Dirt

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THEM BONES – QUELLE OSSA    
    
Penso che quelle ossa siano me.    
Alcuni dicono che siamo nati in una tomba.    
Mi sento così solo    
e ci ritroveremo ad essere    
un vecchio mucchietto di quelle ossa.    
La polvere si accumula sul mio tempo,    
come su un fossile vuoto in un nuovo mondo.    
Mi sento così solo    
e finiremo in un vecchio mucchietto di quelle ossa.    
E’ un pedaggio dovuto.    
E’ l’incubo che diventa realtà.    
Giacerò morto sotto il cielo scarlatto.    
Mi sento così solo    
e ci ritroveremo ad essere    
un vecchio mucchietto di quelle ossa.    
    
DAM THAT RIVER – DANNATO SIA QUEL FIUME    
    
Ti ho buttato giù da un precipizio.    
Ti ho affondata in un lago.    
Sei un serpente che calpesterei.    
La sola cosa che non abbraccerei.    
Non si può maledire quel fiume    
e forse, in ogni caso, non me ne fregherebbe un cazzo.    
Non si può maledire quel fiume    
che mi ha trasportato così lontano.    
Ti ho spinta e hai barcollato.    
Ti ho dato un calcio in faccia.    
Il tuo sguardo verso di me è così vuoto    
e devo tenere quel passo massacrante.    
Ho bruciato il luogo dove ti trovavi.    
Ti ho colpita con un rastrello.    
Hai pisciato sulla mia candela,    
dimostrando quanto sei falsa.    
    
RAIN WHEN I DIE – PIOVERA’ QUANDO MORIRO’    
    
E’ pronta per conoscere la mia frustrazione?    
Ciò che si sta facendo scivolare dentro    
è come una lenta castrazione.    
Sono un enigma troppo difficile. Non puoi risolvermi.    
E’ venuta qui per tentare di salvarmi?    
Mi ha chiamato per nome?    
Penso che pioverà quando morirò.    
E’ per qualcosa che ho detto?    
Me lo stai rinfacciando?    
Non c’è vita durante questa fuga.    
Soltanto un lento scalare.    
Come intrappolata nel ghiaccio lei osserva,    
ma osserva il nulla.    
Potrei aiutarla, ma non lo farò    
e ora lei mi odia.    
Non mi permette di nascondermi.    
Non vuole che io pianga.    
Manterrà la sua posizione, cercando di inchiodarmi?    
Lentamente perdonerà la mia bugia    
e mentirà per salvarmi.    
Mi amerà ancora o mi odierà? Probabilmente no.    
So perché non riesce a spiegarsi.    
Penso che pioverà quando morirò.    
    
DOWN IN A HOLE – IN UN BUCO    
    
Seppelliscimi con delicatezza in quest’utero!    
Ti darò questa parte di me.    
La sabbia mi frana addosso, mentre me ne sto seduto    
a raccogliere fiori rari in bocciolo in questa tomba.    
Sono in un buco    
e non so se potrò essere salvato.    
Guarda il mio cuore! L’ho decorato come un sepolcro.    
Non si capisce chi pensano che io debba essere.    
Guardami! Un uomo che s’impedisce di vivere.    
In un buco mi sento così piccolo.    
In un buco sto perdendo la mia anima.    
Vorrei volare via,    
ma le mie ali sono così menomate.    
Sono in un buco    
su cui hanno posto tutte le loro pietre.    
Ho inghiottito il sole    
e la mia lingua è carbonizzata per l’assaggio.    
Ho la colpa di essermi preso a calci nei denti,    
ma non parlerò mai più dei miei sentimenti.    
Seppelliscimi con delicatezza in quest’utero!    
(Oh, quanto vorrei uscire da dentro di te!)    
    
SICKMAN – UOMO MALATO    
    
Che diavolo sono?    
Mille occhi. Una mosca?    
Sarei fortunato allora se morissi in un giorno.    
Un uomo malato.    
Sento il volante sotto le dita,    
ma non riesco a sterzare    
quando i miei pensieri diventano la mia peggior paura.    
Che differenza farebbe se morissi    
in questo mio triste mondo?    
Che diavolo sono?    
La lebbra mi mangia dall’interno.    
Sono tra queste mura di pace, sporco e infetto.    
Un uomo malato.    
Vedo la fine che si avvicina,    
ma non avrò riposo finché la mia mente non sarà ripulita.    
Sì, sto camminando nella valle della violenza e della disperazione.    
Tu la vedi la fine?    
Mi soffoca, amico mio    
e devo annegare questi pensieri,    
perché la purezza sta marcendo.    
Che diavolo sono?    
Il mio orgoglio è logoro ed eroso.    
La mia tristezza è ampia dieci miglia.    
Sto per arrendermi.    
Un uomo malato.    
    
ROOSTER – GALLO    
    
Non ho ancora trovato un modo per uccidermi.    
Gli occhi bruciano per il sudore pungente    
e sembra che ogni strada mi conduca verso il nulla.    
Moglie e figli sono i cuccioli domestici.    
La divisa dell’esercito non è stata la scommessa più sicura.    
I proiettili mi fischiavano contro da punti imprecisati.    
Stanno arrivando per tirare il collo al gallo.    
Ecco che arriva il gallo!    
Sapete che non morirà.    
No, non morirà!    
Camminano impettiti gli uomini con le mitragliatrici.    
Mi hanno sputato addosso nel mio Paese.    
Gloria mi ha mandato una foto del mio figliolo    
e ho preso le mie pastiglie per le zanzare assassine.    
Il mio compagno sta esalando il suo ultimo respiro.    
Oh Dio, ti prego! Aiutami ad uscirne vivo!    
    
JUNKHEAD – DROGATO   
    
Una bella notte. La migliore da tanto tempo.    
Un nuovo amico mi ha emozionato con una delle mie preferite.    
Niente di meglio di uno spacciatore strafatto.    
Se uno è fatto può convincere gli altri a comprare.    
Qual è la mia droga preferita?    
Vediamo. Tu che cos’hai?    
Non sono al verde     
e posso farmene parecchia.    
Penso di essere stanco delle regole ipocrite    
e dei loro noiosi esercizi,    
mentre noi siamo una razza d’elite sola con se stessa.    
Tossici. Drogati. Svitati.    
Sei felice? Lo sono, amico.    
Appagato e totalmente consapevole.    
Lo stato sociale per me non significa niente,    
perché la vostra vita è vuota e spoglia.    
Non potete capire la mentalità di chi ne fa uso,    
ma potete provarci coi vostri libri e i vostri diplomi.    
Se vi lasciaste andare e apriste la mente,    
scommetto che fareste come me. Che non è poi così male.    
    
DIRT – POLVERE    
    
Non ho mai provato una simile frustrazione    
o una tale mancanza di autocontrollo.    
Voglio che tu mi uccida e mi seppellisca.    
Non voglio vivere più.    
Uno a cui non importa è uno che non può più vivere.    
Ho tentato di nascondermi da ciò che era sbagliato per me.    
Voglio assaporare la polvere.    
Il pizzicore di una pistola in bocca o sulla lingua.    
Vorrei che mi raschiassi via dal muro    
e impazzissi per come mi hai fatto.    
Sei così speciale!    
Hai del talento per farmi sentire come se fossi polvere    
e lo userai per seppellirmi e ricoprirmi di terra.    
    
GOD SMACK – EROINA    
    
Non ti sei preoccupato di quelli che si ponevano domande.    
La pagliuzza sotto cui ti trovi ti ha spezzato la schiena.    
Hai messo da parte quelli a cui importava.    
I loro occhi vuoti e gli sguardi senza futuro.    
Non capisci che nessuno è cieco di fronte alle bugie    
e che scoprirò ciò che nascondi?    
In nome di Dio, che cosa hai fatto?    
Bucati un braccio se vuoi del vero divertimento!    
Ti sei affezionato più al tuo cavallo* che a me,    
tanto che mi chiedo come    
la criniera di qualcosa che ti punge    
possa portarti a pungerti da solo sorridendo.    
Penso che tu non sia indifferente    
nei confronti di quelli che ti sei lasciato alle spalle.    
Io ci sarò,    
ma in nome di Dio, che cosa hai fatto?    
Bucati un braccio se vuoi del vero divertimento!    
Hai desiderato per tutta la vita,    
girando e rigirando come un coltello    
e ora ne hai compresa la ragione.    
Non puoi farti o morirai.    
La tua malattia pesa una tonnellata    
e il nome di Dio per qualcuno è eroina.    
    
Note:    *(Droga)
    
HATE TO FEEL – ODIARE PER SENTIRE QUALCOSA    
    
Che cosa è andato storto?    
Non ci vedo chiaro.    
E’ da troppo tempo che sono pieno d’odio.    
Quale può essere il rimedio, cazzo?    
Sto affogando nella mia stessa scia.    
Un altro peloso Procuratore Distrettuale.    
Poi un cane che mi strattona una gamba.    
Un uomo di plastica dalla faccia di carta    
e con un cuore zuccheroso. Che spreco!    
Ho bisogno di cambiare! Fisso una data.    
Mangio la mia torta e lecco il piatto.    
Mi osservi con occhi vuoti    
e mi rivolgi le tue parole.    
Lo specchio ti mostrerà ciò che hai paura di vedere.    
Vedo, (ma vorrei non aver visto affatto).    
Provo delle sensazioni (che non vorrei mai aver provato).    
Odio guardare (e vorrei non aver mai visto).    
Odio provare qualcosa (e vorrei non averlo mai fatto).    
Mi arrampico sui muri    
e il mio sangue ora fluidifica.    
Alla fine striscio verso il letto.    
Cazzo, devo riposare.    
Sento un dolore lancinante nel petto.    
Fortunato me! Adesso sono a posto,    
come un piccolo insetto per un animale domestico.    
A New Orleans dovrei comprare una bambola puntaspilli    
da usare per curiosità, ma ora mi serve il sostegno di quella merda.    
Per tutto questo tempo ho continuato a giurare    
che non sarei mai diventato come il mio vecchio,    
ma che diavolo! E’ tempo di accettare
che cosa sono esattamente.    
    
ANGRY CHAIR – SEDIA ARRABBIATA    
    
Sono seduto su una sedia arrabbiata.    
Le pareti rabbiose ti rubano l’aria.    
Mi fa male lo stomaco, ma non me ne importa.    
Che cosa vedo dall’altra parte della strada?    
Vedo me stesso modellato con l’argilla.    
Mi fissa e ne sono spaventato.    
Cambiano i contorni del suo volto.    
Candele rosse? Forse ne ho un paio.    
Le ombre danzano ovunque.    
La sedia arrabbiata ha preso fuoco.    
Il ragazzino ha commesso un errore    
e quella nuvola rosata ora è diventata grigia.    
Tutto quello che vorrei è partecipare.    
Mettiti in ginocchio! E’ tempo di pregare.    
Non m’importa.    
Ho perso la testa e non la trovo da nessuna parte.    
Resteremo prigionieri della nostra azienda.    
Sono un ragazzo noioso. Lavoro tutto il santo giorno.    
In ogni caso sono sempre seduto    
e la solitudine non è semplicemente una fase.    
Pascolo in campi di dolore.    
La serenità è lontana.    
Ho guardato il mio riflesso e mi sono messo a piangere.    
Avevo così poca speranza che sono morto.    
Nutritemi con le vostre bugie! La mia bocca è spalancata.    
E’ il peso del mio cuore che conta, non la sua grandezza.    
    
WOULD? – SE L’AVESSI FATTO?    
    
Mi hai conosciuto fatto a pezzi dai miei creatori,    
quelli che ti insegnano fin da bambino ad amare.    
Sono di nuovo trascinato dalla corrente.    
E’ il solito vecchio viaggio.    
Ho commesso un grosso errore,    
ma prova a metterti nei miei panni.    
Il corpo che fluttua. E’ l’unica via di fuga.    
Volare non è del tutto soltanto un’idea.    
Mi sto sbagliando?    
Mi sono spinto troppo lontano per tornare a casa?    
Me ne sono andato e ti ho lasciata sola?    
Se l’avessi fatto, tu ci saresti riuscita?    
    
WHAT THE HELL HAVE I? – CHE DIAVOLO HO?    
    
Un volto mi fluttua davanti e mi sorride.    
Il segni sono tracciati per nascondere il bagliore    
di quegli occhi luminosi.    
La distanza tra di noi è cresciuta    
a causa delle continue bugie.    
E’ dura ricominciare da zero    
e continui a sentire il fuoco che brucia intorno a noi.    
Qualcosa che dovrei dire. Ti servirebbe ogni giorno.    
Quello che offri tu non è vita.    
Oggi la tua anima viene servita su un piatto.    
Gettala via!    
Che diavolo ho?    
Ben poco orgoglio.    
    

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