 del mattino e una sirena lo sveglia da un sogno.
Cerca di non badarci, ma quella non smette.
Non trova le forze, ma ha delle promesse da mantenere
e deve spaccare la legna prima di tornare a dormire.
Potrò anche non riprendermi,
ma non starò mai meglio di così
e ho delle faccende di cui occuparmi.
E’ nel parcheggio, seduto in auto.
Sono già le 9.00, ma non esce.
Si accende una sigaretta e abbassa la musica,
ma sembra che il volume non diminuisca.
Un tempo pensavo che mi sarei ripreso.
Ormai per me è troppo tardi.
Avevo delle faccende di cui occuparmi.
La melodia attraversa la portiera
e i ricordi volano fuori dal finestrino.
Nessuno sa che cosa vuole,
finché alla fine lascia perdere tutto.
Il dolore passa dall’interno all’esterno.
Ci sono tanti modi per abbattere un uomo.
Così tanti modi per prosciugarlo.
Alcuni sono rapidi, altri impiegano anni.
Non si capisce cosa dice quando parla nel sonno.
Finalmente ha trovato il suono che cercava,
ma è troppo in profondità.
Non mi riprenderò mai!
E’ troppo tardi per me?
Mi sento come se avessero fatto saltare la mia copertura.
Ma non tagliare troppo presto le tue perdite,
perché ti starai solo tagliando la gola.
Rispondi alla chiamata finché ancora ci senti,
perché non lo farà nessuno se non lo farai tu.
CAUGHT IN A WEB – INTRAPPOLATO IN UNA RETE
Nascosto nel silenzio, ti sto osservando.
Mostrami la ferita che ti perseguita.
Disprezzerai quel brivido,
se tutto ciò che nascondi era mio?
Non potrò resistere a lungo!
Queste sensazioni diventano più forti.
Gli echi che mi assordano la mente
seppelliranno la mia voce subito dopo.
Sono intrappolato in una rete.
Sono escluso dal mondo.
Sono sospeso a un filo e allestisco le bugie
che si generano nella mia testa.
Sono sospeso a un filo e mi costruisco una gabbia.
Sono rifiutato e incompreso.
Ho visto la strada.
Quella che hai scelto mostra una verità che ti sei costruita.
Questo giro di parole, di cui potremmo non accorgerci,
è la sete di un desiderio soddisfatto così facilmente.
Prova a farmi girare intorno al mondo ancora un po’
e fammi vivere nella paura.
Ho messo a nudo il mio modo di essere ora!
E’ attraente, ma a me non importa,
perché anche quando ho vissuto la mia vita,
non c’era nessuno con me.
Questa voce rappresenta le ferite della tua anima?
Hai cercato di vivere la tua vita. La stai vivendo
e sai che con me non funziona.
Ho messo a nudo il mio modo di essere ora!
E’ attraente, ma a me non importa,
perché questa danza della vita
è qualcosa che non mi terrò mai stretto.
Non puoi guarire le ferite nella mia anima.
Sono intrappolato in una rete.
Sono escluso dal mondo.
Sono sospeso a un filo e mi costruisco una gabbia.
Sono rifiutato e incompreso.
INNOCENCE FADED – L’INNOCENZA E’ PERDUTA
Il dinamismo porta a una mente serena.
La passione lascia l’ignaro pieno di dubbi.
Finché il cerchio non si spezza
e la conoscenza non sarà imminente,
colui che è fiducioso resta vigile.
Gli altri rimangono ingannati.
Alcuni trascendono nella spirale degli anni.
Per altri è come se il tempo svanisse.
L’innocenza è perduta.
Lo specchio va in pezzi dietro di te.
La Trinità è impercettibile
e io abbatto muri alla ricerca di te.
Siamo immaturi e inconsistenti.
Siamo immobili come fossili e avvolti nel dolore.
E’ una scena crudele e siamo distanti
come possono esserlo i fratelli.
Ci vestiamo di apparenze apatiche.
Indossiamo la carne come invidia in gabbia.
Siamo accondiscendenti.
Non abbiamo alcuna intenzione di arrivare alla fine.
L’inizio è sempre complicato,
ma più avanti si migliora.
Le opinioni sono calcolate, esenti da sincerità.
Oltre il perimetro del cerchio
ci guideranno le sue benedizioni,
ma esiteremo sempre e resteremo schiacciati
sotto le ruote.
L’innocenza è perduta.
Lo specchio va in pezzi dietro di te.
Cinicamente esausto,
questo bambino striscerà fino a trovarti.
VOICES – VOCI
“Amore, non guardare”
lui mi diceva ogni domenica mattina.
Un ragno sulla finestra. Un angelo in piscina.
Il vecchio si prese il veleno
e la vedova ora detta le regole.
“Parla, sono qui” lei mi diceva senza una parola.
Giuda sul tetto e il diavolo nel mio letto.
Mi chiedo se la Pasqua non verrà mai
e io dovrò aspettare qui nella mia mente.
E’ come un urlo, ma somiglia al silenzio.
Voglio uscire dai miei incubi!
Le voci mi ripetono:
“Ti senti minacciato?
Noi riflettiamo le tue speranze e la tua paura”.
Le voci discutono con me!
“Qualcun altro ha rubato i tuoi pensieri.
Non sono più confinati nella tua testa”.
Disordine del pensiero. Controllo sui sogni.
Ora leggono la mia mente alla radio,
ma dov’è finito il giardino dell’Eden?
Mi sento euforico. Mi sento depresso.
Il sesso è la morte. La morte è il sesso.
Lo dico dall’alto della mia crocifissione.
Le voci mi proteggono.
“Un comportamento retto mette in ginocchio il salvatore”.
Le voci mi respingono.
“Qualcun altro ha rubato i tuoi pensieri.
Non sono più confinati nella tua testa”.
(Dialogo del rapper Prix-mo
tratto dal libro “Rivoluzione culturale”)
“Non voglio più stare qui, perché soffro e mi sento male.
Solo l’amore è importante.
Solo l’amore conta davvero.
Amare le persone, tutte allo stesso modo.
Ma devi sapere con chi hai a che fare,
perché un estraneo
potrebbe entrare con una pistola.
E allora cosa faresti?
Tutto è intangibile.
Tu sai che la realtà è intangibile.
Questa non è la realtà!”
M’inginocchio a terra.
Guardo verso il muro,
come un ragno sulla finestra.
Vorrei poter parlare.
E’ una fantasia trovare rifugio? E Dio nella politica?
Posso dare entusiasmo alla mia religione?
I demoni nella mia testa me lo chiedono.
Sono qui sdraiato sul letto
e giuro che la mia pelle è a rovescio.
E’ solo l’ennesima domenica mattina.
Ho visto il mio diario in un’edicola.
Sembra che abbiamo perso la verità nelle sabbie mobili.
E’ una vergogna! Nessuno prega.
Queste voci nella mia testa continuano a ripetere:
“Amore, non guardare!
Annuncia la Parola quando pensi di doverlo fare”.
Sono isolato e introverso.
Sono depravato in modo infettivo.
“Sei così deriso e confuso!
Ci diverti abbastanza da farci restare”.
Forse sono solo come l’effimera Cassandra,
icona sanguinante del XX secolo.
Voglio rischiare la salvezza
pur di evadere dall’isolamento.
Sono un testimone della redenzione.
Vi ho ascoltato mentre parlavate,
ma non vi sentivo.
Potete spogliarmi dei miei segreti
e liberarci dall’oscurità?
Le voci mi ripetono:
“Ti senti minacciato?
Noi riflettiamo le tue speranze e la tua paura”.
Le voci discutono con me!
Non aspettarti un Messia!
Questo mondo inesistente che desideri
è solo nella tua mente.
THE SILENT MAN – L’UOMO SILENZIOSO
Una domanda ben posta:
“Il silenzio è come una febbre?
E’ una voce mai ascoltata?
O come un messaggio senza destinatario?”
Preghi, ma non ti ascolteranno.
Oltre il vetro sporco ci sarà sempre un’altra maschera.
L’uomo è una vittima della sua donna? O di suo padre?
Se decide di non preoccuparsene, soffocherà la loro fede?
Dispera di cadere oltre il grande muro che ci divide tutti.
Quando c’è una ragione? Stanotte sono sveglio.
Quando non c’è risposta, arriva l’uomo silenzioso.
Se ci fosse equilibrio, egli stanotte sarebbe sveglio.
Se dovessero soffrire, troverebbero l’uomo silenzioso.
Un peccato senza tentatore. Un Dio senza fedeli.
Potrei salpare grazie ai venti del silenzio
e forse non lo noterebbero.
Ma stavolta penso che sia meglio nuotare.
THE MIRROR – LO SPECCHIO
Tentazione, perché non mi lasci in pace?
E’ in agguato dietro ogni angolo,
ovunque io vada.
Autocontrollo, non mi voltare le spalle proprio adesso
che ho più bisogno di te.
La costante pressione mette alla prova la mia volontà.
La mia volontà o la mia non volontà.
L’autocontrollo rifugge da me.
Ipocrita, come puoi essere così crudele
ed aspettarti da me in cambio fiducia?
La capacità di resistere non è più così grande
quando chiudi la porta.
Ho passato così tanto tempo a fidarmi di te.
Mi fidavo, ma ti sei dimenticato di me
proprio quando pensavo di credere in te.
(Estratto di Meryl Streep dal film “Innamorarsi”)
“Che cosa stai facendo?”
E’ tempo per me di scendere a patti.
Tutto sta diventando troppo reale.
Vivo nel terrore. Perché mi menti e fai finta?
Questa cosa deve finire! Di te non mi fiderò più.
E’ tempo che tu faccia ammenda.
Guarda nello specchio, amico mio.
(Estratto di Jeremy Irons dal film “Il danno”)
“Non mi sono comportato come avrei dovuto”.
(Estratto di Mary Beth Hurt dal film “Lo spacciatore”)
“Tutto ciò che ti serve è intorno a te.
L’unico pericolo è dentro di te”.
(Estratto di Jeremy Irons dal film “Il danno”)
“Pensavo che si potesse controllare la vita,
ma non così. Ci sono cose che non puoi controllare”.
Guardo il problema negli occhi.
Mi tormenta da capo a piedi.
Corro contro il tempo per accontentare tutti,
tranne quelli che contano di più.
I riflessi della realtà lentamente si fanno più nitidi.
Come diavolo potresti perdonarmi,
dopo l’inferno che ti ho fatto passare?
E’ tempo per me di scendere a patti.
Vivo nel terrore. Perché dovrei tradirti, amico mio?
Mentirò fino alla fine. Vivrò una vita così fasulla.
E’ tempo che io faccia ammenda.
Non ti ferirò mai più.
LIE – BUGIA
L’alba spunta sull’orizzonte del lago.
Ci saranno cento gradi. Non riesco a respirare.
Non uscirò finché non la risolverò,
sebbene mi senta debole da non credere.
Mi hai detto: “Fidati di me!”
Posso anche fidarmi di te, ma lascia che te lo dimostri.
Devo risolverla nelle ombre del dubbio,
perché non so se ti conosco davvero.
Va bene, ma non farmi perdere tempo.
Dimmi quello che vuoi dire.
Pecchi! Sei il vincitore, ma lasciami entrare! Presto!
Sono stato sotto la pioggia tutto il giorno.
Mi hai detto: “Fidati di me!”
Posso anche fidarmi di te,
almeno finché riuscirò a confonderti.
Sto cercando di uscire dalle ombre del dubbio,
perché non so se ti conosco davvero.
Non dirmi che mi volevi.
Non dirmi che mi pensavi.
Io no, lo giuro!
Ma ci proverò, lo giuro!
Madre Maria è abbastanza contraria.
Dà un bacio ai ragazzi e li mette in guardia.
Le cose stanno diventando un po’ spaventose
ed è un miracolo se respiro ancora.
Non ci sono mai stati molti San Tommaso,
ma nulla ferisce come una promessa infranta.
Mi stai parlando della tua seconda venuta,
ma per me la prima è più che sufficiente.
Sono sempre stato un’anima distrutta,
finché lei arrivò, apparentemente per riempire il vuoto.
Ogni cane ha bisogno di un guinzaglio,
ma alla fine me ne dimenticherò.
Non mi avrebbe mai ferito,
nonostante non lo avesse mai detto.
Non glielo chiederò oggi. Non vorrei farla scappare.
E’ la tua città e sono solo.
Non posso rimanere a fissare il telefono.
Vorrei parlare degli errori di una vita
e puoi dire al tuo patrigno che te l’ho detto.
LIFTING SHADOWS OFF A DREAM – SEPARANDO LE OMBRE DAL SOGNO
Lui sembra solo e silenzioso.
I suoi pensieri rimangono senza risposta.
Spaventato e non voluto, lentamente se ne va.
Mosso dal desiderio e dalla paura,
fa a pezzi le ali delicate.
Separando le ombre da un sogno infranto,
lei può mutare una goccia d’acqua in un oceano.
La pioggia cade a dirotto e lacrime di dolore
purificano la sua mente.
Si fa trasportare dalla corrente.
Il fiume della vita prosegue.
Sembra solo e silenzioso
e attende chinato sulle mani e sulle ginocchia.
Il gelo dell’oscurità invernale cova quieto.
Mosso dal desiderio e dalla paura,
fa qualche passo più in là.
Lei ascolta apertamente.
Lui versa la sua anima nell’acqua, riflettendo sul mistero.
Lei lo trasporta via e il vento lentamente si placa.
SCARRED – SPAVENTATO
Sorgere. Cadere. Ferire. Odiare.
Volere. Aspettare. Guarire. Salvare.
Non lo sentiamo, ma ne abbiamo paura.
La coscienza non gli si avvicinerà.
Sviante. Reattivo. Nascosto a dispetto del tempo.
Non ho mai rivelato le mie emozioni,
ma la mia passione è sempre stata forte.
Non ho mai perso la mia devozione,
ma in qualche punto il destino ha preso la strada sbagliata.
Non posso permettere che mi offendano ancora.
Il vostro veleno non mi è familiare.
Non lascerò che mi riempiano di rimedi fatalistici.
Che cosa accadrebbe se il resto del mondo fosse accecato
da una paura senza speranza?
Dove potrei vivere il mio senso del sacro?
Improvvisamente non importerebbe a nessuno.
Non è mai abbastanza. Sprecate il vostro tempo.
Non c’è qualcosa che possa dire?
Non capite e mi escludete.
Come possiamo vivere in questo modo?
Mi dite che sbaglio e che sto mettendo a rischio la mia vita.
Eppure ancora non ho avuto niente in cambio.
Se vi mostrassi le mani, non vedreste le mie cicatrici
e forse mi lascereste qui a bruciare.
Che cosa accadrebbe se il resto del mondo
affondasse inutilmente?
Dove finirebbe la vostra autocommiserazione?
Improvvisamente importerebbe a tutti.
Sangue, guariscimi!
Paura, cambiami!
La fede mi salverà sempre.
Sangue. Lo giuro.
Paura. Lo sguardo fisso.
La convinzione dà consapevolezza.
Rinunciate alla disperazione. Disfatevi del dissenso.
Lasciatevi la loro sfiducia alle spalle.
Lavatevi le mani dal rimorso.
Sentite di non conoscermi più?
Sentite che sono spaventato dal vostro amore?
Per quale motivo non volete rispondermi?
Per quale motivo il mio cuore non è invitato?
Dite che vorreste che tutti fossero felici.
Ebbene, non stiamo ridendo!
Per quale motivo non mi capite?
Per quale motivo non vi capisco?
E’ da trent’anni che diciamo di esserci dentro insieme.
Aprite gli occhi!
La gente prega per me! Tutti sono lì per me!
A volte penso che dovrei affrontare tutto questo da solo.
La mia anima è nuda.
Mi calma sapere che io non lo sono.
Rinunciate alla disperazione. Disfatevi del dissenso.
Lasciatevi la loro sfiducia alle spalle.
Sono ispirato e contento.
SPACE DYE VEST – VESTITO SPACE DYE*
Sfogliando le pagine di Martens on Angels,
ho sentito battere il mio cuore all’impazzata.
Ho visto il futuro nelle sembianze di una sconosciuta.
L’amore in un vestito Space dye.
L’amore è un atto di sangue e io ho sanguinato fino a formare
una pozza a forma di cuore.
La proiezione della bellezza in un riflesso.
Il peggior modo per iniziare.
(Estratto di julian Sands dal film “Camera con vista”)
“Lui è quel tipo di persona che non riesce
a conoscere intimamente qualcuno,
tanto meno una donna. Non sa come sono fatte le donne.
Vorrebbe che fossi una sua proprietà.
Qualcosa da ammirare come un dipinto o un vaso d’avorio.
Qualcosa da possedere e mostrare.
Non vuole che tu sia reale o che pensi o che vivi.
Lui non ti ama, ma io ti amo.
Vorrei che tu avessi i tuoi pensieri, le tue idee, i tuoi sentimenti,
anche quando ti stringo tra le braccia. E’ la nostra ultima occasione”.
Ora che non ci sei più cerco di farmene una ragione.
Di ingoiare la rabbia. Vorrei trovare una ragazza,
ma credo che funzionerebbe solo se rimanesse attaccata alla pagina.
Non è così che volevo finisse e non mi aprirò mai più.
(Estratto da “Il problema con Evan” della serie canadese
“Il quinto potere”)
“Dovevo uscire. Trovare un lavoro. Trovare un posto tutto mio.
Sono andato in un centro commerciale dove volevo lavorare,
ma mi hanno detto che ero troppo giovane”.
(Estratto di Jim Hill. Commento al notiziario
durante la fuga di O.J. Simpson)
“Certa gente ti avvisa prima di considerare i fatti
o di considerare la realtà.
Questa, senza dubbio, era la sua più grande sfida.
Doveva affrontarla. Devi tentare.
Doveva tentare e farsi aiutare.
Intendo dire che nessuno di loro sapeva come lui si sentisse”.
(Estratto dal programma di Conan O’Brian)
“Questo, questo è ciò che dissero e che tu conoscevi
come Houston o qualcosa del genere.
Diresti che ci sono circa centottanta gradi, ma è un caldo secco.
Di Houston dicevano questo?
Oh, forse no.
Sono estremamente confuso.
Era secco finché non si buttavano in acqua”.
(Estratto da “Il problema con Evan” della serie canadese
“Il quinto potere”)
“Senti. Mi sono alzato con il sole.
Hai la tua camera da letto in cui dormire
e non m’importa cosa fai, né quando lo fai.
La porta viene chiusa la sera alle nove.
Se non sei di ritorno per le nove,
faresti meglio a cercarti un altro posto per dormire.
Perché in questa casa non ci sono vagabondi.
La cena è pronta”.
Non c’è nessuno che si possa prendere la colpa per me,
se loro non vogliono.
Non c’è niente che mi possa tenere sano di mente
e per te fa lo stesso.
Non c’è un luogo su cui fissare la mia meta
ed è per questo che sono sempre dappertutto.
Non venirmi più vicino. Pensi che abbia bisogno di te?
Non mi aprirò mai più.
Sorriderò e imparerò a fingere.
Non mi aprirò mai più.
Non ho più sogni da proteggere.
Note: *(Tipo di capo d’abbigliamento)