HOME IS WHERE THE STY IS – CASA E’ DOVE C’E’ IL PORCILE
Il sudore gronda come quello di un maiale.
Una grattatina alle palle.
Sin dal primo giorno la più bassa autostima, destinata a peggiorare.
Non una singola parola.
Le conversazioni vengono fatte a pugni.
Roba da sucidio!
Fucili di famiglia e polsi tagliati.
Parlano come avessero un ictus al rallentatore.
Stanno bene. Non pensano mai ai morti.
Brutti da mozzare il fiato. Aborti del cazzo!
E’ una merda quando mangiano e nella testa hanno la stessa cosa.
Ecco come sono fatti gli uomini del nord!
Ehi tesoro, non importa qual è il tuo nome.
Mi importa solo di una cosa: togliti i vestiti! Sono il tuo uomo!
Ehi tesoro, i fiori sono per le tombe.
Ti trascinerò in basso, nelle ombre della vergogna,
ma ciò nonostante sono il tuo uomo.
Sì, è così!
Sono uno che si fa schifo da solo e la mia testa è infilata in un cappio.
Sono uno che canta tristi canzoni blues, adatte alla bottiglia, quando è sbronzo.
E con le donne tutto va per il meglio.
Sono un masturbatore, ma anche un fan di lunga data dei rapporti sessuali.
Sono agorafobico, xenofobo e omofobo.
Un rozzo ignorante fino al midollo.
Casa è dove sta un porcile vuoto.
Palle gonfie di semi da piantare.
DOWN THE ASHES RAIN – SOTTO LA PIOGGIA DI CENERI
Attraversi il fiume a peso morto.
Ti trattiene una catena invisibile.
Immerso in una nuvola di gas, tieni a distanza il dolore. Resisti!
Non ti preoccupare degli alti. Già i bassi sono sufficienti!
Va avanti! Gustati questi momenti!
Rivendica i tuoi diritti!
Li hai visti andare e venire.
Sotto la pioggia di ceneri, è tempo di raccogliere ciò che è stato seminato!
Ora dopo ora, guarderai attraverso il gelo imperturbabile
e svanirai nell’ignoto.
Queste strade ti attraversano. Strade piene di morti ancora in vita.
Nessuna scusa! Suona un requiem nella tua testa.
Resisti! Non ti preoccupare dei segni della sconfitta!
Vai avanti! Goditi l’angoscia! Sii sincero coi tuoi sensi di colpa!
THE FLAVOUR OF THE MOUTH – L’ODORE DELLA BOCCA
Cammino indossando una corona.
Sono un re autoproclamato, almeno se mi paragono a voi.
Sono bravo quanto serve e sarò ricordato.
Lo so. Me lo hanno detto.
Cammino con il cipiglio dell’arroganza e del disprezzo.
Mi annoto quelli che giocano d’azzardo.
Sono il migliore in circolazione, bello e aitante
e ho il senso del guadagno.
Non importa quanto io sia nella merda.
L’odore della mia bocca? Venite a dare un’annusata!
Un’altra inutile mente ha bisogno di essere imboccata.
Sono un bastardo incarnato. Un’odioso e impassibile cazzone.
Ma non m’importa cosa pensate.
Sono io il VIP!
Sono la sommatoria degli imbecilli che ha accesso a ogni area.
L’odore della mia bocca? Venite a dare un’annusata!
Un’altra inutile mente ha bisogno di essere imboccata.
Per questo circolano delle voci su di me e sono attorniato da linguacce invidiose.
Per questo il mio dito puntato sarà sempre più sacro del vostro.
THE ABSENTEE – L’ASSENTE
Così tanto tempo buttato su cose che non hanno importanza
e le ore passano.
Sto correndo verso l’onda della resurrezione o me ne sto allontanando?
Non so se sperare o avere paura.
Nella notte più lunga mi contorco dal dolore.
Solleva da me questo peso!
Lascia che cammini all’esterno
e non mi debba più sentire come se fossi assente.
Le ho impresse nelle parti remote della mente,
sopra una lavagna apparentemente pulita,
tutte quelle tombe senza nome che ho provato a lasciarmi alle spalle.
Non c’è possibilità di deviare il destino.
MAYBE LIFE IS NOT FOR EVERYONE – FORSE LA VITA NON E’ PER TUTTI
Usando un vecchio cliché, quelli stremati dicono: “Ciò che non ti uccide…”
Sarebbe giusto storpiare la frase.
Ma cosa passa nella testa di questi autentici storditi?
E’ meglio se ti reggi saldamente, figlio mio!
Il peggio deve ancora arrivare.
Preghi affinché Gesù ti ami, sebbene abbia già venduto la tua anima.
Chiami la linea bollente dei suicidi e ti mettono in attesa.
Ma non discriminare nessuno! Odiali tutti allo stesso modo! Sei solo.
Il sorriso è soltanto di facciata. Il disgusto in realtà ti penetra fino alle ossa.
Occhio per occhio!
Forse la vita non è per tutti.
Quando ti vedranno crollare, si faranno da parte
e non ti rimpiangeranno. Non lo faranno, figlio mio.
Ti lasceranno cadere e dimenticheranno.
Se fosse stato il pensiero a contare, saresti arrivato fino all’ultima goccia.
Sogna di trascorrere il tuo tempo, finché il mietitore busserà alla tua porta!
DEATH BY THE BLUES – MORTE PER MALINCONIA
Non voglio far parte del vostro mondo di puttanate!
Piuttosto mi ammazzerei!
Che iniezioni e impianti vadano in fumo!
Lunga vita ai capelli lunghi!
Torniamo ad arrampicarci sugli alberi!
Una morte per malinconia, nelle parole e nei fatti.
E’ questo che scelgo, finché incontrerò il mietitore.
Ancora state a lodare o incolpare gli altri?
Quale scimmia avrà la meglio?
(Parlo di) quella scala tra finzione e fama, dove tutto è in vendita.
E’ un biglietto di sola andata.
Siete attirati dalla fiamma, come falene arrapate
e brucerete in un fumo acre.
Siete rapiti dalla vanità, piccole carogne!
Altre anime verranno vendute.
THE HALFWAY BAR – IL BAR A META’ STRADA
Mia mamma mi disse, alla tenera età di cinque anni:
“Figlio mio, sarai il più triste degli uomini” e io mi arrabbiai.
Ci restai male. L’odio mi pompava nelle vene.
Ho tenuto le dita in crociate, ma il dolore si è moltiplicato lungo la strada.
Ora ancora vagabondo sul mio cammino. Un cammino difficile.
A pochi passi dal cascare in un buco gelido e desolato.
Ma come sono arrivato così lontano?
La via è proseguita e tutto è andato storto,
ma nel bar a metà strada alzo il mio bicchiere e mi gettò il passato alle spalle.
Mia mamma mi disse, alla delicata età di cinque anni:
“Figlio mio, nella tua anima c’è un cancro che ti divorerà vivo!”
E infatti, laggiù alla fine dell’arcobaleno, brillava un pentolone di porcherie.
Ho tentato, ma sono stato incapace di rovesciarlo per capirne il valore.
Ora ancora vago sul mio cammino. Un cammino difficile.
Ho capito di non potermi arrendere. Di non potermi lasciare andare
e sono felice di essere arrivato così lontano.
La via è proseguita e tutto è andato storto,
ma nel bar a metà strada alzo il mio bicchiere e mi gettò il passato alle spalle.
E sebbene continui a cantare sempre la stessa canzone,
fin quanto ci sarà una pulsazione o un battito,
vivrò tutti i miei giorni.
THEM WALLS – LORO, I MURI
La casa che ha costruito sta crollando proprio come lui, silenziosamente.
Mattone dopo mattone, cerca di rattoppare i muri,
ma è un fallimento continuo.
Una stanza dopo l’altra, silenziose come una cripta.
Vieni! Venite tutti!
Venite a vedere un uomo in difficoltà che crolla!
Sentitevi liberi di lanciargli le pietre!
Non sprecate con lui la vostra compassione!
Arrugginiti, chiodo dopo chiodo, i piani più fatiscenti stanno per crollare.
Riecheggia la cadenza dei passi nei pressi della porta sprangata.
E’ una casa squallida. Triste fino allo scheletro.
Sentitevi liberi di sputargli addosso il vostro disprezzo!
Trattatelo come trattereste un nemico!
BLACKHOLEHEAD – UN BUCO NERO IN TESTA
Ho bisogno di una terapia! Interiormente sono fottuto!
Non posso più tenermelo dentro!
Respiro disperazione. Spruzzo fuori rabbia pura.
Sto vomitando tutto.
Che cosa succederebbe se ti lasciassi entrare?
Se ti gettassi ai lupi e ti mostrassi gli angoli più bui?
Che cosa succederebbe se non me ne fregasse un cazzo e dicessi la verità?
Sarebbe insopportabile per te da ascoltare?
Ti sfido a distruggermi!
Vieni pure! Esplodi insieme alla mia testa
e abbatti questi muri di dolore!
All’interno regna il caos.
Sii l’ultimo rito per il defunto! Stupra il mio cervello!
Fottimi la mente mentre ancora sono vivo!
La testa mi fa malissimo!
Le pillole che inghiotto provano a placare il dolore.
Mi sento, senza scampo, destinato al nulla.
Sono totalmente vuoto, eppure sono pieno di merda.
Per essere liberato darei qualsiasi cosa.
C’è puzza di feci sparpagliate dappertutto.
Ho un’odiosa e terrificante diarrea.
I pensieri sono stati fatti a pezzi senza riguardo
con l’ascia che stringo in pugno.
PULL THE TRIGGER – PREMI IL GRILLETTO
La sofferenza è alla fine. Non importa cosa tu faccia.
Non c’è scampo. Ci dovrai passare.
La vendetta è in atto. Le conseguenze sono state valutate.
Impossibile che si attenuino o che non ci siano.
Non cercare di pentirti! Non osare ingannarli,
perché non crederanno a una sola parola!
Tutti si aspettano che tu prema il grilletto.
Tutti fanno il tifo per te
e la merda in cui stai affondando sta diventando più densa.
Non deluderli! Contano su di te!
Rosicchia bene le ossa che ti lanciano!
Sorridi pure tra le lacrime, mentre fai l’idiota!
Amico mio, sei spacciato! Sei messo troppo male!
La tua triste esistenza volge al termine e la raccoglieranno loro.
Continua a prenderli per il culo! Non potrai più farlo con te stesso.
Sai già come andrà a finire. Qual è l’esito definitivo.
I giorni passano. La merda è sempre la stessa.
Hai la faccia contro il pavimento.
Continua a sognare nella vergogna, dietro alle tue porte sprangate!
ELAMAN KEVAT – LA PRIMAVERA DELLA VITA
In qualche modo ho trovato la forza.
Ho recuperato la volontà di vedere il giorno successivo.
Attraverso una crepa si è scavata la sua strada.
Aveva detto che non mi avrebbe mai lasciato.
Sono pesanti come piombo questi stivali.
Sono così familiari e confortevoli.
Non so se rimpiangere o desiderare.
Avanti non c’è nulla. Tutto è rimasto alle mie spalle.
Sento che sta arrivando.
Ma mi rifiuto di lasciarla entrare e di farla rimanere.
Eppure sa sciogliere il ghiaccio.
Sento che sta arrivando.
Non voglio addossarmi il suo peso e sopportarlo.
Vorrei portarmi tutto all’inferno. Vorrei essere lasciato solo.
La cara disperazione, che infetta sogni e gioia, sta arrivando
e non c’è motivo di sorridere. Tutto finirà giù nello scolo.
E’ come un proiettile nel cervello. Come una piaga che ti mangia vivo.
Non ci possono far credere che il vino sia mutato in piscio.
E’ tutto così disgustoso.
Qualcuno arriva, qualcuno va. E’ inciso dietro le loro maschere.
Avrò prosperità in questo infinito lutto?
Per sempre sarò legato alle mie sconfitte.
Sotto il ghiaccio è tutto uguale.
Lyijy
- Autore dell'articolo:Federico
- Articolo pubblicato:Giugno 16, 2018
- Categoria dell'articolo:Dark metal / Rock
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