FEARLESS SKY – CIELO INDOMITO
Alla presenza di Dio. Immersi nel caos.
Con la sofferenza che ci imbriglia,
raggiungiamo l’icona del nostro mondo.
Siamo sotto un sudario di pathos.
Ogni sintomo ci infiamma e predichiamo i simboli del flagello.
Siamo diretti verso un cielo indomito, dorato fino alla morte?
Esiste solo teoria nella nostra afflizione.
Siamo diretti verso un cielo indomito, dorato fino alla morte?
I nostri occhi sono intorbiditi dal rimorso.
Siamo agitati dal pericolo. La ribellione è il nostro messia.
Princìpi di redenzione sono sospesi sulle masse.
I santuari ci impalano. I traditori ci intrattengono,
mentre intoniamo una romantica marcia funebre.
Abbiamo accolto un vero credo e la vita è disvelata.
Riceviamo il dono della contrizione
e un coro piange la nostra scomparsa.
Massacreremo gli atei notte e giorno
e otterremo la condanna con il fuoco della vendetta.
Questa strisciante ipocrisia svanirà e noi risorgeremo.
L’aurora della rettitudine si offuscherà
e noi ci riverseremo contro i deboli.
Una vita di disprezzo. Una vita di prove senza fine.
Siamo stati ingannati!
Non sopporto questi morbosi tempi di oppressione.
Lo spirito divino giace tormentato,
mentre cerco di confessarmi a un cielo indomito.
GOD OF ANCIENT – DIVINITA’ ANTICHE
Quando la creazione divina fallisce con la rettitudine,
un’ultima occasione di salvezza fa ritorno dalla decadenza.
Il disprezzo che passa per la disperazione è un’ardente devastazione.
La forza collassa al mio risveglio.
Rivolgo l’attenzione agli déi antichi che fanno sorgere il loro regno.
Gli déi antichi fanno sorgere il loro regno.
Una dannazione elaborata. La follia prodotta dalla sofferenza.
Rifiuteremo la nostra salvezza perduta.
La condanneremo e uccideremo.
Il disprezzo che passa per la deprivazione scatenerà la perdizione.
Strisceremo nel fuoco.
La paura degli altri. La paura di coloro che sorgono.
La paura serpeggia tra di noi e alla fine vi odieranno.
Imparerete i precetti per uccidere.
Vi farete influenzare dalle costellazioni.
Vi nutrirete del sangue versato
e temerete le stelle quando ci comanderanno di sollevarci.
FROM THE GALLOWS – DALLE FORCHE
Nati in costrizione, in una trappola senza tempo,
leggono i sermoni antichi con il sangue sulle mani.
Parlano con parole morte da ere.
La tregua è sancita. Cantano dalle forche, pieni di vergogna.
L’onore è corrotto.
Nati in questa vita con la gloria per la morte,
oscillerete dai patiboli in una fine senza tempo.
Nati in questa vita con la gloria per la morte,
oscillerete dai patiboli con un lamento infinito.
Loro ci temono. I caduti hanno paura del nostro orgoglio.
Abbiate paura di noi! I morti sono destinati a ricordare.
THE LONGEST WINTER – L’INVERNO PIU’ LUNGO
Il lungo inverno perduto. L’accettazione della sofferenza.
Un sonno duraturo. La depressione che affluisce.
La fine dell’estate. I fiumi impazienti si congelano.
La fame ti ghermisce nell’oscurità che si addensa.
Mi sento così vivo in questo sogno senza speranza!
Noi siamo quelli che pagheranno con l’onore.
Quelli che rifiutano il vostro dolore e i vostri stupidi simboli sacri.
Il vostro onore ne rimarrà infettato ancora una volta.
Il gelo dell’inverno. L’accettazione è totale.
La fame ti ghermisce e l’agitazione cresce.
Alla fine tornerà l’estate e i fiumi riprenderanno a scorrere.
Un lungo tuono ruggisce nell’oscurità che s’infittisce.
Mi sento così vivo in questo sogno senza speranza!
Noi siamo quelli che pagheranno con l’onore.
Una maledizione sono i vostri stupidi simboli sacri.
La dignità verrà ancora respinta?
MEDUSA – MEDUSA
Agonia. Interiormente un desiderio che non ambisce più a nulla.
Ricordi che hanno consumato la fiamma che ti ha reso più forte.
La vita che mi ha accecato e che mi ha spezzato,
mi ha da sempre fatto sanguinare.
Con le nostre azioni controverse e cieche, prive di spina dorsale,
non possiamo più farcela.
Eresia! Vagano in una terra desolata.
La tragedia è un cuore morente che brama la tua conquista.
Questa è la vita che devo portare avanti. Sono un cinico che non dorme mai.
Tento di ricevere un po’ di forza, di coraggio e di empatia.
Siamo pretendenti al trono con una volontà mutata in pietra.
Questa vita, l’ultima, è un principio decaduto.
Questa vita, l’ultima, è un desiderio regressivo.
NO PASSAGE FOR THE DEAD – NESSUN PASSAGGIO PER I MORTI
Paura dell’alto. Paura del basso.
Fauci spietate. Mi risollevo dalla mia angoscia più buia.
Disavventure d’amore rivelano l’avvilimento.
Inflessibile è la causa. Volto le spalle al mondo dei profeti.
Spezzare le catene è una insignificante vittoria.
Ricado su me stesso.
Mi rialzo e ricado su me stesso ancora.
Leggo le parole di un Dio zelante.
Perdo sangue in flussi di consapevolezza.
Mi oppongo alla volontà di ogni uomo di chiesa.
La libertà è soffocata dal peggiore degli abissi.
Allontano il disprezzo.
Le dimensioni dei nostri sogni guardiani
hanno predetto questa carne e questo sangue.
Abbiamo provato, ma non c’è nessun passaggio per i morti.
E moriremo.
BLOOD AND CHAOS – SANGUE E CAOS
Fino alla gelida irrequietudine della notte.
Fino al banchetto di sangue e caos.
Fino alla tomba, prima che questa piaga venga spazzata via.
Se c’è un prezzo che deve essere pagato, non c’è controllo.
Non c’è rimasto nessuno da incolpare.
Se c’è un vizio senza confini, il genere umano si corromperà.
Non c’è rimasto nessuno da odiare.
Il mio dio interiore dimora nel caos assoluto.
L’inganno è smascherato e rimosso.
Il mio dio interiore dimora in emozioni dimenticate.
La croce di cenere viene strappata via con disprezzo.
Se c’è un prezzo che deve essere pagato, non c’è consolazione.
Soltanto una minaccia d’infinita vergogna.
Se c’è un vizio senza confini, il genere umano si corromperà.
Non c’è rimasto nessuno da odiare.
Se c’è un prezzo che deve essere pagato, non c’è controllo
e non resta più nulla da dire.
UNTIL THE GRAVE – FINO ALLA TOMBA
Ne muoiono a milioni.
Fosse affollate, dove un tempo anche noi giacevamo.
Gli occhi morti sono ancora vivi e pieni di paura.
Gli schiavi obbediscono e restituisce le ceneri la vedova infuriata.
Queste mura imprigionano.
E’ un ritorno alla fine, sotto un velo di costernazione.
La notte segue il giorno.
Risparmiate le vostre preghiere!
Sarete tenuti separati fino alla morte.
Il cielo è spaventoso. Rimaniamo in stanze desolate.
Pianti e singhiozzi.
Il sangue si è incrostato, dove un tempo pregavamo.
Queste mura imprigionano
e restituisce le ceneri la vedova infuriata.
Gli schiavi obbediscono.
E’ un ritorno alla fine, sotto un velo di decadimento.
Controllo. Obbedienza.
FROZEN ILLUSION – ILLUSIONE CONGELATA
Sono sdraiato in una stanza buia.
La porta è sprangata e strattono le catene.
Il freddo mi corre nelle ossa.
Sono nel panico. Sto agonizzando.
Ti prego, aiutami a morire!
Le pareti si stringono sulla mia esistenza.
Illusioni allucinatorie mi tormentano.
L’oscurità cala sempre di più.
E’ un’illusione congelata.
Sono sdraiato in una stanza buia.
Le immagini continuano ad apparire.
Il freddo mi corre nelle ossa.
Il mio corpo è rigido, quando la mia anima lascia questa terra.
SHRINES – TEMPLI
Esseri senza paura, spazzate via questi anni!
Esseri senza paura, spazzate via il dolore e le lacrime!
Non riesco a disfarmi della depressione,
tra le ombre di questa luce morente.
Non riesco a disfarmi della depressione,
nel terrore della luce morente.
L’orrore in questi templi secolari.
La gelida discesa nelle nostre menti.
Un’umiliante disperazione.
Le stelle allineate sono cadute dal cielo.
L’orrore in questi templi secolari.
Il freddo si diffonde nel tempo.
Un’umiliante disperazione.
Ferite dure a guarire prendono forma.
Il sole ti risana e ti dà rifugio nella libertà.
Sono in lutto. Qui non c’è nessuno.
S’infrangono le onde di un vecchio inganno.
L’orrore di questi templi secolari.
La lenta discesa nelle nostre vite.
SYMBOLIC VIRTUE – VIRTU’ SIMBOLICA
Non riesco a dormire in queste ore senza fine.
Non riesco a respirare, divorato dai pensieri.
Non riesco a piangere tra i desideri perduti.
Un’immagine brucia nel fuoco.
Siamo svuotati a causa del dolore.
Andiamo avanti, agognando il domani,
verso la simbolica virtù della morte.
Scendiamo lungo una strada interminabile,
verso la simbolica virtù della morte.
Con le dita serrate, il terrore prende forza
e nei nostri lamenti appaiono torri minacciose.
Ci sono solo rovine di un ponte crollato.
Gli ordini divini sono stati violati.
La volontà si appella a te.