RAISE – ALZATE
Alzate la polvere! Alzate la voce!
Tra la folla alzeranno le braccia storditi.
Senza freni e stupefatti.
Sapete che non muoveranno un sopracciglio.
Sollevate il drappo delle loro paure.
Attingete ai fondi e allestite un esercito.
Il mondo crollerà. Farete sorgere il vostro impero.
E’ già arrivato il giorno. Alzate i calici!
Sulla spinta della gente, seguite i leader.
Vergognosi lacchè, salutate e inchinatevi.
Elevate lo spirito! Accrescete la speranza!
Li porterete agli applausi,
storditi, senza freni e stupefatti.
Non una voce si alzerà in protesta.
Mostrate un sorriso e ridete con loro.
Resuscitate il loro antico condottiero dai morti.
Disprezzo la vostra patetica carne.
Odio il vostro bestiame in catene.
Voi, marionette di cartone
e la vostra arguta eloquenza
più resistente dell’acciaio!
Questo è l’ultimo dono dagli dèi.
Vi porterò al declino definitivo.
CHILD HAS GONE – IL BAMBINO E’ MORTO
Gli anni sono trascorsi come secoli
e li ho vissuti come in un sogno.
Compiti futili e dolci delusioni,
fino al giorno in cui ho capito
che l’era dorata si era spenta,
affievolita come un ricordo.
Ho camminato lungo il sentiero con tale facilità.
Ho vissuto in un’estasi innocente,
senza mai accorgermi delle sabbie del tempo,
fino al giorno in cui ho capito
che l’era dorata si era spenta,
affievolita come un ricordo.
Dovevo vivere solo con me stesso
e speravo che non sarei mai cresciuto.
Avrei fermato l’orologio
e avrei vissuto il piacere in totale ignavia.
Il bambino è morto
e non tornerà mai più.
BREAKDOWN – IL CROLLO
Provo un senso di disgusto per i miei folli coetanei.
Niente è poi così divertente. Un giorno succede all’altro.
Gli anni seguono gli anni.
Mi sento solo nella folla e preferirei chiudermi in me stesso
e decompormi nel mio guscio.
Devo scendere a compromessi con tutto questo,
ma non condividerò il mio spazio con loro.
Non potrei sopportare i loro sguardi.
Abbi pietà! Dammi una mano quando mi sento depresso.
Quando sono in attesa dello spuntare dell’alba
di un giorno luminoso e limpido,
privo di sofferenze e di mal di testa.
Mi sorprenderebbe! Ma i miei sogni sono finiti nei cieli bui.
Sono apatico nella mia poltrona e delirante.
Non c’è via d’uscita questa volta.
Posso solo attendere l’alba.
Nessun’altra scelta. Solo attendere l’alba.
THE HERMIT – L’EREMITA
Ho vissuto per tanto tempo circondato
da una folla ottusa e indifferente.
Ho vagato in mezzo a facce vuote,
schiavo di un’esistenza senza sostanza.
Incompreso, ho fronteggiato muri insuperabili
e non ho potuto appoggiarmi a nessuno.
Ho cercato di assecondare la loro mentalità,
ma ho interpretato questo ruolo inutilmente,
schiacciato dal peso delle bugie.
Incompreso, sono dovuto scappare
e lasciare tutto in questa assurda commedia.
Non rimpiango affatto questo grande sforzo.
Non esistevo.
Ora, ad ogni sorgere dell’alba,
mi sento almeno più libero e non sono più prigioniero.
Avevo ricominciato a improvvisare
circondato dalla folla
e divorato da una fatica costante.
Avevo capito che non potevo vivere in quel modo,
tra i loro folli sotterfugi e le loro ciniche menzogne.
Lo spettacolo va avanti,
ma io sono uscito di scena.
Sono quello che pensavo di dover essere.
Non sono più prigioniero.
DISHARMONIC DOGMAS – DOGMI DISARMONICI
Il metallo scintilla e le bandiere vengono tenute in alto.
I nemici mi fronteggiano. I compagni mi stanno al fianco.
La croce è il mio pretesto.
La mezzaluna è la minaccia.
Come si può negare all’Onnipotente questa via?
Siete la fonte di ogni male.
Esseri subumani! Oggi morirete sotto la mia spada!
Non c’è dubbio. La colpa è vostra!
Il metallo è insanguinato. Le urla sono silenziose.
I nemici si dispiegano sul fronte. I compagni sono al mio fianco.
TEARFUL CLOWN – PAGLIACCIO IN LACRIME
Devo nascondere a tutti loro il dolore che ho dentro
e custodirlo in una cella nel mio cervello.
So di non avere alcun diritto di manifestarlo,
ma in ogni caso esso morderà le sbarre per evadere.
Tutta questa fatica nella vita per ottenere da voi solo un sorriso.
Vi prego, sorridetemi sullo schermo della TV.
Vedete, oltre quel sorriso,
un volto straziato dal disgusto?
Riuscite a sentire, oltre le mie risate,
risuonare un rantolo di morte?
Salirò sul palco ad affrontare il vuoto.
Godetevi lo spettacolo!
Devo nascondere a tutti loro il dolore che ho dentro
e custodirlo in una cella nel mio cervello.
Non ho bisogno di riconoscimenti, né di un po’ di gloria.
Vorrei soltanto portarvi un po’ di sole,
quando nelle vostre vite piove.
UNBREAKABLE CORDON – CORDONE INDISTRUTTIBILE
La dolcezza del velluto. Giocattoli intorno al mio letto.
Ho una libertà condizionata, ma non importa.
Quando chiamerò, tu accorrerai a controllare.
Quando è sceso il buio, mi sono sentito nudo come un verme.
Ho percepito un pericolo imminente quando hai chiuso la porta.
Una presenza tutt’intorno, come un’apparizione malevola.
Ho spento la luce e ho afferrato le lenzuola.
Occhi luminosi mi fissavano.
Il mio pianto era inutile.
Nessuna protesta avrebbe potuto cambiare la tua decisione.
Guardami!
Resta col tuo bambino fino allo spuntare del giorno.
Guardami!
Tieni il tuo bambino al sicuro e al caldo.
E’ venuto il momento di spezzare questi fragili legami.
Sarò libero come un uccellino, ma non m’importa.
Quando chiamerò, le pareti riecheggeranno.
Quando scenderà il buio, mi sentirò nudo come un verme.
Percepirò un pericolo imminente e una situazione da incubo
in cui vivrò senza di te per sempre.
COMING TURN – PROSSIMO TURNO
Sono solo in questa stanza fredda e tranquilla.
Sento i loro bisbigli. Li sento.
Il mio turno sta arrivando.
Sono solo in questa stanza fredda e tranquilla.
La porta si apre silenziosamente. La sento.
Il mio turno sta arrivando.
Volti sofferenti e torturati dal dolore
mi appaiono quando mi addormento.
Salgo le scale, per tentare di nascondermi inutilmente.
Mi prenderanno comunque nella notte profonda.
Le vene sono esauste,
provate dai farmaci quotidiani
che mi perforano il cervello.
Mi sono fatto un’altra iniezione
per cercare di mitigare il dolore.
Ho tentato anche di andarmene.
Di scappare da questo posto,
ma le gambe mi tradiscono e mi hanno
costretto a stare a letto.
Volti soffrono davanti a me.
Vengono a prendermi e io non avrò il coraggio
di resistere per sempre.
E’ semplicemente un incubo senza fine.
HIGH HOPES – GRANDI SPERANZE
Oltre l’orizzonte di un posto in cui vivevamo
quando eravamo giovani,
in un mondo di magneti e miracoli,
i nostri pensieri vagavano senza sosta
e senza limiti.
Il suono della campana della discordia cominciava a battere i suoi colpi.
Sulla lunga strada e giù dal ponte,
si incontrano ancora vicino agli scavi?
C’era un gruppo cencioso che seguiva i nostri passi
e noi correvamo prima che il tempo ci rubasse i sogni.
Ci lasciavamo alle spalle una miriade di piccole creature
che cercavano di avvinghiarci al terreno,
in una vita consumata in lento decadimento.
L’erba era più verde. La luce era più luminosa.
Eravamo circondati da amici in notti meravigliose.
Guardiamo le ceneri dei ponti
che ancora ci fumano alle spalle
e il bagliore di tutto quel verde sull’altra sponda.
Sui nostri passi procedevamo, ma il sonnambulismo
ci riportava indietro.
Era la spinta di una forza di qualche corrente interiore.
Alla più elevata altitudine, con la bandiera che sventolava,
avevamo raggiunto le altezze vertiginose
di un sogno sul mondo
e saremo rimasti zavorrati per sempre dal desiderio e dall’ambizione.
C’è una fame ancora insoddisfatta.
I nostri occhi stanchi tuttora vagano oltre l’orizzonte
di una strada su cui siamo stati tante volte.
L’erba era più verde. La luce era più luminosa.
Il profumo era più dolce e le notti meravigliose.
Eravamo circondati dagli amici nella foschia luccicante dell’alba.
L’acqua scorreva in un fiume senza fine, eternamente.