THE NIGHTMARE – L’INCUBO
Mi sembra di impazzire ogni volta
che la mia mente mi mostra luoghi
in cui tutto ferisce
e in cui tutto brucia.
Sono nati dagli incubi
e sono nati dal disastro,
dove i denti digrignano più veloci
e la paura la fa da padrona.
La materia oscura dei miei sensi disconnessi
intesse il velo dell’illusione.
Scrosta via la pelle
coi suoi frammenti e le sue macchie.
Il terrore viene liberato
e se ne rivela la mancanza di dolore.
Dio finisce qui
e percepisco la paura.
Non importa quanto ci abbia provato.
Mi sembra di impazzire
quando mi spargo ovunque dall’interno.
Il sangue sulla tela dipinge il sorgere del sole.
Sono le vene che schizzano,
ma va bene così.
Sono depresso. Sono stordito.
L’incubo è appena iniziato.
La paura è un cappio stretto intorno al collo
e mi sento paralizzato,
mentre i demoni sguazzano nel mio sudore.
Riaprono le ferite per vedere sotto la superficie.
Strati di nulla che si disperdono nello spazio morto.
Qualcuno bussa alla porta,
al di là del sangue che imbratta il pavimento.
Dio finisce qui.
Assaporo la paura.
Le acque salgono.
E’ una scena di fuga
in cui la corrente mi travolge.
OUT OF THIS LIFE – FUORI DA QUESTA VITA
Vengo trascinato fuori da questa vita,
schiavo dei distorti sensori del conforto.
Troppo indebolito dal veleno per spezzare i legami,
lo sento dire: “Prendi questo sacramento!”
Mi hai guidato sulla strada dalle stelle
e il portale astrale si è aperto sotto di me.
Come bendato mi domando chi siamo.
Stanco e paranoico, grido da sei piedi sotto terra.
Sono privo di equilibrio mentale
e ora cammino nella solitudine.
Avvitandomi verso il basso,
la mia mente impazzisce.
Concentro tutti i miei sforzi verso il fondo.
Sono il tuo riflesso.
L’attrazione fatale.
La relazione contorta.
L’eco di una frazione.
E quando sbraitano il mio nome,
grido dentro di me: “Liberatemi da questo dolore!”
Battezzato con un’ombra impermeabile,
una nascita interrotta è tutto ciò che conosco.
L’universo oltre le umane strutture partorisce l’aldilà.
Da qualche parte oltre le linee di una frattura
è eviscerato dal cielo annerito.
Come sopra, così sotto,
l’ebrezza scaturisce tra le fiamme.
Come cieco seguo il mostruoso spettacolo
e prego: “Lasciatemi abbandonare questa sacra rappresentazione!”
Riesco appena a respirare,
ma sento l’odore di ciò che c’è sotto di me.
Fuori da questa vita,
ora sono più vicino a Dio
e sono più vicino a me stesso.
Fuori da questa vita,
questo fuoco mi consuma
ed è l’unica cosa che so.
Trascinato fuori da questa vita,
sono più vicino a me stesso.
SUMMONED DUALITY – DUALISMO EVOCATO
Sento la chiamata provenire dalle dimensioni.
Sento la vitalità attraversare la più spaventosa delle mortalità.
Il risveglio spirituale dell’anima nella macchina.
Evoco il dualismo contro questa spastica dottrina.
Sono diventato un fantasma, invisibile
e vago in terre desolate e insopportabili.
Umanità negletta.
La terra di nessuno.
Ululo di fronte all’eclissi di quel sole
così luminoso da bruciarmi,
come una falena nella fiamma
e non sarò mai più lo stesso.
Le ossa sono scavate e la mente frantumata.
L’anima è esausta nell’orbita di un buco nero.
Il dualismo evocato si intreccia
e la fine è alimentata dalla corrente karmica.
Ho visto l’invisibile servire l’inevitabile.
Ho sentito la morte nella vitalità parziale.
Sono diventato un fantasma, invisibile
e sono stato trascinato tra ombre insostenibili.
Umanità negletta.
La terra di nessuno.
Le ossa sono scavate e la mente frantumata.
Prosciugato, volteggio nel vuoto.
Il dualismo evocato si intreccia
e la fine è nutrita dalla letale spirale.
Attraverso gli occhi del serpente ho inalato il mio stesso riflesso
e quello della madre dell’inganno.
Attraverso la morte troverò la salvezza.
Sanguinavo e lei beveva la mia anima come fosse vino,
una scintilla tornata alla vita
appena le stelle più oscure si sono allineate.
THE WAY OF THE FLESH – LA VIA DELLA CARNE
Ignoranza legata all’ombra, liberaci dal patto!
L’indifferenza è sicura.
Fiumi di corrente sanguigna recidono i legami sfilacciati.
Siamo in pericolo d’esilio.
L’innocenza serve a sostenere la menzogna
e la resistenza è inutile.
Osserva gli enigmi nel tempo!
Non si possono unire i puntini correttamente.
Sei confinato in una tomba,
dove il male dimora.
Immergiti tra gli incantesimi mortali!
La rappresentazione dello spirito di morte riflette l’odio.
Il male ti guida e ti possiede
e ti contorci nell’oblio.
Sfiorata da un ultimo bacio
e benedetta sia la via della carne!
Si scatena il caos come una marea in piena.
La venerazione del potere riflette una notte eterna
e si eredita la morte,
che s’imbarca nell’aldilà,
devastando con la tempesta
e librandosi nei cieli.
Gli enigmi nel tempo.
I puntini si uniscono correttamente.
HAUNTED HEARTS – CUORI TORMENTATI
Ho camminato un milione di miglia
per portare a termine questa incessante corsa.
Ho vissuto una miriade di momenti
e sono sorti migliaia di soli.
Ombre perenni hanno circondato il mio corpo senza pace,
abbattendo tutta la vita dentro di me
nell’estasi di un condannato a morte.
Il mondo smette di ruotare sul suo asse.
Sto cercando i segni che indichino l’uscita
e ancora l’inerzia mi fa muovere.
E’ la fine, ma continuo a strisciare.
Col cuore tormentato vagheremo ora e per sempre,
condannati in un inferno manufatto
e incagliati nell’anima.
Come spiriti disincarnati e sedati,
fuori portata per quanto lontani.
Sono sepolto vivo.
Sono intrappolato negli echi delle mie urla.
Per sempre destinato all’isolamento nel delirio
sono condannato al mio trono e alla mia corona.
Disilluso dai manchevoli costrutti umani
svanisco nella terra che si apre.
Col cuore tormentato vagheremo ora e per sempre,
condannati in un inferno manufatto
e incagliati nell’anima.
Come spiriti disincarnati e sedati,
fuori portata per quanto lontani.
Sono sepolto vivo.
Sono intrappolato negli echi delle mie urla
e il cerchio si ripete.
Queste mura contengono una follia sempiterna:
l’ordine da tempo perduto e tanto agognato del caos.
THE CALLING – IL RICHIAMO
Come un fulmine ti strazia.
E’ lo sdegno ricolmo di stupore della seconda legge.
Ostacola e ostruisce il fluire del sangue
e la strada che mi fa procedere.
Sono decomposto nel mio stato carnale.
Spazzato via dalle lacerazioni.
Amareggiato dalla deificazione della morte e in ginocchio.
Sono ridotto in pezzi e sto mutando pelle.
Le nostre anime si intrecciano come fiamme gemelle.
Sepolti vivi, abbracciamo le nostre ceneri.
Sono prigioniero di una bara di carne.
Sono perduto e mai sarò ritrovato.
Le ombre stagnanti mi osservano
e schermano il sole così che non lo possa vedere.
Sento la chiamata,
ma non posso smettere di cadere.
Questi momenti passeggeri volano via
e si perdono con le stagioni attraverso il cambiamento.
Come desideri simili a torce infuocate,
correnti elusive invadono il mio sangue.
Si scatena la depravazione.
Il fiume lungo questa via mi travolge.
Discendo in un’oscurità così surreale
e la fortezza della solitudine mi avvolge,
ma per un disperso non esiste casa.
Mi fortificano i sussurri riecheggianti.
Lascia che il fiume segua il suo corso!
L’anima è in movimento.
GAME OF GODS – IL GIOCO DEGLI DEI
Vado alla deriva in un labirinto in fiamme,
fatto di angoli viscidi e di ineluttabili vicoli ciechi.
Vengo sospinto dalla finzione,
mentre le ceneri fanno decadere la mia anima.
Cieli sfuggenti, redimete questo condannato a morte!
Si vive nell’angoscia
e si vibra su una falsa frequenza.
La tensione superficiale di acque ingannevoli
ci allontana così facilmente
e infidamente guida il nostro percorso.
Sono incenerito ed estratto dall’interno.
Condannato a vivere per sempre.
Addormentato in questo fottuto paradosso.
Un pedone nel gioco degli déi,
fatto a pezzi per la causa divina.
Creato dall’argilla e dalla paglia,
disprezzo l’incompleto disegno tra le stelle.
Creato dall’argilla e dalla paglia,
sono stato abbandonato dall’incompleto disegno tra le stelle.
Inseguo ombre irraggiungibili
in una caccia infinita senza una preda.
Circondato da una notte eterna,
il mio sguardo penetra la luce oscura.
Le profezie di sventura si compiono.
La morte sboccia appena la fiamma diventa livida.
E quando vedi le onde della rovina
non esiste fuga, né inversione, né possibilità di rimediare.
STARS FADING BLACK – LE STELLE AFFIEVOLISCONO
In quest’ordine sanguinoso
l’irrazionalità definisce i nostri confini.
Sono così tentato di guardare in alto e chiudere gli occhi
sotto i piovosi cieli rossi come sangue.
Sono stato spazzato via senza aver imparato nulla
e mi sono dissolto nell’oblio come ceneri che bruciano.
Vivere nella negazione.
Morire sotto processo.
La sapienza è ancora ermetica
per gli oppressi e i peccatori.
Nessun codice cifrato.
Non ce lo mostrano.
Promuovendo atti disperati,
che le pareti dell’inganno possano crollare!
Le stelle affievoliscono
e io sono qui a mietere (i frutti) della mia fine.
Il miglioramento di un’esistenza trascurata
(Non siamo eterni)
devasta il sentiero della minima resistenza.
(Non siamo immortali).
Sotto tutto questo aspettiamo e ci chiediamo il perché.
Perché tutto nasce per morire?
Non riconosciuti sotto l’oscura luce del sole,
le stelle affievoliscono
e siamo soltanto buchi nel cielo che gronda sangue.
Siamo preda di un’insaziabile sete di avere di più.
Ce ne facciamo assorbire per essere superiori,
ma, confusi e nati dall’orrore,
scopriamo di essere semplicemente inferiori.
Mi libererò dal mio guscio di carbone,
perché queste pareti non possono contenere l’inferno.
Le stelle affievoliscono
e non mi resta che mietere (i frutti) della mia fine.
Con lo sguardo vuoto mi aggrappo al cielo che imbrunisce.
FATHOMLESS FREEFALL – CADUTA LIBERA SENZA FONDO
In assenza di luce
questo vacuo sentiero è stato creato interiormente.
E’ la mappa di ferite allineate
e il nulla è come un cielo senza stelle.
Corro nello spazio morto
e la mia solitaria spedizione arriva al confine.
Sono stato battezzato nella morte per vivere.
Non c’è niente oltre la ragione.
E’ totalmente privo di coesione.
Mi perdo tra gli infiniti fili del tempo
e l’universo si contrae
in assenza di luce.
Mi afferro alle ombre
e scuoto la terra al di sotto.
E’ come riemergere da un abisso
in questa caduta libera senza fondo.
Sotto la superficie si trova il codice binario
per gli occhi che guardano attraverso la sanità mentale.
La polvere si posa
e, dove il tempo si è fermato,
se ne può trovare il riverbero.
Non posso nascondermi.
I miei pensieri sono amplificati
e avanzo lungo i fili del tempo.
Abbraccio il vuoto.
La carne debole muta in paranoia
e l’anima si distorce.
Sono come la gravità dei buchi neri.
Quando l’oscurità si trasforma nel pallore del coma
si raggiunge l’immobilità della notte eterna.
Razza sempiterna, che apre lo scrigno delle stelle in un labirinto,
ricomponi il segreto e l’amputazione della anime inaridite!
Sono lo spettro della premonizione
e la stella irradiante della distruzione,
battezzato nella morte per portare la vita.
WAVES OF DOOM – LE ONDE DELLA ROVINA
Dalla grazia dell’Uomo all’eternità acclamata
siamo tutti stati abbandonati
e la speranza è dipendente dal malessere.
Oh, preziosa sofferenza!
Guidaci lungo il cammino!
Guardate la bestia che spalanca le ali
e il massacro avrà inizio!
Le strutture della mente ci ingoiano tutti.
E’ tempo di rassegnarci.
E’ tempo di lasciare che il pendolo oscilli.
Sono nato dal fuoco
e generato dalla terra.
Ho riempito di sangue gli oceani
per prevalere sul cielo
e l’aureola è caduta su questo mondo.
Le onde ci travolgeranno tutti.
Onde che s’infrangono sulla Terra,
ridando forma ai granelli di sabbia.
La polvere viene spazzata via
da questa razza estatica e stellare.
Si fissa nel vuoto,
negli spettri di queste spoglie mortali.
L’affinità è stata trovata.
E’ la carneficina delle nostre anime sofferenti.
Sono nato dal fuoco
e generato dalla terra.
Ho riempito di sangue gli oceani
per prevalere sul cielo
e l’aureola è caduta su questo mondo.
Le onde della rovina ci travolgeranno tutti.
L’universo mi ha parlato
e mi ha mostrato che la fine è prossima.
Inchiniamoci di fronte ad essa!
Ereditiamo la fine in tutta la sua gloria!
L’orizzonte nella sua espansione.
I sussurri dell’oceano.
Dove il percorso avrà fine io ascenderò
e la gravità invertita capovolgerà tutto.
Se solo ci accorgessimo che ogni cosa tende alla fine
impareremmo a correggerci?
Sotto i cieli rosso sangue prepariamoci a morire
e ad andarcene in un battito di ciglia!
Nemmeno il diavolo stesso potrebbe rallentarmi adesso.
Che vengano le onde!
Io non annegherò.
Correrò fino a spezzarmi dal tramonto all’alba
e sarà il mio risveglio.