EMERGENCE – EMERGENZA
Intrappolato tra la materia e il caos,
dove il futuro e il passato si fondono,
nei miei sogni ho visto il riflesso
di un mondo potenziale che potrebbe realizzarsi.
Ho cercato la conoscenza dentro questo arcano
e probabilmente mi sono spinto troppo in là,
perché un’orribile visione piena d’amarezza
ora marchierà la mia anima per sempre.
Libero dal mio involucro concreto,
mi sono svegliato in un paesaggio desolato.
Sono stato travolto dagli spasmi disperati
di un mondo che stava diventando un cimitero.
Mi sono trascinato su una spaventosa altura
e ciò che ho visto ha raggelato il mio cuore.
Un albero straziato, nero come carbone incenerito,
sotto una mostruosa nube di tempesta.
Sono rimasto a fissare la pianta sofferente
e provavo ciò che aveva visto e conosciuto.
Al collasso della creazione,
dai suoi rami sgorgavano lacrime di sangue.
Poi una figura tenebrosa mi è apparsa accanto.
Sotto di essa si contorcevano i miei cari,
che con voci inumane dichiaravano
che la mia vita era stata pagata col loro sangue.
Infine mi trovavo di fronte l’infinito spalancato,
simile a un coro di pianti agonizzanti.
Mi si abbatteva contro con la sua pura cacofonia
e la mia anima tornava prigioniera della carne.
Ora cammino a grandi passi verso l’orizzonte incenerito
e respiro il disfacimento della vita.
Scoprirò la mia destinazione in questo mondo senza speranza.
EDIN IN ASHES – L’EDEN IN CENERE
Amaro è il sapore del mio disprezzo
per coloro che difendono i loro mondi immaginari.
Per questo motivo diventano nemici dell’umanità e della ragione.
A dire il vero non possono persistere nel negare la realtà.
Sono come malati che rifiutano la cura.
Mi ricopro del sangue della vita,
crudelmente cullato tra le braccia di Adamo.
Mi sono armato di odio e di rancore e così sarà nei millenni a venire.
Sono accompagnato dal senso di vendetta
di coloro che verranno abbandonati a morire
nell’indifferenza e senza alcun rimorso.
Non potrò più stare calmo a guardare questo abominio che fa il suo corso.
La nostra razza era inconsapevole, quand’egli venne creato
come un demone dentro una carne santa.
Da quel momento la sua luce venne oscurata
e ispirò duratura stoltezza alle generazioni future.
La vita semplicemente seguì la sua strada.
Non esisteva nessuna entità da incolpare.
Nessuno sciame di malevole locuste,
che predavano nel suo santo nome.
Ho visto sia il passato che il futuro.
Lo stupro della vita che si sarebbe realizzato.
Farò ciò che va fatto. Mi verrà rivelato.
Visioni di distruzione di massa accumulano forza nella mia anima.
Servirebbe una gabbia per contenere la furia di opere oscure
oltre la mia comprensione.
Riesco a scorgere il loro tempio di menzogne davanti a me.
Un impero d’ira ed esilio che non era immaginabile.
La gloriosa distruzione sia della religione che della razza umana.
L’Eden giace senza vita in cenere.
Poi mi sono trovato in un cortile,
circondato da migliaia di occhi che mi accusavano
di aver ristabilito il corso del futuro
e inoltre di tutti gli innumerevoli, nuovi orrori a cui era stata aperta la via.
Non esiste azione senza conseguenze.
Cercavo di liberarmi dagli artigli del senso di colpa,
ma nessuno può cambiare ciò che è stato fatto.
Ahimé, la lezione è stata imparata, amici miei.
La battaglia non potrà mai essere vinta veramente.
Un uomo deve cadere per potersi risollevare.
THIS WORLD SHALL FALL – QUESTO MONDO CADRA’
Lentamente, ma senza sosta, il sipario del genere umano sta scendendo.
Corriamo come cocchi senza auriga, direttamente incontro all’abisso.
E con la stessa certezza del vento che soffia,
tutte le nostre immense mura crolleranno.
Verremo estirpati, come veleno da una ferita
e soltanto il vuoto rimarrà.
Siamo stati abbandonati. I nostri diritti verranno calpestati.
Abbiamo seguito il cammino,
ma il capitolo finale è sempre più vicino
e gli avvoltoi già volteggiano, ansiosi di nutrirsi.
Corriamo come cocchi senza auriga, direttamente incontro all’abisso.
Questo mondo cadrà!
SQUANDERED PARADISE – PARADISO DILAPIDATO
Il genere umano ha dilapidato i doni che Madre Terra ha offerto.
E’ un mondo di ricchezza e abbondanza
che sta scivolando in una tomba prematura.
I sentieri del cosiddetto “progresso” sono lastricati col sangue di milioni.
L’utopia sarà presto irraggiungibile,
considerando che le spade sono molto più potenti degli aratri.
In una simile promessa di superiorità, ditemi!
Dove siamo finiti?
Salassiamo il pianeta e selezioniamo chi deve vivere,
intrappolati nella scia della nostra autodistruzione.
Ave alla gloriosa razza umana! Ave!
Ave allo splendore della nostra stirpe!
C’è una mancanza di comprensione circa le nostre responsabilità.
E’ qualcosa che siamo sempre impazienti di evitare.
Siamo costantemente impegnati a manipolare.
Siamo portatori di guerra e sofferenze.
E’ la nostra farsa sulla scala cosmica.
La nostra eredità è carica di morte.
Siamo belligeranti e pagati col sangue.
Siamo i veri latori di violenza e fuoco.
Una tirannia dell’intelletto. Una vile manifestazione.
Un errore dell’universo. Messaggeri di dannazione.
La storia continua a ripetersi, ciclo dopo ciclo
e noi non impariamo mai.
Siamo indegni dell’aria che respiriamo.
Siamo indegni del nostro orgoglio.
Siamo indegni del nostro potere.
Così gioiosamente abusata,
la nostra razza se ne sta lì a farsi accusare di dissipare ogni cosa.
Siamo stati pesati e senza indugio siamo stati ritenuti indegni.
Indegni di tutto.
Abbiamo dilapidato il nostro paradiso!
A NEW DAWN – UNA NUOVA ALBA
Siamo uomini dalle tante facce e dalla maschera immutabile,
sotto cui infuria un conflitto
e il pericolo di perderne la presa.
Dovremmo dar fuoco alla nostra imbarcazione
e lasciarci alle spalle le rive del nostro dannato passato.
Faremo un respiro profondo,
mentre abbandoniamo la nebbia che ci soffocava.
Ciò che è fatto è fatto! Il dado è tratto!
L’unico sentiero che si distende davanti a noi
conduce a grandi passi verso le ricchezze di una nuova alba.
Ma prima di poter rinunciare alla morsa del passato,
dobbiamo fare visita per l’ultima volta
alle profondità che con fatica ci siamo azzardati a esplorare.
Entriamo nella mente!
Un pozzo senza fondo d’ispirazione.
Un pozzo senza fondo anche di dolore.
Si dovrebbero osservare i propri passi per evitare le proprie menzogne.
Là, dove un tempo ci siamo abbandonati
alle infinite onde della malinconia.
Dove poggia il peso del mondo e il tormento delle anime angosciate.
Ora non si può più tornare a ciò che c’era una volta!
A seconda di come le avversità sono cambiate,
il nostro sentiero è mutato.
La sofferenza ci ha condotto alla conoscenza e alla comprensione.
Festeggiate, finché potete, nel crepuscolo del passato!
Una nuova alba, superba e rivitalizzante, emerge dalle nostre mani.
Festeggiate, poveri uomini, nel crepuscolo del passato!
Una nuova alba, superba e rivitalizzante, emerge dalle nostre mani.
Là si trova la speranza!
Là si annida la forza!
Sono sorte dalle ceneri del vecchio mondo.
Là fiorisce la vita!
Là prolifera il significato!
Là si annida la forza!
Il sole di una nuova alba irradia i cieli.